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Agrigento: un viaggio tra cultura tradizione e tantissima arte

Agrigento, situata sulla costa sud-occidentale della Sicilia, è una città che racchiude secoli di storia, tradizioni antiche e un panorama artistico e culturale di straordinaria ricchezza. Conosciuta in tutto il mondo per la sua Valle dei Templi, patrimonio UNESCO, Agrigento offre molti più tesori di quanto si possa immaginare. Capitale della Cultura 2025, è un luogo dove la storia antica si intreccia con un dinamismo contemporaneo che celebra arte, folklore e una tradizione culinaria unica. In questo articolo esploreremo alcuni degli aspetti che, a nostro avviso, rendono Agrigento una meta imperdibile per chi cerca un’immersione completa nella cultura siciliana.

 

 

La storia antica di Agrigento: l’eterna bellezza della Valle dei Templi

Nessun viaggio ad Agrigento sarebbe completo senza una visita alla celeberrima Valle dei Templi, una delle più grandi testimonianze della civiltà greca al di fuori della Grecia. Questo complesso archeologico è un autentico museo a cielo aperto, dove i templi dorici si ergono come silenziosi testimoni di un passato glorioso. Proviamo a fare un “giro” tra i più noti:

  • Tempio della Concordia: perfettamente conservato, è uno dei simboli più riconoscibili di Agrigento; costruito nel V secolo a.C., è uno degli esempi meglio preservati di architettura greca al mondo.
  • Tempio di Ercole: uno dei più antichi della Valle, affascinante per la sua imponenza, nonostante le rovine che lo caratterizzano.
  • Tempio di Giunone: situato su un’altura, offre una vista spettacolare sulla valle e sul mare; al tramonto vi regalerà un’esperienza indimenticabile.

Oltre ai templi, la Valle ospita necropoli, santuari e il meraviglioso Giardino della Kolymbethra, un angolo verde di pace che celebra la biodiversità siciliana con ulivi, agrumi e mandorli.

Nelle vicinanze si trova il Museo Archeologico Regionale di Agrigento, un luogo imperdibile per chi desidera approfondire la storia della città e del suo territorio. Il museo ospita una vasta collezione di reperti archeologici, tra cui ceramiche, sculture e manufatti provenienti dagli scavi della Valle, che offrono uno sguardo approfondito sulla civiltà greca e sulle altre culture che hanno abitato la regione.

Per ulteriori informazioni sulla Valle dei Templi

 

 

Il centro storico: un viaggio nel cuore della città

Saliamo un po’ più su e arriviamo in Via Atenea e nel centro storico della città. Agrigento non è solo antichità greca; il suo centro storico, con le sue stradine strette, scalinate e edifici medievali, è un luogo dove si respira la storia della Sicilia.

Attraversiamo Via Atenea che, in circa un chilometro, ci riserverà bei bar, deliziosi bistrot e tanti bei negozi ben curati che si frappongono a eleganti palazzi storici.

Inerpicandoci (preparate i polpacci) per le piccole stradine, troviamo gioielli come:

  • la Cattedrale di San Gerlando: situata sulla collina più alta della città, questa imponente cattedrale risale all’XI secolo ed è un esempio di come diverse influenze culturali si siano fuse nell’architettura siciliana;
  • la Chiesa di Santa Maria dei Greci: situata a pochi passi dalla Cattedrale di San Gerlando, questa antica cattedrale di rito greco-bizantino, costruita nel 1200 sui resti di un tempio dorico, è un perfetto esempio della stratificazione storica di Agrigento;
  • l’Abbazia di Santo Spirito: questo monastero del XIII secolo è famoso per i suoi splendidi chiostri e le decorazioni barocche. All’interno, è possibile acquistare dolci tradizionali preparati dalle monache, come i rinomati “Cubbaita” e “Mustazzoli”.

Per maggiori informazioni sulla Cattedrale di San Gerlando e Santa Maria dei Greci

 

 

La cultura del folklore e delle tradizioni

Agrigento è profondamente legata alle sue tradizioni popolari, che trovano espressione in eventi e festività che attirano visitatori da tutto il mondo. Tra i più noti:

  • la Sagra del Mandorlo in Fiore: un festival annuale, che si tiene a febbraio o marzo, celebra l’arrivo della primavera con sfilate, spettacoli folkloristici e danze tradizionali;
  • la Festa di San Calogero: dedicata al “Santo Nero”, si svolge tra la prima e la seconda settimana di luglio e include processioni religiose, eventi musicali e spettacoli pirotecnici; la statua del santo è portata per le vie della città, tra il fervore e la devozione dei cittadini;
  • il FestiValle: un festival che, durante l’estate, anima la Valle dei Templi con spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche, offrendo un affascinante connubio tra arte contemporanea e contesto storico.

Per altre informazioni sull’evento FestiValle

 

Arte contemporanea ad Agrigento e nei dintorni

Nonostante la città sia spesso associata alla storia antica, negli ultimi anni Agrigento ha visto una crescente attenzione per l’arte contemporanea e la street art. Passeggiando per la città e nelle sue zone limitrofe si incontrano gallerie e laboratori artistici che testimoniano questa rinascita creativa. Tra questi troviamo:

  • FAM Gallery: una galleria d’arte moderna e contemporanea situata in Via Atenea ad Agrigento, in un antico locale che un tempo ospitava una farmacia.
  • Farm Cultural Park: situato nel vicino comune di Favara, questo centro culturale internazionale d’arte contemporanea ha trasformato un quartiere in declino in un vibrante polo artistico; qui si trovano installazioni, mostre e workshop che attirano artisti da tutto il mondo. È una tappa imperdibile per chi desidera esplorare una Sicilia contemporanea e innovativa.

Per ulteriori informazioni su galleria d’arte FAM Gallery e sul centro culturale Farm Cultural Park

 

 

La cucina tradizionale: l’arte arriva in tavola

La provincia è famosa per i suoi vini, come il Nero d’Avola e il Grillo, e per l’olio extravergine d’oliva di alta qualità; di certo non si può parlare di Agrigento senza menzionare la sua straordinaria tradizione culinaria, una forma d’arte a tutti gli effetti. Vi citiamo soltanto alcuni piatti della tradizione:

  • Pasta con le sarde: questo piatto è un classico della cucina siciliana, preparata con sarde fresche, finocchietto selvatico, uvetta e pinoli; ogni boccone è un viaggio nei sapori mediterranei;
  • Caponata: un’insalata di melanzane fritte condita con pomodori, olive, capperi e sedano, che rappresenta il perfetto equilibrio tra dolce e salato;
  • Sarde a beccafico: sarde ripiene di pangrattato, uvetta e pinoli, arrotolate e cotte al forno o in padella;
  • Cannoli e Cassata: perfette per chi ama i dolci, Agrigento offre queste due icone della pasticceria siciliana, preparati con ricotta fresca e decorazioni colorate;
  • Cubbaita: torrone a base di sesamo, miele e mandorle, preparato spesso durante le festività.

 

 

Quando la natura diventa arte

Agrigento offre anche un contesto naturale mozzafiato che completa l’esperienza culturale; vi consigliamo certamente un giro in queste località:

  • Scala dei Turchi: questa iconica scogliera bianca, situata a pochi chilometri da Agrigento, è una meraviglia naturale famosa per le sue forme uniche e la sua straordinaria bellezza; il luogo ideale per rilassarsi, scattare foto indimenticabili e fare un tuffo nelle sue acque cristalline.
  • Riserva naturale di Punta Bianca: una gemma nascosta caratterizzata da imponenti scogliere calcaree che si tuffano nel mare trasparente; questo angolo selvaggio regala tranquillità e panorami mozzafiato, perfetto per chi cerca un’atmosfera lontana dal caos.
  • Riserva naturale di Torre Salsa: gestita dal WWF, questa oasi di biodiversità offre dune, falesie e spiagge incontaminate; una meta ideale per gli appassionati di natura e trekking.
  • Giardino Botanico di Agrigento: un’oasi di pace dove esplorare la ricca flora mediterranea e ammirare splendidi panorami sulla città.

Agrigento è molto più di una destinazione turistica: è un luogo dove passato e presente si intrecciano, dove ogni angolo racconta una storia e dove arte, cultura e tradizione si fondono in un’esperienza unica. Che voi siate amanti della storia, appassionati d’arte o anche solo buongustai, Agrigento ha qualcosa da offrire a tutti; visitare questa città significa immergersi in una realtà autentica, dove la bellezza e la cultura sono celebrate in ogni loro forma.

Eventi in Sicilia in tempo di Natale per dicembre e i primi di gennaio

EVENTI SICILIA TEMPO DI NATALE PER DICEMBRE 2024 E I PRIMI DI GENNAIO 2025

Mostre, fiere, feste di ogni tipo per un dicembre e un Natale veramente speciale in Sicilia; il mese che ci aspetta è noto per le giornate in famiglia, gli eventi della tradizione e la magia portata dal Natale, che si estende fino alle prime settimane di gennaio.

In questo straordinario contesto, la Sicilia diventa teatro di manifestazioni natalizie, concerti e feste rituali, preservando le caratteristiche tipiche degli ambienti, culturali e naturali, siculi al 100%.

Accompagnati da un clima più fresco e dalle incantevoli illuminazioni e luminarie, questo è il tempo perfetto per vivere, da soli o in compagnia, delle attività uniche in giro per l’isola!

 

CHRISTMAS EVENT MARZAMEMI MOSTRA MEDITERRANEA DICEMBRE 2024 GENNAIO 2025

Mostra “Mediterranea” a Marzamemi

Dal 22 dicembre 2024 al 15 gennaio 2025, nella sala StudioBlu81 a Marzamemi, sarà aperta al pubblico la mostra “Mediterranea” dell’artista Chiara Fronterrè.

Saranno esposte 20 opere inedite che porteranno ai visitatori il tema della fragilità e della resilienza oltre le ostilità, grazie all’utilizzo di pochi semplici elementi come la carta, l’acqua e il pigmento.

L’apertura, che è prevista per il 22 dicembre alle ore 18:30, sarà accompagnata dalla prestazione musicale “Trame e suoni”, curata da Chiara Sammito; non perderti questa fusione tra opere d’arte e musica: aggiungi subito questo evento al calendario!

Maggiori informazioni sulla mostra Mediterranea.

 

CHRISTMAS EVENT CALTANISSETTA MAGNIFICENZE DICEMBRE 2024

Evento “Magnificenze. Caltanissetta nel XVI secolo”

Il 13 dicembre alle ore 18:00, presso la sala “Francesca Fiandaca” del Museo Diocesano di Caltanissetta, ci sarà l’incontro “Magnificenze. Caltanissetta nel XVI secolo”.

L’evento sarà tenuto da Daniela Vullo, soprintendente di Caltanissetta, e la professoressa Rosanna Zaffuto Rovello. Grazie all’analisi di alcuni manufatti, loro avranno modo di presentare il periodo storico del ‘500 a Caltanissetta, trattando lo stile di vita delle famiglie più in vista e dei principi del tempo!

Maggiori informazioni sull’evento Magnificenze. Caltanissetta nel XVI secolo.

 

CHRISTMAS EVENT PALERMO FAMILY FIERA DICEMBRE 2024

Fiera di Natale “Christmas Family” a Palermo

Dal 4 al 22 dicembre, al Palagiotto di Palermo, le famiglie avranno l’opportunità di partecipare all’evento “Christmas family”, organizzato dall’UNIAST (Unione Nazionale Imprese Animazione, Spettacolo e Turismo).

Durante questa manifestazione, a ingresso libero, ci sarà la possibilità di assistere a spettacoli dal vivo, divertirsi sulle giostre o pattinare sul ghiaccio!

Inoltre, saranno presenti aziende locali e artigiani con degli sconti unici per rendere ancora più speciale lo shopping natalizio.

Maggiori informazioni sulla fiera Christmas Family di Palermo.

 

CHRISTMAS EVENT CARINI CANDLE CASTLE DICEMBRE 2024

Concerto “Candle Castle” a Carini

Giorno 8 dicembre alle ore 21, a Carini, ci sarà il concerto “Candle Castle”, un’esperienza sensoriale che accosterà la musica alla suggestiva illuminazione delle candele.

I maestri Indovino e Cascino porteranno brani di musica classica e contemporanea all’interno dello splendido Castello di Carini!

Acquistando il biglietto, si potrà vivere l’esperienza magica che risuonerà tra le mura del Castello.

Maggiori informazioni sul concerto Candle Castle di Carini.

 

CHRISTMAS EVENT GIARRE VILLAGGIO BABBO NATALE DICEMBRE 2024 GENNAIO 2025

Il Villaggio di Babbo Natale a Giarre (CT)

A partire dall’8 dicembre 2024 fino al 6 gennaio 2025, presso il PalaGiarre a Giarre (in provincia di Catania), sarà possibile entrare nel Villaggio di Babbo Natale!

Tra musical, giostre, laboratori, mercatini, parate, spettacoli, luci e giardini incantati, ci si potrà immergere in un mondo fuori dalla quotidianità, intriso di magia natalizia.

Una volta acquistato il ticket, si accederà ad un luogo perfettamente adatto a grandi e piccini, ottimo per svolgere attività alternative e uniche nel loro genere.

Maggiori informazioni sul Villaggio di Babbo Natale a Giarre.

 

CHRISTMAS EVENT MARZAMEMI VILLAGGIO NATALE DICEMBRE 2024 GENNAIO 2025

Villaggio di Natale alla Tonnara di Marzamemi (SR)

Alla Tonnara di Marzamemi, dall’8 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, sarà possibile visitare il Villaggio di Natale!

Situato lungo la costa, il rumore del mare e le musiche natalizie si fonderanno in un’unica melodia che vi accompagnerà durante le varie attività.

Acquistando il biglietto si potrà vivere un’esperienza culinaria grazie al Christmas Food Express e percorrere, con una visita guidata, le aree storiche della tonnara.

I più piccoli potranno assistere a spettacoli, scrivere letterine e incontrare Babbo Natale!

Maggiori informazioni sul Villaggio di Natale a Marzamemi.

 

CHRISTMAS EVENT AGRIGENTO VENERDì JAZZ DICEMBRE 2024

Eventi musicali “Venerdì Jazz” ad Agrigento

Fino al 20 dicembre, ogni venerdì alle ore 19:30, ci saranno dei concerti jazz al Palacongressi di Agrigento, presso la Sala Zeus.

Si tratta della nuova stagione dei “Venerdì Jazz”, che offre la musica di molteplici artisti internazionali, il tutto nello splendido contesto della Valle dei Templi!

L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.

Maggiori informazioni su Eventi del Venerdì Jazz ad Agrigento.

 

CHRISTMAS EVENT PALERMO I SOGNI SON DESIDERI DICEMBRE 2024

Concerto “I Sogni son Desideri” a Palermo

Il 20 e il 21 dicembre, al Teatro Golden di Palermo, si terrà il concerto “I Sogni son Desideri”, organizzato da Rain Produzione.

Grazie a canti, balli e travestimenti ripresi dai classici film d’animazione Disney, gli spettatori avranno la possibilità di rivivere emozioni uniche che li legano o hanno legati ai personaggi più iconici dei cartoni animati.

Per accedervi, sarà necessario acquistare il biglietto.

Maggiori informazioni sul concerto I Sogni son Desideri.

 

CHRISTMAS EVENT CUSTONACI PRESEPE VIVENTE DICEMBRE 2024 GENNAIO 2025

Presepe vivente a Custonaci (TP)

Dal 24 al 29 dicembre 2024 e dal 4 al 6 gennaio 2025 tornerà, per la quarantesima edizione, la rappresentazione della Natività nella Grotta Mangiapane a Custonaci (in provincia di Trapani).

Grazie alla bravura di più di 160 figuranti, sarà possibile godere di un’esperienza magica, tra piccole casette e antichi mestieri, il tutto nella cornice storica del Borgo Scurati e della Grotta Mangiapane.

Acquistando il biglietto, sarà possibile visitare questo luogo incantato che, ancora una volta, offrirà un tour culturale e religioso veramente unico.

Maggiori informazioni sul Presepe vivente a Custonaci.

 

CHRISTMAS EVENT CASSARO I TRE RE SULLA VIA DELL'OLIO GENNAIO 2025

Evento de “I Tre Re sulla Via dell’Olio” a Cassaro (SR)

Il 6 gennaio 2025, a Cassaro (in provincia di Siracusa), ci sarà uno degli eventi più antichi e affascinanti della Sicilia: “I Tre Re sulla Via dell’Olio”, una manifestazione riconosciuta dall’UNESCO, che celebra e riproduce l’arrivo dei Re Magi a Betlemme.

In occasione dell’Epifania, il programma di questa festa offrirà momenti musicali, intrattenimenti vari e degustazioni gastronomiche tipiche della zona, caratterizzate dal sapore rinomato dell’olio d’oliva prodotto a Cassaro.

Maggiori informazioni sull’evento de I Tre Re sulla Via dell’Olio.

 

CHRISTMAS EVENT SANTA ELISABETTA PASTORALE DI NARDU GENNAIO 2025

“Pastorale di Nardu” a Santa Elisabetta (AG)

A Santa Elisabetta (in provincia di Agrigento), il 6 gennaio 2025, si terrà l’evento “Pastorale di Nardu”, che unirà fede e tradizione nella rappresentazione della vita contadina.

Il protagonista di questa festa sarà proprio “Nardu”, simbolo di ingenuità, figura dal comportamento trasgressivo; accompagnati da degustazioni di ricotta e specialità locali, i visitatori potranno assistere agli spettacoli teatrali qualche ora prima di pranzo.

La manifestazione comincerà dalle prime ore del mattino, quindi puntate le sveglie già da adesso!

Maggiori informazioni sulla Pastorale di Nardu.

 

CHRISTMAS EVENT VIAGRANDE FESTA DI SAN MAURO ABATE GENNAIO 2025

Festa di San Mauro Abate a Viagrande (CT)

Il 14 e il 15 gennaio 2025, a Viagrande (in provincia di Catania), ci saranno i festeggiamenti dedicati a San Mauro Abate, Patrono del paese.

A partire dalla sera di giorno 14, la vigilia della festa, verrà allestita la fiera del bestiame e degli attrezzi agricoli, una manifestazione unica nel suo genere. In seguito alla processione attraverso il paese, ci saranno canti tradizionali, giochi pirotecnici e fuochi d’artificio!

Si tratta di un evento religioso e culturale legato a tradizioni storiche che siamo entusiasti di promuovere… la Sicilia è anche questo!

Maggiori informazioni sulla Festa di San Mauro Abate a Viagrande.

 

Ci auguriamo che l’elenco di queste manifestazioni in Sicilia vi possa essere d’aiuto per vivere delle esperienze uniche, indipendentemente che siate turisti o abitanti dell’isola! Tornate ogni tanto sulla pagina, sarà nostra cura aggiornarla e completarla nelle prossime settimane!

Avete qualche domanda o osservazione? Lasciate un commento!

Call per grafici e illustratori “Arte 4 Tisciart”: ecco i vincitori!

call grafici e illustratori mostrami mostramed sicooli

La call per grafici e illustratori “Arte 4 Tisciart” promossa da MostraMed e Mostrami in collaborazione con il brand siciliano Sicooli si è chiusa! I corrispettivi team hanno valutato i lavori proposti dai giovani grafici e illustratori, che hanno raccontato in maniera super creativa il mercato di Ballarò.

È stato molto bello vedere come i giovani creativi abbiano accolto il nostro invito e attraverso i loro lavori abbiano fatto proprio, stilizzato e “sintetizzato” il famoso mercato di Palermo, declinando quelli che sono i suoi valori: la multiculturalità, l’energia e l’autenticità siciliana. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!!!

IL CONTEST “ARTE 4 TISCIART”

L’obiettivo della call era quello di creare una grafica che racchiudesse l’essenza di Ballarò, famoso mercato storico di Palermo. I partecipanti erano invitati a esprimere visivamente la sua storia, folklore, l’energia e soprattutto la sua multiculturalità e la sua accoglienza. Dopo un iter durato circa 3 mesi siamo pervenuti ad una classifica; la grafica selezionata come vincitrice sarà rivista in tandem con il committente e verrà stampata su una t-shirt della collezione “Tisciart”.

Come sempre, la partecipazione alla call è stata completamente gratuita; i giovani grafici e illustratori  di tutta Italia hanno raccontato attraverso i propri progetti creativi il mondo di Ballarò.

Abbiamo aperto la call e lasciato oltre un mese affinchè i creativi avessero la possibilità di progettare adeguatamente la loro proposta. Insieme al committente Sicooli, noi di MostraMed e Mostrami abbiamo definito una rosa di artwork che fossero maggiormente in linea con il concept del contest e a quel punto, cinque proposte  sono state pubblicate sul nostro profilo Instagram MostramiArt  dove abbiamo riportato i diversi progetti. In seguito il pubblico ha commentato il post esprimendo la propria preferenza.

Ecco qui le cinque proposte creative che sono andate al vaglio del popolo di Instragram.

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I GRAFICI E ILLUSTRATORI VINCITORI

Il concorso prevedeva tre vincitori:

1° – Roberto V.  con “I tetti di Ballarò” si aggiudica quindi il primo premio di 350 euro lordi + un buono Sicooli di 100 euro e sarà coinvolto nella realizzazione della tshirt del contest!

Roberto scrive: “I tetti di Ballarò, il famoso quartiere di Palermo, offrono una vista affascinante e pittoresca sulla città.
Caratterizzanti da coperture in tegole, i tetti si sviluppano tra i vicoli stretti del mercato, creando un intricato mosaico dall’alto.
La loro vista è un mix di storia, cultura e vita quotidiana, con le sue Chiese e il Palazzo Conte Federico che riflettono il cuore pulsante del mercato di Ballarò”.

call grafici e illustratori mostrami mostramed sicooli

 

2° ex aequo- Alessandro B con “Ballarò Abbannia” e Alexander DV  con “Ballarò illustrazione“, si aggiudicano un buono Sicooli da 100 euro da spendere direttamente nello show room di Palermo! Saranno a breve contattati per le modalità!

Alessandro racconta così il suo lavoro: “La grafica proposta si ispira a un’estetica gioiosa 

 

e pop, pensata per catturare l’attenzione di un pubblico giovane. Rappresenta un incontro artistico tra la Pop Art, evocando la semplicità espressiva di Keith Haring con i suoi contorni marcati, e il mondo del fumetto, caratterizzato da forti contrasti e dall’interazione tra elementi grafici e testuali.
L’opera trae spunto dalla mia esperienza personale, proponendo una visione del quartiere di Ballarò e del suo mercato.
La cupola della Chiesa del Carmine, simbolo iconico del quartiere, a rappresentare la ricchezza culturale che permea l’area.
Ho utilizzato linee semplici per delineare il mercato e l’intreccio delle tende, che offrono riparo a merci e passanti, fungendo anche da indicatori per orientarsi tra le bancarelle. Le figure umane e le merci sono stilizzate in un modo infantile, utilizzando semplici cerchi per simboleggiare sia volti che prodotti in vendita, enfatizzando l’interdipendenza tra persone e beni. Il contrasto cromatico vivace aggiunge dinamismo all’intera composizione. Infine, la scritta “Ballarò Abbannia” posizionata in basso richiama i suoni caratteristici del mercato, evocando il brusio incessante che si percepisce varcando le sue soglie. Lo sfondo giallo intenso simboleggia l’attività diurna del quartiere, illuminato dalla luce del sole.

E Alexander: “in questa opera ho illustrato quello che è il quartiere e mercato di Ballarò. Un mercato affollato e accogliente. Visto che Palermo è anche da sempre la casa per gente di etnie miste, ho cercato di dimostrarlo il più possibile nel mio lavoro“.

 

 

call grafici e illustratori mostrami mostramed sicooli

 

Complimenti ai creativi che hanno partecipato, buona arte a tutti! Ci vediamo presto per nuove call per artisti emergenti e non!

Sicilia in crescita: quasi mille nuove imprese in tre mesi

Sviluppo imprenditoriale in Sicilia

Buone notizie per la Trinacria; i dati forniti da Unioncamere Sicilia evidenziano una ripresa dell’imprenditoria nell’isola durante l’estate 2024, con la nascita di 980 nuove attività, in crescita rispetto ai trimestri precedenti. 

Settori economia

Palermo e Catania in testa, la rivoluzione della produzione siciliana 

La provincia di Palermo ha registrato il maggior numero di nuove imprese, ovvero 296, seguita da Catania con 252, evidenziando una crescita significativa nei settori delle costruzioni e dell’artigianato, che si espandono nonostante le difficoltà economiche che ancora, purtroppo, attanagliano la nostra Sicilia. In parallelo, le aziende tecnologiche e innovative stanno rivoluzionando il panorama produttivo siciliano, contribuendo ad un cambiamento radicale. Tuttavia, settori come agricoltura, commercio e manifattura hanno sofferto particolarmente, con numerose chiusure, soprattutto a causa della siccità che ha duramente colpito le aziende agricole, causando la chiusura di 87 imprese.

Sicilia imprenditoria

Sicilia sostenibile: la nuova imprenditoria sostenibile e digitale

Nonostante queste sfide, vi sono segnali di ripresa e innovazione, che riflettono la resilienza del tessuto imprenditoriale locale. Un segnale particolarmente positivo proviene dall’apertura di nuovi mercati tecnologici e sostenibili, che stanno portando una ventata di freschezza nell’economia dell’isola. Il settore delle imprese non classificate, che include quelle orientate alla digitalizzazione, all’innovazione e alla sostenibilità ambientale, ha registrato un impressionante incremento, con 1.745 nuove realtà. Questo dato dimostra come la spinta verso un’economia più moderna e green stia diventando un pilastro fondamentale della crescita economica regionale.

Inoltre, la crescita di queste imprese, con l’introduzione di nuove tecnologie e processi sostenibili, non solo ha rafforzato settori tradizionali come l’artigianato, ma ha anche stimolato l’intera economia regionale, portando maggiore efficienza e miglioramenti nella produttività. Questo trend, favorito dagli incentivi del governo regionale, ha contribuito a consolidare un contesto favorevole per lo sviluppo delle imprese innovative e per il rilancio dell’economia siciliana.

L’apertura di nuove attività nel campo delle tecnologie e delle soluzioni green non solo sta generando nuovi posti di lavoro, ma sta anche contribuendo alla diversificazione dell’economia, rendendo la Sicilia un terreno fertile per gli investimenti futuri.

Anche per questo e per tutti i giovani che si apprestano a lavorare nel digitale noi consigliamo fortemente i nostri corsi gratuiti di Digitalizzazione.

Iniziative ed incentivi locali alla crescita imprenditoriale

La trasformazione economica della Sicilia è supportata da varie iniziative locali. Il governo regionale e le amministrazioni comunali stanno lavorando attivamente (speriamo anche efficacemente) per agevolare il percorso di crescita delle imprese, con politiche mirate e finanziamenti. In particolare, a Palermo, il sindaco ha annunciato l’imminente pubblicazione di bandi per l’assegnazione di contributi destinati alle imprese locali, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo economico e ridurre la burocrazia.

Questa spinta all’innovazione e all’imprenditoria è vista come una via di uscita dalla crisi, poiché sempre più aziende scelgono di investire in settori tecnologici e digitali, che offrono nuove opportunità di crescita e competitività, anche a livello internazionale.

Il futuro economico della Sicilia sembra quindi orientato verso una maggiore integrazione di tecnologie innovative e pratiche sostenibili, creando un ecosistema imprenditoriale più dinamico e moderno, pronto a rispondere alle sfide globali.

 

Su ragazzi, rimbocchiamoci le maniche… parole d’ordine, formazione, studio, curiosità e tanti tanti stimoli!

Eventi in Sicilia ad ottobre 2024

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Mostre, fiere, performance… arriva l’autunno che porta con sé tantissimi eventi in Sicilia! È veramente un periodo magico, caratterizzato da colori caldi e profumi avvolgenti, che rende l’isola ancora più affascinante. Durante questa stagione, le occasioni culturali si moltiplicano, offrendo un calendario ricco di appuntamenti imperdibili per gli amanti della cultura e della tradizione. Abbiamo raccolto per voi diverse iniziative che potrete vivere in Sicilia per il mese di ottobre.

 

eventi in sicilia ottobre 2024
La settimana del design: iDesign week a Palermo 

Palermo e il design: il concept della XII edizione di iDesign dal 27 settembre al 6 ottobre, si focalizza sul viaggio, inteso non solo come movimento fisico, ma anche come esplorazione mentale e spirituale. Questo tema diventa un ponte tra culture e pratiche diverse, geograficamente e culturalmente distanti, favorendo l’incontro tra saperi e prospettive differenti. L’obiettivo è stimolare lo scambio artistico e culturale, offrendo nuove riflessioni e narrazioni attraverso un dialogo tra passato, presente e futuro. Il programma comprende installazioni, mostre e laboratori che affrontano temi legati alla migrazione, all’adattamento e al viaggio interiore.

Tra gli eventi di rilievo troviamo il 27 settembre, a Palazzo Costantino, una collezione di arredi realizzati dall’Accademia Abadir di Catania, in collaborazione con aziende locali. La giornata si concluderà con un’installazione di Rosa Vetrano, che esplora il legame tra spazi abitativi e psiche, invitando a riscoprire i ritmi lenti della quotidianità. Il 28 settembre alle 17:30, Francesco Liberto presenterà “Il viaggio di un artigiano”, una mostra dedicata alle sue creazioni per i piloti di Formula 1. L’esposizione include anche opere di design siciliano contemporaneo e un’opera sui paesaggi sonori di VacuaMoenia. Il 29 settembre, alle 11:00, il Museo Pitré ospiterà la mostra “Kaos & Kosmos”, che esporrà una selezione di manufatti siciliani provenienti dalla collezione di Filippo Grillo, con l’obiettivo di documentare le tradizioni locali.

Tutta la kermesse include anche momenti di incontro e approfondimento, ad esempio il 1 ottobre, alle 20:00, in via Cluverio, sarà proiettato un cortometraggio della regista francese Flasseur. Il 4 ottobre ci sarà la presentazione del volume “L’Italia razionalista e le città ideali” di Fabio Isman, un’opera che indaga il concetto di città ideale.

In aggiunta, si terranno vari laboratori. Tra questi il 3 e 4 ottobre, all’Accademia di Belle Arti di Palermo, il laboratorio “Paper Works” inviterà i partecipanti a scoprire e riprodurre piante spontanee locali utilizzando la carta.

Per sapere di più sull’evento di design

 

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Evento gastronomico: “TempuRiCapuna” a San Vito Lo Capo

“Tempuricapuna” ritorna a San Vito Lo Capo, dall’11 al 13 ottobre con tre giornate dedicate al pesce “capone”, conosciuto anche come “lampuga”, pescato in questo periodo nelle acque locali. L’evento offre un ricco programma di degustazioni, incontri, cooking show e spettacoli, celebrando il gusto, la tradizione e il divertimento legati a questo pregiato pesce azzurro, rinomato per le sue eccellenti proprietà nutrizionali.

Il menu di “Tempu ri manciari” offre busiate al pesto trapanese, capone fritto, melone giallo e un bicchiere di vino. Le degustazioni, curate dai pescatori locali, iniziano venerdì sera e proseguono sabato e domenica, sia a pranzo che a cena, nella struttura allestita sulla spiaggia. Sarà un’occasione per esplorare nuove combinazioni di sapori e soddisfare curiosità con approfondimenti e assaggi. Inoltre, ci sarà spazio per discussioni tematiche durante il talk “Tempu ri parrari“. Il costo del ticket è di 12 euro.

Sabato e domenica mattina, il mercato del pesce prenderà vita con colori, profumi e suoni, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire le specie ittiche locali, le ricette tradizionali e le storie dei pescatori. Sarà anche possibile partecipare a un’asta pubblica per acquistare il pescato fresco del giorno.

Oltre alle degustazioni, ci saranno momenti di spettacolo in piazza Santuario a San Vito Lo Capo: venerdì si potrà ridere con i “4 Gusti Sicilia Cabaret”, mentre sabato si esibirà la cantante Daria Biancardi, e la domenica l’evento si chiuderà con lo spettacolo “Coro Cala Bukuto”.

Per sapere di più sull’evento gastronomico

 

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Evento Wine Sicily a Palermo: wine-tour e territorio

Il festival enologico “Wine Sicily“, nato a Palermo e giunto alla sua sesta edizione, coinvolge ogni anno 50 cantine e oltre 400 etichette. La missione è promuovere e far conoscere le eccellenze enogastronomiche e vitivinicole della Sicilia, presentandola come un vero e proprio scrigno di biodiversità. Le aziende e tutti gli operatori che parteciperanno, avranno l’opportunità di vivere un’esperienza multisensoriale.

La sesta edizione si terrà dal 12 al 14 ottobre 2024 a Palermo: saranno tre giornate dedicate alla scoperta delle cantine siciliane, con la possibilità di esplorare nuovi vini e riscoprire etichette già affermate. Sabato 12 e domenica 13 saranno giornate aperte al pubblico, accogliendo winelovers e curiosi che, già nelle passate edizioni, hanno partecipato numerosi. La terza giornata, lunedì 14 ottobre, sarà invece riservata a professionisti del settore, operatori specializzati e agli incontri B2B.

Sono in programma anche tre Masterclass: sabato dalle 17:00 e domenica dalle 18:30, organizzate in collaborazione con “Le Vie dei Tesori”, su temi di grande attualità che sapranno coinvolgere gli appassionati di vino.

Se vuoi scoprire di più su questa esperienza wine-tour

 

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Evento culturale: Notte Barocca a Noto (SR)

La Notte Barocca di Noto, in programma per il 5 ottobre 2024, si propone come un evento dedicato all’arte, alla cultura e alle tradizioni siciliane. Durante la serata, le piazze si trasformeranno in palcoscenici all’aperto, accogliendo concerti dal vivo che spaziano dal jazz al folk siciliano, creando un’atmosfera festosa e coinvolgente; non mancheranno installazioni artistiche che celebrano l’arte barocca, arricchendo ulteriormente l’esperienza visiva.

A conclusione della serata, uno spettacolo pirotecnico illuminerà il cielo, lasciando un ricordo indelebile nei cuori di tutti i partecipanti. La Notte Barocca di Noto si afferma quindi come uno degli eventi più attesi dell’autunno siciliano, offrendo l’opportunità di immergersi nella bellezza e nella cultura di questo angolo della Trinacria.

In aggiunta, l’evento si arricchisce con “Gli Scacchi in Val di Noto“, una manifestazione che si svolgerà il 5 e 6 ottobre, dedicata agli appassionati del gioco degli scacchi. Questa manifestazione include una storica partita con scacchi viventi in costumi del ‘700 ed è tutta organizzata dall’Associazione OpeNoto con il patrocinio del Comune di Noto.

Ecco qui la locandina dell’evento culturale a Noto

 

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Mostra archeologica e multimediale: Da Tauromenion a Tauromenium 

Dal 7 agosto al 30 novembre 2024, Palazzo Ciampoli  (Salita Ciampoli a Taormina) ospita la grande mostra archeologica e multimediale “Da Tauromenion a Tauromenium”, che racconta la storia di Taormina attraverso documenti e reperti. La mostra offre ricostruzioni digitali in 3D di un centro urbano sontuoso, concepito dai greci per essere ammirato dal mare.

Il progetto, diretto dall’archeologa Gabriella Tigano, riunisce archeologi ed esperti di diverse discipline per esplorare la continuità della vita a Taormina, evidenziando come monumenti ed edifici siano stati ristrutturati nel corso dei secoli. La mostra si sviluppa su due piani: uno dedicato a reperti storici, e uno ad animazioni che ricreano l’antica città.

L’esposizione include anche la celebre “Sacerdotessa di Iside”, statua in marmo ritrovata nel 1867, recentemente riportata a Taormina dopo anni di assenza. Sei sezioni tematiche guideranno i visitatori attraverso la storia, dalle origini delle popolazioni sicule fino agli edifici pubblici e ai luoghi sacri, con il supporto di tecnologie immersive. La mostra promette di affascinare un pubblico variegato, combinando storia e innovazione tecnologica.

Scopri di più sulla mostra archeologica

 

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Docufilm: “Sperone167 Palermo – Lecce 2022” in ricordo di Davide Currao

Si proietterà il 15 ottobre 2024 il docufilm in ricordo di Davide Currao, alle 18:30 al Cinema “Rouge et Noir” di Palermo. Questo documentario narra la nascita del progetto “Sperone167”, un progetto di arte pubblica che collega i quartieri “Sperone” a Palermo e il “167” a Lecce e che  mira a trasformare aree periferiche emarginate attraverso la street art, coinvolgendo attivamente la comunità locale, soprattutto bambini e giovani.

Il racconto mostra il mondo attraverso gli occhi dei bambini dei quartieri, rivelando i desideri e le speranze che essi esprimono, con riprese aeree che elevano lo sguardo su queste realtà urbane. Le immagini, arricchite da una potente colonna sonora e dai testi dei rap di quartiere, offrono un messaggio forte: l’arte pubblica non è semplicemente portatrice di bellezza nei luoghi in cui sembra mancare, ma diventa strumento per rafforzare il senso di comunità e alimentare la voglia di autodeterminazione.

Maggiori informazioni sulla proiezione cinematografica 

 

Raccolta differenziata Casa Corepla

Laboratorio ludico-didattico “Casa Corepla”

Dal 7 al 20 ottobre, Forum Palermo ospiterà “Casa Corepla“, un evento ludico-didattico che mira ad educare i visitatori, specialmente i più piccoli, sull’importanza della raccolta differenziata e del riciclo. In Piazza Fashion, sarà allestita una casetta che riproduce una vera abitazione con cucina, salotto e stanza dei giochi: qui i bambini saranno accolti da uno staff di educatori e, attraverso attività interattive, scopriranno il corretto smaltimento degli imballaggi e la destinazione dei rifiuti. Attraverso giochi, animazioni, materiale informativo e percorsi sensoriali, i piccoli esploreranno il mondo della sostenibilità ambientale, imparando divertendosi.

Le attività sono indirizzate principalmente alle scuole primarie del territorio: le classi che parteciperanno ai laboratori mattutini, dalle ore 9 alle 11 e dalle 11 alle 13, riceveranno un attestato di partecipazione con il titolo di “esperto di raccolta differenziata“. I bambini e le bambine verranno inoltre premiati con un dono speciale realizzato in plastica riciclata, un modo per comprendere concretamente come i rifiuti possono trasformarsi in nuove risorse.

Questo laboratorio è un’occasione per sensibilizzare le nuove generazioni e le loro famiglie sull’importanza del rispetto per l’ambiente, insegnando come gestire al meglio i rifiuti e ridurre l’impatto ambientale. Non sarà solo un’attività didattica, ma un’esperienza che coinvolgerà tutta la famiglia in un percorso di consapevolezza ambientale.

Non perdete questo lab e scoprirete come, attraverso piccoli gesti quotidiani, possiamo costruire un futuro più sostenibile!

mostra TILT

Mostra contemporanea “TILT” di David Cesaria

La mostra “TILT” di David Cesaria torna a Palermo dopo vent’anni, trasformando Palazzo Branciforte in un labirinto di luci e ombre. Inaugurata il 12 ottobre, l’esposizione, curata da Ilaria Caravaglio, rimarrà aperta fino al 15 dicembre 2024. Con diciassette opere, l’esposizione esplora un tema universale: il cortocircuito emotivo. Il titolo, che richiama un malfunzionamento o perdita di controllo, guida i visitatori attraverso un viaggio sensoriale in un surreale luna park dove gioia e paura si intrecciano. 

E’ presente un percorso appositamente pensato per i bambini, che li invita ad esplorare le emozioni, a confrontarsi con le proprie paure e a vedere l’arte contemporanea in una chiave giocosa e accessibile. Le installazioni, ricche di riferimenti alla cultura pop e alla superstizione siciliana, rendono l’esperienza immersiva, mescolando elementi della tradizione con un’estetica moderna e accattivante.

In questo mix di cultura, arte e gioco, “TILT” rappresenta una potente metafora del nostro rapporto con le emozioni, sfidando il pubblico a lasciarsi sorprendere dalle proprie paure e a riscoprire la meraviglia del mondo che ci circonda.

Maggiori informazioni riguardo la mostra contemporanea.

 

Speriamo che la nostra lista di eventi di ottobre arricchisca ancora di più il vostro vivere siciliano con appuntamenti culturali, musicali ed enogastronomici! Abbiamo dimenticato qualcosa? Segnalatecela 🙂

Arancine siciliane: storia e tradizione di un piatto iconico

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La Sicilia, terra di straordinaria bellezza e mescolanza culturale, è da sempre una delle culle della gastronomia italiana. Le delizie culinarie siciliane sono il frutto di una tradizione millenaria, arricchita da influenze arabe, greche, normanne e spagnole, che rendono ogni piatto unico e profondamente legato al territorio.

Tra tante prelibatezze siciliane, spiccano le arancine: piccoli capolavori di riso, ripieni e fritti, simboli indiscussi della tradizione culinaria dell’isola. Originarie della Sicilia, le arancine combinano perfettamente semplicità e ricchezza di sapori, conquistando chiunque le assaggi con il loro irresistibile mix di croccantezza esterna e morbidezza interna. In questo articolo scopriremo la loro storia, le varianti e i segreti che le rendono uno dei piatti più amati della cucina siciliana.

Ma anzitutto una domanda: arancine o arancino!? La sfida è veramente ardua!

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L’etimologia: Arancina o Arancino?

Prima di parlare ancora di questa prelibatezza, diamo un’occhiata a come questo saporito street-food dovrebbe essere chiamato. Il nome “arancina” prende ispirazione dall’arancia, frutto dorato e succoso che gli arabi portarono sull’isola durante il loro dominio. E così, immaginiamo queste palline croccanti di riso che con la loro forma tonda e il colore dorato, somigliano a piccole arance pronte da addentare. Un’idea semplice, ma geniale, che ha dato vita a uno dei piatti più amati della cucina siciliana.

Ma la storia non si ferma qui! In Sicilia, non c’è solo un modo di chiamarle, e questo scatena ogni volta una discussione accesa e un po’ agguerrita tra “arancina” palermitana e “arancino” catanese. In realtà, l’uso dei due termini è distribuito in modo variegato in tutta la Sicilia, con “arancina” diffusa non solo a Palermo, ma sicuramente a Trapani e ad Agrigento e anche in altre aree dell’est, ad esempio Ragusa e Siracusa. Allo stesso modo, “arancino” non si limita solo alla zona di Catania, ma si pronuncia  anche in altre parti dell’isola.

Il noto e super affascinante scrittore siciliano Gaetano Basile sostiene che il nome dovrebbe essere al femminile, dato che deriva dal frutto “arancia”, femminile in italiano. Ma molti si oppongono a questa tesi, sottolineando che il termine ha origine dal dialetto siciliano, non dall’italiano. A sostegno di questo, il dizionario siciliano-italiano del 1857 riporta la parola “arancino”, sottolineando la corrispondenza con “arancio”, il genere maschile del frutto in siciliano, ereditata dal latino volgare.

Nonostante il dibattito, i termini sono entrambi grammaticalmente corretti in siciliano e l’Accademia della Crusca ha dato il via libera ad entrambe le versioni.

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La cucina siciliana e la storia dell’arancina

La storia delle arancine siciliane è come una grande avventura gastronomica, senza un vero e proprio inventore, ma con una lunga e affascinante evoluzione. Tutto iniziò durante il dominio arabo in Sicilia (827-1091), quando l’isola ricevette molte influenze culturali e culinarie. Gli arabi portarono con sé spezie e zafferano e così com’è noto erano abituati a preparare un gustoso timballo di riso che servivano ai banchetti più importanti. Questo piatto, condito con carne di agnello e verdure, si mangiava direttamente con le mani, proprio come facciamo noi oggi con le arancine.

Poi la storia continua con la vera rivoluzione, Federico II di Svevia, un re siciliano giovane e brillante che ha inventato l’impanatura, tecnica che non solo conservava meglio il riso e il condimento, ma rendeva il piatto ideale per essere trasportato e gustato durante le battute di caccia o il lavoro nei campi.

C’è anche una spiegazione dietro la famosa forma della deliziosa arancina. A Catania, si è certi di aver inventato una delle varianti più affascinanti delle arancine. Qui, il cono appuntito verso l’alto non è solo una caratteristica estetica, ma un vero e proprio omaggio all’Etna, il maestoso vulcano che domina il paesaggio etneo. La forma appuntita dell’arancino, quindi, non è solo un vezzo culinario, ma un tributo alla forza e alla bellezza naturale del territorio della città, rendendo ogni morso un viaggio nella cultura e nella storia di Catania.

Con il tempo che passa, le arancine si sono trasformate accogliendo all’interno nuovi sapori, come il ragù, che oggi è uno degli ingredienti principali. E così, quella che era una semplice pallina di riso si è trasformata in un’icona della cucina siciliana.

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Le arancine e le tradizioni collegate ad esse

Come sappiamo la Sicilia è ricchissima di cultura, ora diamo un’occhiata a come alcune regioni dell’isola includono questo gustoso timballetto di riso nelle loro feste.

Ogni 13 dicembre, Palermo si trasforma in un vivace evento culinario per festeggiare Santa Lucia; in questa giornata speciale, la tradizione vuole che si abbandonino i cibi a base di farina e si faccia festa con le irresistibili arancine in tutte le loro forme e varianti, accompagnate dalla tradizionale “cuccìa”, dolce tipico a base di grano bollito e ricotta di pecora o crema di latte bianca o al cioccolato. È un vero e proprio festival del gusto: puoi assaporare le arancine classiche al ragù con piselli e carote, quelle al burro con mozzarella e prosciutto, e perfino quelle agli spinaci… c’è chi è arrivato a farcirle con il salmone! Ogni boccone è preparato con tanta passione e creatività, trasformando la città in un tripudio di sapori e tradizione.

A Catania, le arancine prendono una piega tutta locale con specialità come l’arancino alla catanese, ricco di melanzane, e l’arancino al pistacchio di Bronte. Ma non è tutto! In altre zone della Sicilia, le arancine sono soggette a sperimentazioni utilizzando ingredienti originali come funghi, salsiccia, pollo, pesce spada e perfino nero di seppia. E quando arriva la festa di Santa Lucia si trasformano in dolci golosità: arancine al cacao, zucchero, crema gianduia e cioccolato, che fanno la gioia di Palermo e Modica, soprattutto durante la famosa sagra del cioccolato. Qui, le arancine non smettono mai di stupire e deliziare.

 

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Arancine: come la golosità ispira l’opera d’arte

Essendo uno dei cibi simbolo della Sicilia, le arancine non servono solo a coccolare i nostri palati, ma ispirano anche la visione artistica dei creativi isolani e non.
La ricchezza dell’ arancina, unita alla sua storia, sembra aver ispirato il design del marchio di abbigliamento locale di Palermo, Sicooli. Questo brand combina la simbologia iconica e la tradizione con il tocco artistico per promuovere la bellezza dell’isola.

Proprio da questa fusione tra tradizione e arte nasce la collaborazione tra Sicooli, MostraMed, e Mostrami, che insieme lanciano una call artistica per giovani grafici e illustratori under 40. In funzione di questa, gli artisti sono invitati a raccontare la storia e l’energia del mercato di Ballarò, uno dei cuori pulsanti di Palermo, attraverso un’illustrazione che catturi l’autenticità di questo storico quartiere– proprio lì dove le arancine sono prodotte, vendute e consumate in abbondanza! Le opere selezionate decoreranno su una T-shirt della collezione “Tisciart” di Sicooli! Non solo gli artisti metteranno in luce il loro talento, ma potranno anche vincere premi interessanti, con una scadenza fissata al 30 settembre 2024.

Da Palermo a Catania, e in tutta Italia, ogni morso dato alle arancine è un piccolo viaggio tra sapori, creatività e amore per il territorio siciliano. Che si mangino durante una festa o al volo per strada, queste prelibatezze continuano a raccontare storie antiche e moderne, rendendo ogni assaggio un viaggio indimenticabile tra le meraviglie della cucina siciliana.

Eventi settembrini in tutta la Sicilia

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Con l’arrivo di settembre, l’estate volge al termine… ma in Sicilia, lo spirito di festa non si spegne mai. Con la sua straordinaria ricchezza di arte, cultura, storia, prodotti agricoli e gastronomia, la Sicilia vi incanterà con una serie di eventi e festival di ogni tipo, permettendovi di prolungare il piacere dell’estate fino all’ultimo momento.

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Festival gastronomico e musicale – Ciavuri e Sapuri a Palermo

Torna con la sua quinta edizione il festival gastronomico: “Ciavuri e Sapure Fest” sul lungomare di Mondello dal 3 all’ 8 settembre. Questo festival celebra la ricchezza delle tradizioni siciliane tra concerti, talk tematici e sport- Non solo conta anche tante degustazioni di prodotti tipici dell’isola, con oltre cinquanta aziende agroalimentari e artigianali siciliane che esporranno i loro prodotti in un villaggio espositivo. L’evento, organizzato dalla CNA Palermo con la collaborazione di diversi partner e il patrocinio di varie istituzioni locali, promette un’esperienza ricca di sapori, cultura e intrattenimento.

Oltre alle degustazioni, avrete l’opportunità di assistere a una serie di concerti gratuiti con artisti di fama nazionale come Alex Britti, Alan Sorrenti e Max Gazzè, che concluderà il festival con il suo spettacolo “Musicae Loci 2024“. Il programma include anche attività sportive come tornei di beach volley, talk su argomenti di attualità e un momento speciale dedicato alla patrona di Palermo, Santa Rosalia, il 4 settembre.

Ogni sera inoltre, prima dei concerti in un’area appositamente dedicata, si terranno degli incontri dove esperti del settore, rappresentanti istituzionali, politici, artisti, esponenti del mondo dello spettacolo, della cultura e giornalisti discuteranno della nostra terra e delle sue ricchezze.

Maggiori informazioni sull’ evento agro-elementare palermitano

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Gastronomia e tradizione siciliana – Sagra del Pesce di Pozzallo (RG)

La 55ª edizione della Sagra del Pesce di Pozzallo si terrà dal 6 all’8 settembre. Questo evento annuale vi coccolerà attraverso le specialità enogastronomiche della regione, l’arte, gli spettacoli, i laboratori e tante altre attività. Questa festa è uno degli eventi più storici e importanti della Sicilia e dal 1967 rappresenta un appuntamento fisso nel calendario di Pozzallo per sostenere i pescatori locali e per promuovere la tradizione culinaria locale.

Oltre ad essere una ricca festa popolare, costituisce un’importante occasione per valorizzare il territorio, per esaltare la qualità del pescato locale e per celebrare le prelibatezze della cucina mediterranea, con particolare attenzione alle specialità di pesce fritto.

Una padella gigante di quattro metri di diametro è la vera protagonista;  qui, seppie, calamari, gamberoni e polpi vengono fritti a vista, creando uno spettacolo culinario unico. Grazie a un ingegnoso sistema di cestelli e scivoli, quintali di pesce fresco raggiungono i vassoi, pronti per essere gustati dai partecipanti. Le serate sono animate da musica, fuochi d’artificio e attività per grandi e piccini.

Maggiori informazioni sulla sagra del pesce

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Festa dell’artigianato – Fiera dello Jonio di Acireale (CT)

La Fiera dello Jonio, che si tiene annualmente ad Acireale, è una vivace celebrazione del ricco patrimonio culturale e dell’artigianato dell’isola siciliana. Questo evento antico, le cui origini risalgono al XV secolo, trasforma il centro storico di Acireale in un vivace fulcro di attività, con oltre 60 stand che espongono una vasta gamma di prodotti, dall’artigianato locale ai prodotti agricoli. La fiera, ambientata nello splendido scenario del centro vicino al Duomo e ad altre chiese monumentali, offre ai visitatori una combinazione unica di vita siciliana tradizionale e contemporanea. Ogni anno, l’evento attira persone da tutta la Sicilia e ben oltre.

Quest’anno la fiera si terrà dal 6 al 15 settembre; oltre alle esposizioni, il programma prevede una ricca serie di eventi culturali e spettacoli gratuiti, inclusi concerti, esibizioni teatrali e intrattenimento per tutte le età.

Scoprite di più sulla festa dell’artigianato e tradizioni

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Carnevale tra arte e musica – SciacCarnevale di Agrigento

Ritorna quest’anno ad animare e a chiudere l’estate lo SciacCarnevale a Sciacca, Agrigento, dal 13 al 15 settembre nella sua versione estiva.
Con origini molto antiche, il Carnevale di Sciacca affonda le sue radici nei riti pagani e si è poi evoluto sotto l’influenza delle tradizioni romane e cristiane.

Inizialmente, era una celebrazione per segnare la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera, simboleggiando il rinnovamento e la vittoria della luce sulle tenebre. Oggi, il Carnevale di Sciacca è un evento caratterizzato da colorate sfilate, carri allegorici elaborati, musica vivace e danze tradizionali. Un momento saliente della celebrazione è la sfilata di grandi carri di cartapesta, intricatamente lavorati e spesso utilizzati per satirizzare figure politiche o questioni sociali. Il festival si conclude con il simbolico rogo di “Peppe Nappa“, un pupazzo che incarna lo spirito del carnevale, segnando la fine delle festività e la purificazione delle energie negative. Il Carnevale di Sciacca è una gioiosa celebrazione della vita, della creatività e della comunità, che attira visitatori da tutta Italia e oltre.

Maggiori informazioni sul carnevale storico

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Palermo Comic Convention: Rosalia è Pop!

Torna a Palermo la 9ª edizione della Palermo Comic Convention: Rosalia è Pop! Si terrà a Palermo dal 12 al 15 settembre ai Cantieri Culturali della Zisa, per celebrare l’amata Patrona della città, Santa Rosalia, ma non solo…  la convention è un’ottima occasione per fare cosplay, vagare tra gli stand di fumetti e di personaggi inventati, ma anche ascoltare tanta musica e degustare qualche squisitezza tipica della “capitale”. Saranno presenti inoltre anche tanti doppiatori, creatori, giocatori famosi, performer e fumettisti. 

Maggiori informazioni sulla fiera di fumetti e cultura pop a Palermo

Evento di Palermo, concerti e musica nel centro storico della città

Evento a Palermo: Piano City

Torna a Palermo, per la settima edizione, il Piano City, festival dedicato al pianoforte che quest’anno si dedicherà in particolar modo alla composizione inedita e alla mescolanza di generi e stili musicali. Il programma prevede concerti nei luoghi più storici della città, dal Conservatorio di Palermo fino a Villa Tasca, con una vasta gamma di generi musicali, dalla classica al jazz, dall’elettronica alla musica etnica.

Il programma del concerto si apre venerdì 20 settembre alle ore 19:00, nel suggestivo Cortile Maqueda di Palazzo dei Normanni, con la jazzista Rita Marcotulli. A seguire, alle 23:00, il producer Pietro Spinelli porterà il suo innovativo progetto “Cucina sonora”, che fonde pianoforte ed elettronica, sulle scalinate del Teatro Massimo.

Il festival prosegue con una serie di eventi speciali, tra cui due concerti all’alba. Il primo, sabato 21 settembre, alle ore 6:30, vedrà Francesco Taskayali esibirsi al Molo di Sant’Erasmo, dedicando il suo concerto alla memoria di Abou, giovane migrante incontrato durante la pandemia. Il secondo concerto all’alba sarà domenica 22 settembre ai Quattro Canti, con il pianista neoclassico Nik Sheva, le cui composizioni mescolano melodie malinconiche e gioiose, ispirate ai grandi musicisti del passato.

Tra gli altri eventi imperdibili, Raphael Gualazzi si esibirà sabato 21 settembre alla Galleria d’Arte Moderna, presentando un mix di ragtime, blues e jazz.

Maggiori informazioni sull’evento di Palermo

 

 

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Festival culturale e gastronomico – CousCous Festival (TP)

Uno degli eventi isolani più noti di settembre, il Cous Cous Fest di Trapani, in Sicilia, è una celebrazione annuale della cultura, della cucina e della comunità mediterranea, che si tiene nella pittoresca cittadina costiera di San Vito Lo Capo. Nato nel 1998, il festival rende omaggio alla ricca storia del couscous, un piatto che rappresenta l’incontro di diverse culture, in particolare tra il Nord Africa e la Sicilia. Nel corso degli anni, l’evento è cresciuto attirando migliaia di visitatori, diventando un importantissimo raduno culinario e culturale. Il festival sottolinea l’importanza dello scambio interculturale; infatti, chef da tutto il mondo si riuniscono per mostrare le loro ricette originali a base di couscous, riflettendo le diverse tradizioni che hanno influenzato la nostra regione.

L’edizione 2024 del Couscous Festival si terrà dal 20 al 29 settembre e sarà caratterizzata dalle consuete gare di cucina, musica dal vivo e spettacoli culturali. I partecipanti potranno assistere e assaggiare tantissimi piatti tradizionali e innovativi a base di couscous, preparati da rinomati chef provenienti da Italia, Marocco, Tunisia e tanti altri paesi del Mediterraneo. Oltre alle delizie culinarie, il festival offrirà una serie di attività, tra cui laboratori gastronomici, degustazioni e discussioni sul significato storico e culturale del couscous. L’evento di quest’anno porrà l’accento anche sulla sostenibilità, con un’attenzione particolare all’utilizzo di ingredienti locali e biologici e alla riduzione dei rifiuti alimentari. Più informazioni sul festival del couscous

 

Ne avete abbastanza? Speriamo che il nostro digest eventi siciliani di settembre vi aiuti a vivere un’esperienza indimenticabile in Sicilia, con manifestazioni culturali, musicali e enogastronomiche… abbiamo voluto rappresentare l’intera regione con una proposta davvero varia!

Nel corso del mese di settembre, tornate a consultare questo articolo per scoprire le ultime novità; lo aggiorneremo costantemente.

Mercati storici e tradizionali a Palermo

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Dai mercati storici a sontuosi palazzi, il fascino della Sicilia è veramente senza rivali. Ogni regione e città ha le sue storie e la sua cultura uniche. Palermo, la città più grande e il capoluogo dell’isola, offre un incanto particolare grazie all’amalgama di culture tradizionali e alle sue vivaci dinamiche che si sintetizzano nei suoi mercati.

Gli antichi tempi di Palermo e le influenze arabe

La città di Palermo è stata un crocevia di imperi nel corso della sua storia, ognuno dei quali ha lasciato un’impronta unica sulla cultura e sul carattere della città. Greci, romani, bizantini, arabi e normanni hanno portato con sé patrimoni unici che oggi si riflettono nell’architettura, nella cucina e nelle tradizioni della zona o anche solo nel gesticolare o parlare dei palermitani.

Fondata nel 734 a.C. dai Fenici come centro commerciale, fu sotto il dominio romano che la città iniziò a prosperare come parte cruciale dell’approvvigionamento di grano dell’impero; le terre fertili e la posizione strategica della città contribuirono alla sua importanza come strategica risorsa per il grano.

Sotto la dominazione araba nel IX secolo, Palermo conobbe una vera e propria “età dell’oro”. Questa svolta positiva fu caratterizzata dalla prosperità economica, dalle attività intellettuali e dall’innovazione artistica. Gli arabi introdussero sistemi di irrigazione molto avanzati, nuove colture come gli agrumi e uno stile architettonico distintivo e tipico che ancora oggi connota Palermo che fondeva elementi islamici, bizantini e normanni. Questo stile è visibile ancora oggi nei mosaici, nelle cupole e negli archi della città, in particolare in punti di riferimento come la Cappella Palatina e il Castello della Zisa.

Gli arabi portarono in Sicilia e a Palermo importanti innovazioni; significativi furono i loro contributi nel campo della medicina, con la creazione di ospedali e l’introduzione di nuovi trattamenti e rimedi sanitari.

Un’impronta ancora oggi visibile… i mercati di Palermo, come i famosissimi Ballarò e Vucciria, riecheggiano i vivaci souk del Nord Africa, con venditori di spezie, olive e dolci che ricordano i bazar mediorientali.

 

Ballarò: Il mercato piu antico e vivace

Il mercato di Ballarò a Palermo è un’icona vivente della tradizione e della cultura siciliana; esso rappresenta un angolo pulsante della vita quotidiana palermitana da secoli ed è super attivo ancora oggi. Situato nel cuore del centro storico della città, Ballarò è rinomato non solo per la sua ricca offerta di qualunque prodotto e cibo, ma anche per la sua profonda connessione con la storia e le tradizioni locali.

Le radici del mercato di Ballarò affondano nell’epoca dell’occupazione araba della Sicilia, che come suddetto, risale al IX secolo. Durante questo periodo, Palermo divenne un fiorente centro commerciale e culturale, e il mercato di Ballarò emerse come un punto nevralgico di scambio di merci provenienti da diverse parti del Mediterraneo. Il nome “Ballarò” è comunemente ricondotto alla parola araba “balhar”, che significa “confusione” o “tumulto”,  evocando l’immagine di un luogo vivace e caotico, riflesso della sua atmosfera caratteristica e dinamica.

Passeggiando per le strette vie del mercato, vi troverete immersi in un ambiente vibrante, caratterizzato da profumi, suoni, volti, etnie, lingue e accenti… un’esplosione di suoni e colori. Il chiacchiericcio incessante dei venditori che offrono i loro prodotti che raggiunge tonalità apicali nelle classiche “abbanniate” (grida dei commercianti), il rumore delle pentole e delle padelle in movimento e i profumi irresistibili del cibo di strada creano un’esperienza sensoriale unica. I venditori sono molto spesso veri e propri protagonisti del mercato, sono noti per il loro entusiasmo e per l’abilità di coinvolgere i passanti con i loro racconti e le loro offerte.

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Tra le specialità gastronomiche che troverete, le arancine (deliziose polpette di riso ripiene, impanate e fritte) (attenzione, a Palermo”sono femmine”, lo sfincione (una pizza rustica tipica di Palermo piena di cipolla e acciughe) e le panelle (le tipiche frittelle di ceci, il vero street food della città) sono solo alcune delle prelibatezze che arricchiscono l’offerta culinaria. Inoltre, il mercato offre una vasta gamma di piatti a base di pesce freschissimo, pasta fatta in casa e altre specialità tipiche che celebrano la ricca tradizione culinaria siciliana.

L’eclettica varietà di prodotti disponibili al mercato di Ballarò è sorprendente. Dalla frutta e verdura fresca, spesso coltivata localmente, ai prodotti artigianali unici, a oggetti di antiquariato e modernariato e ai souvenir caratteristici, il mercato è un paradiso per coloro che cercano autenticità e originalità. Ogni bancarella racconta una storia, e la possibilità di contrattare direttamente con i venditori aggiunge un ulteriore strato di coinvolgimento e interazione.

Ma Ballarò è molto più di un semplice mercato: è un palcoscenico per la cultura vivente di Palermo; qui, gli incontri tra etnie, status, locali e turisti sono continui permettendo di scoprire usanze, tradizioni e storie personali che arricchiscono l’esperienza del visitatore. Le conversazioni con i venditori e i residenti offrono uno spaccato autentico della vita quotidiana, lontano dai circuiti turistici tradizionali.

Il mercato di Ballarò è un luogo straordinario per gli appassionati di fotografia… l’atmosfera vibrante, i colori vivaci dei prodotti e delle bancarelle e i murales che adornano le pareti circostanti offrono infinite opportunità per scatti memorabili. Ogni angolo del mercato, con le sue scene vivaci e i suoi dettagli unici, è una tela perfetta per catturare l’essenza di Palermo e la sua vivacità.

In sintesi, il mercato di Ballarò non è solo una destinazione per acquistare beni e cibo; è una celebrazione della cultura e della storia di Palermo, un’esperienza immersiva che offre uno sguardo autentico sulla vita siciliana e un’opportunità imperdibile per tutti i sensi.

La Vucciria

E’ stato uno dei più noti, oggi ha abbandonato la sua identità commerciale ed è diventato un crocevia per giovani e turisti. Il Mercato della Vucciria di Palermo è un angolo vibrante di vita palermitana con una storia ricca di andettori, volti noti e arte. Fondato nel XII secolo,  nel corso dei secoli, la Vucciria è stata testimone di numerosi cambiamenti, che riflettono quelli più ampi della stessa Palermo. Durante il XIX e l’inizio del XX secolo, era rinomata per la sua atmosfera vibrante e per la varietà delle sue offerte, che la rendevano un luogo da visitare per chiunque cercasse un assaggio autentico della vita cittadina; da qui anche volti noti e artisti celebri l’hanno voluta immortalare come simbolo della città. Oggi, nonostante le sfide che ha dovuto affrontare, come i cambiamenti economici e la riqualificazione urbana, la Vucciria è riuscita a conservare il suo carattere e il suo fascino, adattandosi ai tempi moderni ed aprendosi sempre di più ai turisti.

Troverete trattorie tipiche, panche, sedie, sgabelli, cibo da strada e perchè no veri e proprie sessioni di ballo collettivo in questo epicentro della cultura locale.

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Il mercato del Capo

Siamo alle spalle del teatro Massimo, è lì che appena oltrepassata Porta Carini si apre un “mondo” palermitano al 100%. Il Mercato del Capo di Palermo è un gioiello storico e contemporaneo al tempo stesso situato nel cuore del capoluogo siciliano. Fondato nel X secolo durante la dominazione araba, questo vivace mercato è stato una pietra miliare della vita culinaria e culturale di Palermo per oltre un millennio. Inizialmente centro di scambio per commercianti e venditori locali, il Capo si è evoluto in un vivace mercato dove la tradizione incontra la modernità, offrendo uno sguardo affascinante sul ricco patrimonio della città e della Sicilia tutta.

Negli ultimi anni, il Mercato del Capo ha subito un notevole sviluppo, bilanciando la modernizzazione con il suo fascino storico. Gli sforzi per preservare il suo carattere tradizionale e migliorare le infrastrutture hanno dato nuova vita al mercato, attirando un numero crescente di visitatori. Nonostante questi cambiamenti, il Capo rimane un’amata fetta del passato di Palermo, dove l’essenza della cultura e della cucina siciliana continua a prosperare in mezzo al vivace trambusto della Palermo moderna.

Oggi il Mercato del Capo è una festa per i sensi; a volte è così pieno di persone che risulta complesso attraversarlo. Le strade strette e tortuose sono fiancheggiate da bancarelle colorate che traboccano di prodotti freschi, spezie aromatiche e deliziosi cibi di strada. Dai succulenti frutti di mare cucinati ad arte ai dolci appena sfornati, il mercato mette in mostra il variegato panorama gastronomico di Palermo: sono tantissime le occasioni e le modalità per apprezzarli, da ristoranti hipster a bancarelle improvvisate. Così come per il mercato di Ballarò, l’atmosfera vivace è esaltata dall’entusiasmo dei venditori e dai suoni ritmici della vita quotidiana del mercato, che lo rendono un luogo imperdibile sia per gli abitanti che per i turisti.

Un consiglio? Tra un succo di melograno e una sarda a beccafico, non lasciatevi sfuggire una delle nostre chiese preferite, l’Immacolata Concezione al Capo… un vero gioiello.

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Il mercato di Borgo Vecchio

Siamo sempre nel cuore di Palermo, stavolta dietro il Teatro Politeama… per viottoli e stradine entriamo in uno dei più tipici quartieri di Palermo. Il mercato del Borgo Vecchio è un splendente spaccato di vita palermitana che affascina i visitatori da secoli. Fondato originariamente nel XII secolo, questo vivace mercato si è trasformato da modesto punto di scambio in un animato centro di aggregazione ricco di sapori e di carattere locale al 100%. Nel corso degli anni, ha visto innumerevoli cambiamenti, riflettendo il ricco arazzo della storia e della cultura di Palermo.

Oggi Il Borgo Vecchio è una delizia sensoriale, dove l’aroma dei prodotti freschi e il vivace chiacchiericcio di passanti, residenti e turisti riempiono l’aria. Troverete di tutto, da bancarelle, a negozi, a ristoranti a la page fino a trattorie super storiche. Anche questo mercato meno battuto dai turisti offre un enorme assortimento di prodotti, da frutta e verdura colorata a spezie profumate a street food per tutti i gusti.

Più dei precedenti Borgo Vecchio è una vera e propria comunità, troverete spesso concerti, eventi e feste patronali nella piazza principale del mercato.

I mercati storici di Palermo sono veri e propri tesori della cultura siciliana in generale e specchio di quella palermitana. Ballarò, la Vucciria, il Capo e il Borgo Vecchio offrono un’esperienza unica, ricca di colori, profumi e tradizioni che raccontano la storia della città. Non possono mancare nei vostri programmi di viaggio, ogni mercato è un vivace angolo di autenticità dove puoi assaporare la vera essenza di Palermo.

La nostra guida di Palermo: 48 o 72 ore in giro per la città

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PRIMA REGOLA PER VISITARE PALERMO: esci e perditi… vai al Mercato del Capo, a Ballarò, alla Vucciria e gironzola, senza mappa o altre indicazioni… Crediamo sia il modo migliore per visitare Palermo!

Insieme al nostro boss “Sandro”, abbiamo selezionato alcuni luoghi di Palermo che amiamo… ecco la nostra guida personale:

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PRIMO GIORNO – nei dintorni di Piazza Politeama

Dove bere o mangiare durante questa giornata:

  • Gran Caffè Spinnato– 3 minuti a piedi – bar e pasticceria – Via Principe di Belmonte (è anche meraviglioso prima di cena, verso le 18.30, perché spesso c’è un pianista che suona durante l’aperitivo)
  • Tenda rossa (budget medio/basso) – 3 minuti a piedi – piccolo ristorante – Via Marconi 44
  • Champagneria e altri bar/pub di Piazza Spinuzza/Piazza Olivella – 5 minuti a piedi (budget basso, soprattutto per i giovani) – bar e aperitivo e street food – Piazza Spinuzza e Piazza Olivella
  • Ciuri Ciuri (budget medio) per provare il nostro cibo da strada tradizionale – Via Principe di Belmonte 119
  • Wine Butticè (budget medio) – 30 secondi a piedi – enoteca e ristorante – Piazza San Francesco di Paola 12 – hanno veramente tantissimi vini, specialmente vini siciliani!

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SECONDO GIORNO (avvicinandoti al centro storico, intorno alla Cattedrale)

Dove bere e mangiare durante questa giornata:

  • Bar Santoro – Piazza Indipendenza 25 – (budget medio)
  • Trattoria Sopra le Mura – Mercato del Capo (budget medio)
  • Ferro – Piazza S. Onofrio 42 (budget alto) – (10 minuti a piedi) – piccolo ristorante
  • Pizzeria Bellini – Piazza Bellini 6 (budget basso) – (15 minuti a piedi) – pizzeria
  • Bobbuccio – cibo da strada siciliano – “arancine, pizzette, calzoni” (molto semplice, budget basso) – 4 minuti a piedi – Via Porta Carini 67 (davanti all’ingresso del Mercato del Capo) (a volte sono un po’ scortesi con i turisti)
  • Ai Cascinari – Via D’Ossuna 45 – 10 minuti a piedi – ristorante – budget medio – devi prenotare (vicino alle Catacombe dei Cappuccini) potrebbe essere carino per pranzo, ma se ci vai di notte prendi un taxi perché quella zona non è delle migliori
  • Chiostro di Santa Carina (c’è anche un piccolo bistrot all’interno dove puoi gustare ottimi cannoli e cassata!)

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TERZO GIORNO (parte nord-est della città, intorno a via Roma e Vucciria)

Dove bere e mangiare durante questo viaggio:

  • Champagneria e altri pub e bar Piazza Spinuzza/Piazza Olivella – (low budget soprattutto per ragazzi giovani) – bar e aperitivo e street food – Piazza Spinuzza
  • Ristorante Palazzo Branciforte – Via Bara all’Olivella 2
  • Bar Touring – ARANCINA BOMBA – STREET FOOD – Via Lincoln 15 
  • Angelo azzurro e altri locali della Vucciria (molto economico) – per bere una birra o provare il tipico cibo di strada (a volte si può anche ballare in mezzo alla piazza durante la notte) (attenzione ai borseggiatori)
  • Bisso – Via Maqueda 172 – cucina tipica

 

PALERMO – alcuni dei miei posti preferiti per mangiare e bere:

  • Wine Butticè (budget medio) – 30 secondi a piedi – enoteca e ristorante – Piazza San Francesco di Paola 12 – se ci vai, di’ al proprietario, “Salvo”, che sei un mio amico e cliente; è un mio caro amico e sa tutto sui vini e, soprattutto, sui vini siciliani!
  • Sesto Canto (budget medio/alto) – 30 secondi a piedi – enoteca e ristorante – Via Sant’Oliva 26
  • Bobbuccio – street food siciliano – “arancine, pizzette, calzoni” (budget molto basso) – 4 minuti a piedi – Via Porta Carini 67 (di fronte all’ingresso del Mercato “Capo”) (non è un posto elegante ma è aperto per gran parte del giorno e della notte) (a volte sono un po’ scortesi con i turisti)
  • Gran Caffè Spinnato – 3 minuti a piedi – bar e pasticceria – Via Principe di Belmonte (molto bello per fare colazione)
  • Osteria Lo Bianco (budget basso/medio) – 5 minuti a piedi – ristorante tradizionale – Via E. Amari 104 (a volte sono un po’ scortesi con i turisti)
  • Ristorante le Mura di Miceli Vito, Via Emerico Amari 59 (budget medio)
  • Ristorante “Al Viale” (Lounge bar – pizzeria – ristorante) con una bella “veranda” – Via Archimede 189 – budget medio/alto
  • Champagneria e altri locali in Piazza Spinuzza – (budget basso) – bar e aperitivo – Piazza Spinuzza – questa piazza è molto affollata dalle 19 fino alle 2 del mattino
  • Ferro – Piazza S. Onofrio 42 (budget alto) – ristorante
  • Osteria dei cavalieri di Malta (adesso Osteria Pantelleria) (budget alto) – Vicolo Pantelleria 24
  • Gagini – Via Cassari 35 (budget alto) – ristorante
  • Pizzeria Bellini – Piazza Bellini 6 (budget medio) – pizzeria nella mia piazza preferita
  • Taverna Azzurra e altri locali in Piazza Vucciria (budget molto basso) – Piazza Vucciria – fai attenzione al portafoglio, ma visita questa zona
  • Ai Cascinari – Via D’Ossuna 45 – 10 minuti a piedi – ristorante – budget medio – devi prenotare (vicino alle Catacombe dei Cappuccini) potrebbe essere carino per pranzo, ma se ci vai di notte prendi un taxi perché quella zona non è delle migliori
  • Antica Focacceria San Francesco – (budget medio) – ristorante Via Alessandro Paternostro / Piazza San Francesco d’Assisi – (devi visitare questo locale perché l’edificio è molto bello, ma prendi solo uno snack perché è un posto turistico)
  • Kursaal Kalhesa – (budget alto) – Ristorante – è difficile trovarlo aperto, quindi per favore telefona prima di andare!
  • Bar Touring – ARANCINA BOMBA – STREET FOOD – Via Lincoln 15 (molto economico)

GLUTEN FREE LISTQui la mappa del gluten free

  • Pasticcerie e barAromatico – Zero Glutine – Via dell’Orsa Minore 268 O Via Trinacria 42 (20 minuti in auto da Piazza Politeama)
  • Ristorante – PizzeriaIl genio dei sapori – Via Generale Carlo Alberto dalla Chiesa 7 (10 minuti a piedi)
  • Fornerie e pasticcerieLe farine dei nostri sacchi – Via Simone Cuccia 38 (20 minuti a piedi)
  • RistoranteDivini – Via Altofonte 317 (20 minuti in auto)
  • Don rice – PizzeriaVia Pagano 13 (15 minuti in auto)
  • GelatoAl Gelatone – Via Autonomia Siciliana (10 minuti in auto)
  • GelatoStancampiano – Via Aquileia (20 minuti in auto)

I teatri più importanti di Palermo

Shopping a Palermo

Noleggio biciclette:

  • Cici Coffee and drinks: Via Malaspina 5, Palermo
  • GL servizi – quad, scooter, bici elettriche – Via F. Crispi 260 – 091 58 14 74

PRIVATE BEACH CLUBS VICINO A MONDELLO

  • Plait mare – Lungomare Cristoforo Colombo, 2847, 90142 – 320 570 5519 (Davide) o 320 42 11 384 (Alessandra) – 10 euro dal lunedì al venerdì e 15 euro sabato e domenica (dalle 9 alle 18.30)
  • Tuna Beach Addaura – Lungomare Cristoforo Colombo 3089, 90142 – 338 72 56 095 (10 euro)
  • Punto mare country club Telefono: 091 454886
  • Solemar Palermo – Lungomare Cristoforo Colombo, 2109, 90142 Palermo

ALTRE SPIAGGE E LUOGHI LONTANI DA PALERMO:

  • CEFALÙ – È una città molto carina a 80 km da Palermo costruita su una montagna con una meravigliosa cattedrale, molte chiese e spiagge bellissime. I treni partono da Palermo dalla stazione centrale e impiegano circa 1 ora per arrivare lì – prezzi e orari qui
  • SAN VITO LO CAPO – È una piccola città con meravigliose spiagge sabbiose nella provincia di Trapani. L’autobus impiega circa 2 ore e parte dalla stazione centrale – prezzi e orari qui

Solo per shoppingSicilian Outlet Village – Dittaino (Enna) – è lontano da Palermo, circa 2,30 ore dalla nostra città, è un nuovo outlet village dove puoi acquistare diversi marchi italiani con ottimi sconti. Puoi arrivarci con un autobus gratuito che parte alle 10:00 da Piazza Politeama e ti riporta alle 19:00 nella stessa piazza.

MONREALE (circa 30 min da Palermo)

(puoi prendere l’autobus 389 – Arriva a Monreale salendo tutto il Corso Calatafimi, che è la strada storica per arrivarci; passa ogni 20 minuti)

  • Pizzeria Totò – Via Chiasso Ciro Menotti 6 (ottima pizza)

A Monreale c’è un meraviglioso Duomo (l’interno è molto meglio della Cattedrale di Palermo), l’antico Chiostro e una splendida vista su Palermo dalla montagna.

 

Corsi gratuiti digital marketing e startup per giovani siciliani

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Sicilia, una gemma del Mediterraneo così tanto rinomata per il suo patrimonio culturale, deve puntare al digitale per la promozione dei suoi prodotti e dei suoi servizi.

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La Sicilia, lo sappiamo tutti è ricca di tradizione, folklore, buon cibo e gente ospitale… purtroppo però da un punto di vista turistico prima ed economico poi non riesce a stare al passo con altri territori che vantano un’offerta similare. La nosta Regione infatti è all’ultimo posto in Italia per occupazione giovanile, con solo il 22,3% degli under 30 impiegati, rispetto alla media nazionale del 38%.

Per quanto riguarda le competenze digitali, un’analisi Istat del 2020 ha rivelato che il 31,6% delle famiglie siciliane non considera Internet uno strumento utile e interessante, rispetto al 28,3% della media nazionale. Inoltre, la Sicilia è tra le regioni italiane più colpite dal digital gap, ovvero il divario nelle opportunità di accesso, utilizzo e conoscenza delle tecnologie dell’informazione.

Identificati questi due problemi però il nostro approccio rimane sempre propositivo… per rispondere a queste sfide, abbiamo selezionato alcuni programmi che possono essere utili per i giovani siciliani:

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Corsi di digital marketing e project management: Digitalizzami for Sicily

È un progetto realizzato in collaborazione da Mostramed e Mostrami; il programma “Digitalizzami for Siciliy” è specificamente pensato per affrontare le esigenze e le sfide dei giovani siciliani. Questo programma contribuisce ad affrontare e ridurre il divario digitale esistente, offrendo una formazione di base concreta e professionale per poi aprire nuove opportunità di lavoro. La nostra iniziativa mira a fornire una formazione pratica e gratuita orientata al marketing digitale e all’imprenditorialità per preparare i partecipanti al mondo del lavoro moderno.

Offriamo formazione e supporto concreto e inclusivo a molti giovani di età compresa tra i 16 e i 35 anni. L’obiettivo principale del programma è quello di fornire le prime basi del digitale e molte risorse di approfondimento, rafforzando le competenze dei partecipanti e facilitando il loro ingresso o reingresso nel mondo professionale.

Il corso si svolgerà online attraverso la piattaforma Zoom a partire da settembre 2024, consentendo ai partecipanti di accedere alla formazione con la massima flessibilità. Il programma prevede un calendario di lezioni tenute da esperti del settore, che forniranno un’ampia panoramica delle tecniche e delle risorse nel campo del marketing digitale e dell’imprenditoria.

Oltre alle lezioni teoriche, il corso prevede progetti pratici di approfondimento proposti per arricchire le competenze e le esperienze dei partecipanti, consentendo loro di applicare quanto appreso in situazioni reali. Inoltre, i partecipanti avranno la preziosa opportunità di costruire una rete di contatti professionali e di interagire con altri studenti ed esperti del settore, che saranno estremamente utili per il loro futuro sviluppo professionale.

Per partecipare, è sufficiente compilare il modulo di iscrizione online, disponibile sul digitalizzami.

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Corso gratutito di StartUp con Innovation Island

Innovation Island è un’iniziativa innovativa nata dalla collaborazione tra la Regione Siciliana e una rete di esperti nel campo dell’imprenditoria, pensata per stimolare e valorizzare la creatività e le idee dei siciliani. Questo programma offre l’opportunità unica di accedere a una formazione gratuita e completa di 100 ore incentrata su vari aspetti chiave dell’imprenditorialità. I corsi coprono argomenti essenziali come il business modeling, la pianificazione aziendale, le strategie di mercato e altro ancora, per fornire una preparazione solida e pratica a coloro che desiderano avviare o potenziare un’impresa.

Il programma non si limita a fornire una formazione teorica, ma include anche un supporto personalizzato per la stesura dei business plan, un elemento cruciale per trasformare le idee in progetti concreti e sostenibili. Esperti del settore offriranno consulenza individuale, aiutando i partecipanti a delineare strategie efficaci e a pianificare nel dettaglio ogni fase del lancio della loro attività.

Inoltre, per coloro che dimostrano un significativo potenziale imprenditoriale, c’è l’opportunità di accedere a un finanziamento a fondo perduto del 50% attraverso il programma Restoalsud di Invitalia. Questo incentivo finanziario è una risorsa preziosa per chi desidera avviare un’impresa e ha bisogno di un sostegno finanziario per coprire i costi iniziali e lanciare con successo il proprio progetto.

Innovation Island vuole essere un centro di innovazione per la Sicilia; la piattaforma funge da hub dinamico per la crescita e lo sviluppo dell’ecosistema imprenditoriale regionale, creando uno spazio fertile per la condivisione e l’implementazione di idee innovative. La rete dell’Isola dell’Innovazione riunisce imprese, istituzioni governative, centri di ricerca e singoli individui, favorendo la sinergia tra i diversi attori del settore. Questo approccio integrato è progettato per facilitare la connessione tra le diverse componenti dell’ecosistema dell’Isola, incentivare la condivisione di risorse e competenze e alimentare l’innovazione in tutte le fasi.

L’iscrizione al corso è completamente gratuita e aperta a tutti i maggiorenni residenti o domiciliati in Sicilia. Tuttavia, per garantire un sostegno mirato a chi ne ha bisogno, il programma è riservato a chi non ricopre ruoli di socio o amministratore in società registrate e non ha una partita IVA attiva. I requisiti specifici per la partecipazione sono:

  • persone disoccupate o inoccupate in possesso di una Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) in corso di validità e prive di partita IVA attiva;
  • persone in condizioni di disagio socio-economico in possesso di una DID valida;
  • persone che percepiscono un’indennità di disoccupazione (CIG).

Per garantire la massima inclusività e accessibilità, i corsi sono disponibili sia di persona, presso le sedi di Palermo e Catania, sia online, attraverso un sistema di formazione a distanza. Questo approccio flessibile permette ai partecipanti di seguire il programma con la massima comodità, compatibilmente con i propri impegni personali e professionali.

Per partecipare è sufficiente compilare il modulo di iscrizione online, disponibile sul sito web del corso di imprenditorialità.

Vivete in Sicilia o volete tornarci a lavorare? Avete un’idea che desiderate trasformare in una startup di successo? Questo corso è quello che fa per voi!

Approfittate dell’opportunità di acquisire un’ampia formazione sulla creazione di startup e sul marketing digitale, guidata da esperti di settore di altissimo livello. Non lasciatevi sfuggire questa chance unica per dare vita al vostro progetto imprenditoriale!

Eventi culturali siciliani – Agosto 2024

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Agosto è il mese in cui l’estate, le vacanze, il tempo libero raggiungono il loro apice. È il momento perfetto per prendere il sole e godersi la vibrante energia nell’isola siciliana con tutta la sua cultura e la sua arte. Che siate alla ricerca di avventure all’aria aperta, di esperienze culturali o semplicemente di divertimento, il digest di questo mese è ricco di eventi per tutti i gusti, dai festival di musica alle mostre d’arte, ad agosto non mancano certo occasioni super interessanti per vivere le vostre giornate!

 

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Festival di Jazz:  Festival Arcosoli alla Valle dei Tempi

La Valle dei Templi, una delle attrazioni più suggestive ed emozionanti della Sicilia, riconosciuta dall’UNESCO come area archeologica protetta, farà da cornice a questo evento. Durante il Festival Arcosoli, la storica e affascinante valle si animerà sotto le vibranti e struggenti note musicali del jazz, offrendo un’esperienza che proseguirà fino all’alba, trasportando i partecipanti in un viaggio attraverso una storia millenaria.

Questo evento vedrà la partecipazione di alcuni dei più rinomati esponenti internazionali del jazz contemporaneo, offrendo tre serate indimenticabili di musica dal vivo.

Il festival si aprirà venerdì 2 agosto con il chitarrista americano Peter Bernstein, noto per le sue collaborazioni con Brad Mehldau, Diana Krall e Lee Konitz. Sabato 3 agosto sarà la volta di Andrea Braido, considerato uno dei chitarristi più talentuosi e versatili del nostro tempo, che ha lavorato con artisti del calibro di Liza Minnelli, Lenny Kravitz, Dionne Warwick e Lionel Richie. La chiusura, domenica 4 agosto, vedrà l’esibizione del sassofonista cubano Yosvany Terry, nuovo esponente del cosiddetto jazz latino.

Maggiore informazione sul festival di jazz in area archeologica

L’ingresso è gratuito per tutte e tre le serate, offrendo così un’opportunità imperdibile per gli appassionati di musica.

 

Ortigia Sound System

Alla sua decima edizione, l’Ortigia Sound System è il festival di musica elettronica più amato sull’isola, noto per combinare i ritmi della tradizione mediterranea con le tendenze della musica contemporanea. La line-up del festival continua a seguire un’eccellente direzione artistica, sempre in linea con i trend attuali. Tra gli artisti presenti spiccano Blawan con il suo live techno di pura energia, Aho Ssan con la sua musica ambient contemporanea ispirata dalla periferia parigina, il trio avant-garde dub Holy Tongue, lo show audiovisivo tra dance e post-rock del produttore italo-tedesco David August, e la sound artist e cantante sperimentale Antonina Nowacka. Inoltre, ci saranno showcase organizzati da Spazio Disponibile di Donato Dozzy, con un interessante b2b tra Kangding Ray e Neel, e dalla colombiana TraTraTrax.

Durante il festival, l’isola di Ortigia si trasforma in un affascinante spazio senza tempo, dove ogni angolo diventa uno scenario unico in cui la musica si fonde con l’architettura, creando un’atmosfera indimenticabile.

Dal 1 al 4 agosto, vi invitiamo a partecipare all’edizione 2024 dell’Ortigia Sound System, un evento che continua a essere una pietra miliare nella scena della musica elettronica internazionale.

Maggiore informazione sull’evento della musica elettronica internazionale

 

Festival della musica a Messina: Mish Mash Festival

Da Cosmo ai Tre Allegri Ragazzi Morti, il Mish Mash Festival di quest’anno vanta una line-up impressionante di artisti che animeranno il Castello di Milazzo, in provincia di Messina. Dal 10 al 12 agosto, il festival promette tre giorni di puro divertimento, caratterizzati da una varietà di generi musicali. La storica location, con il suo background millenario, aggiunge un tocco di incanto all’ottava edizione di questo evento musicale. La line-up comprende anche Davide Patania, Lero Lero, 404 SNF, Christiana, Il Mago del Gelato, Nothing for Breakfast, The Whipped Dream, Manlio, Phunkadelica, Popa, Sambo e Disco Amore.

Maggiore informazione per il festival della musica a Messina

 

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Festival “Conca d’Oro Summer Fest” – Palermo

Torna nella città di Palermo la seconda edizione del “Conca d’Oro Summer Fest”; questo programma di spettacoli animerà per la seconda volta il centro commerciale di via Lanza di Scalea.

Saranno proiettati almeno 6 diversi film legati alla Sicilia:

  • 11 agosto: Il Grande Giorno;
  • 12 agosto: Tuttaposto;
  • 17 agosto: Il Padrino;
  • 18 agosto: Un Mondo Sottosocial;
  • 19 agosto: Picciridda;
  • 20 agosto: Stanizza D’Amuri.

Inoltre, tre spettacoli di cabaret da non perdere:

  • 1 agosto: Massimo Minutella & Lab Orchestra e Matranga & Minafò;
  • 8 agosto: Massimo Minutella & Lab Orchestra e Mago Plip;
  • 25 agosto: I Sansoni e Minutella & The Lab Orchestra.

Gli spettacoli sono gratuiti, con inizio alle 20:00 e si terranno nell’ampia Piazza Eventi all’aperto. Per i soci Conca d’Oro Club è disponibile un’area riservata con posti a sedere prenotabili online.

Maggiori informazioni sugli spettacoli di cabaret e sulla proiezione di film

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Mostra di Barbarotto a Cefalù: “Mare e tradizioni” – Palermo

Il 3 agosto alle 18.30, nell’Ottagono di Santa Caterina in piazza Duomo a Cefalù, verrà inaugurata la mostra personale di Gaetano Barbarotto, “Mare e tradizioni”. Come racconta la curatrice dell’esposizione Rosalba Gallà, l’artista tornerà a esporre nella pittoresca cittadina arabo-normanna dopo aver esplorato con eleganza e maestria diversi aspetti della vita marina nelle sue precedenti mostre. L’ultima esposizione che ha tenuto, “Profondo blu”, ora si arricchisce ora in “Mare e tradizioni“, concludendo un biennio creativo davvero prolifico e dedicando un sentito omaggio a Cefalù, città che lo accoglie sempre con entusiasmo.

In questa mostra, le profondità marine si intrecciano con le tradizioni di Cefalù, soprattutto quelle della festa di Gesù Salvatore. Tra le opere, spiccano tre lavori dedicati alla città: “Stanno arrivando”, con Cefalù sull’acqua e attraversata da delfini, simbolo del turismo; “U Santu a mari”, con Gesù Salvatore nelle profondità marine; e “‘Ntinna a mari”, con una sirena che avvolge il palo della tradizione cefaludese. L’omaggio si estende a tutta la Sicilia con opere che mostrano elementi iconici delle tradizioni siciliane immerse nelle profondità marine.

Questo esposizione è gratuita e visitabile dal 3 al 18 agosto 2024

Orari: dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 24.00

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Esibizione d’arte alle terme arabe: “La Sicilia senza tempo” di Cefalà Diana  -Palermo

Cinquant’anni di storia industriale prendono vita nelle Terme Arabe di Cefalà Diana; oggetti, arredi e complementi d’epoca si trasformano in protagonisti di un racconto che celebra il design italiano.

Dalla produzione di massa degli anni ’40 al riciclo creativo dei nostri giorni, la mostra “Vintage Gallery, La Sicilia senza tempo” è un omaggio alla creatività siciliana e progetto dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali per riscoprire il fascino dei parchi archeologici meno conosciuti dell’isola.

È visitabile fino all’ 8 settembre 2024

Orari: dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 19.00, domenica e festivi dalle 8.30 alle 13.00

Ingresso gratuito

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Mandarossa Vineyard Tour – Bertolino – Menfi, Trapani

L’undecisima edizione di Mandarossa Vineyeard tour torna quest’estate il 3 e 4 agosto, offrendo un weekend indimenticabile tra mare e vigne. L’evento si svolge nella sua location originaria, la pineta di Bertolino di Mare, a pochi passi dalla splendida spiaggia delle Giache Bianche. Immersi in un contesto naturale unico, i partecipanti potranno vivere un’esperienza completa alla scoperta del territorio di Menfi, con degustazioni guidate, attività pratiche come la vendemmia e momenti di relax e divertimento.

Dalle masterclass dedicate ai vini Mandrarossa, alla vendemmia manuale e alla pigiatura delle uve, il programma è ricco di attività per tutti i gusti. I più piccoli potranno divertirsi nell’area dedicata ai bambini, mentre gli adulti potranno rilassarsi con musica dal vivo e degustazioni di prodotti locali. L’evento offre inoltre l’opportunità di esplorare la bellezza naturale di Menfi, un territorio premiato con la Bandiera Blu per la sua attenzione all’ambiente.

Maggiori informazioni sulla visita ai vigneti e degustazione

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Festival di danza: Catania Tango Festival

Dal 13 al 18 agosto, torna il Catania Tango Festival, rinomato tra i migliori Festival Internazionali agli Oscar del Tango 2019, presso l’Anfiteatro “Le Ciminiere“. Quest’edizione promette di essere più cosmopolita, più grande e più spettacolare che mai, situata in un complesso polifunzionale vicino alla Stazione Centrale, ben collegato all’aeroporto e al centro storico. Le Ciminiere, originariamente camini per la dispersione dei fumi delle fabbriche di zolfo del XIX secolo, sono ora un prestigioso centro per fiere, esposizioni e congressi. Dopo il successo del 2022, questo grande evento, patrocinato dal Comune di Catania e dalla Città Metropolitana, trasformerà nuovamente Catania in una capitale del tango a livello internazionale, proiettandola nella leggenda delle convention mondiali.

Ospiti da oltre 25 nazioni e appassionati da tutta Italia sono attesi per questa kermesse unica, dove l’atmosfera magica del tango cattura le emozioni in un abbraccio senza fine. Il programma include un ricco calendario di seminari e stage presso il Romano Palace Hotel, mentre le serate di tango si svolgeranno all’Anfiteatro Le Ciminiere

L’evento sarà animato da “musicalizadores” di spicco e documentato dal fotografo premiato Michele Maccarrone. Con la direzione artistica di Angelo Grasso, il festival celebra il tango in tutte le sue sfaccettature, offrendo una visione completa della sua cultura e storia, unendo Catania e Buenos Aires in un unico grande abbraccio culturale.

Scoprite di più sul festival del tango a Catania

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La mostra sui tesori della Cappella Palatina di Palazzo Reale a Palermo: “Thesaurus

Fino al 30 settembre, Palazzo Reale ospita una mostra che presenta un approfondimento dell’aspetto spirituale del palazzo. Questo evento è un viaggio attraverso un corpus consistente del celebre Tesoro della Cappella Palatina.

In questo senso, il tesoro della Cappella Palatina può essere definito il “Tesoro delle civiltà mediterranee“. Con questa mostra, un patrimonio “segreto“, finora noto a pochi, torna a splendere.

Thesaurus” è il risultato di una sinergia tra la Fondazione Federico II e il Fondo Edifici di Culto (Ministero dell’Interno), in collaborazione con la Prefettura di Palermo, l’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, l’Arcivescovado e il Museo Diocesano di Palermo, l’Arcivescovado e il Museo Diocesano di Monreale, la Soprintendenza di Palermo, la Soprintendenza dei Beni Archivistici, il Museo Regionale di Messina (MuMe), la Biblioteca Regionale di Palermo e l’Archivio Paladino.

Quest’esibizione è visitabile dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 16.30 (ultimo ingresso), domenica e festivi dalle 8.30 alle ore 12.30 (ultimo ingresso)

Informazioni sul biglietto per la mostra sui tesori di Palazzo Reale

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Evento performativo d’arte: Segesta teatro festival

Il Segesta teatro festival, alla sua terza edizione, offrirà un’esperienza estiva arricchita da diverse performance artistiche; le vostre serate saranno incantate da orchestre, musica contemporanea, spettacoli teatrali, danza e molto altro ancora.

Questo evento è un festival che, con 22 compagnie, oltre 150 tra artisti e tecnici e un forte coinvolgimento di giovani autori, si conferma un punto di riferimento per la scena performativa nazionale e internazionale; un progetto che valorizza il territorio e guarda al futuro con un approccio innovativo e partecipativo.

Questo evento è aperto al pubblico (con biglietti diversi a seconda dell’artista) dal 26 luglio al 25 agosto 2024

Informazioni sulla programmazione dell’ evento performativo a Segesta

Speriamo che il nostro digest di eventi ad agosto vi aiuterà a godere di un’esperienza indimenticabile in Sicilia con eventi culturali, musicali e enogastronomici… abbiamo voluto rappresentare l’intera regione con un’offerta veramente varia!

Durante il mese di agosto, tornate a questo articolo per scoprire le ultime novità, lo aggiorneremo man mano, e lasciatevi incantare dalla bellezza dell’isola, un connubio perfetto tra arte, cultura e sapori autentici.

Murales a Palermo: arte per la rigenerazione urbana

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Camminare per le strade di provincia di Palermo è come immergersi in un museo a cielo aperto, dove l’arte contemporanea esplode vivida da ogni angolo. I murales della città non sono semplici decorazioni; sono espressioni dinamiche d’identità culturale, riflessione storica e commento sociale.

I colori audaci e i disegni intricati che adornano il tessuto urbano trasformano muri ordinari in straordinarie opere d’arte murarie. Ogni murale racconta una storia, invitando residenti e visitatori a esplorare il passato, il presente e il futuro di Palermo in un’esperienza unica e coinvolgente… oggi ci muoviamo dal centro vero l’esterno della città metropolitana, e più specificatemente nell’area interna di Ficuzza e della Valle del Sosio: Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Corleone, Mezzojuso, Palazzo Adriano, Prizzi, Roccamena dove son stati realizzati questi splendidi progetti:

  •  “La vita è meravigliosa” di Frank Capra
  •  “Mr. Deeds Goes to Town” di Frank Capra
  •  “Accade una notte” di Frank Capra
  •  “L’eterna illusione” di Frank Capra
  •  “Parabola d’Oro” di Vittorio De Seta
  • “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore
  •  “The shameful story” di Nella Condorelli

 

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Rigenerazione urbana: la collaborazione tra Ficuzza e la Valle del Sosio

Quest’estate, la città è stata ulteriormente arricchita grazie a una collaborazione tra Ficuzza e la Valle del Sosio, nell’entroterra della provincia di Palermo. Il progetto, che si è svolto per un mese, da maggio a giugno, ha coinvolto 29 street artist provenienti dall’Italia, dall’Uruguay, dal Portogallo, dall’Argentina, dalla Serbia, dalla Spagna, dal Canada, dalla Germania e dagli Stati Uniti. Insieme, hanno dato vita all’intervento principale del progetto “iART: il polo diffuso per la rigenerazione urbana delle periferie dei comuni dell’entroterra di Ficuzza e della Valle del Sosio“, abbreviato in iART FIVAS. Questa iniziativa include varie attività, tra cui la creazione di centri culturali polifunzionali, una mostra di pittura, l’installazione NOMA in collaborazione con il PIF, e la produzione di un documentario.

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Murales cinematografici: celebrazione di film premiati nelle strade di Palermo

Grazie al progetto iART FIVAS, ora colorati murales decorano le pareti di otto comuni nell’entroterra palermitano: Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Corleone, Mezzojuso, Palazzo Adriano, Prizzi e Roccamena. Queste opere rappresentano un affascinante connubio tra identità locale e scene cinematografiche, prendendo ispirazione da celebri film premiati con l’Oscar come “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, “Accadde una notte” e “Mr. Smith va a Washington” di Frank Capra e “Riso amaro” di Vittorio De Sica.

Secondo Lucenzo Tambuzzo, ideatore, progettista e direttore artistico del progetto, le opere realizzate per iART FIVAS esplorano il rapporto tra cinema, identità e territorio. I murales traggono ispirazione da attori e registi che hanno origini in questi territori.

Esperienze virtuali: opere d’arte digitali per una fruizione immersiva

iART FIVAS crea anche opere d’arte digitali accessibili tramite smartphone, tablet e PC… super fruibili e divertenti sebbene per la massima resa e per un’esperienza ottimale sarebbe necessario avere visori per la realtà virtuale. Le artiste selezionate, tutte provenienti da diverse città europee, presentano opere estremamente originali. Annika Boll crea passeggiate virtuali interattive con film contestualizzati, Ada Johnson ha realizzato un documentario immersivo a 360° che intreccia storie personali con paesaggi, rivelando i legami dei residenti con la loro terra e il suo impatto culturale. Anne Feheres produce un video immersivo in realtà virtuale che narra la storia di due anziane sorelle impegnate nel rituale della pasta fatta in casa. Ioulia Marouda propone un progetto audiovisivo che esplora relazioni simbiotiche all’interno di un habitat acquatico, rivelando le interazioni complesse della vita sotto la superficie dell’acqua.

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L’installazione “iART NOma” a Corleone: resistenza alla mafia

Il tema della legalità è centrale nel progetto e nella mostra “Memoriam Iudicorum” della pittrice Olinda Lo Presti, che presenta undici ritratti di giudici siciliani uccisi da “Cosa Nostra“. Questi ritratti onorano il coraggio e il senso del dovere di coloro che hanno sacrificato la vita per contrastare la mafia.

A Corleone (Palermo), simbolo della lotta alla mafia, il progetto iART FIVAS ha inaugurato l’installazione “iART NOma – Luoghi e storie NOmafia“. Quest’opera immersiva e permanente, con voci di illustri siciliani come Pif, Ficarra e Picone, Teresa Mannino, Tornatore e Pippo Baudo, ricorda le tragiche storie di coloro che hanno sacrificato la propria vita per opporsi alla criminalità organizzata. Realizzata dall’associazione culturale “Sulle Nostre Gambe” e dall’associazione “iWORLD ETS“, l’installazione è stata resa possibile grazie a “Plesh“, sviluppatore di app e software per eventi interattivi. Sarà ospitata nella “Casa del Popolo” in via Bernardino Verro, il primo sindaco socialista di Corleone assassinato dalla mafia nel 1915.

L’obiettivo è duplice: commemorare i caduti usando tecnologie innovative per raggiungere le giovani generazioni di Corleone e riaffermare la presenza di una comunità solida e antimafia decisa a opporsi alla criminalità organizzata. Utilizzando tecnologie innovative e coinvolgendo figure pubbliche di rilievo, quest’opera non solo onora il passato ma cerca anche di ispirare le generazioni future a continuare la lotta per una Sicilia libera dalla mafia.

Per integrare quest’opera con il miglioramento del decoro urbano, sono previsti interventi di street art e arte urbana digitale, con la partecipazione di artisti internazionali; queste attività non solo arricchiranno visivamente le aree coinvolte, ma contribuiranno anche a stimolare la crescita culturale e l’attrazione di artisti da tutto il mondo.

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Una rete culturale internazionale: dialogo e sviluppo per i quartieri

Il potenziamento delle prestazioni e dei servizi su scala urbana è un altro punto focale del progetto. Ciò include lo sviluppo di pratiche del terzo settore per favorire l’inclusione sociale e l’adeguamento delle infrastrutture per attività e servizi sociali, culturali ed educativi. Workshop e attività di orientamento sono previsti per rafforzare le competenze locali e sostenere il progresso delle comunità coinvolte.

La creazione di una rete culturale per le periferie è una componente chiave del progetto, facilitando l’aggregazione dei processi di sviluppo e stimolando il dialogo tra architetti, esperti di sviluppo locale, artisti e altre figure pertinenti. Questa rete si propone di diventare un forum internazionale permanente, promuovendo il dialogo sui contesti periferici e il loro ruolo nelle politiche di sviluppo urbano policentrico.

Attraverso la collaborazione internazionale degli artisti e l’uso innovativo della tecnologia, questo progetto ha trasformato le strade e i muri della città in un palcoscenico di creatività e resistenza, dimostrando il potere dell’arte di trasformare e ispirare le comunità.

 

Nonostante gli eventi dal vivo di street art in questi otto comuni siano terminati, le bellissime e ispirate opere possono ancora essere ammirate in tutta la provincia di Palermo. Siete in città e volete rimanerci? Beh scorrete il nostro articolo sul genio artistico e creativo di Palermo, troverete tantissima altra arte!

Eventi estivi in Sicilia a luglio 2024

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Luglio è il mese ideale per godervi l’estate in Sicilia, con una vasta gamma di eventi che animano le città e le spiagge dell’isola. Scoprite la nostra proposta di attività estive nella bellissima isola per vivere un’esperienza indimenticabile!

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Festival musicale e artistico: Between Festival

Godetevi la bellezza delle serate estive siciliane con spettacoli musicali e artistici attraverso il Between Festival. Questo festival in programma dal 22 al 28 luglio in Sicilia, si presenta come un’occasione imperdibile per immergersi nella cultura e nell’arte del Mediterraneo. Lo spettacolo, che si svolge tra Piazza Armerina, Aidone, Mazzarino e Pietraperzia, offre un ricco programma di concerti, performance multidisciplinari, esposizioni, proiezioni, presentazioni e talk.

Oltre alla musica, il festival pone un’enfasi particolare sulla contaminazione culturale e sul dialogo tra diverse identità. Tra gli artisti presenti figurano Mario Venuti, Gaia, Sara Brancale e Nicola Piovani, che renderà omaggio al grande Federico Fellini. Il 25 luglio, in Piazza Cattedrale e Piazza Armerina, si terrà la performance “Fellini, la luce dei sogni“, un omaggio al maestro del cinema attraverso musica, danza e arti visive.

Un aspetto unico dell’evento è il Between Songwriting Camp, un campus di produzione artistica che riunisce 50 giovani musicisti provenienti da tutto il Mediterraneo. I partecipanti lavoreranno insieme per creare nuove canzoni, scambiando esperienze e culture diverse.

Il Between Music&Arts Festival si conferma come un evento imperdibile per gli amanti della musica, dell’arte e della cultura mediterranea.

Maggiori informazioni sullo spettacolo d’arte e musica 

Palermo, cinema en plein air

Ritorna per il sesto anno consecutivo Cinema City – Il Cinema nelle Piazze, grandi film e incontri con protagonisti del mondo del cinema e della cultura dal 18 al 24 luglio.

14 proiezioni gratuite, ogni sera alle 21.00. Sotto la direzione di Carmelo Galati e organizzata da WILDER, la rassegna si avvale di partnership con istituzioni pubbliche e private, tra cui la Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, la Fondazione Federico II, l’Assessorato regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo, l’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana e la Città metropolitana di Palermo. Inoltre, gode del patrocinio del Comune di Palermo, del 400° Festino di Santa Rosalia, dell’Università di Palermo, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale e della SIAE, con la collaborazione del Comando Militare Esercito “Sicilia” e la media partnership di Rai Cinema Channel.

L‘impegno sociale è un tema centrale del festival, con film e dibattiti che trattano parità di genere, diritti dell’infanzia e ambiente, in collaborazione con associazioni come Plastic Free Onlus, FARE X BENE, Vivi Sano ONLUS, Lo sport, un diritto per tutti e Comunità Danisinni.

Quest’anno, la novità principale è la location itinerante del festival, che si sposta dal waterfront al cuore del centro storico di Palermo, trasformando Piazza del Parlamento in un grande cinema all’aperto, con uno sfondo iconico e suggestivo per cittadini e turisti.

Programma e film del cinema all’aperto palermitano

 

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Sicilia Jazz Festival

Torna a Palermo quest’estate il “Sicilia Jazz Festival” con un programma ricchissimo di eventi, dal 23 giugno al 7 luglio, che si terranno nei luoghi culturali più affascinanti della città. Con un’attenzione unica alle produzioni orchestrali, il festival è giunto alla sua quarta edizione e ospiterà rinomati artisti internazionali, tra cui vincitori di Grammy Awards.

Questo festival è promosso dalla Regione Sicilia e realizzato in collaborazione con il Comune di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo, la Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – “The Brass Group” e i conservatori di musica del territorio siciliano. Il festival punta a creare sinergie tra istituzioni didattiche regionali e musicisti locali, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale della città di Palermo. Gli eventi si terranno in siti storici come Palazzo Chiaramonte Steri e il Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo, rendendo il festival un’esperienza culturale unica. Oltre ai concerti, il festival prevede presentazioni di libri e rappresentazioni video che esploreranno l’importanza della musica jazz come strumento di espressione artistica e valorizzazione territoriale.

Questo evento musicale estivo rappresenta non solo un importante appuntamento per gli amanti del jazz, ma anche un mezzo per scoprire e valorizzare i luoghi storici di Palermo. Grazie alla partecipazione di giovani talenti provenienti dai conservatori siciliani, il festival celebra la musica jazz e incoraggia lo sviluppo delle future generazioni di musicisti. Non perdete l’occasione di vivere questa indimenticabile esperienza palermitana tra note jazz e bellezze storiche!

I biglietti hanno una tariffa a partire da 15 euro.

Scoprite di più su questo festival del jazz in Sicilia

 

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Il Festino di Santa Rosalia a Palermo

In occasione del 400° anniversario del Festino, il Comune di Palermo presenterà una serie di eventi speciali, tra cui tre eventi particolarmente significativi progettati per onorare e celebrare Santa Rosalia, affettuosamente conosciuta come la “Santuzza“.

Il Festino di Santa Rosalia è una delle tradizioni più sentite e con più partecipazione della città e quest’anno, per il suo quattrocentesimo anniversario, la celebrazione assumerà un significato ancora più profondo e importante.

Per perpetuare la passione della festa, sarà lanciato un concorso fotograficoPalermo rifiorisce con Santa Rosalia” che inviterà tutti, dai fotografi professionisti agli amatori, a catturare attraverso la fotografia l’essenza del Festino e il profondo legame tra la città e la sua patrona. Le immagini possono spaziare da momenti di devozione religiosa a scene di vita quotidiana, offrendo una panoramica completa della realtà palermitana. Le foto selezionate saranno esposte in una mostra permanente dedicata al Festino, creando così un archivio visivo che racconti l’evoluzione delle celebrazioni nel corso degli anni. Questa iniziativa promuove il patrimonio culturale di Palermo a livello internazionale, grazie alla collaborazione con l’Autorità del Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale e l’Ordine dei giornalisti siciliani.

In corrispondenza al concorso fotografico, sarà tenuto un contest sui social media per i cittadini e i turisti che visiteranno Palermo il 14 e 15 luglio, invitandoli a postare una foto con l’hashtag #lasperanzasiamonoi. Le foto condivise parteciperanno a una selezione per essere incluse nella mostra permanente, promuovendo una narrazione collettiva e partecipativa del Festino di Santa Rosalia attraverso i social media.

Il culmine della celebrazione del festival è la notte tra il 14 e il 15 luglio. Migliaia di palermitani accompagneranno il Carro della Santuzza in una lunga marcia dalla Cattedrale al Foro Italico, passando per Piazza Bologni, Quattro Canti e Porta Felice.

Questo evento unisce da sempre folklore e religione, culminando con i tradizionali e grandiosi fuochi d’artificio che illuminano il Foro Umberto I fino alla Cala.

Durante le celebrazioni, potrete gustare le pietanze tipiche della tradizione popolare palermitana come la pasta con le sarde, i babbaluci (le lumache), lo sfincione, il polpo bollito, calia e simenza (frutta secca), la pannocchia bollita e l’anguria.

Qui il nostro articolo sulla Santa Patrona di Palermo

Per maggiori informazioni sul Festino di Santa Rosalia

 

Festa di San Calogero, cultura siciliana, Festival in Agrigento, festival in Sicilia

Festival di San Calogero ad Agrigento: celebrazione di tradizione e cultura

Un grande festival per il tanto amato Santo agrigentino: lo spettacolo “San Calogero abbraccia la Valle”, che si terrà martedì 9 luglio alle 20:30 al teatro della Panoramica dei Templi, vedrà la partecipazione di artisti locali tra cui il duo cabarettistico “Blue Sister”, il duo musicale Federico Mungiovì ed Elisa Sciacca, i ballerini di “Academy centro danza”, l’orchestra siciliana “I fiori del mandorlo” e la band Brisca. La serata sarà presentata da Davide Sardo, con la direzione artistica di Biagio Licata, e il ricavato del biglietto d’ingresso, fissato a 7 euro, sarà devoluto per buoni spesa destinati alle famiglie indigenti di Agrigento.

La festa di San Calogero è un’occasione speciale per la città; oltre alle celebrazioni religiose, il programma include eventi culturali e tradizionali che risvegliano il senso di comunità e l’orgoglio per le radici storiche. La partecipazione dei cittadini, dai giochi dell’antica “Ntinna” alla processione solenne del simulacro di San Calogero, testimonia un legame forte e vivo con la storia e la spiritualità del Santo Nero che abbraccia la Valle. È un momento di profonda devozione religiosa, ma anche di festa popolare e folklore che unisce tradizione e modernità.

Per saperne di più sul compatrono di Agrigento

Iniziativa culturale – Domenica al Museo

È tornata la tanto attesa “Domenica al Museo“: un’iniziativa che permette di visitare gratuitamente o con prezzi ridotti ogni prima domenica del mese i parchi archeologici, i musei e i luoghi culturali gestiti dall’assessorato regionale dei Beni culturali.

Il 7 luglio, i principali siti culturali della regione apriranno le loro porte senza alcun costo, seguendo le indicazioni dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e aderendo all’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura. In Sicilia, l’iniziativa è valida domenica 7 luglio a:

  • Palermo, sono almeno 16 i musei visitabili;
  • Catania, sono 5 i musei visitabili a prezzi ridotti;
  • Agrigento, il Parco archeologico della Valle dei Templi e l’Area archeologica e Antiquarium di Eraclea Minoa;
  • e molti altri musei da esplorare a Trapani, Messina, Siracusa, Enna, Caltanissetta e Ragusa.

 

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Cultura, vini e arte: “Il Salotto dell’Etna” a Trecastagni

Il 6 e 7 luglio, Trecastagni, in provincia di Catania, accoglierà nuovamente l’evento “Il Salotto dell’Etna” lungo Corso Vittorio Emanuele, una celebrazione ricca di arte, letteratura, antiquariato, spettacoli e esperienze enogastronomiche. Questo evento è una vetrina preziosa delle eccellenze locali, evidenziando il meglio del territorio e delle sue tradizioni.

Trecastagni, con la sua atmosfera che mescola gusto, arte e cultura, sarà una destinazione veramente speciale in quei giorni. Grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale con il comitato spontaneo del centro storico e il supporto attivo di imprenditori, commercianti e membri della comunità locale, l’evento è diventato un punto di riferimento annuale molto apprezzato e super partecipato. Quest’anno, i protagonisti includono le rinomate cantine del versante est dell’Etna, offrendo masterclass e degustazioni dei loro vini pregiati.

Ingresso gratuito.

Maggiore informazioni sull’esperienze gastronomiche dell’Etna

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Celebrazione della gastronomia siciliana a Trapani: DeGusti Arte edizione estiva 2024

DeGusti Arte torna con la sua prima edizione estiva, trasportando l’essenza della migliore enogastronomia siciliana nella suggestiva cornice della Piazza Ex Mercato del Pesce di Trapani, dal 5 al 7 luglio. Questo evento triennale celebra i sapori distintivi della Sicilia, accogliendo cantine, distillerie, caseifici, olivicoltori e una vasta gamma di produttori locali che esibiscono le loro prelibatezze rigorosamente Made in Sicily. Quest’anno, la quinta edizione promette di essere più vivace che mai, con un programma ricco di momenti divertenti e culturali.

Durante le tre giornate nell’ampio spazio della Piazza Ex Mercato del Pesce, potrete degustare una ricchissima selezione di etichette provenienti da tutta l’isola, assaporare i formaggi locali più rinomati, gustare conserve dolci e salate e deliziarsi con altre specialità culinarie tipiche. L’esperienza sarà arricchita da sottofondi musicali e da talk e focus dedicati alla cultura alimentare, che stimoleranno il dibattito tra gli appassionati del settore. Con oltre 25 eccellenze dell’agroalimentare siciliano presenti, DeGusti Arte si conferma come un appuntamento imperdibile per gli amanti del buon cibo e del vino, promettendo un’atmosfera unica nel cuore di Trapani.

Maggiori informazioni sull’evento di enogastronomia e arte siciliana

 

Speriamo che i nostri suggerimenti rendano il vostro luglio 2024 in Sicilia indimenticabile; con una vasta gamma di eventi culturali, musicali e gastronomici, avrete sempre qualcosa di nuovo da scoprire e apprezzare. Vi invitiamo a tornare spesso per aggiornamenti e per godere appieno della nostra splendida estate ricca di arte, cultura e sapori unici nell’incantevole Sicilia!

L’anima di carta: il mondo illustrato di Stefano Lo Voi

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La Sicilia è senza dubbio un’isola bellissima, ricca di cultura, arte, e di storia. Non solo si tratta di un luogo splendido, ma genera anche i talenti siciliani che sono meticolosamente talentuosi. Uno di questi è Stefano Lo Voi, artista palermitano dall’anima eclettica, che ogni giorno trasforma il suo amore per il disegno e la pittura in opere che vibrano di autenticità e passione. Con un occhio attento alla tradizione e un cuore aperto all’innovazione, Stefano ci guida in un viaggio visivo attraverso le meraviglie della Sicilia e le profondità dell’animo umano.

Un giovane artista palermitano

Stefano Lo Voi è un pittore e disegnatore palermitano che ha trovato la sua strada tra pittura e disegno. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Palermo, specializzandosi in pittura, ma il suo vero amore è sempre stato il disegno. Per lui, il dipinto è come una sposa orgogliosa del disegno, che lo accompagna senza mai essere servile. Dopo l’Accademia, Stefano ha proseguito con una laurea magistrale in Storia dell’Arte presso la facoltà di Lettere e Filosofia, sempre a Palermo. Continua a fare ricerche personali perché, come ama dire, fermarsi significherebbe morire, e lui non ha intenzione di morire prima della sua ora.

La vita dell’illustratore

Vive per l’illustrazione, letteralmente. Stefano dedica tutto il suo tempo a fare ricerche e a lavorare duramente, perché solo lavorando tanto le idee prendono vita. Disegnare ogni giorno è essenziale per lui, anche quando la noia lo veste di pesantezza. È orgoglioso di essere un illustratore e di dare vita a nuove creazioni ogni giorno. Infatti, la sua determinazione nel disegnare quotidianamente, nonostante le difficoltà, dimostra il suo profondo impegno verso l’arte e la creatività. Stefano crede fermamente che la perseveranza sia la chiave per sviluppare idee originali e innovative.

La sua vita artistica

La natura e le lunghe passeggiate in ambienti aridi e silenziosi sono il modo in cui Stefano si connette al suo ‘istinto artistico‘. Durante queste passeggiate, la sua mente e i suoi occhi iniziano a dialogare, suggerendogli idee da realizzare su carta o iPad. Lavora su carta con acquerello e china, ma anche su supporto digitale, cercando di emulare le tecniche tradizionali. Crede fermamente che conoscere la tradizione sia fondamentale prima di avventurarsi nel digitale. Questa filosofia si riflette nelle sue opere, dove ogni dettaglio è il risultato di un attento studio e di una grande passione per le tecniche artistiche del passato. La sua capacità di fondere tradizione e innovazione rende il suo stile unico e riconoscibile.

Vivere e creare in Sicilia

Secondo Stefano, la Sicilia è una fonte inesauribile di ispirazione grazie alla sua ricca storia culturale. È come una grande biblioteca del mondo, dove si può leggere la storia dell’arte del Mediterraneo e non solo. L’ambiente culturale siciliano, con il suo mix di influenze e tradizioni, è un terreno fertile per la creatività di Stefano, che può esplorare temi diversi e sperimentare nuovi stili e tecniche.

 

Il suo percorso artistico

Stefano ha scelto la pittura e l’illustrazione perché sono state le prime forme d’arte che ha conosciuto. Da bambino, non giocava con i giocattoli, ma con penna e carta, creando quaderni pieni di ambienti fantastici e rebus da risolvere. Questi primi giochi con il disegno sono stati la sua più grande compagnia e hanno segnato il suo percorso artistico. La sua infanzia, trascorsa tra fogli di carta e matite, ha gettato le basi per la sua futura carriera, alimentando una passione che continua a crescere e a evolversi con il passare degli anni. Ogni disegno, ogni schizzo, è un viaggio indietro nel tempo, un richiamo alla sua infanzia e alle prime emozioni che lo hanno spinto verso l’arte.

La sua arte

Definire la sua arte è complicato; Stefano la vede come un camaleonte ubriaco, che cambia spesso stile e tecnica. Si annoia facilmente e, durante il lavoro, un’altra idea può richiedere un approccio diverso. Questo gli permette di creare diversi linguaggi visivi, rendendo difficile riconoscere una sua opera a prima vista. Gli piace questo approccio perché è autentico, ed è qualcosa che apprezza molto, soprattutto nelle persone. La sua arte riflette la sua personalità dinamica e curiosa. È sempre alla ricerca di nuove sfide e di modi per esprimere la sua visione del mondo. Ogni opera è un pezzo del puzzle che compone la sua identità artistica, un frammento del suo percorso personale e professionale.

Soddisfazione e evoluzione

Per Stefano il termine “soddisfazione” implica un adagiarsi sulle proprie convinzioni. L’illustrazione soddisfa il suo scopo, ma non vuole mai essere completamente soddisfatto. Ha sperimentato fotografia, scultura e montaggio video, non per diventare poliedrico, ma per comprendere e rispettare il lavoro degli altri artisti. Questa insoddisfazione perpetua è il motore che lo spinge a migliorarsi continuamente, a esplorare nuovi orizzonti e a non accontentarsi mai dei risultati raggiunti. La sua sete di conoscenza e di crescita personale lo rende un artista in continua evoluzione, sempre pronto a mettersi in discussione e a cercare nuove vie per esprimere la sua creatività.

L’arte e Palermo

Palermo e la Sicilia hanno sempre qualcosa da esplorare nella prospettiva di Stefano; da tempo raffigurando luoghi su carta o su supporti digitali, ha creato una serie di illustrazioni sulle cupole di Palermo, rappresentandole come il legame tra la terra e lo spirito.

Ha anche realizzato volti in cui le cupole diventano capelli e busti che sono decorati con elementi architettonici delle chiese. Questi lavori esprimono la tradizione artistica e popolare siciliana. La sua capacità di catturare l’essenza di Palermo e della sua cultura attraverso le sue opere è un omaggio alla sua terra e un tentativo di preservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale della Sicilia. Ogni illustrazione è un omaggio alla bellezza e alla storia di Palermo, una celebrazione delle sue radici e della sua identità.

Il progetto per il Pride 2024

Non solo usa la sua identità siciliana come fonte per ispirare ed esprimere la sua arte, ma anche l’impegno sociale nel comunicare se stesso al pubblico. Poiché giugno si celebra il mese dell’orgoglio, quest’anno Stefano ha organizzato una mostra con sei illustrazioni dedicate. Ha scelto e voluto utilizzarle anche come messaggio di protesta contro le politiche di alcuni esponenti dell’estrema destra in Europa. I suoi disegni raffigurano varie categorie di genere e orientamento sessuale attraverso carte da gioco siciliane, unendo la giocosità e allo stesso tempo la serietà del Pride.

La mostra si intitola “BE PROUD – THE HONOR OF BE OURSELVES” perché il Pride significa essere orgogliosi di essere se stessi, anche quando si viene definiti “weird”. Essere “weird” è ora fonte di orgoglio. Questo progetto è un atto di resistenza e di celebrazione e un invito a tutti a essere orgogliosi della propria identità e a lottare per i propri diritti. Le sue opere, combinate con ironia e profondità, mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi importanti e attuali, promuovendo un messaggio di inclusione e rispetto per tutte le diversità.

Il festino di Santa Rosalia

Un altro progetto che lo tiene impegnato al momento è quello studiato dal giovane artista per la celebrazione dei 400 anni di Santa Rosalia che avverrà il prossimo luglio; Stefano ha creato due versioni della Santa: una in stile Art Nouveau e un’altra più idealizzata, con il volto coperto di rose e una vista su Monte Pellegrino, la montagna che sovrasta Palermo.

Non è ancora del tutto soddisfatto e sta lavorando a una nuova versione che punta al suo stato ottimale. La sua reinterpretazione di Santa Rosalia, patrona di Palermo, è un omaggio alla tradizione religiosa e culturale della città, ma anche un tentativo di modernizzare e aggiornare la figura della santa. La sua arte lo rende più vicino e più rilevante per il pubblico contemporaneo. Il suo lavoro su Santa Rosalia è un esempio della sua capacità di coniugare passato e presente, reinterpretando la tradizione in un contesto moderno e creando opere che parlano sia alla mente che al cuore.

 

 

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Grazie per aver fatto questo viaggio nel mondo artistico di Stefano Lo Voi. Continua a esplorare, creare e cercare l’autenticità in ogni suo lavoro. Vi aspetta a Palermo per condividere con voi la bellezza della sua terra e delle sue illustrazioni.

Un’estate artistica in Sicilia

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Godetevi le meravigliose esposizioni d’arte e eventi culturali sulle splendide coste soleggiate e le affascinanti strade della Sicilia. Preparatevi per un bel tour o chiudete le valigie se state oltre lo Stretto e venite a vivere un’incantevole estate in quest’isola ricca di cultura!

Per deliziare la vostra esperienza, abbiamo preparato per voi un’ampia lista delle mostre d’arte contemporanea e eventi culturali in Sicilia per l’estate 2024!

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Festival Internazionale Classical and Jazz – Palermo

Il capoluogo siciliano si prepara ad accogliere la quattordicesima edizione del Festival Internazionale Classical and Jazz, un evento che dal 25 luglio al 22 settembre animerà la città con 42 concerti e la partecipazione di oltre 90 artisti provenienti da tutto il mondo. Con un programma ricco e diversificato, il festival si svolgerà principalmente presso lo Steri, sede del Rettorato dell’Università di Palermo, e il Museo Salinas. Tra le novità di quest’anno, spicca il coinvolgimento degli studenti di Musicologia e Scienze dello Spettacolo dell’Università di Palermo, che hanno collaborato alla stesura dei programmi di sala. Il festival offrirà un’ampia gamma di generi musicali, dal jazz all’opera, con l’obiettivo di soddisfare i palati musicali più esigenti.

Maggiori informazioni sugli spettacoli musicali a Palermo

 

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Mercato artigianale estivo a Noto – EcoMarket 2024

L’evento EcoMarket, in programma a Noto dall’11 al 15 settembre 2024. Organizzato da Olga Scaglione, fondatrice dell’associazione “Ti ci voglio portare“, e da UNOE (Unione Nazionale Organizzatori Eventi). L’evento sarà sponsorizzato da Ars Centro di Formazione Professionale e patrocinato dal Comune di Noto, e si terrà in Piazza Trigona. Dodici bancarelle esporranno prodotti tipici siciliani e artigianato ecologico, utilizzando materiali naturali come cotone, fibra di fico d’India e legno.

L’EcoMarket sarà plastic free, promuovendo il consumo sostenibile e il rispetto dell’ecosistema. Con la collaborazione dell’A.P.O. (Società Cooperativa Agricola Produttori Olivicoli), dall’11 al 15 settembre si terranno tre workshop con degustazione di olio EVO, con focus sulle sue caratteristiche organolettiche e benefici per il corpo.

L’associazione “Ti ci voglio portare“, dopo il successo delle precedenti edizioni dell’evento “Guardami” a Catania, presenterà a Noto il 12 settembre una sfilata della stilista Pinannanuli, con abiti realizzati da antichi corredi siciliani. L’EcoMarket unirà fascino, cultura e rispetto per l’ambiente, riscoprendo le tradizioni e l’identità della Sicilia.

Maggiori informazioni sul mercato artigiannale estivo

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Mostra fotografica e di poesia: “Solo che amore ti colpisca” a Palermo

La mostra “Solo che amore ti colpisca“, ispirata da un’intensa lirica del poeta Salvatore Quasimodo, verra’ inaugurata giovedì 4 luglio alle 18 al Real Albergo delle Povere di Palermo. Curata da Helga Marsala per il Museo Riso, l’esposizione esplora la relazione tra la fotografia e la poesia contemporanea. Concepita come un atlante in continua evoluzione, l’iniziativa riunisce le opere di artisti e poeti siciliani, dai maestri ai talenti emergenti, creando un dialogo tra diverse generazioni e stili artistici. La mostra, che mette in risalto le “corrispondenze sottili” e le “contrapposizioni” tra i vari contributi, sarà aperta al pubblico fino al 13 settembre, riflettendo la ricca pluralità dell’isola di Sicilia.

Le opere visive e letterarie esposte acquisiscono nuovo significato quando sono abbinate, dimostrando come testo e immagine possano arricchirsi reciprocamente. Questo tema, che affonda le radici nei geroglifici egizi e negli emblemi gesuitici, continua a stimolare critici e artisti contemporanei. Attraverso un percorso che combina immagini e testi, la mostra propone una nuova identità per queste opere, mostrandole come due parti di un unico insieme, offrendo così una prospettiva innovativa sulla relazione tra parola e immagine nella cultura artistica.

Ingresso gratuito

Più informazioni sulla mostra fotografica e poesia 

Orari: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 17); prime domeniche del mese (7 luglio, 4 agosto, 1 settembre) dalle 9 alle 13 (ultimo ingresso alle 12.30)

Luogo: Real Albergo delle Povere di Palermo

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Mostra di mitologia cosmica: “Labyrinthus” di Emanuelle Scoto al Castello di Ragusa 

Nel cuore del labirinto del Castello, dal 18 maggio al 30 ottobre 2024, prende vita “Labyrinthus“, una mostra audace che rivisita i miti dedalici attraverso l’arte scultorea contemporanea. Tra le opere più suggestive emerge quella di Emanuele Scuotto, che sfida il nostro sguardo con il suo “Minotauro Bambino“, una rappresentazione affascinante e controversa della mitica creatura Asterione. La scultura, ornata di un mantello blu intenso punteggiato di stelline, suggerisce non solo l’innocenza perduta ma anche la dualità insita nell’umanità stessa: la capacità di abbracciare il bene e il male.

Curata con maestria da Andrea Guastella e realizzata dallo Studio M’arte con il patrocinio dell’Assessorato Regionale della Funzione Pubblica e delle Autonomie Locali e del Comune di Ragusa, Labyrinthus si configura come un viaggio emozionante nel tempo e nello spazio dei miti antichi. Le opere, esposte nel cuore del labirinto e nel giardino circostante, invitano i visitatori a immergersi nella riflessione sul significato eterno di questi racconti mitologici, aprendo finestre inattese sulla contemporaneità.

Ingresso parco: 2 euro

Orario: 09:00-19:00 (ore 19:00 chiusura botteghino; permanenza permessa fino alle 19:45) | Chiuso il lunedì

Luogo: Contrada Donnafugata – 97100 Ragusa

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Mostra fotografica a Palermo: “Teatralità” nelle architetture italiane

Dal 7 giugno all’8 settembre, Villa Zito a Palermo si anima con la mostra straordinaria di Patrizia Mussa intitolata “Teatralità – Architetture per la meraviglia“, curata da Antonio Calbi. Con oltre 70 immagini di grande formato arricchite da interventi di coloritura a mano, l’artista esplora la teatralità nell’architettura, offrendo una prospettiva unica sulla qualità scenica dei teatri italiani più celebri.

Patrizia Mussa, nota fotografa d’architettura, trasforma Villa Zito in un palcoscenico di emozioni e storia, evidenziando come luoghi come il Teatro Massimo di Palermo e il Teatro alla Scala di Milano non siano soltanto edifici, ma “agorà sociali” che incantano e ispirano. La mostra non si limita alle fotografie monumentali, ma include anche una preziosa selezione di stampe d’epoca della Fondazione Sicilia, rivelando antichi teatri siciliani attraverso gli occhi di artisti e vedutisti del XVIII e XIX secolo. Dopo il successo a Milano, la mostra continuerà il suo viaggio a Roma, Vicenza e poi a Parigi, promettendo di esplorare ulteriori perle dell’architettura teatrale italiana.

Maggiori informazioni sulla mostra fotografica a Palermo

Ingresso: intero € 5 | ridotto € 3 (gruppi di almeno 15 persone, maggiori di 65 anni, categorie convenzionate) | gratuito per scuole e minori di 18 anni

Orario: giovedì-domenica 10.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19)

Luogo: Via della Libertà 52 – 90143 Palermo

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La Sicilia dei Templi: un biglietto unico per scoprire i tesori archeologici dell’isola

Adesso possiamo visitare i principali parchi archeologici della Sicilia occidentale e il Museo Salinas di Palermo con solo un biglietto unico cumulativo. Questo accordo, raggiunto fra il dipartimento dei Beni culturali e i musei, consentirà l’accesso alla Valle dei Templi, ai Parchi di Segesta e Selinunte, e al Museo archeologico di Palermo con un solo tagliando denominato “La Sicilia dei templi”.

Questa iniziativa rappresenta un’occasione per risparmiare e scoprire quattro dei più bei siti siciliani, offrendo un programma estivo ricco di spettacoli e mostre. L’annuncio ufficiale verrà fatto alla stampa mercoledì 26 giugno al Museo archeologico Salinas, alla presenza delle principali autorità coinvolte.

Sono stati proposti diversi tipi di biglietti per adattarsi alle esigenze dei visitatori. Il biglietto cumulativo per tutti e quattro i siti ha un costo di 36,20 euro (ridotto 20,60 euro), mentre le combinazioni parziali offrono ulteriori opzioni: Valle dei Templi + Salinas (18,20 euro; ridotto 10,60 euro), Salinas + Segesta (15,60 euro; ridotto 8,80 euro), e Salinas + Selinunte (13,60 euro; ridotto 6,80 euro). Tutti i biglietti includono l’accesso alle mostre in corso e permettono un solo ingresso per sito nell’arco dei 15 giorni di validità.

Con il biglietto cumulativo, i visitatori potranno immergersi nelle antiche civiltà che hanno abitato la Sicilia. Al Museo Salinas, potranno leggere i nomi dei faraoni sulla Pietra di Palermo, mentre a Segesta scopriranno i misteriosi elimi. A Selinunte, l’acropoli che domina il mare offre uno spettacolo mozzafiato, e la Via sacra della Valle dei Templi, patrimonio Unesco dal 1997, rappresenta una delle passeggiate storiche più suggestive al mondo. “Ovunque – conclude l’assessore Scarpinato – santuari, templi, rovine, agorà, reperti, collezioni e mosaici offrono un viaggio nella storia unico al mondo”.

Scoprite di più sui siti archeologici

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Mostra che supera i confini – “Ti porterò nel sangue” di Allegra Hicks

Fino al 16 giugno a Palermo, la mostra “Ti porterò nel sangue” vi farà immergere tra il sacro e il profano, la vita e la morte, la speranza e la fede all’interno dei due livelli della Chiesa di S. Euno e Giuliano.

Al primo piano, una grande goccia rossa simile a sangue si trova sospesa, bilanciata da una figura eterea e diafana che cattura l’attenzione dello spettatore in un ambiente indefinito, simboleggiando la fluidità e la trasformazione dell’esistenza e delle relazioni umane.

Hicks, amplia la sua narrazione attraverso la creazione di opere Ex Voto, rappresentanti atti di fede umana. Nei 36 spazi della cripta, sono posizionati 18 dipinti raffiguranti organi umani e le corrispondenti espressioni Ex Voto. Ciascuna opera è immersa nella resina per immortalare un momento nel tempo, trasformando così le preghiere in simboli tangibili della grazia divina.

Questa esposizione riflette un profondo senso di devozione; l’artista, combinando disegni, materiali, colori e oggetti, genera nella mostra una fusione unica che sfida una definizione precisa, incarnando sia la fluidità che la solidità.

Orari: martedì – venerdì 10:00 – 14:00 e sabato – domenica 10:00 – 17:00

Luogo: Piazza Magione – Palermo

Mostra sull’esplorazione spaziale – “Life on Earth” di William Marc Zanghi

Dal primo giugno al primo luglio, la mostra d’arte di Zanghi vi farà scoprire lo spazio e la percezione attraverso la prospettiva della pittura.

La mostra di Zanghi presenta una selezione di opere che riflettono la sua recente ricerca, in cui approfondisce l’essenza delle forme simboliche all’interno dei costrutti spaziali. I suoi dipinti trasportano gli spettatori in isole super enigmatiche, dove misteriose apparizioni come surreali Bigfoots e improbabili bagnanti che giocano escono da mari di colori vibranti.

Nell’immaginario di Zanghi, ogni composizione diventa una sintesi di esplorazioni passate e un invito a un’indagine senza limiti sulle potenzialità dello spazio nell’arte. Attraverso strati di trasparenza, linee delicate e tinte vivaci, i suoi dipinti infondono vita alla tela, invitando gli spettatori a contemplare l’essenza dello spazio nell’arte.

Orari: tutti i giorni dal Martedi al Sabato dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 20:00

Luogo: via Vincenzo Di Marco 24 – Palermo

Mostra in omaggio alla Sicilia “Rarica” di Francesco Diluca

Scoprite l’incantevole mondo di “Rarica”, un’affascinante mostra d’arte dell’acclamato artista Francesco Diluca.

Questa mostra, visitabile dal 20 aprile al 30 settembre 2024, si sviluppa in due sedi distinte: il maestoso Castello Maniace di Ortigia, a Siracusa, e il sereno Orto Botanico dell’Università di Palermo. Immersa nel ricco scenario storico della Sicilia, “Rarica” è un profondo tributo all’essenza dell’isola, che fonde perfettamente arte e natura.

Ispirata alle profondità del mare e alla miriade di suoi abitanti, “Rarica” invita i visitatori a un viaggio stimolante che esplora l’intricata relazione tra l’umanità e il mondo naturale. Attraverso oltre 30 opere di pregio, tra cui sculture, installazioni di land art e video immersivi, Diluca approfondisce abilmente i temi dell’interconnessione, dell’equilibrio ecologico e della metamorfosi. La maestria dell’artista è dimostrata dal fatto che le anatomie umane si intrecciano con elementi organici e naturali, evocando un senso di trascendenza in mezzo alla solidità del ferro e della terra.

Orari Castello Maniace: dal 1° aprile al 31 luglio: lunedì-domenica 8.30-19.30

Da 1° agosto al 16 settembre: martedì-sabato 8.30-19.30 | domemica e lunedì 8.30- 13.30 | Dal 17 al 30 settembre: martedì-sabato 8.30-18.30 | domenica e lunedi 8.30- 13.30

Orari Orto botanico: maggio-agosto: lunedì-sabato 9.00-20.00 | domenica 10.00-20.00

Settembre: lunedì-sabaato 9.00-19.00 | domenica 10.00-19.00

Scoprite di più sulla mostra d’arte

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Mostra di interpretazione della cultura siciliana – “Sicilia e altre figure” di Flavio Favelli

Scoprite la straordinaria esplorazione del rapporto che l’artista Flavio Favelli ha con la Sicilia attraverso un’avvincente serie di collage, sculture e installazioni in esposizione dal 27 giugno all’8 settembre.

Il lavoro dell’artista cattura la natura imprevedibile e sfaccettata della cultura siciliana, mescolando elementi sia del sublime che del mondano per creare un’esperienza vivida e super coinvolgente.

Uno degli aspetti più interessanti della mostra è l’uso innovativo delle copertine della rivista “Sicilia, edita dagli anni ’50 agli anni ’80; questa, originariamente pubblicata dalla casa editrice Flaccovio, viene trasformata dall’artista in un collage con l’aggiunta di riviste di attualità e costume degli anni ’70 e ’80, creando così un ricco arazzo che giustappone l’arte classica alla cultura popolare. Questa fusione cattura lo spirito irriverente di “Sicilia“, abbattendo le tradizionali gerarchie sociali e riflettendo la vibrante e stratificata identità della Sicilia.

Tutti quelli di voi che visiteranno “Sicilia e altre figure” vivranno un viaggio unico attraverso la visione artistica di Favelli, dove la dimensione personale e quella pubblica si mescolano e dove perfino gli oggetti di uso quotidiano vengono esposti all’interno dello spazio museale.

Orari: martedì-venerdì 9.30-18.00

Luogo: Real Albergo delle Povere – Palermo

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Mostra vibrante di resistenza e di spirito creativo – “Abbiamo Tutto Manca il Resto

La mostra d’arteAbbiamo Tutto Manca il Resto” è una vivida testimonianza della resilienza e dello spirito creativo della Sicilia, che trascende i luoghi comuni per mostrare il multiforme paesaggio culturale dell’isola. Organizzata da Farm Cultural Park in collaborazione con enti locali, questa Quadriennale transdisciplinare promette un’esperienza coinvolgente dal 20 al 22 giugno 2024, in vari comuni tra cui Catania.

Nel corso dell’evento, vi imbarcherete in una piacevolissima odissea nel polso artistico della Sicilia, incontrando installazioni stimolanti, discussioni approfondite e incontri celebrativi.

All’interno dei labirintici percorsi della mostra, vi confronterete con i paradossi e le aspirazioni della Sicilia: dal suo ricco patrimonio culturale alle pressanti sfide socio-economiche.

Artisti, architetti e visionari convergono per affrontare questioni che vanno dalla migrazione all’uguaglianza di genere, offrendo non solo uno spettacolo visivo ma anche un catalizzatore per l’introspezione politica. Mentre la Sicilia naviga nelle complessità del suo passato e del suo presente, “Abbiamo Tutto Manca il Resto” emerge come un faro di cambiamento, invitando i partecipanti a immaginare un futuro più inclusivo ed equo per l’isola e non solo.

Luogo: Aragona, Catania, Favara, Gela, Mazzarino, Butera

Per maggiori informazioni sull’esposizione artistica

Esposizione “Paradisìaca” – Riscoprire il legame uomo-natura attraverso l’arte

Le opere dei sette artisti offrono in questa esposizione una vasta scelta di interpretazioni del rapporto tra uomo e natura. Dalle scenografie surreali di Daniela Balsamo alla celebrazione della flora di Antonio Bardino, fino alle rappresentazioni poetiche di Simone Bubbico ed Emilia Faro, ogni artista offre una prospettiva unica su questo legame primordiale. Attraverso dipinti, fotografie e installazioni, gli artisti invitano a riflettere sul rapporto con l’ambiente circostante.

La mostra esplora l’evoluzione storica del rapporto uomo-natura nell’arte, dalla preistoria ai giorni nostri, evidenziando come questa relazione sia sempre stata centrale nell’espressione artistica. In un momento in cui la frattura tra l’uomo e l’ambiente è sempre più evidente, l’arte diventa un mezzo per sensibilizzare e riscoprire l’importanza vitale del legame con la natura. La collezione, a ingresso gratuito fino al 28 giugno, invita a immergersi in un piccolo Eden artistico, riconnettendosi con la bellezza e la meraviglia del mondo naturale.

Orario: martedì al sabato ore 16.30 – 19.30 e le mattine di martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.30 alle 12.30. Gli altri giorni e fuori orario su appuntamento

Luogo: SACCA gallery, Modica

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Esposizione di disegno e metafora – “L’oro della lontananza” di Francesco Balsamo

Fino 7 luglio, nella mostra dei suoi disegni, Francesco Balsamo diventa un traduttore di un linguaggio visivo che trascende i confini temporali, offrendo al pubblico una prospettiva unica sulla natura della percezione umana. Attraverso dettagli meticolosi e giochi di luci e ombre, ogni opera rappresenta un portale verso mondi multidimensionali, dove il passato si intreccia con il presente in un flusso continuo di suggestioni.

Le opere di Balsamo, ricchissime di simbolismi e allegorie, si trovano all’interno di un ambito artistico più grande condiviso dalla Societas Siciliae, un’entità che riunisce diverse figure del panorama artistico siciliano per valorizzare e diffondere la cultura dell’isola a livello globale.

Attraverso l’esposizione dei suoi disegni, Balsamo invita il pubblico a esplorare le profondità dell’animo umano e a riflettere sul senso dell’esistenza stessa. Ogni tratto, luminoso o scuro che sia, rivela un frammento di verità nascosta, un’eco di mondi lontani che si fondono con la nostra realtà quotidiana. Il suo lavoro assume così la forma di un ponte tra passato e presente, tra materia e spirito, invitando gli spettatori a immergersi in un viaggio emotivo e concettuale che va oltre i confini convenzionali dell’arte.

Orario: 10-13 e 17-20

Luogo: Fondazione Brodbeck, Catania

Se siete invece in vacanza in altre parti d’Italia o ci vivete, abbiamo preparato anche una lista dedicata alle mostre d’arte dell’estate 2024

Speriamo che i nostri consigli vi siano utili nell’arricchire il vostro quotidiano con la bellezza dell’arte e la stimolante ricerca culturale siciliana. Vi invitiamo calorosamente a tornare a esplorare questa collezione, in continuo aggiornamento, per scoprire sempre qualcosa di nuovo. Auguriamo a tutti voi una straordinaria esperienza artistica siciliana!

Palermo a giugno: cultura, arte ed esperienze indimenticabili

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Arte e cultura si fondono in splendidi eventi che vi aspettano a Palermo questo giugno

La “capitale” siciliana vi accoglierà con il suo splendente paesaggio, festival gastronomici e mille altri eventi di arte e cultura che diventeranno avventure rinfrescanti e vibranti come il Festival della Birra Artigianale, Cinema in Festa, concerti e molto altro ancora. Scopri la ricchezza del passato e sopratutto l’esuberanza del presente nella meravigliosa Palermo!

 

festival gastronomico, enogastronomia italiana, mixology, avventura culinariaCucina siciliana: Festival di Gastronomika

Arriva la prima edizione siciliana del festival alimentare sulla cultura e l’industria del cibo, organizzato dall’Associazione per l’arte e da Linkiesta, con il contributo dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. L’evento invita le giovani generazioni di professionisti dell’enogastronomia a confrontarsi sulle novità dell’enogastronomia italiana, della mixology e dell’hotellerie. Il festival si svolgerà il 12 e 13 giugno, presso la Villa Rosso di Mondello.

Il Festival, che affronta le moderne e più recenti sfide dell’industry dell’enogastronomica nel mercato italiano, si presenta come uno “spazio” in cui i leader del settore, i giovani professionisti under 40 e il pubblico in generale possono avere una discussione aperta e produttiva; adottando il modello del precedente festival analogo di Milano, questa versione palermitana durerà due giorni e prevede eventi pubblici e workshop dedicati ai professionisti del settore e al pubblico di curiosi.

Durante questa “due giorni”, potrete gustare un’incredibile colazione curata dalla Cucina Nomade e partecipare a diverse attività costruttive con relatori di rilievo e corsi di formazione.

Il 12 giugno ci saranno 5 diversi hackathon che affronteranno cinque aree tematiche: cucina, vino, pasticceria e panificazione, mixologia e hôtellerie.

Ancora… mille simposi, confronti e discorsi incentrati sull’ospitalità e l’industria alimentare.

Un’altro aspetto molto interessante è che il 13 giugno ci saranno almeno 3 corsi di formazione simultanei in tre sale diverse:

  • Pane e Social Network per chi è interessato ad apprendere come i social network possono promuovere la propria attività e costruire una reputazione digitale professionale;
  • Shakera per chi vuole scoprire le nuove frontiere della mixology contemporanea al servizio del bere di qualità
  • ed Elogio dell’Accoglienza per chi desidera conoscere tecniche, strumenti e strategie per migliorare il servizio agli ospiti internazionali specie quelli più attenti ed esigenti.

Maggiori informazioni sugli eventi e sulla richiesta di invito all’ evento per il pubblico e i  biglietti per i professionisti del settore gastronomico.

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Festival della Birra Artigianali

Un fiume di birra artigianale torna a Palermo! Dopo una pausa di 4 anni, il festival Beer Bubbles torna nella centralissinma via Maqueda, quest’anno più grande che mai.

Dal 13 al 16 giugno, più di 25 birrifici provenienti da tutta Italia presenteranno le loro migliori birre artigianali.

Che aspettate allora? Questa è l’occasione per provare tutti i vari aspetti di questo nettare.. dalle birre classiche ai nuovi intrugli super creativi. Il festival si svolge ogni giorno dalle 17.00 alle 2.00, quindi c’è il tempo per assaggiare tutte le birre!

Rinfrescatevi con la varietà di birre artigianali da ogni angolo d’Italia. Dal nord, trovererete nomi storici come Croce di Malto (Trecate) e Manerba (Lago di Garda), accanto a Balabiott (Domodossola), Noiz (Santarcangelo di Romagna), Bellazzi (Bologna) e persino Monpiër de Gherdëina, fino a Bolzano.

La Sicilia, di certo, non sarà esclusa, con birrifici come Pasi (un progetto tutto al femminile!), Ballarak, Bruno Ribadi, Brassicula e il più grande produttore dell’isola, Epica; per rimanere ancora al sud, Birra Salento rappresenterà la produzione di Lecce.

L’ingresso è gratuito, ma per acquistare cibi e bevande dovrete procurarvi dei gettoni del festival alle casse. Potrete anche evitare la fila acquistando un pass giornaliero che include 10 gettoni per 10 degustazioni da mezza pinta o 5 degustazioni da pinta intera… riceverete anche un bicchiere del festival in omaggio.

E come si evita di ubriacarsi?!  Troverete un’ampia varietà di venditori di cibo che propongono specialità siciliane e non solo; dagli hamburger e lo street food al pulled pork, kebab di Angus, sfincione di pesce, pane cunzato e granita artigianale, ce n’è veramente per tutti i gusti; anche per i palati più esigenti… anche vegetariani, vegani e chi cerca prodotti senza glutine troverà sicuramente molte opzioni.

Questo festival è un’occasione perfetta per assaggiare nuovi saporie passare dei bei momenti all’aria aperta nel cuore di Palermo!

Per gli avventurieri della birra: stappa un mondo di sapori al Festival della Birra Artigianale!

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Cinema in Festa: grande occasione per gli amanti del cinema a Palermo!

Tutte le sale di Palermo e provincia aderiscono all’iniziativa “Cinema in Festa”, un’occasione imperdibile per vedere i film in programmazione a un prezzo davvero speciale. Un’iniziativa offerta al pubblico da Anec e Anica, con il supporto del MiC e in collaborazione con il David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano. Prendendo spunto dalla “Fête Du Cinéma” francese, questa iniziativa è uno sforzo congiunto tra distributori e sale cinematografiche per garantire agli spettatori italiani una stagione cinematografica che duri tutto l’anno.

Da domenica 9 giugno a giovedì 13, gli amanti del cinema potranno godersi un film al cinema con soli 3,5 euro! Ecco la lista dei cinema di Palermo in cui è possibile approfittare di questo evento:

  • Palermo Ariston;
  • Palermo Cinema Marconi Multisala;
  • Palermo Cityplex Metropolitan;
  • Palermo Multisala Aurora;
  • Palermo Multisala Cinecity King;
  • Palermo Multisala Gaudium;
  • Palermo Multisala Planet “La Torre”;
  • Palermo Rouge Et Noir;
  • Palermo Tiffany;
  • Palermo Uci Cinemas.

Anche qui ci sono alcune sale di provincia in cui è possibile godere di questo evento:

  • Bagheria Cinema Capitol Multisala;
  • Cefalù Astro 2000;
  • Cinisi Alba;
  • Partinico Empire Cinemas;
  • Termini Imerese Multisala Eden;
  • Villabate Ambassador.

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Concerto con aperitivo: notte swing di “Vicio Rinella quartet”

Goditevi un’indimenticabile serata musicale sorseggiando un bicchiere di vino e ammirando la splendida vista di Palazzo Bonocore venerdì 14 giugno per il concerto “Swing Easy” con il Vicio Rinella Quartet. Per questa speciale occasione, il cantante palermitano sarà accompagnato da Fabio Lo Verde al piano, Valerio Buscetta al contrabbasso e Gabriele Guercio al violino.

Il concerto inizia alle 21:00 ma l’apertura dei lavori è prevista per le 19:00 per un esclusivo aperitivo pre-concerto.

Si parte con un aperitivo con vista sulla Fontana della Vergogna che ha un costo di 15 euro e comprende un drink, un tagliere e il biglietto per il concerto.

 

Mostra Palermo Felicissima

Andate al concerto di Rinella Quarte? Bene, nello stesso posto, non perdete l’occasione di visitare anche la mostra “Palermo Felicissima” che con il suo approccio interattivo e multimediale vi porterà in un affanscinante viaggio nel tempo, alla scoperta dello splendore di Palermo durante la Belle Époque; l’esperienza si snoda all’interno delle sale di Palazzo Bonocore, edificio storico che si affaccia sulla monumentale Fontana Pretoria e sull’omonima piazza; il tutto si trova a pochi passi dai Quattro Canti e ai margini dell’antico quartiere arabo della Kalsa.

Palermo Felicissima” è suddivisa in cinque sezioni, ognuna delle quali offre un’esperienza immersiva e unica. Immergiti negli archivi interattivi, light box, proiezioni immersive, realtà virtuale e intelligenza artificiale per intraprendere un viaggio verso un’epoca straordinaria.

Ci sembra che di stimoli ne possiate avere parecchi, concedetevi una serata all’insegna della musica, dell’arte e della storia a Palazzo Bonocore. Non siete ancora convinti? Maggiori informazioni chiamando il numero 342 0784204.

Cosa aspettate? Organizzate il vostro viaggio a Palermo e assicuratevi splendidi eventi con esperienze uniche questo giugno!

Mille arti in Sicilia: Il teatro greco di Siracusa

Sicilia e Il teatro greco di Siracusa

Scopri la storia del teatro greco di Siracusa: il più antico della Sicilia e di tutto l’Occidente!

Siracusa, perla della Sicilia orientale, celebre per il suo patrimonio archeologico e la sua bellezza barocca, rimane un’irresistibile meta turistica, testimone di secoli di civiltà e cultura mediterranea.
Fondata nel 734 a.C. dai Corinzi, fu uno dei principali centri della Magna Grecia, rinomata per la sua potenza politica e culturale.
La città è inoltre nota per i suoi straordinari resti archeologici, tra cui lo splendido teatro greco che è uno tra i più significativi al mondo non solo per la sua grandezza ma anche per il ruolo che ha giocato nella storia e nella cultura dell’intera regione.

Arte drammatica in Sicilia - Il teatro greco di Siracusa

Arte teatrale greca: le origini

Ma perché ad un certo punto della storia in molte società gli umani hanno sentito il bisogno di inventare il teatro?
C’è un forte legame fra le origini del teatro e i rituali religiosi, che portano a dei momenti fortemente teatralizzati: questo avviene nella Grecia arcaica e classica, dove i culti rituali sono legati al dio Dioniso, dio dell’ebbrezza, del vino, ma soprattutto dio del teatro.
Per questo, nei teatri di età ellenistica (323 a.C. – 31 a.C.), è sempre presente un’ara, chiamata “thymèle”, collocata al centro dell’orchestra per ospitare sacrifici e rituali per Dioniso.
Nell’epoca successiva, da una dimensione rituale si passa a una cerimonia che diventa sempre più svincolata da legami diretti con il dio e si trasforma in una rappresentazione teatrale carica di un significato di valori morali e con una funzione educativa valida per tutta la società della polis.

Il fatto di essere uno spettacolo collettivo, pensato per tutta la popolazione, fa sì che si imponga come prioritaria la scelta di un luogo teatrale adatto; la rappresentazione avviene quindi in un luogo collocato nei pressi delle acropoli, sul pendio di una collina e utilizza quindi come spazio per il pubblico un declivio naturale che garantiva la vicinanza ai luoghi sacri.

Il teatro di Siracusa: un patrimonio artistico millenario

Costruito nel V secolo a.C. su progetto dell’architetto Damocopos, detto anche Myrilla per aver fatto versare “myroi” (cioè unguenti) all’inaugurazione dello stesso, il teatro greco di Siracusa è situato sul pendio meridionale del colle Temenite.
Con una cavea larga circa 138 metri, è uno dei più grandi teatri greci mai costruiti.
La sua posizione strategica, che offre una vista spettacolare sul porto e sull’intera città, era perfetta non solo per le rappresentazioni teatrali ma anche per le assemblee pubbliche e le cerimonie religiose.
È, in assoluto, da considerarsi il teatro più antico dell’intero Occidente.

Struttura e architettura del teatro di Siracusa

La cavea, suddivisa in nove settori da otto scale, poteva ospitare fino a 15.000 spettatori. Le file di sedili erano scavate direttamente nella roccia calcarea, una caratteristica comune dei teatri greci che conferiva stabilità e un’acustica eccellente. Al centro della cavea si trovava il “diazoma“, un corridoio orizzontale che divideva i settori superiori da quelli inferiori, facilitando l’accesso degli spettatori.
Il teatro disponeva di un’ampia “orchestra”, spazio semicircolare dove si esibivano cori e danzatori, e di una “scena”, un edificio sullo sfondo dove gli attori potevano cambiarsi e conservare gli oggetti di scena.
La scena era spesso decorata con colonne e altre strutture architettoniche che fungevano da fondale per le rappresentazioni.

Il teatro di Siracusa: funzioni e utilizzo

Come dicevamo, oltre alle rappresentazioni teatrali, il teatro di Siracusa ospitava eventi pubblici come assemblee cittadine e celebrazioni religiose.
Secondo la tradizione greca, l’attività teatrale, considerata un’istituzione sociale, era accessibile a tutti i cittadini, inclusi i meno abbienti, grazie al “Teorico” ossia un fondo in denaro appositamente creato per sostenere tali iniziative e garantire un accesso che fosse veramente democratico.
La città di Siracusa, sotto la guida di tiranni come “Ierone I” e “Dionisio il Vecchio”, divenne un importante centro culturale, attirando poeti, filosofi e artisti da tutto il mondo greco.
Qui nel 470 a.C. fu messa in scena la tragedia di Eschilo “Le Etnee“, scritta per commemorare la rifondazione di Catania con il nome di “Aitna” o, non è chiarissimo, di un altro centro chiamato Aitna, dove gli esuli catanesi trovarono rifugio dopo la distruzione di Katane ad opera di “Gerone I”.
Ma l’arte di Eschilo ebbe ancora ospitalità qui a Siracusa: anche “I Persiani“, tragedia precedentemente rappresentata ad Atene nel 472 a.C., venne portata in scena in questo splendido teatro greco.

 Scavi e restauri del teatro

Il teatro greco di Siracusa ha subito diversi interventi di restauro nel corso dei secoli.
Gli scavi archeologici iniziati nel XVIII secolo hanno riportato alla luce gran parte della struttura originale, rivelando dettagli architettonici e sculture che ancora oggi possiamo ammirare.
Si è ipotizzato che nel periodo della sua inaugurazione (V secolo a.C.), il teatro non avesse ancora assunto la forma semicircolare, la quale diventò comune alla fine del IV secolo a.C. e nel corso del III secolo a.C., ma che potesse essere composto da gradinate rettilinee disposte in forma trapezoidale.
Il teatro ha inoltre subito un intervento di ristrutturazione nel III secolo a.C., assumendo la forma che ancora oggi possiamo ammirare. Come tipico delle strutture teatrali greche, anche a Siracusa si cercò di valorizzare la visione panoramica, consentendo agli spettatori di godere della vista dell’arco del porto e dell’isola di Ortigia, nonostante la scena probabilmente limitasse in parte questa visuale.
E’ una tesi da più parti acclarata che nel primo periodo dell’età augustea, furono apportate ulteriori e significative modifiche: la cavea venne trasformata in forma semicircolare, in linea con i teatri romani, anziché mantenere la forma a ferro di cavallo tipica dei teatri greci. Fu anche scavata una nuova fossa per il sipario, con una camera di manovra dedicata…. Quanto erano “avanti” questi greci!

Durante il tardo periodo dell’impero romano, ulteriori modifiche furono apportate per adattare l’orchestra a spettacoli acquatici e la scena fu probabilmente spostata all’indietro. Non ci sono invece prove di adattamenti per ospitare combattimenti tra gladiatori o spettacoli con animali, che probabilmente continuarono ad essere tenuti nell’anfiteatro, presente a Siracusa fin dall’epoca augustea.
Dopo essere rimasto in stato di abbandono per molti secoli, il teatro di Siracusa subì un processo di progressiva depredazione dagli inizi del XVI secolo d.C. per opera dell’imperatore Carlo V che fece usare i blocchi di pietra per erigere le nuove fortificazioni intorno all’Isola di Ortigia.
Nella seconda metà del Cinquecento, Pietro Gaetani, marchese di Sortino, finanziò il restauro dell’antico acquedotto che forniva acqua alla sommità del teatro; questo favorì l’insediamento di vari mulini installati sulla cavea, uno dei quali è visibile ancora oggi ed è conosciuto come la “casetta dei mugnai“.

Dal 1914, l’INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) avviò le sue annuali rappresentazioni di opere greche presso l’antico teatro.
La prima opera ad essere rappresentata fu “Agamennone” di Eschilo.

Dopo una pausa causata dalla prima guerra mondiale, le rappresentazioni classiche sono riprese nel 1921 con le “Coefore” di Eschilo.

Il sito è dal 2010 parte del parco archeologico della Neapolis, un’area che comprende anche altri importanti monumenti della Siracusa antica.

Occasionalmente, il teatro ha ospitato eventi straordinari, tra cui i concerti di Lucio Dalla e Gianni Morandi, che il 2 ottobre 1988 hanno concluso il loro tour a Siracusa, in diretta sulla principale emittente TV nazionale.
Sono tanti gli artisti che hanno calcato questo storico palco, nel 2002, lo spettacolo comico di Fiorello ha trovato casa qui così come i concerti di Claudio Baglioni, Elisa e Gianna Nannini nel 2022.

Il teatro oggi

Oggi, il teatro di Siracusa continua a vivere come luogo di cultura e spettacolo.
Ogni anno, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico organizza una stagione teatrale che vede la messa in scena di tragedie e commedie classiche, perpetuando una tradizione che risale a più di duemila anni fa.
Questi spettacoli, che attraggono visitatori da tutto il mondo, offrono un’opportunità unica di vivere l’emozione del teatro antico in un contesto straordinariamente autentico.
Oltre a vivere il teatro durante gli spettacoli, è anche possibile visitarlo acquistando il biglietto per la visita del parco archeologico.

Arte super contemporanea: la stagione teatrale 2024
Il calendario del teatro di Siracusa di quest’anno per le opere classiche prevede la messa in scena di:
– “Fedra Ippolito portatore di Corona” – tragedia di Euripide (dal 21/05/2024 al 28/06/2024);
– “Aiace” – tragedia di Sofocle (dal 22/05/2024 al 07/06/2024);
– “Miles Gloriosus” – commedia di Plauto (dal 13/06/2024 al 29/06/2024).

Assistete a una delle rappresentazioni classiche organizzate dall’INDA e lasciatevi catturare dall’intensità delle tragedie di Eschilo o dalla vivacità delle commedie di Plauto; ogni spettacolo vi offrirà non solo un intrattenimento di altissimo livello, ma un vero e proprio viaggio nell’anima e nell’arte della cultura greca!
Per coloro che amano la musica e le arti performative, il teatro Greco ospita anche concerti e spettacoli unici, creando un connubio perfetto tra arte antica e modernità, come lo “Horai le quattro stagioni”, spettacolo di Giuliano Peparini, con musiche di Antonio Vivaldi e Domenico Scarlatti e lo spettacolo di balletto “Roberto Bolle and friends”.
Consultate il sito del teatro greco di Siracusa  per informazioni sugli spettacoli e prenotazioni.
Il teatro greco di Siracusa, testimone di oltre due millenni di storia e cultura, continua a brillare come gioiello dell’antichità nel cuore della Sicilia. Non perdete l’occasione di visitare uno dei teatri più antichi e suggestivi del mondo, dove potrete immergervi nell’emozione del teatro antico e lasciarvi affascinare da un’arte e da una bellezza senza tempo!

L’arte del Cannolo e Cassata: quando la dolcezza si trasforma in un’opera

arte dolcaria siciliana

I Siciliani, grazie alla loro cultura ricca di deliziosi dolci, hanno donato all’Italia e al mondo intero moltissime prelibatezze.

Tintu è cu nun mancia a ccassata a matina ri Pasqua!

Oggi vi parleremo di due tra le più famose e gustose: la Cassata ed il Cannolo. Scopriamo di più sulla storia di questi due dolci e di come siano raffigurati in molte opere d’arte per rappresentare l’abbondanza della cultura, delle tradizioni e dell’identità siciliana.

La storia delle origini dei dolci

Facciamo un viaggio a ritroso nell’antichità della Sicilia, a quando gli arabi dominavano ancora l’isola intorno all’827-1091 d.C. La leggenda narra che il Cannolo sia nato nella zona chiamata “Qal’at al-Nissa”, oggi Caltanissetta, che si traduce letteralmente in “Castello delle Donne“. Il Cannolo nacque proprio qui, tra le mura dell’harem all’interno del Castello, dove l’Emiro viveva con le sue concubine.

Nel palazzo, le donne arabe erano solite sperimentare nuove ricette e preparare piatti e dolci per rendere omaggio al principe. Pare proprio che le concubine si siano ispirate anche ad un’antica ricetta romana modificata però nell’aspetto per avere un’insolita forma fallica.

Più o meno nello stesso periodo, gli arabi importarono sull’isola diversi prodotti, tra cui zucchero, agrumi e pistacchi.

Secondo la tradizione, una notte un pastore decise di mescolare la ricotta di pecora con zucchero o miele: chiamò questo dolce “quas’at” dal nome della ciotola in cui era contenuto il composto e successivamente, il dolce prese il nome di “Cassata“.

Anni dopo, alla corte palermitana dell’emiro in piazza Kalsa a Palermo, i cuochi decisero di avvolgere l’impasto in una sfoglia che veniva poi cotta in forno.

Le ricette dei Cannoli: una gita tra impasto, crema e decorazione

La parte croccanti dei Cannoli inizia con l’impasto, una sapiente miscela di farina, zucchero, burro e vino bianco. Ingredienti semplici che, sapientemente lavorati, danno vita ad un composto morbido ed elastico. Un breve riposo permette agli aromi di amalgamarsi e di creare una pasta perfetta da stendere. Sottili sfoglie avvolte intorno a cannoli di metallo conferiscono al dolce la sua iconica forma cilindrica, pronta per essere immersa nell’olio bollente.

La frittura è un passaggio cruciale. L’olio caldo avvolge i cannoli, facendoli gonfiare e dorare fino a raggiungere una croccantezza irresistibile. È in questo momento che nasce la magia: l’impasto si trasforma in un guscio dorato, pronto ad accogliere un cuore di pura bontà.

La crema di ricotta è l’anima dei cannoli. Ricotta fresca setacciata, zucchero a velo e un pizzico di vaniglia si uniscono in un connubio perfetto di cremosità e dolcezza. La ricotta dona struttura e morbidezza, mentre lo zucchero a velo esalta il gusto senza eccedere. La vaniglia, infine, aggiunge un aroma delicato e raffinato che completa l’armonia del ripieno.

Per un tocco finale di eleganza e sapore, i cannoli vengono decorati con scorze d’arancia candite o gocce di cioccolato fondente. Un contrasto di colori e sapori che impreziosisce il dolce e lo rende ancora più invitante.

Arte dolciaria siciliana

Dolce viaggio nella preparazione della Cassata

La storia gastronomica non sarebbe completa se non parlassimo della nostra dolce e graziosa cassata. Il viaggio comincia con la preparazione del pan di spagna, soffice e leggero. Uova, zucchero e farina vengono sapientemente mescolati per creare un impasto che, dopo una cottura attenta, diventerà la base della Cassata.
La vera anima della cassata è la ricotta, lavorata con passione per ottenere una crema liscia e vellutata. Zucchero, canditi e un pizzico di liquore (come il maraschino o l’anice) vengono aggiunti per arricchire il sapore e donare quel tocco inconfondibile.

La Cassata è un’opera d’arte anche per gli occhi. La sua superficie viene ricoperta con un manto di glassa bianca, su cui vengono disposti con fantasia frutti canditi di ogni forma e colore: arance, cedri, zucche e ciliegie candite creano un vero e proprio arcobaleno di sapori. Per completare l’opera, la cassata viene spesso guarnita con scorza d’arancia candita tagliata a strisce sottili, che profumano il dolce e ne esaltano il gusto.

Cannoli e Cassate: simbolismo e interpretazione in opere d’arte

Dal punto di vista culturale, entrambi i dolci hanno un grande significato per le tradizioni siciliane. In quanto simbolo indiscusso della Sicilia, sono presenti nelle celebrazioni culturali e religiose più importanti come Pasqua e Carnevale… ma esiste addirittura un Festival del Cannolo!

La particolare forma cilindrica e fallica del Cannolo rappresenta la fertilità e l’abbondanza, mentre la crema di ricotta al suo interno rappresenta la ricchezza e la prosperità.

La forma arrotondata della Cassata, invece, rappresenta la perfezione e l’armonia. Il suo aspetto colorato porta un senso di vivacità e gioia.

Inoltre, poiché vengono spesso servite in occasione di feste e celebrazioni, rappresentano anche la gioia e l’unione.

Le caratteristiche di entrambi i dolci non sono solo irresistibili dal punto di vista gastronomico, ma hanno anche sedotto gli occhi degli artisti. Molti creativi, infatti, li hanno catturati nei loro dipinti o in altre forme d’arte.

Un esempio è l’arte contemporanea dell’artista siciliana Eugenia Affronti; attraverso l’approccio surrealista dei suoi dipinti, l’artista descrive la bellezza della Sicilia in modo unico e creativo, raffigurando oggetti che rappresentano la regione così come gli agrumi, i Cannoli e la Cassata.

Questi dolcetti dall’aspetto irresistibile attirano anche l’attenzione di uno dei giovani artisti palermitani, Stefano Lo Voi. Il febbraio 2024 ha presentato il suo progetto “Teste di Moro Dolci Siciliani”. Con il suo approccio surrealista, ha raffigurato i dolci come se fossero i capelli di un moro. La combinazione di colori vivaci delle acquarelle ha reso il suo disegno giocoso e vivace.

Non solo ha usato i dolci per promuovere la sua identità siciliano, ma ha anche combinato diversi altri elementi delle delizie siciliane per rappresentare l’arte ceramica siciliana dai dettagli del suo disegno.

Altri due celebri esempi di come il Cannolo incarni l’identità culturale sicula sono:

  • una scena del film “Il Padrino”;
  • e negli scritti del super noto Commissario Montalbano di Andrea Camilleri in cui il protagonista è un grande fan di Cannoli e Cassate spesso gustati in compagnia di amici e conoscenti durante le sue indagini.

Cannoli e Cassate: un percorso goloso tra Sicilia e Milano

La Sicilia è la patria indiscussa del Cannolo e della Cassata. Se vi trovate nell’isola, non potete perdervi l’occasione di assaggiarli in uno dei posti autentici:

  • Pasticceria Antica Dolceria Bonajuto (Modica): un vero e proprio tempio del cioccolato siciliano, dove potrete gustare cannoli con ripieno di ricotta al cioccolato di Modica in diverse varianti;
  • Bar Vitelli (Catania): questo posto è famoso per la sua Cassata siciliana, preparata secondo la ricetta tradizionale con ricotta, canditi e pasta di mandorle;
  • Pasticceria Florio (Messina): un locale storico che offre una vasta gamma di Cannoli e Cassate, oltre ad altri dolci tipici siciliani.

dove comprare i migliori cannoli

Anche il capoluogo lombardo come Milano offre diverse pasticcerie siciliane dove poter assaggiare Cannoli e Cassate di alta qualità:

  • Pasticceria Marchesi (Milano): un’istituzione milanese che propone una rivisitazione raffinata dei dolci siciliani, tra cui Cannoli con ripieno di ricotta e pistacchio e Cassatine mono-porzione decorate con frutta fresca;
  • Cannoli Siciliani by Cannoli Factory (Milano): un laboratorio specializzato in Cannoli siciliani, preparati con ingredienti freschi e di stagione. Propone diverse varianti di gusto, tra cui Cannoli al pistacchio, cioccolato e ricotta salata.

In conclusione, Cannoli e Cassate non sono semplici dolci, ma simboli della cultura e della tradizione siciliana. La loro presenza nelle opere d’arte dimostra come questi capolavori gastronomici abbiano conquistato non solo il palato, ma anche l’immaginazione di artisti e scrittori, diventando vere e proprie icone della Sicilia.

La Pasqua in Sicilia: tra tradizione e riti leggendari

PASQUA IN SICILIA

La Pasqua in Sicilia è una festa ricca di tradizioni millenarie che mescolano elementi religiosi e folcloristici. Da Trapani, con la processione dei Misteri,  a Prizzi, con il Ballo dei Diavoli, ogni evento offre uno spettacolo unico e coinvolgente che rappresenta la ricchezza culturale dell’isola. Scopriamo insieme alcune delle manifestazioni che rendono la Pasqua  siciliana un’esperienza indimenticabile.

La Pasqua Siciliana

I rituali della Pasqua in Sicilia vanno dalla Domenica delle Palme fino al Venerdì Santo e alla Domenica di Resurrezione. Rappresentano una sequenza narrativa della commemorazione religiosa cristiana, ma anche un richiamo a una ritualità simbolica precristiana. Qui la Pasqua è sintesi di rinnovamento, di transito: da una fase di morte della Natura (l’inverno) a una fase di vita e di risveglio (la primavera); un passaggio che, già in ottica pagana si esplicitava con la morte e la rinascita delle divinità.

Moltissime sono le manifestazioni durante il periodo pasquale in tutto il territorio siciliano; ve ne proponiamo alcune che sicuramente susciteranno il vostro interesse.

Trapani, la processione dei Misteri

Post Pasqua sicilia 2024 la processione dei misteri di Trapani

È un antico rito religioso cristiano che si tiene da oltre 400 anni. Questo evento è celebre per essere la più lunga manifestazione religiosa italiana, in quanto si svolge per 24 ore consecutive dal pomeriggio del Venerdì Santo fino al Sabato. I Misteri, venti rappresentazioni artistiche della morte e della passione di Cristo, vengono portati lungo le strade della città dai fedeli con un particolare movimento ondulatorio chiamato “annacata“, simile a una culla che dondola. Ogni gruppo è accompagnato da una banda musicale che esegue marce funebri in onore della morte e della passione di Cristo.

I Misteri sono custoditi nella settecentesca chiesa barocca delle Anime Sante del Purgatorio, da dove ha inizio la processione nel pomeriggio del Venerdì Santo, precisamente alle 14:00. Dopo aver percorso le strade della città e trascorso un’intera notte, il lungo corteo si conclude sempre nella Chiesa del Purgatorio intorno alle ore 14:00 del Sabato Santo.

Erice, I Misteri del Venerdì Santo

I Misteri del Venerdì Santo ad Erice

Un rito cristiano storico, seppur meno ampio e rinomato rispetto alla vicina Trapani. Tuttavia, la processione è altrettanto affascinante e ricca di significato, avvolta nei silenzi e nelle luci del borgo che le trasmettono un forte senso di raccoglimento.

I sette gruppi rappresentano i momenti della passione di Cristo e il corteo religioso ha inizio alle 14:30 dalla chiesa di San Giuliano; attraversa le strade selciate del paese in un’atmosfera raccolta, accompagnato dalle preghiere dei fedeli, per fare ritorno alle 20:00 circa.

A differenza dei Misteri di Trapani, non c’è il caratteristico movimento ondulatorio “annacata” accompagnato dalla musica della banda, principalmente a causa delle ripide salite delle vie di Erice, che rendono il trasporto più faticoso e difficile. I Misteri vengono portati a spalla lungo le viuzze acciottolate del borgo e durante le soste sono appoggiati su forcelle che aiutano i portatori lungo il percorso sul basolato.

Il leggendario Ballo dei Diavoli

Il ballo dei diavoli

In questa festa tipica della tradizione folcloristica – religiosa, i protagonisti sono la Morte con i Diavoli e la Vita con gli Angeli. La celebrazione si tiene ogni anno a Prizzi, piccolo paesino siciliano in provincia di Palermo. Questa celebrazione è una chiara rappresentazione dell’eterna lotta tra il bene e il male.

Durante la Domenica di Resurrezione, si svolgono due processioni, ai due capi della strada centrale: quella con la statua dell’Addolorata e quella con Gesù Cristo. Da una parte, abbiamo la Morte con i Diavoli; dall’altra, due angeli con la spada in mano. Al momento esatto dell’incontro tra la Madonna e Cristo, compaiono i due diavoli, che indossano tute rosse e maschere di latta, insieme alla Morte, che indossa un costume giallo, una maschera di cuoio dal ghigno infernale e tiene in mano una balestra. I diavoli cominciano ad agitarsi correndo da una statua all’altra, seguendo precise sequenze ritmiche, cercando in tutti i modi di impedire il tentativo di incontro tra la Madre e il Figlio. Questa “danza” è detta “abballu di li diavuli” (il ballo dei diavoli) e viene interrotta dal suono delle campane a festa e dall’intervento degli angeli che, con la spada, colpiscono i diavoli. Una volta sconfitti, il Cristo risorto e la Madonna possono finalmente ricongiungersi e il bene trionfa sul male. L’invito è a raggiungere Prizzi almeno per una volta… è veramente una manifestazione da non perdere!

Quest’anno si aggiunge anche l’arte di Domenico Pellegrino che onererà questa celebrazione con tre opere artistiche nel suo classico stile delle luminarie; sono dei lavori in legno e smalto che saranno esposti sin dalla Domenica delle Palme e che rimarranno in mostra per tutto il periodo pasquale. Terminate le feste, saranno spostate nella sede Pro Loco dove rimarrano fruibili per tutto l’anno.

Piana degli Albanesi, la Pasqua bizantina

È un evento che conserva le tradizioni linguistiche, culturali e religiose dell’Albania da oltre 500 anni nelle zone dell’entroterra siciliano. Questa festività si distingue per il rito greco-bizantino. Le celebrazioni liturgiche sono principalmente condotte in lingua greca e si dà grande importanza agli usi e ai caratteristici costumi femminili.

Tra i momenti più significativi della Settimana Santa si includono la Resurrezione di Lazzaro (nel venerdì precedente la Domenica delle Palme), la Domenica delle Palme, il Giovedì Santo (con la lavanda dei piedi), il Venerdì Santo (caratterizzato dalle processioni suggestive accompagnate dai tipici canti funebri albanesi e da strumenti di legno di origine bizantina) e la Domenica di Pasqua, durante la quale si svolge un pittoresco corteo di donne vestite con gli abiti albanesi tipici del XIV secolo.

Enna, la Processione degli Incappucciati

La Processione degli Incappucciati ad Enna

Rappresenta il momento più suggestivo delle celebrazioni pasquali nel centro della Sicilia è ad Enna, specialmente nel Venerdì Santo. In questa solenne processione, tutte le confraternite si riuniscono nel Duomo, pronte a dare inizio al corteo funebre. Oltre 2000 confrati, vestiti con ampie tuniche e cappucci bianchi, precedono le vare del Cristo Morto e dell’Addolorata, creando un’impressionante processione.

Messina, la processione delle “Barette”

Sono un’altra celebrazione emblematica della Pasqua in Sicilia; questa processione liturgica si svolge nel pomeriggio del Venerdì Santo e ha origini che risalgono alla dominazione spagnola. Fu ideata come una Via Crucis cittadina, con un’immagine dell’Addolorata seguita da un simulacro raffigurante la bara del Cristo Morto. Da qui il nome “barette“. Attualmente, la processione delle Barette di Messina comprende 11 vare, conservate nella Chiesa dell’Oratorio della Pace, che rappresentano i momenti salienti della vita di Cristo, dall’Ultima Cena alla sua Morte.

Marsala, la Via Crucis vivente

Offre uno spettacolo unico durante le celebrazioni pasquali. Questo evento, caratterizzato da un’atmosfera molto teatrale, coinvolge sei gruppi di persone che rivisitano alcuni momenti della Via Crucis. Vestiti con costumi d’epoca e cappucci bianchi, i partecipanti recitano a viso scoperto, tranne quelli che interpretano il Cristo, coperti da maschere tranne quando sono con gli apostoli e in croce. La processione è preceduta da un trombettiere e un tamburino che attirano l’attenzione degli spettatori, seguiti da bambini e ragazze in abiti tradizionali. La presenza di personaggi viventi rende l’evento particolare e suggestivo, offrendo una rappresentazione viva della Via Crucis.

San Fratello (Messina), la Festa dei Giudei

Risalente al Medioevo, è una celebrazione religiosa che si svolge durante la Settimana Santa. Gli abitanti del paese indossano le vesti del Giudeo, con giubba e calzoni rossi, percorrendo le strade in una manifestazione suggestiva che commemora il flagellatore che ferì Cristo al costato.

Caltanissetta, la processione della Real Maestranza e delle Varicedde

La Processione della Real Maestranza e delle Varicedde di Caltanissetta

La Real Maestranza di Caltanissetta è un rito che si svolge nella mattina del Mercoledì Santo e ha origini risalenti al 1551. Questa celebrazione trae il suo nome dall’antica usanza di salutare l’ostensorio sparando a salve con gli archibugi, dopo le 40 ore di adorazione del Santissimo Sacramento. Attualmente, la festa ruota attorno alla figura del Capitano, scelto annualmente da diverse categorie di artigiani, che riceve privilegi come la consegna delle Chiavi della città e la nomina a Cavaliere della Repubblica. Al tramonto, ha luogo la processione delle Varicedde, 19 piccoli simulacri che rappresentano le Vare. Questi gruppi, accompagnati da una banda, percorrono le strade sino alla “Desolata“, il culmine della processione, dove avviene la separazione delle Vare prima che vengano custodite per l’anno successivo.

Modica, la Madonna Vasa-Vasa

E’ una festa che si tiene la Domenica di Pasqua. Il momento più suggestivo è il “bacio di Mezzogiorno” davanti alla Chiesa di Santa Maria di Betlemme, dove la Madonna e il Cristo Risorto si incontrano.

Ferla (Siracusa), la Sciaccariata

la scacciariata di ferla

La “Sciaccariata” di Ferla si tiene il Sabato Santo nella provincia di Siracusa; poco prima della mezzanotte, il Gesù Risorto viene portato in spalla attraverso le strette vie del paese, illuminate da fiaccole accese, chiamate “sciaccarre“, che illuminano il percorso e creano un’atmosfera unica e coinvolgente. La Sciaccariata rappresenta un’esperienza straordinaria per chi desidera vivere la Pasqua in Sicilia in modo autentico e ricco di tradizioni.

Partinico (Palermo), il borgo dei Parrini

Situato nel comune di Partinico, provincia di Palermo, è noto come il borgo più piccolo d’Europa, ospitando soltanto 20 abitanti che sono monaci. Esplorare questo borgo è come fare un viaggio nel tempo, immersi in un museo a cielo aperto.

Fondata nel XVII secolo dai Gesuiti, il Borgo dei Parrini deve il suo nome a questo ordine sacerdotale. Le sue strutture architettoniche risalgono al 1700 e includono torrette di avvistamento, magazzini, case e una piccola chiesa dedicata a Maria Santissima del Rosario. La storia di questo luogo è un mix affascinante tra sacro e profano.

Negli ultimi tempi, il Borgo dei Parrini è stato rivalutato con murales sulle facciate delle case, trasformando il borgo in un vero e proprio museo a cielo aperto. Questa iniziativa ha attirato l’attenzione di numerosi turisti, anche se il borgo rimane abitato solo dai monaci. Borgo dei Parrini è dunque un luogo straordinario da visitare, dove la storia e l’arte si fondono in un’atmosfera unica.

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Queste sono le tradizioni sulla Pasqua in Sicilia: la nostra isola non smette mai di stupire, tra curiosità e tradizioni! Approfittiamo dell’occasione, per farvi gli auguri di una serena e felice Pasqua!

Il Festino di Santa Rosalia: la Patrona di Palermo

palermo santa rosalia festino

Avete mai conosciuto una Rosalia trentina? O romana? Beh, credo di no….a meno che non abbiate nonni e/o genitori siciliani, credo che sia veramente impossibile!

In Sicilia, invece, e soprattutto a Palermo, ci sono molte Rosalia, così chiamate in onore della Santa Patrona della città: Santa Rosalia… Santa Rusulia per i palermitani!

palermo santa rosalia festino

La storia della piccola Rosalia è ricca e alquanto interessante, tanto quanto quella di Sant’Agata, la patrona di Catania di cui abbiamo già parlato sul nostro sito. E’ identico l’affetto che tutta la cittadinanza ha nei confronti della Santa Patrona, che viene dimostrato ogni anno, in piena estate, durante il festino del 14 luglio (“u fistinu”) .

La storia di Santa Rosalia

Le informazioni storiche su Santa Rosalia sono piuttosto scarse e gran parte di ciò che si conosce su di lei è tramandato attraverso la tradizione orale e la leggenda.

Santa Rosalia nasce nel 1130, a Palermo, in una nobile famiglia dal cognome altisonante, “Sinibaldi”. Morì giovanissima, sempre a Palermo, in una grotta del Monte Pellegrino, il monte che sovrasta la città, dove si era ritirata per un pellegrinaggio e dove oggi sorge il santuario dedicato alla Santa. Era poco più che 26enne. Si dice che durante la sua vita in eremitaggio abbia sperimentato visioni divine e compiuto miracoli. Ma fu solo nel 1624 che divenne patrona di Palermo, scalzando le precedenti sante della città (Sant’Oliva, Santa Cristina, Santa Ninfa e  la stessa Sant’Agata). I palermitani avevano deciso che era stata lei a salvarli dalla peste. Si narra, infatti, che durante l’epidemia, Santa Rosalia apparve in sogno ad un cacciatore di nome Vincenzo Bonello e gli diede chiare indicazioni sul luogo esatto dove avrebbe potuto trovare i resti del suo corpo nascosti proprio a Monte Pellegrino. Non appena ritrovate le sacre reliquie,  queste vennero portate in processione per Palermo e, urlando al miracolo, la peste fu sconfitta. Questo evento fu interpretato come un miracolo attribuito all’intercessione di Santa Rosalia.

 

palermo santa rosalia

Dopo il miracolo della pestilenza, Santa Rosalia divenne rapidamente oggetto di devozione popolare a Palermo. Il suo santuario, costruito sulla montagna dove visse in eremitaggio, divenne un importante luogo di pellegrinaggio. Oggi, il santuario di Santa Rosalia su Monte Pellegrino è uno dei principali luoghi di culto e attrazione turistica della città. Nel 1630, Santa Rosalia fu proclamata patrona di Palermo e la sua festa, il Festino, fu istituita per celebrarne l’anniversario. Da allora, il Festino di Santa Rosalia è diventato una delle feste più importanti e amate della città, coinvolgendo l’intera comunità e richiamando visitatori da tutto il mondo.

Le reliquie della Santa sono conservate in una bellissima urna d’argento, che si trova nella Cattedrale di Palermo.

palermo santa rosalia festino

U fistinu (il festino di Santa Rosalia a Palermo)

Quest’anno è un anno importantissimo per Palermo, infatti ricorre il quattrocentesimo anniversario del Festino di Santa Rosalia: sarà una celebrazione di arte, cultura e devozione

Questa celebrazione unica e affascinante non solo onora la Patrona della città, ma incarna anche secoli di tradizione, arte e devozione che hanno plasmato l’identità culturale della città se non della regione tutta. Il Festino di Santa Rosalia ha le sue radici proprio nel lontano 1624, quando Palermo colpita dalla peste riusci a sollevarsi dalla piaga proprio grazie all’intercessione della Santa che abbiamo appena detto.

In segno di gratitudine e devozione, i palermitani istituirono il Festino di Santa Rosalia, una festa che si tiene ogni anno il 14 e il 15 luglio per onorare la Santa e ringraziarla per la sua protezione.

Il Festino è una festa straordinaria che coinvolge l’intera comunità palermitana e richiama visitatori da tutto il mondo. Le celebrazioni durano due giorni intensi e coinvolgono una serie di eventi, processioni, concerti, spettacoli teatrali e fuochi d’artificio.

La processione è il momento culminante del Festino, durante il quale la statua di Santa Rosalia viene portata in giro per la città su un sontuoso carro trainato dagli uomini. Le strade si riempiono di colori, suoni e profumi, mentre i devoti seguono la processione, pregano e offrono doni alla Santa.

Durante la festa, le strade e le piazze di Palermo si animano con bancarelle di cibo tradizionale siciliano, artigianato locale e spettacoli folkloristici. È un’occasione unica per immergersi nella cultura siciliana, assaporare le prelibatezze culinarie e ammirare l’artigianato tradizionale. Quest’anno il festino sarà ancora più sfarzoso.

Nei mesi precedenti il calendario di eventi sarà fitto, si svolgeranno numerosi eventi culturali, tra cui concerti di musica classica e contemporanea, spettacoli teatrali, mostre d’arte e proiezioni cinematografiche.

Si inizia già il 22 marzo 2024 con l’inaugurazione di una mostra dedicata alla Santa “Quattrocento Rosalia” a Palazzo Branciforte, in Piazza Gae Aulenti 2 a Palermo, voluta da Fondazione Sicilia.

Tornando al Festino, nel dettaglio, ogni anno, si ripete la tradizione. Durante il festino, la processione viene ripetuta e sono tantissimi i palermitani di ogni fascia sociale che seguono la Santuzza (altro nome con cui affettuosamente viene chiamata la Santa). La processione inizia a piazza Vittoria (dove vi sono i giardini del Palazzo reale) e prosegue con la “scinnuta”, ossia la discesa per tutto il corso principale della città, via Vittorio Emanuele, fino ad arrivare al mare. Normalmente Santa Rosalia è portata sull’ultimo di una lunga fila di carri e preceduta dalla banda musicale. Durante la processione vi sono delle tappe importanti. Infatti, i carri sostano in prossimità della Cattedrale di Palermo e di nuovo all’incrocio tra via Maqueda e via Vittorio Emanuele (i Quattro Canti). E’ proprio durante questa sosta che per tradizione il Sindaco di Palermo sale sul carro della Santa e rivolge il proprio augurio ai palermitani “Viva Palermo e Santa Rusulia!”

 

La processione prosegue fino al mare,  passa per Porta Felice e prosegue per il lungomare del Foro Italico, fino a fermarsi all’altezza di piazza Kalsa; lì hanno inizio i giochi pirotecnici; il festino di Santa Rosalia infatti è apprezzato in tutto il mondo anche per la magia dei giochi di fuoco che si svolgono praticamente in mare.

L’appuntamento è il 14 luglio, non dimenticatevi macchina fotografica, acqua, scarpe comode e un ventaglio per le donne. Il festino di Santa Rosalia è uno spettacolo da non perdere! Rimanete aggiornati sul nostro sito per altre curiosità e notizie inedite sulla Sicilia!

L’arte contemporanea a Palermo

copertina post Palermo

Con la sua storia millenaria e la vibrante scena artistica contemporanea, Palermo offre un’esperienza unica nel mondo dell’arte. In questa guida, esploreremo le sue strade e le gallerie d’arte, scoprendo un connubio affascinante tra tradizione e innovazione. Benvenuti a Palermo, dove l’arte contemporanea racconta storie di passato e presente.

Palermo: esplorando l’arte contemporanea tra strade e gallerie

L’arte contemporanea a Palermo costituisce una ricca e stimolante esperienza che unisce abilmente la storia millenaria della città con una scena artistica vibrante e all’avanguardia. Attraverso un avvincente percorso tra i vicoli e le strade della “Capitale” siciliana, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi in una città che continua a stupire e affascinare con le sue molteplici espressioni artistiche, la sua ricca cultura, le prelibatezze culinarie e i paesaggi marini mozzafiato. Palermo si rivela come un autentico crocevia di culture e influenze, dove la creatività artistica si amalgama armoniosamente con la profonda tradizione storica, dando vita a un connubio affascinante e dinamico che non smette di sorprendere. Durante questo viaggio emozionante, avremo l’opportunità di esplorare non solo le affascinanti opere d’arte che adornano le strade cittadine, ma anche di visitare le prestigiose gallerie d’arte che ospitano le creazioni di talentuosi artisti locali e internazionali, arricchendo così la nostra comprensione della vivace scena artistica di Palermo.

Palermo arte e orizzonti

 

Street Art: un mondo di colori e narrazioni

Palermo è rinomata per i suoi murales colorati, autentici racconti di impegno sociale e politico che decorano le sue strade con vibranti pennellate di storia e cultura. Nei caratteristici quartieri storici di Ballarò, Kalsa e La Cala, le vie si trasformano in veri e propri musei a cielo aperto, dove ogni murales narra una storia unica di passione, impegno sociale e riscatto. Emergono così opere d’arte che celebrano gli eroi della lotta contro la mafia, tra cui figure emblematiche come Falcone e Borsellino, accanto a vivide rappresentazioni della tradizione e della cultura popolare siciliana. Progetti innovativi come il rinomato “Cartoline da Ballarò” e l’iniziativa “Street Art Parking Palermo” non solo trasformano gli spazi urbani degradati in stimolanti gallerie d’arte all’aperto, ma coinvolgono attivamente la comunità locale, contribuendo a rigenerare e ridare vita ai quartieri, promuovendo così un rinnovato senso di appartenenza e orgoglio civico.

Murales Palermo

 

“Fare la Kalsa – memoria che affiora”: arte per la rinascita urbana

Il progetto “Fare la Kalsa” rappresenta un esempio tangibile di come la street art possa diventare un motore per il cambiamento sociale e urbano. Concentrandosi sul pittoresco quartiere Kalsa, questa lodevole iniziativa coinvolge attivamente la partecipazione dei residenti locali e degli artisti del territorio nella ristrutturazione di una zona urbana segnata da un evidente degrado. Attraverso la realizzazione di vivaci murales che adornano le saracinesche dei negozi, l’arte diviene uno strumento potente di esplorazione e valorizzazione del territorio, narrando storie di passato e presente e valorizzando la ricca memoria locale. Questo progetto non solo favorisce l’interazione e lo scambio tra la comunità e gli artisti, ma contribuisce anche a generare un senso di appartenenza e orgoglio civico tra i residenti, promuovendo un’identità collettiva rinnovata e un ambiente urbano più vivibile e inclusivo.

Street art Palermo

Gallerie d’arte e spazi espositivi: oltre i confini dell’urbano

Palermo è una città che fa dell’arte il cuore pulsante della sua identità culturale. Oltre alle rinomate gallerie d’arte e agli spazi espositivi indipendenti come Francesco Pantaleone Arte contemporanea e Raffaello Centro d’Arte, la città offre un’infinità di opportunità per immergersi nell’universo artistico. Questi luoghi fungono da piattaforme dinamiche per l’esplorazione di nuovi talenti e sperimentazioni creative, alimentando la diversità e l’innovazione nel panorama artistico locale e internazionale. La Galleria Regionale della Sicilia nel maestoso Palazzo Abatellis, il suggestivo Palazzo Riso e la stimolante Galleria d’Arte Moderna (GAM) rappresentano solo una piccola parte dell’ampia offerta artistica della città. Attraverso una varietà di medium e stili, queste istituzioni espongono opere di artisti sia emergenti che affermati, offrendo agli spettatori una panoramica avvincente della produzione artistica contemporanea. Grazie a questa fervente attività artistica, Palermo si conferma un crocevia culturale pulsante, dove la creatività è in continua effervescenza, pronta a ispirare e incantare coloro che si avventurano tra le sue strade.

scena artistica Palermo

La scena artistica di Palermo: un mosaico di espressioni

La scena artistica di Palermo brilla per la sua diversità e vitalità, dove la varietà rappresenta l’elemento fondamentale per un’esperienza culturale appagante e stimolante. Oltre alla rinomata street art e alle prestigiose gallerie d’arte, la città offre una vasta gamma di spazi culturali e eventi artistici che incantano e coinvolgono sia i residenti che i visitatori. La ZAC (Zisa Zona Arti Contemporanee), i Cantieri Culturali alla Zisa e la Fondazione Sicilia – Spazio Cultura sono solo alcune delle istituzioni che fungono da fari per promuovere la creatività e l’innovazione nel panorama artistico locale. Questi luoghi non solo offrono uno spazio espositivo per artisti emergenti e affermati, ma anche un terreno fertile per la sperimentazione e l’interazione culturale. Inoltre, i festival d’arte, le performance e le mostre temporanee animano costantemente il tessuto culturale di Palermo, aggiungendo strati di profondità e significato alla già ricca offerta artistica della città. Grazie a queste iniziative dinamiche, Palermo si conferma una destinazione imprescindibile per chi desidera immergersi in un’esperienza artistica coinvolgente e mozzafiato.

Gallerie e spazi espositivi artistici Palermo

Palermo: culla dell’arte contemporanea

Con i suoi murales che narrano storie di storia e attualità, le rinomate gallerie d’arte che ospitano le opere di talentuosi artisti provenienti da ogni angolo del mondo e una scena culturale sempre innovativa, Palermo si consolida come un centro artistico di rilevanza globale. La città, arricchita dalla sua millenaria storia e dalla creatività dei suoi abitanti, continua a incantare e ad accogliere visitatori provenienti da ogni parte del pianeta, affermandosi come autentica culla dell’arte contemporanea.

 

Conclusioni: Palermo, Città dell’Arte e della Cultura

In conclusione, Palermo si conferma una destinazione imprescindibile per gli amanti dell’arte e della cultura. Con le sue strade animate dai murales e le sue gallerie d’arte rinomate, la città siciliana continua a stupire e ispirare, offrendo un affascinante viaggio attraverso la creatività e l’espressione artistica. Grazie alla sua vibrante scena artistica e alla sua ricca storia, avete ancora quesiti o voglia di altre ispirazioni, visitato questo post su un tour artistico a Palermo  vedrete che la capitale siciliana si rivelerà assolutamente una meta imperdibile per chi desidera immergersi nell’arte contemporanea e scoprire le molteplici sfaccettature di una delle città più affascinanti d’Italia.

Guida Gay e LGBTQIA Palermo 2024: bar, disco e spiagge

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Palermo è una città accogliente per la comunità gay e LGBTQIA+?

Assolutamente sì! Molte persone pensano che la Sicilia e Palermo non siano adatte ai gay. Sciocchezze!

A Palermo c’è una meravigliosa scena LGBTQIA+ e ora ti forniremo tutti i dettagli per vivere al meglio la nostra città!

A Palermo non ci sono solo cultura, storia e buon cibo, ma anche una vivace vita notturna e sociale per tutti! Ci sono anche molti locali e attività totalmente dedicati alla comunità LGBTQIA+.

gay and lesbian in Palermo

Locali e vita notturna, gay e queer Friendly

Siamo davvero ospitali con tutti! Nella principale città della Sicilia puoi trovare molti club, bar e proposte anche per la comunità gay e lesbo che non sono solo luoghi di intrattenimento, ma anche spazi di cultura, espressione e libertà.

Devi rimanere nel centro della città per vivere la migliore scena gay di Palermo… e puoi gustare un meraviglioso drink da Colletti e da Goccio in Via Alessandro Paternostro, nel centro storico, o una birra nel pittoresco “Exit Drinks”.

Durante l’inverno puoi anche gustare un dessert o un aperitivo al “Cha Bar”. Hai bisogno di più calore e coccole? Vai alla sauna “Maxximum Time” vicino al nostro principale teatro, il Teatro Massimo.

Stai visitando Palermo durante giugno? Partecipa al Palermo Pride, la nostra celebrazione annuale che si tiene durante il mese del Pride e che trasforma le nostre principali strade in una vivace esibizione di colori e musica!

Ok, ma passo dopo passo… partendo dal centro storico… ecco la nostra mappa per goderti la città al meglio (con un piccolo fiore indichiamo i locali gay e LGBTQIA+):

 

Non sono solo bar… sono un “salotto” per tante persone sorridenti e ospitali!

1 e 2) Botteghe Colletti e Goccio – 2 bar friendly

  • Indirizzo: Via Alessandro Paternostro
  • La piccola strada che li ospita è molto carina e pittoresca, l’atmosfera è assolutamente accogliente e internazionale, troverai palermitani e turisti e potrai gustare maravigliosi cocktail!

2) Caterina Pub / Laguna Blu – Bar lesbo per ragazze e donne

  • Indirizzo: Via Squarcialupo 19
  • Un luogo tipico e informale per la comunità lesbo di Palermo, è un piccolo bar ma puoi bere una birra e socializzare sulle scale di fronte!

3) Exit Drinks – Lo storico gay bar della città

  • Indirizzo: Piazza San Francesco di Paola 39/40
  • Vicino al Teatro Politeama, un punto di riferimento storico da oltre 25 anni, molto informale, colorato e pittoresco, qui incontrerai qualsiasi tipo di ragazzo della nostra città… adolescenti e over 60!

4) Cha – Bar e lounge friendly (solo al chiuso – suggerito per l’inverno)

  • Indirizzo: Via Velasquez 28, Palermo
  • Un’atmosfera davvero accogliente, offre una vasta selezione di tè, dolci, pasticcini e delizie culinarie.

5) Hai bisogno di rilassarti? Maxximum Time Only Men Sauna è una buona opzione!

  • Indirizzo: Via Scarlatti 3 (vicino al Teatro Massimo, nel pieno cuore di Palermo)
  • Bagno turco, sauna finlandese e tutto ciò che puoi trovare in una sauna gay!

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E se vuoi ballare? Nessun problema, Palermo offre molte soluzioni e disco per la comunità LGBTQIA+!

1) I Love Tuesday – Serata disco gay (martedì)

  • Indirizzo: Cavallerizza Club, nel centro storico, con apericena e drag show, via della Vetriera 64 Palermo
  • Perfetto per gay, lesbiche e anche per i loro amici etero!

2) EXIT 10 & Love – Serata disco gay (sabato)

  • Indirizzo: Via Ugo la Malfa 91 @ Fabric, Palermo
  • Animazione eccezionale con gogo boys e drag queens, creando un’atmosfera elettrizzante con musica e feste a tema… queeesto purtroppo non è vicino al centro, ti serve un taxi o chiedi passaggio a qualcuno in chat!

3) PopShock – Serata queer friendly (sabato)

  • Un evento itinerante (molto spesso durante la stagione invernale ai Candelai, Via dei Candelai 65, Palermo), con una lineup di DJ impressionante, perfetto per giovani ragazzi e queer!

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E cosa dire delle spiagge per LGBTQIA+?

Ovviamente hai molte opzioni! Il luogo più vicino al mare dove vanno molti queer e gay è vicino a Mondello, Addaura; è chiamata Punta Priola, puoi prendere un autobus per raggiungerlo dalla città (bus 603 quando scriviamo questo post).

Un secondo posto, un po’ più difficile da trovare, è una meravigliosa area per naturisti chiamata “Capo Gallo”, ma devi camminare un po’… se sei abbastanza forte, puoi vedere un tramonto meraviglioso da lì!

Il posto più conosciuto, ma un po’ lontano dalla città, è Balestrate (sabbia dorata e dune protette) ma hai bisogno della macchina per andare lì! E se volete allontanarvi ancora più da Palermo, in questo articolo abbiamo mappato le più belle spiagge siciliane naturiste e gay.

Speriamo di averti dato molti suggerimenti per visitare e esplorare anche questo aspetto di Palermo, non abbiamo suggerito qualche consiglio? Facci sapere via email o con un commento!

Vuoi rimanere in contatto con noi? Unisciti alla nostra pagina su Instagram o Facebook!

Soprattutto, gay, lesbiche, etero, queer, binari o non binari… benvenuti a Palermo! 😊

Spiagge naturiste siciliane: paradisi per famiglie e LGBTQIA+

splendide spiagge siciliane

La Sicilia non ci riserva solo tanta cultura, monumenti e buon cibo ma anche tansissime spiagge libere in cui il naturismo, per etero, famiglie e gay è libero e ben diffuso; spesso sono veri e propri paradisi terrestri naturali, ideali per rilassarsi e godersi qualche giorno lontani dalla routine quotidiana.

Vivere e visitare queste spiagge, compresi i laghetti e le splendide riserve naturali, significa immergersi in acque cristalline, ammirare colori vivi e vibranti e lasciarsi avvolgere dai profumi e dagli della nostra amata isola… anche questo fa parte della nostra cultura!

L’ospitalità vale anche qui, in molto posti, qualunque sia la vostra compagnia o orientamento sessuale, sarete i benvenuti. La Sicilia per sua storia recente e passata è un’isola storicamente tollerante e spesso molto inclusiva, con una lunga tradizione di accoglienza per la comunità gay e lesbo. Proprio per questo è una delle destinazioni più amate dai viaggiatori LGBTQ+ di tutto il mondo e non solo grazie al suo ricco patrimonio artistico e culturale. Quindi se cercate pace e tranquillità, e amate la natura selvaggia o l’immensità e la quiete del mare, vi consigliamo di visitare l’isola sopratutto nei mesi di giugno o settembre/ottobre, quando il clima è veramente mite e la Sicilia non è del tutto invasa dai turisti.

 

L’isola comprende 4 grandi parchi regionali e ben 76 riserve naturali ciò fa si che costituisca un vero eden per gli amanti della natura, del trekking, dell’avventura e degli sport all’aria aperta ma anche solo per godersi una buona lettura e tanto tanto sole spiaggiati. Alcune delle più belle spiagge naturiste della Sicilia si trovano proprio all’interno di queste riserve naturali.

Tra le spiagge e riserve naturali più rinomate ne elenchiamo alcune:

    • la Riserva Naturale dello Zingaro (Trapani),
    • la Riserva di Vendicari (Noto),
    • la Riserva di Cavagrande del Cassibile (Siracusa),
    • la Riserva di Torre Salsa (Agrigento),
    • quelle nel Parco delle Madonie,
    • e la Riserva delle Saline di Trapani e tanto altro…

Vediamo un pò cosa ci riservano…

splendide spiagge siciliane

Riserva Naturale dello Zingaro in provincia di Trapani

Siamo in provincia di Trapani… preparate scarpe comode e un bel cappello perchè c’è un bel pò da camminare, ma vi assicuriamo che ne vale la pena; per arrivare e accedere alla Riserva dello Zingaro è necessario pagare un ticket all’ingresso. Gli accessi a questo eden sono due, quello sud, da Scopello e quello nord dalla super vivace San Vito Lo Capo. I due ingressi distano circa 2 ore l’uno dall’altro.

La riserva dello Zingaro è stata istituita nel 1981 ed è sicuramente una delle più note e delle più affascinanti riserve naturali siciliane; conta bene 10 km di costa tra Scopello e San Vito Lo Capo che assicurano panorami mozzafiato lungo il suo sentiero che spesso è a strapiombo sul mare.

E’ accessibile ogni giorno dalle 8.00 alle 16.00.

Lungo il sentiero e la costa si trovano ben sette spiaggette e calette che sono raggiungibili sia via terra (come vi consigliamo) che via mare; sono stati tanti gli incendi che hanno piagato questo territorio ma per fortuna Madre Natura ha fatto il suo corso e garantisce colori straordinari.

Per chi? Quelle dello Zingaro sono spiagge per tutti, ragazzi, adulti, famiglie non sono dedicate esplicitamente alla popolazione gay ed LGBTQIA+ ma sono molto intime e riservate quindi ideali per chi cerca privacy e spesso adatte per fare naturismo.

 

Famiglie, gay and friends alla riserva naturale di Vendicari in provincia di Siracusa

Un vero paradiso in terra, situata tra Noto e Marzamemi, la Riserva Naturale di Vendicari si estende per oltre 1.500 ettari. Tutta la parte a Nord è frequentata da famiglie, quella a sud diventa naturista e nella parte più bassa, all’interno della riserva si trova la famosa spiaggia gay di Marianelli, un’oasi di tranquillità circondata da dune sabbiose e mandorleti.

Anche durante l’alta stagione, Marianelli rimane poco affollata e amata dai naturisti.

Sono diversi gli accessi per raggiungerla, o dal mare o dalla campagna, si deve camminare un bel pò ma il risultato vi ripagherà sicuramente degli sforzi compiuti!

laghetti di cassibile a siracusa

Riserva di Cavagrande del Cassibile (Siracusa)

Restiamo sempre in provincia di Siracusa, questa riserva di circa 10 km è famosa per i laghetti di Avola, piscine naturali dalle acque azzurre immerse in uno scenario mozzafiato. Pur non avendo spiagge naturiste o dedicate direttamente ai gay, i laghetti sono una meta ideale per chi ama la natura a tutto tondo e sono molto frequentate dalla comunità LGBTQ+.

Prima di scendere… preparate i polmoni, ricopritevi di solare e antizanzare e un bel cappello!

 

Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco

Istituita nel 1995, questa riserva copre il tratto di costa da Trapani a Marsala. Le Saline, con una storia secolare, sono oggi un’oasi del WWF e una delle aree più visitate della Sicilia per i colori e gli scenari che offrono. Le spiagge lungo il litorale della riserva, pur non dichiaratamente gay, sono perfette per rilassarsi, prendere il sole e riservano splendidi tramonti in cui le montagne di sale per strada si tingono di rosa. Altre info sulla riserva naturale delle Saline

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Eraclea Minoa e la riserva naturale di Torre Salsa (Agrigento)

Tra Siculiana Marina ed Eraclea Minoa, l’Oasi WWF di Torre Salsa è un paradiso naturale con alcune delle spiagge più belle della Sicilia, una natura verde e rigogliosa si getta nel mare!

A Eraclea Minoa si trova una rinomata spiaggia gay, caratterizzata da acque veramente cristalline e un boschetto ideale per rilassarsi nelle ore più calde.

Spiaggia le dune di San Leone (Agrigento)

La splendida Agrigento non ci riserva solo il parco archeologico con i suoi magnifici templi ma anche ampie e lunghe spiagge e una ricca vita notturna.

Di giorno ad alcuni naturisti ma sopratutto la sera le Dune costituiscono una spiaggia molto frequentata da gay sia d’estate che d’inverno; situata tra la quinta e la sesta traversa venendo da San Leone, è un luogo ideale per incontri e relax.

Vi rimandiamo ad un altro articolo specificatamente per le spiagge gay e LGBTQ+  vicine a Palermo… Addaura, Capo Gallo, Balestrate… anche lì sole, splendidi mari, naturismo e tanto divertimento.

Con queste meravigliose spiagge e riserve naturali, la Sicilia si conferma una meta imperdibile per la comunità LGBTQ+ in cerca di bellezza, tranquillità e avventura.

Viaggio a Trapani e Agrigento: arte, buon cibo e cultura!

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Viaggio a Trapani e Agrigento: vacanze indimenticabili!

Stai organizzando un viaggio a Trapani e Agrigento e vuoi sapere quali sono i luoghi artistici e culturali da non perdersi, quali sono le spiagge più belle e quali squisitezze assaggiare?! Questo è l’articolo che fa per te!

Trapani è un comune italiano, capoluogo della provincia omonima in Sicilia, che conta circa 70.000 abitanti. Questa città è conosciuta come Città del Sale e della Vela, poichè storicamente è famosa per le attività legate all’estrazione e al commercio del sale. Trapani si trova infatti in una posizione strategica, proiettata sul Mediterraneo, e vi è anche un porto, antico sbocco commerciale per Eryx (l’odierna Erice). L’economia cittadina si basa sulla pesca (anticamente quella del tonno rosso), sull’estrazione ed esportazione del marmo e sulle attività legate al commercio e al turismo. Le meravigliose spiagge di questa zona infatti la rendono adatta alle vacanze estive e in questo articolo scoprirete insieme a noi cosa non perdervi se state organizzando un viaggio a Trapani e Agrigento.

Di seguito vi presentiamo alcuni dei luoghi artistici più importanti di Trapani e Agrigento. Esplorando queste città, avrai l’opportunità di immergerti nella storia, nell’arte e nella cultura affascinante della Sicilia.

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Arte contemporanea a Trapani

Il centro storico di Trapani è un vero e proprio museo a cielo aperto, con le sue stradine pittoresche, le chiese barocche e gli edifici storici. Passeggiando per le vie del centro, potrai ammirare il caratteristico stile architettonico siciliano e scoprire gioielli come la Chiesa del Purgatorio, la Chiesa di Sant’Agostino e la Cattedrale di San Lorenzo.

Inoltre, situato nel Palazzo della Vicaria, il Museo Regionale Pepoli è dedicato all’arte e alla storia di Trapani e della regione circostante. La collezione del museo include dipinti, sculture, oggetti d’arte sacra e testimonianze archeologiche, offrendo una panoramica completa della cultura locale.

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Arte contemporanea ad Agrigento

La Valle dei Templi è uno dei siti archeologici più famosi al mondo e un patrimonio dell’UNESCO. Questo straordinario complesso archeologico ospita i resti di antichi templi greci, come il Tempio di Concordia, il Tempio di Ercole e il Tempio di Giove Olimpico.

Il Museo Archeologico Regionale di Agrigento è il luogo ideale per approfondire la conoscenza della storia e dell’arte dell’antica Agrigento. Qui potrai ammirare una vasta collezione di reperti, tra cui sculture, ceramiche, monete e gioielli, che raccontano la vita quotidiana e l’arte dei greci e dei romani che abitavano la regione.

Situato sul colle di San Nicola, il Teatro Greco di Agrigento è un antico teatro risalente al IV secolo a.C. Nonostante le rovine, è ancora possibile immaginare l’atmosfera degli spettacoli teatrali dell’epoca. Oltre alla sua importanza storica, il teatro offre anche una vista panoramica spettacolare sulla Valle dei Templi e sul mare sottostante.

La Chiesa di San Nicola è un’imponente chiesa medievale situata nel centro storico di Agrigento. All’interno, si possono ammirare affreschi, sculture e opere d’arte sacra che testimoniano il passato religioso della città.

viaggio a trapani e Agrigento

Le spiagge da non perdersi durante il vostro viaggio a Trapani e ad Agrigento

La Sicilia, con la sua costa mozzafiato e le acque cristalline, è una meta perfetta per le vacanze estive dei giovani in cerca di relax e divertimento. Nell’area di Trapani e Agrigento, si trovano alcune delle spiagge più incantevoli dell’isola, che offrono panorami mozzafiato, sabbia dorata e una vasta gamma di attività per i visitatori. In questo articolo, esploreremo le spiagge più belle di questa regione, offrendo consigli su dove trascorrere giornate al sole e godersi il mare.

viaggio a trapani e Agrigento

  1. Spiaggia di San Vito Lo Capo (Trapani): situata nella splendida località di San Vito Lo Capo, questa spiaggia è una delle più famose della Sicilia e per una buona ragione. Con la sua sabbia finissima, le acque turchesi e il paesaggio circostante dominato dal maestoso monte Cofano, questa spiaggia incanta i visitatori con la sua bellezza mozzafiato. È perfetta per gli amanti del nuoto, dello snorkeling e degli sport acquatici. Inoltre, la spiaggia ospita numerosi bar, ristoranti e locali notturni che rendono l’atmosfera vibrante, soprattutto durante l’estate.
  2. Scala dei Turchi (Agrigento): situata vicino alla città di Agrigento, la Scala dei Turchi è un’imponente formazione rocciosa che si affaccia sul mare. Questa spiaggia unica è caratterizzata da grandi scogli bianchi a gradoni che sembrano una scalinata, da cui prende il nome. È una vera meraviglia naturale che attira visitatori da tutto il mondo. Qui è possibile rilassarsi sulla sabbia dorata, fare passeggiate lungo la spiaggia e ammirare il contrasto tra il bianco delle rocce e il blu intenso del mare. La Scala dei Turchi è anche famosa per i suoi spettacolari tramonti, che creano un’atmosfera romantica e suggestiva.
  3. Spiaggia di Marinella di Selinunte (Trapani):s nei pressi del sito archeologico di Selinunte, la spiaggia di Marinella è un vero gioiello nascosto. Con il suo arenile dorato e le acque cristalline, questa spiaggia offre un’esperienza di relax e tranquillità lontano dalle folle. È l’ideale per coloro che cercano una spiaggia più intima e isolata. Dopo una giornata al sole, i visitatori possono esplorare il sito archeologico di Selinunte, che ospita i resti di antichi templi e rovine affascinanti.
  4. Spiaggia di Scala dei Turchi (Trapani): non confondetela con l’omonima spiaggia di Agrigento, questa Scala dei Turchi si trova nel territorio di Realmonte, nella provincia di Agrigento. Questa spiaggia incantevole è famosa per le sue rocce bianche che formano una sorta di scalinata naturale verso il mare. Gli amanti della fotografia troveranno qui un vero paradiso, grazie alla bellezza suggestiva del paesaggio. Durante la bassa marea, è possibile passeggiare sulle rocce e ammirare la vista panoramica sulla costa circostante.
  5. Spiaggia di Torre Salsa (Agrigento): Situata all’interno della Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa, questa spiaggia incontaminata è ideale per gli amanti della natura e delle lunghe passeggiate sulla spiaggia. Con le sue dune di sabbia, la vegetazione mediterranea e le acque cristalline, offre un ambiente selvaggio e incontaminato. La spiaggia è gestita dal WWF e preservata per proteggere la flora e la fauna locali. È possibile fare escursioni nella riserva e ammirare la ricca biodiversità che caratterizza questa zona.

viaggio a trapani e Agrigento

Trapani e ad Agrigento vantano alcune delle spiagge più belle della Sicilia, che offrono una varietà di esperienze indimenticabili per i giovani in cerca di avventure balneari. Dalle famose spiagge di San Vito Lo Capo e Scala dei Turchi alle gemme nascoste come Marinella di Selinunte e Torre Salsa, queste destinazioni promettono panorami spettacolari, acque cristalline e un’atmosfera vibrante. Che tu sia alla ricerca di sport acquatici, relax o escursioni naturalistiche, l’area di Trapani e Agrigento sarà in grado di soddisfare tutte le tue aspettative per una vacanza indimenticabile al mare.

Le bontà culinarie da non perdersi a Trapani e Agrigento

Trapani e Agrigento sono rinomate anche per la loro deliziosa cucina. Ecco alcune ricette tipiche della zona e alcuni posti dove poter gustare piatti autentici:
  trapani e Agrigento

Ricette tipiche:

  1. Couscous di pesce: il couscous di pesce è uno dei piatti più emblematici della cucina siciliana. A Trapani, puoi assaggiare una versione autentica di questa prelibatezza a base di semola di grano duro, pesce fresco (come gamberi, calamari e pesce spada), pomodori, cipolle, spezie e prezzemolo. È un’esplosione di sapori mediterranei che sicuramente ti lascerà soddisfatto.
  2. Busiate trapanesi: le busiate trapanesi sono una tipica pasta fresca siciliana a forma di riccioli. Solitamente, vengono accompagnate da un sugo di pomodoro, ricotta salata grattugiata e basilico fresco. Questo piatto semplice ma delizioso rappresenta perfettamente la tradizione culinaria di Trapani.
  3. Arancini: gli arancini sono una specialità siciliana amata da tutti. Sono palline di riso ripiene con ragù di carne, piselli, formaggio e mozzarella, successivamente impanate e fritte. Puoi trovare arancini in vari posti, tra cui rosticcerie, panifici e ristoranti. Sono uno spuntino perfetto da gustare durante una giornata in spiaggia.
  4. I cannoli di Dattilo: poco prima dell’uscita per trapani ve         nendo da Palermo trovi un posto che si chiama Dattilo, cerca lì i cannoli. Prendetene uno per due persone perchè rimarrete shoccati dalle misure!

trapani e Agrigento

Vi è piaciuto questo articolo?! Fateci sapere come sono andate le vostre vacanze, dove avete alloggiato e cosa avete mangiato di buono! Volete cogliere l’occasione per visitare Palermo? Ecco il nostro articolo sull’arte contemporanea palermitana! La Sicilia è magica, siamo certi che non ve ne pentirete!!!

Call per grafici e illustratori: Mostrami 4 Valigia dell’attore

call per grafici e illustratori mostrami 4 valigia

C’è una nuova opportunità: una call per giovani illustratori e grafici promossa da Mostrami in collaborazione con l’accademia di spettacolo La Valigia dell’attore che gestisce una scuola con sede a Palermo di talenti del cinema, del teatro, del canto e del musical. L’obiettivo è creare una grafica che racconti i valori dell’accademia e ne rappresenti la storia e il futuro.

La scuola si basa su valori di professionalità, impegno, confronto e condivisione, che dovranno essere declinati nella nuova rappresentazione visiva. Non perdere l’occasione di dimostrare il tuo talento e di collaborare con un’associazione no profit che è attiva con produzioni nazionali e internazionali!

 

I DESTINATARI DELLA CALL

La call è aperta a tutti i  grafici e illustratori residenti in Italia, senza limiti di età.

call per grafici e illustratori mostrami

IL TEMA

L’accademia di spettacolo “La Valigia dell’attore da Palermo a Roma” è stata fondata due anni fa dall’attore e regista teatrale Ugo Bentivegna con l’obiettivo di condividere la sua esperienza ventennale attraverso l’insegnamento della recitazione e la specializzazione in tutte le discipline dello spettacolo per bambini, ragazzi e adulti. La scuola offre lezioni di dizione, canto, danza e movimento scenico e si concentra sull’esplorazione e la gestione dell’individuo in un clima di relazione, fiducia, ascolto e condivisione, con l’obiettivo di essere il più inclusiva possibile.

Questa call in collaborazione con Mostrami invita i giovani grafici e illustratori ad analizzare e comprendere a fondo i valori e il mondo della scuola palermitana e di declinarli artisticamente in una grafica o illustrazione del nuovo logo dell’organizzazione che verrà utilizzato in tutta la comunicazione digitale e off line.

Per quanto riguarda i colori prevalenti, ad oggi tanto uso del bordeaux (#3D3D3D) un ricorso all’arancione  (#FF7000), il bianco e le tonalità di grigio (#323232; #828282; #C8C8C8; #F0F0F0). Questi sono dunque i colori ad oggi spesso utilizzati; potrete certamente usare altri colori e gradienti ma l’invito è a non eccedere 🙂

Questo il logo che fino ad oggi ha caratterizzato la scuola:

call per grafici e illustratori - logo valigia dell'attore

I PREMI

Il vincitore del concorso riceverà un premio in denaro di €300 lordi + un buono (personale o da regalare) per un corso di tre mesi in accademia. Altre due grafiche/illustrazioni saranno premiate con un buono sempre per lo stesso corso di tre mesi attivabile entro il 30/09/2023.

 

IL REGOLAMENTO

Per partecipare al concorso, è necessario iscriversi alla mailing list dedicata tramite il modulo sottostante. Dopo l’iscrizione, verranno fornite le istruzioni per la candidatura, tra cui il modulo da compilare con i dati biografici, l’immagine dell’opera candidata (o di più opere) e una breve descrizione del progetto inerente al tema del concorso (minimo 200 caratteri).

La partecipazione è gratuita e gli artisti possono presentare più di un progetto. Al vincitore sarà richiesto di fornire un file ad alta definizione (vettoriale) del progetto candidato.

A decretare i vincitori sarà una giuria composta dai docenti dell’Accademia, oltre al conteggio dei like raccolti su Instagram. Tutte le creatività candidate saranno infatti postate temporaneamente sul profilo Instagram di Mostrami e la graduatoria definitiva sarà determinata al 40% dai like ricevuti e al 60% dal team della scuola. Saranno poi i responsabili di Mostrami e il Direttore dell’Accademia, Ugo Bentivegna a definire le tre grafiche vincitrici.

 

LE SCADENZE

Il concorso si chiude il 24 maggio alle 23:59!

Vi arriverà una mail di conferma della candidatura, gli artisti vincitori saranno contattati direttamente attraverso email e alla fine del contest sarà pubblicato un post con l’esito!

 

Siamo a vostra disposizione! Per info o dubbi nel compilare il modulo di iscrizione, scrivere a info@mostra-mi.it

 

Cosa vi resta da fare? Correte al sito web dell’Accademia La Valigia dell’attore… e poi non vediamo l’ora di vedere i vostri lavori! In bocca al lupo!

ISCRIVITI ALLA MAILING LIST PER RICEVERE IL FORM DI PARTECIPAZIONE, ALLA CONFERMA DI ISCRIZIONE (QUINDI CONTROLLATE LA POSTA IN “SPAM” O “PROMOZIONI” PER RICERCAR ELA NOSTRA MAIL AUTOMATICA E RICONFERMATE L’ISCRIZIONE CON IL VOSTRO INDIRIZZO EMAIL, RICEVERETE IL LINK PER IL MODULO DI CANDIDATURA (COLORO CHE GIà RISULTANO ISCRITTI NEL NOSTRO DATABASE POTREBBERO RICEVERE UN MESSAGGIO DI ERRORE; VI BASTERà SCRIVERCI A INFO@MOSTRA-MI.IT E VI MANDEREMO TUTTO IL MATERIALE PER CANDIDARE IL VOSTRO LAVORO):

 

 

State visitando la parte orientale della Sicilia? Beh l’atmosfera di Catania è nota per la sua calorosa ospitalità, rendendo la città un luogo in cui tutti sono ben voluti e accolti e di certo questo vale anche per la comunità LGBTQ+.

Vi segnaliamo alcuni punti di ritrovo indicandovi che la scena gay è molto viva in zona quindi i locali e i posti potrebbero cambiare di stagione in stagione:

Buio Wine Cocktail Bar – Bar gay – Indirizzo: Via Barone della Bicocca, 20 – Catania

Ottimi drink e spesso anche musica dal vivo; è un bar frequentato durante tutto l’anno, ma è particolarmente vivace in estate, quando le strade circostanti si animano di vita e allegria.

Nievski – Bar gay –  Indirizzo: Via Alessi, 15 – Catania

Nievski è uno storico punto di riferimento storico per la comunità gay di Catania, situato nel cuore pulsante della città… visitate la scalinata e scendetela sentendovi un po’ divi o dive… è un luogo di ritrovo molto amato dalla comunità gay locale, perfetto per socializzare e incontrare turisti e locals soprattutto d’estate.

Le Capannine alla plaja di Catania

Tante piste, lettini, ombrelloni, plachi e palchetti per un’atmosfera coinvolgente e divertente sia d’estate che d’inverno!

Fallo è Bello – Serata gay (Sabato)
DJ di fama e animazioni tematiche che rendono ogni evento unico;  durante i mesi estivi, l’evento si tiene in Viale Kennedy 1. In inverno, invece, si sposta al Supercinema, in Via Gisira.

Terme d’Achille e South Factory Club (SFC): saune gay
Per chi cerca un’esperienza più intima e rilassante, Catania offre due saune gay: le Terme d’Achille e il South Factory Club (SFC). Questi luoghi non sono solo spazi dove rilassarsi e rigenerarsi, ma anche importanti punti di incontro per la comunità LGBTQ+.

Terme d’Achille: Via Tezzano 13 – Catania
South Factory Club (SFC): Via Fischetti, 10 – Catania

 

Volete lasciare Catania e spostarvi nel messinese? Ecco un suggerimento per gay e tutta la community LGBTQ+ a Messina

OMD – Serata gay
OMD, abbreviazione di “Oh mio Dio!”, è una delle serate del sabato più vivaci di tutta la Sicilia… i ragazz* di tutta l’isola si muovono per questa serata. Con spettacoli di drag queen, DJ che suonano fino a tarda notte e un’animazione straordinaria, il sabato sera a Messina si trasforma in un evento indimenticabile.

 

Ma arriviamo al cloù della zona… locali gay a Taormina
Taormina è una cittadina cosmopolita che attira visitatori da tutto il mondo, il che conferisce alla sua vivace scena gay un carattere unico, pur mantenendo il fascino locale.

Situata sulla costa orientale della Sicilia, con il suo mix di storia, cultura e bellezze naturali, Taormina è una delle destinazioni più affascinanti di tutta la Sicilia… si un po’ cara ma vale la pena visitarla.

Taormina ha una lunga storia e tradizione di accoglienza verso la comunità LGBTQ+.

Già nel XIX secolo, la città divenne una destinazione popolare per figure come Oscar Wilde e Truman Capote, che trovavano nella bellezza e nella discrezione della città un rifugio sicuro dove poter vivere liberamente le proprie vite. Questa tradizione di apertura e tolleranza ha continuato a crescere, facendo di Taormina una delle destinazioni più gay-friendly del Mediterraneo.

La città, con i suoi pittoreschi vicoli, il famoso Teatro Greco e le viste mozzafiato sull’Etna, non è solo un luogo da visitare per i suoi monumenti storici e le spiagge, ma è anche un punto di riferimento importante per il turismo gay-friendly: un mix di bar, ristoranti, club e spiagge dove la comunità LGBTQ+ può sentirsi accolta e libera di esprimersi.

  1. Shatulle Lounge & Club

Situato nel cuore di Taormina, Shatulle è uno dei principali punti di riferimento per la vita notturna LGBTQ+ della città. Questo elegante lounge bar e club offre un ambiente sofisticato e accogliente e anche frequenti serate a tema, spesso dedicate alla comunità LGBTQ+. Ha una terrazza che offre una vista mozzafiato sulla costa… non potete perderla!

  1. Bar San Giorgio

E’ situato nella centralissima Piazza Duomo, e durante l’estate, il bar si riempie di turisti e residenti, creando un’atmosfera vivace e allegra etero, gay e friendly. È il luogo perfetto per sorseggiare un aperitivo al tramonto, mentre si osserva la vita che scorre nel cuore pulsante della città.

  1. Q Lounge Bar

Siamo ancora in centrissimo, situato su Corso Umberto, la via principale di Taormina, questo bar è un luogo chic e contemporaneo: cocktail super creativi e musica dal vivo all’insegna della massima accaglienza.

  1. Andreas Restaurant & Lounge

Non solo cocktail, Taormina è ottima anche per una cena raffinata in un ambiente gay-friendly. Con una vista spettacolare sull’Etna e sul mare, Andreas offre una cucina di altissima qualità, un servizio impeccabile e un’atmosfera rilassata e inclusiva.

Altro punto di riferimento è l’Irish Pub O’Seven, un locale gay-friendly – su Corso Umberto, all’angolo con Largo la Farina 6. Si lo sappiamo… un Irish pub non è il primo posto a cui si pensa quando si parla di bar gay, ma con esso Taormina ospita molti turisti del Nord Europa, e l’O’Seven è un ottimo luogo per incontrare persone nuove, ascoltare musica dal vivo, e per gli amanti di diverse discipline guardare eventi sportivi in TV,

Ancora visitate Siculishh e Morgana Lounge Bar

Beh a volte basta solo passeggiare… Fare cruising a Taormina è facilissimo in estate, quando tutti si riversano in strada dopo il tramonto. Corso Umberto è il luogo giusto dove incrociare sguardi di altri ragazzi e ragazzotte provenienti da tutto il mondo.

Passiamo dai club e dai bar ad alcuni degli eventi più noti dedicati alla comunità LGBTQ+:

  1. Taormina Film Fest

Presenta un’ampia selezione di film internazionali, molti dei quali trattano temi legati alla diversità e all’inclusione. Proiezioni, dibattiti e feste creano un ambiente dinamico e inclusivo per tutti nella spelendida cittadina!

  1. Gay Pride Taormina

Non il solito Pride… qui l’atmosfera è veramente paradisiaca!

 

Ma non solo serata ed eventi gay a Taormina, anche spiagge LGBTQ+ e Friendly

  1. Isola Bella

E’ una delle spiagge più famose e affascinanti di Taormina, e una delle più amate dalla comunità LGBTQ+ da tempo immemore. Isola Bella è una piccola isola collegata alla terraferma da una sottilissima striscia di sabbia, ciò la rende un vero paradiso naturale, con acque trasparenti e cristalline e una vegetazione rigogliosa e lussureggiante.

  1. Spiaggia di Mazzarò

Situata proprio sotto il promontorio di Taormina, la Spiaggia di Mazzarò è un’altra destinazione popolare tra i turisti LGBTQ+, sabbie dorate e un mare blu blu azzurro, meno nota di Isola Bella ma forse proprio per questo più affascinante. Tips: snorkeling e esplorazioni delle numerose grotte marine di quest’area

  1. Baia delle Sirene

Tritoni, sirenette e sirenoni…. Questa baia è quella giusta per voi! Situata lungo la costa, poco distante dal centro di Taormina; ottima per un’intera giornata di relax al mare, lontano dalle masse oceaniche che spesso animano Taormina.

 

Speriamo che il nostro digest vi sia stato utile e leggete questi articoli se volete lasciare la parte orientale della Sicilia per dedicarvi a un tour di Palermo o comunque nella sicilia occidentale? Troverete consigli, locali, ristorante, serate e posti esclusivi veramente per tutti i gusti e gender, la Sicilia rimane campione di accoglienza e inclusione!

 

 

Giardini – Naxos, splendida meta turistica e balneare in Sicilia

collage giardini naxos

Oggi vi parleremo di Giardini – Naxos , una splendida meta turistica e balneare della Sicilia. Si trova in provincia di Messina ed è vicina a Taormina. Siamo sicuri che susciterà la vostra curiosità!

La città

Anticamente, la città si chiamava solo ”Giardini”. Il consiglio comunale, su proposta della Pro Loco, decise di aggiungervi ”Naxos”, perchè è stata la prima colonia greca in Sicilia. Nel 734, alcuni coloni calcidesi fondarono quello che è stato considerato per molto tempo il primo insediamento greco in Sicilia. Alla colonia venne attribuito il nome di Naxos, come l’omonima isola nel Mar Egeo. Sebbene fosse un centro di piccole dimensione, mantenne alto il suo valore simbolico: venne costruito un altare in onore di Apollo Archegetes ed era il punto di partenza degli ambasciatori greci quando facevano ritorno in madrepatria. A partire dall’800, si svilupparono, oltre alla pesca, attività legate all’agricoltura, specie di agrumi, alla lavorazione del ferro battuto e della ceramica. Culla di antiche civiltà mediterranee e meta turistica d’avanguardia del meridione d’Italia, la città di Giardini – Naxos possiede un’ampia zona archeologica con annesso il relativo museo.

La Grotta Azzurra

Il mare con le sue acque cristalline e pulite, lo splendido lungomare e la pulizia delle spiagge sono apprezzati da tutto il mondo. Di sera, quest’ultime diventano ancora più incantevoli grazie ad un impianto di illuminazione che ne risalta gli scogli, valorizzandone anche i punti più remoti dell’arenile. Al visitatore, pertanto, viene offerta un’atmosfera particolare, dove le luci della baia si riflettono sulla superficie dell’acqua. Famosissima e degna di nota è anche la Grotta Azzurra, dentro la quale si possono ammirare numerosi tipi di organismi marini, tra cui il falso corallo, le stelle marine e il parazoanthus, meglio conosciuta come la margherita di mare.

Festa della Madonna: S. Maria Raccomandata

Celebrata solennemente l’8 settembre, giorno della natività di Maria, la festa, tuttavia, si articola in più giornate. L’annuncio è dato il 25 agosto e nella novena dal 30 agosto al 7 settembre, in cui da alcuni anni si ricorda il legame della Raccomandata con i marinai. Il 7 settembre è il giorno dedicato alla discesa del simulacro sui binari, per essere intronizzata dopo l’accoglienza simbolica del parroco. L’offerta dei fiori e il bacio alla statua completano la cerimonia. L’8 settembre, infine, si esegue l’offerta del cero da parte del sindaco a nome della città e l’offerta dei doni da parte dei pescatori. Dopo la messa serale, segue l’uscita del simulacro ed inizia la processione per le vie del paese. Il saluto e la benedizione con la reliquia concludono la processione. Il 9 settembre la salita del simulacro all’altare maggiore, sede abituale della Raccomandata, conclude i festeggiamenti.

Qui potete trovare altre informazioni riguardanti questo piccolo angolo di paradiso siciliano.

Per altre curiosità, seguiteci sul nostro sito. Per rimanere aggiornati, iscrivetevi alla nostra newsletter!

Giardini – Naxos è un luogo meno conosciuto e un po’ nascosto, ma siamo sicuri che le sue bellezze faranno breccia nel vostro cuore.

Murales in Sicilia: la street art da non perdere!

I murales sono da sempre una forma d’arte che colora e abbellisce le nostre città. Possono essere colorati, in bianco e nero, astratti, figurativi. Alla portata di tutti, si trovano in vie, piazze o cunicoli. Gli street artists si ispirano a tematiche attuali o a scene di vita quotidiana, il tutto condito da uno sguardo originale e contemporaneo. Avete quindi capito che oggi vi parleremo di murales, in Sicilia, la street art da non perdere!

In questi giorni l’artista Neve ha fatto riparlare di street art in Sicilia, più specificatamente a Palermo….con l’ottavo murales per il quartiere dello Sperano nella periferia del capoluogo. L’autore è famosissimo ai più, noto per il mondo di sogno ha voluto dare un pò del suo mondo onirico all’organizzazione creativa Sperone167 (vi amiamo!!!!).

Trebel a Cinisi

Nel cuore di Cinisi, comune di 12 mila abitanti in provincia di Palermo, è stato realizzato un meraviglioso murale. Rappresenta una giovane donna con le ali di una farfalla, che ricordano la Sicilia. L’opera è stata realizzata dallo street artist Beny Vitale, in arte Trebel, in zona Mulino, una delle principali arterie del paese. Il murales è stato realizzato nell’ambito di un progetto di sensibilizzazione al tema dell’immigrazione. L’artista racconta: “Il murale racchiude in sé bellezza e degrado, l’espressione della ragazza è ambigua perché il suo volto esprime serenità, un senso di turbamento, ma anche di forza”.

Giovanni e Paolo

Questo murale a Palermo, intitolato “Giovanni e Paolo“, è stata realizzato dagli artisti siciliani ROSK e LOSTE a Palermo, in onore di due grandi amici, eroi e simbolo dell’antimafia: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. I due street artist hanno riprodotto la foto icona della rinascita della Sicilia contro la mafia, del 1992, realizzata dal fotoreporter Tony Gentile. La foto immortala i due uomini durante la presentazione della candidatura alla Camera dei deputati del collega Giuseppe Ayala.
Due persone che hanno sacrificato la propria vita per mantenere fede ai propri valori e principi. Due uomini che credevano nello Stato, che non si sono mai tirati indietro. Uno scatto che ha dato il via a quella presa di coscienza del popolo siciliano, tramutatasi poi in rabbia e in protesta. Una ribellione contro la mafia e contro quella parte delle Istituzioni che aveva abbandonato la Sicilia al loro tragico destino. Una rivoluzione per non far dimenticare lo “spirito di servizio”, i valori, i principi e il grandissimo sacrificio di questi due grandi uomini.

Questo è uno dei tanti murales in giro per il capoluogo siciliano, date un occhio anche a questo articolo dedicato alla street art e al contemporaneo di Palermo.

Peppino Impastato

Questo murale è opera di Vincenzo Magno, in arte ViM. E’ stato realizzato nel maggio 2015, in uno dei cavalcavia della Circonvallazione di Catania. L’intervento artistico raffigura il giornalista e scrittore Peppino Impastato, ucciso dalla Mafia il 9 maggio del 1978. L’idea del progetto nasce su iniziativa degli studenti dell’Istituto Galileo Galilei per omaggiare l’uomo, simbolo di coraggio e legalità, per sensibilizzare tutte le future generazioni. Si tratta di un’opera che rispecchia lo spirito del giornalista cinesino simbolo di coraggio, perseveranza e legalità. Il messaggio è chiaro: la mafia uccide, il silenzio pure!

Mauro Castagno

“Noi non vogliamo trovare un posto in questa società ma creare una società dove valga la pena avere un posto”. Questa celebre citazione di Mauro Rostagno campeggia sul muro su cui è stato raffigurato l’inconfondibile volto del giornalista, vittima di un agguato mafioso nel 1988. L’opera è stata realizzata sul muro di una abitazione privata. L’iniziativa deriva dal Comune di Erici stesso, insieme all’Associazione Libera, a conclusione della settimana della memoria. L’evento, chiamato “i mille volti della legalità”, ha coinvolto tantissimi studenti, che hanno partecipato con entusiasmo, a dimostrazione che esiste una generazione pronta a impegnarsi per una nuova società!

Astro Naut

L’opera, realizzata dallo street artist spagnolo Astro Naut, è stata creata con l’obiettivo di rendere i luoghi di aggregazione più accoglienti, valorizzando i giovani artisti. Astro Naut ha voluto rappresentare i valori della pace, dell’accoglienza e della solidarietà che dominano la terra di Lampedusa. Nella sua opera, vi sono due mani tese in cerca di un “incontro” ed un abbraccio con uno sfondo celeste, un richiamo esplicito ai colori del mare.

Lo sguardo sul mare

All’interno del porto di Catania, si trovano 8 enormi silos granari in cemento. Costituiscono uno dei più grandi allestimenti di Street Art mai realizzato nel mondo. L’imponente opera, un murales di 30×64 m è stata ideata dall’artista Vhils. L’opera, definita “il più grande sguardo sul mare”, rappresenta il volto di un uomo che scruta l’orizzonte, simbolico segno di accoglienza rivolto a tutti i popoli collegati alla Sicilia dal mare. Lo sguardo benevolo e rassicurante simboleggia la vicinanza a tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Grazie al successo ottenuto, in futuro verrà realizzato in Libano un secondo ritratto che “guarderà” l’uomo dei silos del porto di Catania. In un’era in cui gli egoismi hanno costruito barriere, l’opera supera i limiti geografici ed offre spunti di riflessione su come l’uomo, quando guarda lontano, annulla le distanze.

Murales e Ritratti su commissione – Il servizio con il nostro partner Mostrami

Con un murales puoi dare un tocco creativo ad una parete della tua casa, al tuo ufficio o alla saracinesca del tuo negozio! Se invece non sai cosa regalare a una persona cara o vuoi conservare un ricordo speciale prova con un ritratto fatto apposta per te! Il nostro partner Mostrami da sempre si propone di portare la giovane arte emergente nel quotidiano; per questo gestisce un progetto di dipinti murali su commissione e uno di ritratti su commissione. Con un murales puoi personalizzare e rendere interessanti e dinamici spazi della tua quotidianità. Con questo nuovo servizio di Mostrami non solo ti avvicinerai al mondo dell’arte, ma aiuterai anche un giovane artista emergente a diffondere il suo talento! Con Dipingimi: ritratti su commissione potrete commissionare una vera opera d’arte, realizzata a misura per ciascuno di voi, scegliendo direttamente la tecnica e le caratteristiche dell’opera che vorrete ricevere.

Per tutte le informazioni visitate la pagina dedicata di Mostrami e non esitate a contattarli!

Affidandovi al collettivo di Mostrami di oltre 1300 artisti avrete la possibilità di realizzare un’opera progettata ad hoc per voi, sia per arricchire le pareti della vostra abitazione che per diffondere l’immagine della vostra attività commerciale!
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Abisso, il nuovo murales per la rinascita di Ravanusa

Cosa vedere a Ravanusa? I primi passi di un processo di valorizzazione territoriale che mira ad esaltare le sue bellezze attraverso l’arte e la cultura.

 

Facciamo un passo indietro! Ravanusa è una cittadina in provincia di Agrigento, vicinissima alle destinazioni turistiche più amate della Sicilia caratterizzate da litorali di sabbia finissima e scenari unici al mondo per patrimonio artistico e storia. Si trova a poco più di 20 km dalla costa marittima e si caratterizza da una forte vocazione nella produzione vitivinicola. Da qualche settimana, accanto al museo archeologico, agli ambienti scavati nella roccia del monte Saraceno risalenti al protostorico e ai percorsi immersi nella natura, Ravanusa vanta un’opera d’arte murale che avvolge lo spettatore e lo catapulta in una fase di rinascita.

 

 

UN TERRITORIO DA VALORIZZARE

La situazione di pandemia che stiamo vivendo, spinge molti a guardare i propri territori da una diversa prospettiva. C’è chi è stato grato di avere una casa circondata dalla natura dove poter passare il lockdown più tranquillamente, chi meno grato per averlo trascorso in un piccolo appartamento di una grande città, e chi, non avendo più un lavoro o potendo lavorare da remoto, è tornato dal Nord Italia ai luoghi di nascita, raggiungendo la propria famiglia. Proprio questa è stata la scintilla che ha portato il comune di Ravanusa a chiedersi come incentivare le persone a rimanere una volta terminato il periodo di chiusura. La risposta non è stata difficile da trovare perché era sotto gli occhi di tutti: quello che rimaneva da fare era adoperarsi per esaltare le bellezze del territorio e far riscoprire, in questo modo, il suo patrimonio. La prima componente riscoperta a Ravanusa è stata la creatività!

 

 

UNA NUOVA OPERA D’ARTE: IL MURALES DI LIGAMA

L’amministrazione comunale ha visto nella grande facciata di un edificio popolare della cittadina, la potenzialità di trasformarsi in una tela dove qualcuno potesse dare sfogo al proprio lato artistico. È stato così che in collaborazione all’associazione “On-Off”, che tra gli obiettivi principali si pone la rigenerazione urbana attraverso il dinamismo culturale creato dall’arte contemporanea, nasce  il murales “Abisso”. L’opera ritrae un giovane ragazzo semidisteso con le braccia appoggiate al suolo e lo sguardo rivolto verso il basso, nella direzione di una sorgente d’acqua. Ciò che cattura la sua attenzione però, non è la sua immagine riflessa, bensì lo spettatore posto nel vuoto architettonico al di sotto della parete dipinta che viene inglobato nell’opera. Il ragazzo dipinto è un moderno Narciso, che in un periodo di isolamento e distanziamento come quello che ci ha travolti, è più affascinato dal rivolgere la propria attenzione agli altri piuttosto che a se stesso. Nell’opera murale riecheggiano, però, anche altri significati simbolici tra cui la parola “sogno” che traspare scritta sulla maglietta del soggetto protagonista, richiamando il desiderio di veder rinascere il territorio di Ravanusa, e l’acqua, che rappresenta la salvezza e un nuovo inizio.

 

LIGAMA, UN ARTISTA AL SERVIZIO DELLA SICILIA

L’autore di quest’opera maestosa e significativa è un giovane artista siciliano di grande talento, Ligama (Catania, 1986). Incuriositi dal suo stile e dalla scelta delle superfici che travolge di nuova luce attraverso la sua arte, gli abbiamo posto delle domande per farci raccontare meglio i suoi lavori e la sua esperienza a Ravanusa.

 

Come pensi i ravanusani abbiano accolto l’opera “Abisso” nel proprio territorio?

Ogni volta che realizzo un’opera l’iniziale e comprensibile scetticismo lascia giorno dopo giorno spazio allo stupore, alla curiosità, all’interpretazione fino all’interiorizzazione di quell’immagine. Dalle espressioni che trapelavano dietro le mascherine penso che anche a Ravanusa il processo sia stato analogo. 

La facciata di un edificio popolare come i ruderi delle campagne siciliane su cui troviamo molte delle tue opere, non sono superfici convenzionalmente scelte per essere trasformate in opere d’arte. In base a quali fattori selezioni gli spazi su cui dare sfogo al tuo genio creativo?

Dal 2017 ho intrapreso un viaggio attraverso la Sicilia alla ricerca di oggetti magici da trasformare per cambiare la percezione delle cose. Un viaggio di riappropriazione attraverso la pittura. Un’indagine sul mio territorio, per conoscere la storia dei luoghi e ricucire i tessuti connettivi di nuove geografie. Gli interventi pittorici segnano questo viaggio e segnalano ogni passaggio; gli oggetti ricevono nuove informazioni che interagiscono con quelle accumulate nel tempo e diventano oggetti temporali. Dando vita a un tempo nuovo. Mutabile anch’esso. Questo è il motivo per cui lavoro molto con i ruderi che sono parte integrante del paesaggio siciliano. Sono stati case, magazzini, stalle, rifugi o ripari. Testimoniano una civiltà perduta ed esistono nella memoria della collettività solo nello stato di abbandono in cui li ho conosciuti. Uno stato di eternità apparente che sospetto non possiedano. È solo una sensazione di chi guarda. Questi oggetti, che mi sono stati consegnati erroneamente come eterni e immutabili, sono ora oggetto di un processo di cambiamento che ho messo in atto attraverso un’azione pittorica. Una serie d’interventi trasformativi radicali il cui scopo è renderli reali aggiornando il repertorio d’informazioni che contengono, per rinnovare le proprietà delle relazioni con il tempo e lo spazio che quel paesaggio ha stabilito consegnandosi ai ricettori visivi umani. L’intervento pittorico consiste nell’utilizzare codici colore elaborati in co-creazione con un algoritmo di intelligenza artificiale che traduce dati scientifici di sequenze sonore raccolti ed elabora una nuova teoria del colore. “Uncommissioned Landscape Manipulation” è un lavoro che vuole segnare la fine di un tempo percepito inesatto rimettendo in relazione gli elementi che lo compongono per provare a manipolare la durabilità del reale e osservare il frutto delle nuove relazioni che essi stabiliranno con gli uomini.

 

Il murales “Abisso” è il primo tassello per valorizzare e arricchire con nuovi stimoli il comune di Ravanusa dove l’arte e la creatività sono state le prive leve utilizzate per innescare un processo di rinascita. L’opera muraria si fa spazio tra le ricchezze della cittadina facendole risplendere attraverso una nuova luce che possa far comprendere a tutti le potenzialità di un territorio in continuo miglioramento. Cosa vedere a Ravanusa? Inseritela tra le tappe del vostro prossimo itinerario nella provincia di Agrigento; siamo certi che con l’arte e la cultura di quel territorio rimarrete veramente sorpresi!

RisuonaItalia a Palermo: l’evento musicale da non perdere!

Oggi vi vogliamo parlare di un bellissimo progetto musicale da non perdere… RisuonaItalia. Tante piazze, una sola comunità 2020!

RisuonaItalia. Tante piazze, una sola comunità” sarà una grande manifestazione promossa da ACRI, in occasione della Giornata europea delle fondazioni. Le voci e gli strumenti di tantissimi bambini riempiranno simultaneamente 50 piazze di tutta Italia per un evento all’insegna della musica e della condivisione. L’iniziativa vuole essere un’occasione per esortare a ripartire uniti e per ricordare la vitale importanza dei più piccoli all’interno della comunità. Da Torino a Palermo, la musica si trasforma nel mezzo per diffondere solidarietà e per contrastare il sempre più diffuso fenomeno della povertà scolastica. Per molti ragazzi la musica è un mezzo di riscatto e di opportunità di realizzare i propri sogni.

RisuonaItalia arriva a Palermo

Per l’occasione, lunedì 28 settembre 2020 alle ore 16:30 a Palazzo Branciforte di Palermo si riuniranno il coro della Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni, il coro di voci bianche del Teatro dei ragazzi e l’Orchestra Quattrocanti: tutti insieme eseguiranno l’Inno alla gioia e l’Appello dei diritti. Un’occasione di unità e collaborazione per le orchestre, i cori e tutta la comunità cittadina, con il contributo di Fondazione Sicilia e Con i Bambini.

Alle 11 del 1° ottobre 2020, gli scatti dell’esecuzione dell’Inno alla Gioia verranno condivisi in contemporanea da tutti i partecipanti dell’evento, grazie alla partnership di TGR Rai, mentre alle 17 sarà possibile vedere il video del concerto.

Palazzo Branciforte in musica

I ragazzi di Palermo avranno modo di esibirsi all’interno dello splendido Palazzo Branciforte, sede di Fondazione Sicilia: una scelta simbolica coerente con l’idea di portare i più piccoli al centro e di circondarli di bellezza, arte e cultura.

Il concerto

Oltre al famosissimo Inno alla Gioia ripreso da Beethoven – inno ufficiale della Comunità Europea – i ragazzi eseguiranno l’inno l’Appello dei diritti, scritto dal Centro Tau assieme a Rai Ragazzi con la collaborazione del Teatro Massimo di Palermo. La scelta dei due brani è rappresentativa del messaggio lanciato per l’evento: dare più ascolto ai giovani e ai più piccoli, dei quali troppo spesso vengono ignorati i diritti.

I cori e le orchestre

Il concerto è una grande occasione di collaborazione tra i ragazzi del coro della Comunità educante Zisa Danisinni, l’Orchestra e il coro Quattrocanti e infine il Coro e orchestra Teatro dei ragazzi.

Potete trovare maggiori informazioni sul sito di questa iniziativa musicale e sul sito di Fondazione Sicilia! Non perdetevi altre novità sul nostro sito. Iscrivetevi alla nostra newsletter per rimanere aggiornati sugli eventi futuri in Sicilia!

Non mancate all’evento RisuonaItalia, vi aspettiamo a Palazzo Branciforte!

Una nuova Sicilia tra curiosità e iniziative

La Sicilia è terra di storia, cultura, arte e tradizione. I suoi paesaggi, i suoi colori e i suoi profumi sono invidiati in tutto il mondo. Ma una nuova Sicilia tra curiosità e iniziative è pronta ad accogliervi a braccia aperte! Oggi vi portiamo in viaggio tra le più bizzarre rarità della regione, per rivelarvi una Sicilia… inedita!

U Liotru – la mascotte di Catania

A Catania, in piazza Duomo, c’è una fontana a forma di elefante, gergalmente chiamato “U Liutru“. Secondo la leggenda, fu costruito per volere di Elidoro. Egli fu un nobile catanese che tentò invano di diventare vescovo. Si oppose al vescovo Leone II, che lo condannò al rogo. Accusato di stregoneria, cavalcava l’animale per spostarsi da Catania a Costantinopoli. La statua venne portata fuori dalle mura, affinché il popolo la dimenticasse, ma questa ha sempre goduto delle attenzioni e dell’affetto della popolazione. La realtà potrebbe rivelarsi meno fantastica: l’elefante sarebbe infatti lo gnomone della meridiana posta al centro della piazza, e il suo nome deriverebbe dalla contrazione di “eliotrico“, cioè misuratore del tempo. Goliardica l’usanza che c’era nei tempi andati: gli studenti all’inizio dell’anno scolastico lavavano l’animale a secchiate. Si soffermavano su una ben determinata e “riservata” parte anatomica del pachiderma, per ingraziarsi scaramanticamente il cielo e superare così gli studi.

RestArt – Villa Tasca e il mito di Prometeo

Diffondere bellezza e cultura. Due nuovi appuntamenti a settembre di RestArt, il festival artistico e culturale che ha incantato, a Palermo, oltre 15mila visitatori italiani e stranieri con “le notti della bellezza”. Riparte con nuovi eventi l’iniziativa degli Amici dei Musei Siciliani, iniziativa che prevede l’apertura di 25 luoghi della cultura per nove week end di luglio ed agosto. Si riparte dunque in due luoghi della cultura aperti dopo il lockdown, alla scoperta di suggestive atmosfere e storie antiche, ma dal fascino sempre attuale. Il primo appuntamento da segnare in agenda il 19 e 20 settembre 2020 per visitare il giardino e gli interni di Villa Tasca.

La Palazzina Cinese – una chicca orientale dentro Palermo

Realizzata a partire dal 1799, la Palazzina Cinese è uno degli edifici più originali e raffinati in Sicilia. E’ unico nel suo genere in tutta Europa! Lo stile eclettico di questa splendida costruzione unisce elementi orientaleggianti a riferimenti più tradizionali dello stile neoclassico. Decorazioni variopinte con gradazioni di giallo, rosso e grigio attribuiscono alla palazzina un’originalità estetica di incomparabile bellezza. La Palazzina Cinese contiene anche oggetti curiosi! All’interno della sala da pranzo, è presente un tavolo che permette di sollevare le portate dal piano inferiore per essere subito servite. Si tratta della Tavola Matematica. Visitare la Palazzina Cinese di Palermo significa quindi condurre un viaggio variegato e affascinante!

Trionfo della Morte- l’affresco che ha ispirato Picasso nella realizzazione di Guernica

Nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis, a Palermo, viene conservato il Trionfo della Morte, un affresco misterioso e unico. L’opera, di un autore sconosciuto, permette di fare un viaggio in un passato dalla potenza rappresentativa sconvolgente. Non c’è da stupirsi quindi se si dice che questa opera abbia ispirato Pablo Picasso nella realizzazione della sua celebre ‘Guernica’. Ad affermare questo curioso fatto è Renato Guttuso, pittore e politico italiano, il quale ci dice che fu Picasso stesso a dichiarare di essere stato colpito dal dipinto palermitano e ispirato nella realizzazione del suo capolavoro.  

Articolo scritto da Margherita, Mihaela

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Questi erano i tips & tricks e le curiosità per una Sicilia vista sotto nuova luce. Se siete appassionati di arte e mostre non perdetevi il nostro articolo sulle mostre di Palermo a settembre!

Mostre a Palermo: il meglio di settembre!

Oggi il team di SicilyandSicilians vi propone una selezione di mostre, in corso a partire dal mese di settembre, a Palermo, crocevia di popoli e ricca di storia e cultura. Ecco qui i nostri consigli!

Zines – a cura di Église e Block Design

Se siete appassionati di design, il 26 e il 27 Settembre 2020 torna a Palermo la seconda edizione della mostra “Zines”. L’evento è dedicato alla stampa editoriale indipendente e autoprodotta. Il progetto, ospitato da Égliselab e a cura di Église e Block Design, esalta il valore, fascino e la capacità espressiva della carta stampata. Durante la mostra, troverete esposizioni, vendite, corner talk, curiosity box e molto altro ancora. L’evento inizierà sabato, con l’apertura della mostra. Il giorno seguente, vi sarà un corner talk sull’autoproduzione, con gli autori che parleranno dei loro processi creativi. Successivamente, sarà avviata una diretta live in sinergia con il Whitephotolab di Lecce, in cui si esplorerà il mondo della fotografia, del self publishing e della stampa fine arts.

Per maggiori informazioni potete visitare il sito dell’esposizione.

Linda Carrara – In fondo al pozzo

La mostra personale di Linda Carrara, promettente artista italiana, accompagnata da un testo di Antonio Catelani, è iniziata venerdì 11 settembre alla Rizzuto Gallery di Palermo. Sarà visitabile fino al 6 novembre 2020. Linda Carrara presenta la sua arte, nata dallo studio della natura morta e degli enigmi della rappresentazione che hanno portato l’artista ad una continua voglia di evadere dalla realtà. Le sue opere recenti stanno diventando un vero e proprio studio sulla sintesi della pittura.

Per ulteriori dettagli potete visitare il sito della mostra personale.

Biennale d’arte contemporanea dei Normanni – Monreale

La Biennale d’Arte dei Normanni, a Monreale, alle porte di Palermo, divenne una delle perle della Sicilia grazie a Guglielmo II d’Alta-Villa. Egli la trasformò nella più grande signoria ecclesiastica del regno grazie alla costruzione di una maestosa abbazia. Lasciatevi dunque coinvolgere dalla bellezza delle espressioni artistiche di arte contemporanea degli oltre 400 artisti provenienti da ogni parte del mondo. La collezione del museo comprende 226 opere, tra quadri e sculture. Dal 12 al 18 settembre 2020, non mancate!

Per maggiori informazioni, consultate il sito della mostra di arte contemporanea.

Terracqueo – Palazzo Reale

“Terracqueo”, dal 16 settembre 2020 al 31 gennaio 2021 al Palazzo Reale di Palermo, è una grande mostra su miti e geologia del Mediterraneo. Un’emozionante immersione nel passato del Territorio. Un momento culturale all’insegna dell’arte e della storia dei popoli che hanno solcato le acque del Mediterraneo. L’evento, promosso dalla Fondazione Federico II in collaborazione con il Dipartimento di Beni culturali, meraviglierà il visitatore con il suo immenso patrimonio archeologico. Testimonianza di un mare solcato da migrazioni, scambi commerciali, pacifici confronti culturali, ma anche da sanguinosi scontri bellici tra popoli. Attraverso mappe interattive, ricostruzioni della geologia del territorio e strumenti multimediali, la mostra diventa occasione di riflessione sul passato e sull’attualità del Mediterraneo. Un percorso consigliato a chiunque voglia esplorare intime e misteriose storie e leggende di uno spazio di vita in cui mare, terra e uomo hanno instaurato un profondo rapporto sinergico.

Per maggiori informazioni ecco il sito della mostra archeologica. E se siete appassionati di street art andate a curiosare nel nostro articolo sui murales della Sicilia!

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Come avete letto Palermo è sempre una città ricca di cultura, mostre d’arte ed eventi culturali capaci di soddisfare i gusti di tutti, quindi non dimenticatevi di approfittarne!

Articolo scritto da Ilaria, Giovanni, Martina, Giorgia.

 

 

 

Palermo, turismo e passione: gli amici di Palermo Wonders

“Benvenuti a Palermo! Benvenuti in una splendida città, degna di essere visitata al pari delle più ambite, come Roma, Firenze e Venezia. Chi si reca oggi in Sicilia sa che vale la pena visitare il capoluogo. Vuole vedere i Quattro Canti, la Martorana, la Cappella Palatina, la Fontana della Vergogna. Oggi Palermo è una città nota per la sua arte. Chi non la conosce è curioso. Chi ci è già stato in passato, magari 20 anni fa, vuole rivederla con nuovi occhi. Perché forse non aveva visitato nulla o soltanto poche cose.” Inizia così il racconto del nostro amico, Mauro Amato, guida turistica di eccezione della città che tanto amiamo, che insieme ai suoi fratelli ha creato una splendida realtà che vuole raccontare la città. Palermo, turismo e passione: tre elementi che accomunano noi di SicilyandSicilians e i nostri amici di Palermo Wonders.

Leggi tutto “Palermo, turismo e passione: gli amici di Palermo Wonders”

Sicilia: tra sostenibilità, tradizione e innovazione!

Se anche tu non sopporti più la tastiera del tuo computer, il chiasso delle città, i meeting e lo smartworking, prenditi una pausa e prenota un viaggio alla scoperta della Sicilia, tra sostenibilità, tradizione e innovazione.

La Riserva Naturale dello Zingaro

La prima meta da visitare è la Riserva Naturale dello Zingaro (San Vito Lo Capo). Il territorio si costituisce di alte pareti di roccia che sprofondano nell’azzurro delle insenature. Le calette sono 7 e si presentano come delle nicchie incavate sul fianco delle muraglie dolomitiche. E’ possibile ammirare le palme nane, numerose carrubi e maestosi olivastri; allo stesso tempo potrete scorgere qualche abitazione contadina. Anche il paesaggio sottomarino è ricco di fauna tipica della macchia mediterranea. A profondità ragguardevoli c’è anche il corallo rosso. Sebbene non sia una riserva marina, è vietato introdurre canne da pesca, fucili e strumenti di cattura di qualsiasi genere e non è consentito entrare in riserva con ombrelloni, sdraio, materassini, ecc.

Cosa aspetti? Puoi visitare il sito del Prenota il tuo viaggio sul sito del FAI. Siamo certi che rimarrai ammaliato dalle bellezze della Riserva Naturale dello Zingaro!

Agrigento e il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi

Ad Agrigento, grazie al paesaggio e all’atmosfera magica da cui è avvolto, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi diventa simbolo di una terra ricca di storia e bellezza. I visitatori si lasciano ammaliare dai 1300 ettari di spazi aperti che lo rendono uno dei siti archeologici più grandi del mondo, in cui si respirano storie antiche e viste mozzafiato. Il Parco unisce la storia antica al rispetto della natura. Dichiarato nel 1997 Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, conta ben dodici templi che si inseriscono in un contesto naturale incantevole. Il percorso inizia dalla Rupe Atenea, da cui è possibile ammirare il Tempio di Zeus, che poteva accogliere anche 42.000 persone. Il percorso guida i suoi visitatori attraverso santuari, necropoli, fortificazioni, Agorà Inferiore e Agorà Superiore, luoghi di culto o spazi pubblici legati alle attività quotidiane, politiche e commerciali. Si può seguire il percorso anche in autonomia.

Il Museo Vivente del Mandorlo

Per tutelare il paesaggio naturalistico della Valle, è stato ideato il “Museo Vivente del Mandorlo”. Questo protegge le circa 300 varietà tradizionali di mandorlo presenti, regalando uno scenario davvero sensazionale. Ai mandorli si aggiungono ulivi, viti, pistacchi, agrumi, fichi domestici e fichi d’india, alberi da frutta e piante ornamentali. I corsi d’acqua sono un perfetto ambiente per tamerici, salici e pioppi, che offrono riparo dalle alte temperature estive. Completano questa ricchezza naturale le piante di carruba e di mirto che, con i giganteschi olivi “saraceni”, sono stati censiti e catalogati come Alberi monumentali. Il parco ha anche iniziato a produrre e commercializzare questi prodotti agricoli, stringendo partnership con le aziende del territorio. Numerosi progetti coinvolgono la gente locale, permettendo loro di realizzare orti sociali, aree agricole e salvaguardando la biodiversità del territorio attraverso la valorizzazione dei processi produttivi tradizionali.

Per tutte le informazioni su orari di apertura e visite guidate, consultate il sito ufficiale.

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Sarete d’accordo su come la Sicilia sia sede di sostenibilità, tradizione e innovazione. Un’oasi di cultura da visitare almeno una volta nella vita, per sentirci più vicini alla terra e alle nostre origini.

Articolo di Antonella e Debora

Il dizionario siculo – italiano

È risaputo che i siciliani amino il loro dialetto e lo custodiscono gelosamente. È per questo motivo che nasce questa rubrica, che abbiamo deciso di chiamare Il dizionario siculo – italiano.

Dialetto o lingua?

In ambito accademico, l’idioma della Sicilia viene spesso indicato come ”dialetto siciliano”, essendo classificabile come ”dialetto romanzo primario”. Altri studiosi, fra cui l’UNESCO, ritengono che il siciliano sia lontano dall’italiano tipico, tanto da essere considerato una lingua a parte. Infatti, il siciliano non deriva dall’italiano, ma dal latino volgare e costituì la prima lingua letteraria italiana nella Scuola Siciliana, già a partire dalla prima metà del XIII secolo.

Le caratteristiche del dialetto siciliano

Esistono molteplici varianti del dialetto siciliano. Infatti, all’interno di questo vi sono racchiusi termini di diversissima origine, derivanti dalle numerose contaminazioni subite dall’isola: arabe, francesi, spagnole, greche, latine. Forte è anche la componente onomatopeica e quella legata alle tradizioni culturali e commerciali della Sicilia. Frequentemente, nell’immaginario comune e nel prototipo del siciliano offerto dai media, la nostra lingua è legata a personaggi negativi o ignoranti. In realtà, il nostro difficile dialetto, anche se parlato oggi da pochi, rappresenta la nostra identità culturale e costituisce perciò un patrimonio da preservare e custodire, che si differenzia con la sua unicità da tutti gli altri dialetti d’Italia.

La nostra rubrica

Dalla voglia di far conoscere la nostra bellissima lingua, nasce questa rubrica, una sorta di dizionario Siculo-italiano, sperando di suscitare ancora il vostro interesse e la vostra collaborazione.

Racina

racina

Oggi ci occuperemo di vari termini siciliani. Il primo è stato gentilmente segnalato da Elisa: “Racina“. La “Racina” è il frutto della vite, dal quale si fa il vino, ovvero l’ uva. Molti sono i modi di dire legati a questa parola, come ad esempio: “nn’avi tanta racina appisa!”, per dire di chi “ha già tante di quelle disgrazie!”, modo di dire chiaramente legato alla produzione vinicola, e particolarmente utilizzato nella Sicilia orientale. Da notare l’assonanza del termine siciliano “Racina” con la traduzione in inglese e in francese “Raisin”.

Vi proponiamo inoltre un video molto divertente in cui una nonna siciliana parla con la sua nipotina inglese, che sembra cavarsela piuttosto bene!

Amunì

Se vi trovate in Sicilia e state temporeggiando su qualcosa, vi potrebbe capitare di sentirvi dire: “Amunì!”. Non preoccupatevi, non è affatto un insulto! La parola “Amunì”, nota nelle varianti di “Ninni”, “Ninniamo” e “Amuninni”, significa semplicemente “Andiamo”, con accezione esortativa, tipica dei dialetti siciliani, ma è utilizzata in generale per convincere qualcuno a sbrigarsi o a compiere un’azione.

Curtigghiu

Uno dei passatempi preferiti del siciliano, soprattutto della donna, è il cosiddetto “Curtigghiu“. “La parola “curtigghiu” è usata ”macari pi innicari lu spittigulizzu, propiu pi la sò etimuluggìa, picchì lu curtili era lu locu unni si sparlava di cchiù.” (la parola curitgghiu è usata per indicare il pettegolezzo, proprio per la sua etimologia perchè il cortile era il luogo dove si sparlava maggiormente). Il curtigghiu è quindi il “gossip“, il pettegolezzo, un vero e proprio taglio e cucito di fatti, storie, persone e eventi che etimologicamente deriva dal “cortile”, il luogo dove le donne e gli uomini si riunivano per trascorrere le assolate ore pomeridiane chiaccherando e sparlottando, insomma, un sostituto delle moderne riviste e programmi televisivi.

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Conoscete altri termini da inserire all’interno del dizionario siculo – italiano? Scriveteci!

Una piazza da Oscar a Palazzo Adriano

Palazzo Adriano è un comune di poco meno di 2000 abitanti, in provincia di Palermo. Possiede una vera e propria piazza da Oscar; questa città, infatti, è famosa grazie al film “Nuovo cinema Paradiso” di Tornatore. Siamo pronti a svelarvi altre curiosità!

Le origini di Palazzo Adriano

La città si trova nel cuore della Sicania, alle pendici settentrionali del monte delle Rose, ugualmente equidistante da Palermo e Agrigento. E’ una colonia di origine albanese; i primi insediamenti risalgono al XV secolo. Sebbene la lingua madre non si utilizzi più, la città appartiene all’Eparchia di Piana degli Albanesi e buona parte della sua popolazione conserva il rito bizantino degli esuli albanesi, che anticamente la fondarono. Nella piazza del paese, infatti, convivono le due anime del paese: da una parte, c’è la Chiesa Maria SS. Assunta utilizzata per il rito bizantino dai greco-albanesi, dall’altra la Chiesa di Maria SS. del Lume, che costituisce il centro del rito romano per i latini.

Nuovo Cinema Paradiso

Come vi abbiamo accennato prima, la città di Palazzo Adriano ha raggiunto il successo grazie al film ”Nuovo Cinema Paradiso”, del 1988, scritto e diretto da Giuseppe Tornatore. Lo stesso regista appare nel film, interpretando il proiezionista nella scena finale dei baci tagliati dal vecchio Alfredo. Il film vinse l’Oscar come miglior film straniero nel 1990. Per celebrare la grandezza dell’opera cinematografica, è stato costruito il museo chiamato Galleria foto ”Nuovo Cinema Paradiso”. Il museo si trova preso i locali del comune della città e si compone di oltre 100 fotografie originali, raffiguranti scene e retroscene del film.

La Fiera di agosto

La festa più importante della città si svolge dal 14 al 16 agosto di ogni anno ed è considerata la più importante del paese. Alla festa, partecipano centinaia di donne: per devozione, grazia, voto, seguono scalze la processione che si snoda per le vie del paese. Durante la processione, partecipano varie confraternite, che indossano maglie bianche con i loro stemmi di appartenenza. La festa inizia quando il simulacro della Madonna delle Grazie un giorno e il simulacro di San Nicola il giorno successivo vengono portati dalle loro omonime chiese alla Chiesa Madre. viene portato in spalla dal suo Santuario alla Chiesa Madre. La mattina del 16 agosto, alle 6 del mattino vengono suonate le campane per “svegliare” il Paese ed avvertire tutti che è iniziata la grande Festa. Alle 21:00 circa inizia la processione. Successivamente il Simulacro della Madonna Delle Grazie verrà riportato al Santuario l’8 settembre, giorno della Natività di Maria.

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Siamo sicuri che una piazza da Oscar come quella di Palazzo Adriano vi affascinerà non appena vi metterete piede. Non perdetevela!

Castello di Carini: apparizioni, storie e leggende

Oggi, ci spostiamo a Carini, comune di quasi 40.000 abitanti in provincia di Palermo. Qui, sorge il famoso Castello di Carini, un luogo magico caratterizzato da apparizioni, storie e leggende.

Il Castello di Carini

Il castello nacque per volere del feudatario romano Rodolfo Bonello, guerriero del conte Ruggero I di Sicilia. Nel corso dei secoli, si alternarono famiglie nobili, baroni e re. Solamente a partire dal XV secolo il castello diventò oggetto di una serie continua di cantieri di restauro ed evoluzione architettonica, che ne modificheranno l’uso, da caserma a ”palazzo” per la stagione estiva. Un castello medievale particolarmente suggestivo a pochi km da Palermo.

La leggenda della baronessa di Carini

Il 4 dicembre 1563, donna Laura Lanza di Trabia baronessa di Carini, moglie di don Vincenzo La Grua – Talamanca, perse la vita per mano del padre, per motivi di onore. Insieme a lei giaceva il corpo del presunto amante Ludovico Vernagallo. Gli atti di morte dei due si trovano trascritti presso l’archivio storico della chiesa madre di Carini. La potenza delle famiglie coinvolte mise subito a tacere le voci del tempo, che però si limitarono a riportare solo la data e la notizia della morte della signora di Carini. Don Cesare Lanza di Trabia scampò alla prigionia in virtù della legge vigente e l’anno successivo ottenne il titolo di conte di Mussomeli. Una leggenda narra che in occasione dell’anniversario del delitto comparirebbe, su un muro della stanza dove venne uccisa Laura, l’impronta della mano insanguinata lasciata dalla baronessa uccisa.

L’architettura del castello

Dal punto di vista architettonico, le mura medievali risalenti al all’XI e XII secolo possiedono elementi arabo-normanni riscontrabili nella seconda porta del castello. Vi sono chiari riferimenti alla casata La Grua: l’arma della famiglia e lo stemma della famiglia, due leoni rampanti. Una delle zone di maggior prestigio del castello è il salone delle feste, classico esempio di ambiente quattrocentesco. Il soffitto conserva una parte originale dove è visibile una scritta in latino ”In Medio Consistit Virtus”, ovvero ”Nel mezzo sta la virtù”. Questo indica che era stata realizzata solo per decorazione, mentre è la struttura laterale quella portante. Dalla porta laterale sinistra della sala si entra nella stanza più cara alla baronessa di Carini, dove, si narra, avvenissero i suoi presunti incontri con Ludovico Vernagallo.

Questo era il bellissimo Castello di Carini! Se non vi lasciate impressionare, il castello è visitabile e gode di un ottimo panorama! Consultate il sito ufficiale del castello per informazioni sugli orari di visita e prenotazioni. 

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Il Satiro Danzante, ambasciatore di sicilianità nel mondo

Ha girato tutto il mondo e non potevamo non parlarne su SicilyandSicilians, blog interamente dedicato alla Sicilia e a tutto ciò che è siciliano! Stiamo parlando del Satiro Danzante, che è diventato a pieno titolo un ambasciatore di sicilianità nel mondo.

La storia del satiro danzante

Il Satiro Danzante è una statua di bronzo che risale al periodo ellenistico, riscoperta casualmente nelle acque di Mazara del Vallo, Trapani, nel 1997. La statua rappresenta un sileno, personaggio delle mitologia greca che corrisponde al vecchio dio rustico delle vinificazione prima di Dioniso. Tuttavia, è oramai opinione pubblica che questo rappresenti un satiro, essere mitologico facente parte del corte orgiastico del dio greco Dioniso. Il satiro venne identificato con il termine periboetos e, sebbene sia normalmente interpretato come “di cui si parla molto”, famoso, celebre, in questo caso, gli viene invece attribuito il significato di “colui che grida freneticamente“, in base ad un passo di Platone, in cui lo troviamo come epiteto riferito al dio Ares.

I viaggi del satiro danzante

La statua, che si fa risalire al famoso scultore greco Prassitele (IV sec. a.C.), si trova attualmente presso l’omonimo museo di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Tuttavia, la statua ha fatto un lungo viaggio: nel 2003 è stata esposta alla Camera dei Deputati di Montecitorio a Roma; nel 2005 al Museo nazionale di Tokio nonché all’Esposizione Internazionale di Aichi, Giappone; nel 2007 al Louvre di Parigi; infine torna in Sicilia e approda a Palazzo dei Normanni, a Palermo, all’interno della mostra “Ars Siciliae”

Il ritrovamento

La storia del ritrovamento della statua è alquanto singolare. Tutto inizia nel luglio 1997, quando il peschereccio “Capitan Ciccio“, appartenente alla flotta marinara di Mazara del Vallo comandata dal capitano Francesco Adragna, forse casualmente, ripesca dai fondali del Canale di Sicilia una gamba di una scultura bronzea. Nella notte fra il 4 e il 5 marzo 1998, lo stesso peschereccio riporta a galla gran parte del resto della scultura, perdendo però nel recupero un braccio. Inizialmente si individua la statua bronzea con Eolo. Il reperto viene acquisito dalla Regione Siciliana ed esposto in deposito temporaneo in una vasca d’acqua dolce nell’ex chiesa di San Egidio, a Mazara del Vallo. Nel settembre del 1998, l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma prende in consegna i due frammenti della statua, per effettuarvi i necessari interventi di restauro.

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E voi, avete già visto il bellissimo reperto del Satiro Danzante? Potete ammirarlo presso il Museo del Satiro, a Mazara del Vallo. Per maggiori informazioni sulla sua antichissima storia, potete consultare il sito ufficiale.

5 spiagge da non perdere in Sicilia

Abbiamo selezionato per voi 5 spiagge da non perdere in Sicilia, che hanno da offrirvi tutto questo e anche molto altro.

Tindari e la Riserva dei Laghetti di Marinello

Tindari e l’annessa Riserva dei Laghetti di Marinello costituiscono un vero angolo di paradiso. Sulla costa settentrionale della Sicilia, in provincia di Messina, si estende per circa 2 km. Secondo la leggenda, una donna venuta pregò la Madonna chiedendole di salvare la figlia dalle onde del mare. La Madonna fece così spuntare banchi di sabbia dal mare, creando l’attuale forma del litorale che somiglia ad una donna con in braccio un bambino. Oltre che per le sue acque cristalline, la città riesce a sorprendere non solo gli amanti del mare, ma anche gli appassionati di storia e architettura con l’imponente santuario della Madonna Nera e la presenza di uno dei siti archeologici più belli della Sicilia. Si può raggiungere la spiaggia in auto, proseguendo a piedi attraverso la Riserva Naturale oppure in barca. Essendo poco frequentata anche nel periodo estivo, è il luogo ideale per godere di questo angolo di paradiso ancora incontaminato.

Marina di Ragusa

Ha una delle più belle spiagge della Sicilia. Marina di Ragusa, due chilometri di sabbia finissima è il luogo ideale per ragazzi e famiglie. Soddisfa tutti i gusti: dai lidi al nuovo Porto Turistico con una scogliera ideale per i tuffi, alla pista ciclabile per percorrere la scogliera ed ammirare il panorama della Riserva naturale del fiume Irminio, area protetta. Ultimo ma non per importanza, a otto chilometri di distanza trovate il borgo di Punta Secca, perfetto per ammirare il tramonto. Se non siete ancora stanchi, salendo da Punta Secca, potete ammirare il Castello di Donna Fugata, oggi un museo aperto al pubblico.

Riserva dello Zingaro

Tra San Vito lo Capo e Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, troviamo la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro: 7 km di calette e spiagge incontaminate dal mare cristallino, veri gioielli incastonati tra grotte naturali. Sono perfetti per un weekend di relax o anche per rimanere qualche giorno in più. La Riserva, offrendo servizi e strutture per ogni esigenza, è adatta sia per i grandi che per i più piccoli.

Cefalù

Antica e caratterizzata da un indissolubile legame con il mare, Cefalù, in provincia di Palermo, con la sua spiaggia, sabbia e scogli, offre la possibilità di godersi dei meravigliosi momenti di relax sotto l’ombrellone. Ma non solo. Infatti, sono presenti anche diversi svaghi per i più giovani. Tra questi, un bellissimo molo che permette di tuffarsi in totale sicurezza. La spiaggia di Cefalù è ideale per le famiglie con bambini e per chi vuole godersi un bel tramonto in riva al mare, magari sorseggiando un cocktail ghiacciato. Cefalù però non è conosciuta solo per la sua spiaggia. Questa meravigliosa città costiera è diventata famosa anche per la sua imponente cattedrale, patrimonio dell’Unesco dal 2015.  Un vero e proprio gioiello in stile arabo–normanno.

Riserva Naturale di Vendicari

Tra le più belle spiagge della costa sud-est siciliana, vi è la spiaggia Calamosche, raggiungibile anche a piedi attraverso un affascinante percorso all’interno della riserva Naturale di Vendicari. Un parco naturale con percorsi naturalistici e zone di interesse storico, archeologicofaunistico.

Per la sera, o una giornata alternativa, la vicina Noto offre intrattenimento con locali, cattedrali ed edifici storici con un passato barocco tutto da scoprire.

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Non ti resta che sognare in attesa della tua vacanza indimenticabile in Sicilia.

Articolo scritto da Alice, Anita, Benedetta, Chiara e Ivano

Favignana e le Isole Egadi

Le Isole Egadi sono un arcipelago di tre isole principali e due minori, poste a circa 7 km dalla costa occidentale della Sicilia, fra Marsala e Trapani. Tra le isole più conosciute e apprezzate, c’è sicuramente Favignana.

L’isola di Favignana

La “Farfalla“, come viene chiamata l’isola per la sua forma particolarissima, è nota per le sue spiagge e grotte marine, ma anche per la pesca del tonno, la cosiddetta “Mattanza“. Il suo nome deriva dal latino favonius (favonio), termine che gli antichi Romani utilizzavano per indicare il vento caldo che proveniva da ovest. Il villaggio sorge intorno ad un’insenatura naturale, dove vi è il porto, sulle cui sponde sono presenti gli edifici delle antiche tonnare Florio.

Grotte e insenature di Favignana

La costa dell’isola offre una vasta gamma di insenature, rocciose e sabbiose, ma anche delle bellissime grotte marine e dei fondali ricchi di fauna marina e vegetazione. Le spiagge più famose sono in particolare Cala Azzurra e Lido Burrone, spiagge sabbiose a sud del centro abitato; più spettacolari ed affascinanti sono però le calette rocciose, in particolare la Cala Rossa e la poco distante Grotta del Bue Marino. L’aspetto più singolare di questi luoghi è che sono zone di estrazione del tufo, e qui le cave si sviluppano in grandi e misteriosi cunicoli. Nell’altra metà dell’isola, le più belle sono Cala Rotonda, Cala Grande e Punta Ferro, punto di partenza per gli amanti delle immersioni.

La Mattanza

La principale attrazione dell’isola rimane però la Mattanza. Il complicato e rituale sistema di pesca del tonno segue regole ben precise, tempi e modi rigorosamente stabiliti dal Rais, capo della tonnara ed un tempo anche capo assoluto del villaggio, una sorta di sciamano che stabilisce quando iniziare e quali tempi e modalità seguire. Sebbene siano carni particolarmente gustose esportate soprattutto sui mercati giapponesi per consumarlo prevalentemente crudo, questo tipo di pesca però va quasi scomparendo. La popolazione ittica dei tonni sta diminuendo, a causa dell’inquinamento crescente del mare, ma soprattutto a causa della pesca di tipo industriale, che intercetta i banchi di tonni molto prima che questi si avvicinino alle zone costiere, con le tonnare volanti.

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Questo era un piccolo assaggio sull’isola di Favignana e le splendide Isole Egadi. Se volete saperne di più, visitate il sito ufficiale dell’isola.

Lampedusa e le Isole Pelagie

Le isole Pelagie sono un arcipelago del comune di Lampedusa e Linosa, in provincia di Agrigento. Siamo certi che le curiosità che stiamo per raccontarvi stuzzicheranno la vostra curiosità!

Le caratteristiche delle isole

Le isole Pelagie sono situate nel mezzo del Mar Mediterraneo, tra le coste tunisine e le coste siciliane e rappresentano la punta meridionale della penisola italiana. Le isole Pelagie, tra isole, isolotti e scogli, sono 5: LampedusaLinosa (uniche ad essere abitate), LampioneIsola dei Conigli e lo scoglio del Sacramento. Geologicamente, le isole di Lampedusa e Lampione appartengono al continente africano; infatti, insieme ad esempio alle isole Canarie o all’Indonesia, rappresentano un raro caso di arcipelago transcontinentale.

L’isola di Lampedusa

L’isola di Lampedusa è la più estesa dell’arcipelago siciliano delle Pelagie. Questa isola, proprio per la sua vicinanza all’Africa, è caratterizzata dalla presenza di una fauna e una flora in parte originarie del nostro continente e in parte originarie della zona maghrebina. In circa quattro ore, si può effettuare il giro completo dell’isola. Partendo dal porticciolo, procedendo verso ovest, si incontrano splendide spiagge, alcune frastagliate e poco accessibili, ma spettacolari. La costa è ricca di segrete insenature e anfratti, nascosti dentro l’acqua, che creano effetti di grande suggestione. Sicuramente, Lampedusa è riconosciuta a livello nazionale e internazionale per aver aiutato e soccorso decine e decine di migranti; nel 2012, infatti, Lampedusa ha ricevuto la medaglia d’oro al valor civile da parte della regione siciliana e nel 2015 la medaglia d’oro al merito da parte della Croce Rossa italiana.

Le spiagge di Lampedusa

Lampedusa è conosciuta in tutto il mondo per le sue splendide spiagge e scogliere, per la sua vegetazione tipica e per la ricchissima fauna. La spiaggia dei Conigli è uno degli angoli più incantevoli della Sicilia e del Mediterraneo, grazie alla sua bellezza e al fascino della sua terra e del suo mare intatto e azzurrissimo. Le tartarughe Caretta Caretta vi depongono le proprie uova, che si dischiudono durante l’estate, rinnovando il mito della vita proprio sotto gli occhi dei bagnanti e dei volontari del WWF, che ne controllano e ne proteggono tutte le fasi. Sull’isola è presente una riserva naturale, che comprende proprio la spiaggia dei Conigli oltre alla limitrofa isola dei Conigli, la costa e la macchia mediterranea.

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Questa era una piccola anteprima dello splendido arcipelago delle Isole Pelagie! Venite a scoprire questi posti meravigliosi questa estate… vi stanno aspettando!

Capo d’Orlando, un piccolo angolo di paradiso

Se siete alla ricerca di un piccolo angolo di paradiso in cui trascorrere le vostre vacanze, Capo d’Orlando fa al caso vostro. In questo articolo, vi indichiamo alcuni luoghi simbolo di questa incantevole città.

La città

Splendido centro turistico, Capo d’Orlando si trova in provincia di Messina. Situata sulla costa Tirrenica, di fronte alle Isole Eolie, la città nasce originariamente come borgo di pescatori. Il centro della cittadina si sviluppa attorno alla via centrale, caratterizzata da bei negozi e dal lungomare, che scorre parallelo ad essa e che costeggia la bella spiaggia. Procedendo sul lungomare, una volta superato il capo, la strada offre ai passanti scorci caratteristici sulla spiaggia e sulle acque azzurro intenso del mare, punteggiate di scogli affioranti.

Il Santuario di Maria SS. di Capo d’Orlando

Sull’estremità del promontorio, in cima ad una scalinata, sorge, sui ruderi del castello d’Orlando, uno dei luoghi simbolo e di maggior interesse della città, il Santuario di Maria SS. di Capo d’Orlando, risalente al XVII secolo. La sua fondazione è legata ad una serie di eventi straordinari, attribuiti alla statua della Madonna lasciata, secondo la leggenda, da San Cono ai guardiani della torre del Capo. La statua venne portata, in un primo momento, a Naso, ma fu poi ricondotta nel Santuario. Una processione a cui vi parteciparono confraternite, ordini religiosi e una gran folla di circa 20.000 persone, provenienti da ogni parte dell’isola. Durante il 1500, il castello svolgeva varie funzioni, tra cui castello, chiesa, osteria, approdo. Inoltre, era punto di avvistamento e di allarme contro i corsari che solcavano i mari. All’interno, vi erano armi e cannoni. Nel 1613, subisce gravi danni a seguito di un violento terremoto. Oggi, luogo di culto della città e situato in un’ottima posizione, è meta di pellegrinaggi, soprattutto in occasione della festa della città, che si celebra il 22 ottobre.

Le spiagge di Capo d’Orlando

Le spiagge sono sicuramente uno dei punti cardine di questo luogo incantato. Il mare è cristallino, il sole e i paesaggi mediterranei sono invidiati da ogni paese. Le bellezze naturali, tra cui gli agrumeti che profumano di zagara, e il lido suggestivo ed attrezzato sono solo alcuni degli elementi che rendono Capo d’Orlando una vera e propria perla turistica della provincia di Messina e della Sicilia, tanto da attirare ogni anno migliaia di visitatori.

Se volete maggiori informazioni riguardanti la città, cliccate qui.

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La città di Capo d’Orlando è pronta per accogliervi a braccia aperte!

Sferracavallo e i suoi tesori

Sferracavallo è un piccolo borgo marinaro e turistico compreso tra Palermo e la vicina Isola delle Femmine. Oggi, vogliamo svelarvi alcune curiosità su questo piccolo angolo di paradiso!

La storia di Sferracavallo

Il nome Sferracavallo trae la sua origine dall’irregolarità del suo terreno. Si racconta, infatti, che la strada fosse difficile da raggiungere, tanto irta e complessa da richiedere addirittura di “sferrrare i cavalli” per arrivarci. Questi ultimi, infatti, trainavano i barconi usati nelle tonnare. La località nasce come villaggio di pescatori; sorgevano due torri di guardia che vennero, però, distrutte quando l’autostrada A29 venne costruita. Si trova compreso tra Monte Billiemi e Capo Gallo e rientra in gran parte nella riserva orientata di Capo Gallo (che divide Mondello da Sferracavallo). Comprende due piccoli porticcioli: quello di Sferracavallo e quello di Barcarello, che ospita principalmente le imbarcazioni turistiche. Sicuramente tra i tesori di Sferracavallo rientrano i suoi ristorantini vicini al mare, i suoi bar e le sue paninerie.

La festa dei santi patroni Cosma e Damiano

Caratteristica è la festa dedicata a Cosma e Damiano, i patroni della borgata, che si svolge una volta ogni anno nell’ultima domenica di settembre. I simulacri dei Santi vengono portati per le vie della borgata da un gruppo numeroso di giovani, a piedi nudi e tutti vestiti di bianco con un fazzoletto rosso legato ai fianchi e al collo. La festa comprende anche il tradizionale gioco dell’antinna a mari, una specie di albero della cuccagna posto sul mare. Anticamente, la processione si svolgeva con passo veloce per poter portare i simulacri a tutti i malati che ne avevano fatto richiesta, per chiedere di essere liberati dalle malattie che incombevano su di loro.

Le grotte di Sferracavallo

Dagli archivi storici, risulta che questo piccolo borgo fosse abitato sin dall’era preistorica, quando tribù di cacciatori e raccoglitori di radici trovavano riparo nelle diverse grotte. Sono numerose le grotte di Sferracavallo, ma le più suggestive sono sicuramente la Grotta del Pecoraro, che ha nascosto per anni resti di ceramica risalenti alla cultura di Thapsoso (1500 a. C.) e, nei pressi del Monte Billiemi, Grotta Conza, anch’essa custode di diversi resti del passato.

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Sferracavallo vi aspetta quest’estate con il suo mare cristallino e la sua cucina tradizionale siciliana! E’ tempo di organizzare il vostro viaggio in Sicilia!

La tradizionale festa di Sant’Agata, patrona di Catania

Vi avevamo parlato di Santa Lucia, patrona di Siracusa. Oggi, invece, vi parleremo della tradizionale festa di Sant’Agata, patrona di Catania, dove si celebra una delle manifestazioni siciliane che gode di maggior afflusso.

Il martirio di Sant’Agata

Il nome della martire deriva dal greco e indica bontà d’animo e nobiltà di spirito. Visse tra il III e il IV secolo d.C.. Figlia di nobili catanesi, venne martirizzata durante le persecuzioni di Decio o Diocleziano. La donna dovette affrontare violenze terribili pur di non piegarsi e abiurare la sua fede pubblicamente; si dice che la prima notte di torture San Pietro le fece visita e ne guarì le ferite. Fu poi obbligata alla pena dei carboni ardenti e dopo il terzo giorno di torture, morì, il 5 febbraio dell’anno 251. Le reliquie della Santa si trovano in parte all’interno del prezioso busto in argento e in parte dentro un grande scrigno d’argento all’interno del Duomo di Catania.

Il velo di Sant’Agata

Di grande importanza religiosa e simbolica è anche il “Velo di Sant’Agata”: secondo la tradizione, quest’ultimo risale al momento in cui la santa camminò sui carboni ardenti e una donna la coprì con il proprio velo. È di colore rosso scuro e, nel corso dei secoli, venne più volte portato in processione come estremo rimedio per fermare la lava dell’Etna. Per questo motivo, si racconta che in origine il velo fosse bianco, ma che a contatto con il fuoco del vulcano catanese, cambiò colore in rosso. La Santa non fermò solo l’Etna, ma pose anche fine ad alcuni terremoti e persino alla peste.

La festa di Sant’Agata

Catania dedica alla sua Patrona una tra le maggiori feste cattoliche a livello mondiale per ampiezza di pubblico partecipante. Le date sono ben due, ma la più importante è la prima: la prima si svolge durante l’inverno, dal 3 al 5 febbraio (ricorrenza del martirio); la seconda d’estate, il 17 agosto (data di ritorno delle sue spoglie da Costantinopoli a Catania nel 1126). Dal 3 al 5 febbraio, le reliquie della Santa contenute nel fercolo d’argento, in dialetto “a vara” (ossia la bara), vengono portate in giro per la città, insieme a 11 candelore, che rappresentano le 11 corporazioni degli artigiani cittadini. La tradizione vuole che i devoti indossino abiti, guanti bianchi e una papalina nera in testa e il pubblico gridi “Cittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti”, ossia “cittadini, cittadini, siamo tutti devoti”.

Se siete interessati, qui trovate ulteriori informazioni riguardanti la festa.

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La città attira milioni di persone, soprattutto grazie alla festa di Sant’Agata, patrona di Catania, e voi non potete mancare!

Le donne e i proverbi in Sicilia

I proverbi rappresentano un sapere tramandato, ispirano modi di essere, influenzano la lingua e i gesti delle persone. L’anima siciliana è tra quelle che maggiormente si esprime al meglio attraverso di essi e molti sono dedicati alle donne.

I proverbi: luoghi comuni o verità?

Secondo alcuni, i proverbi sarebbero modi filosofici per esprimere luoghi comuni, cose ovvie. Secondo altri invece, come noi di Sicily and Sicilians, sono espressioni del mondo popolare, un patrimonio culturale che raccoglie e racconta le esperienze dei popoli. Poche parole incisive che riassumono verità della gente comune. Non si sa chi li abbia inventati o la loro provenienza. A volte si presentano sotto forma di similitudini, altre in rima: in ogni caso, esistono in ogni parte del mondo e spesso cambiano anche da comune a comune, da paese a paese. Sono testimonianza diretta dei tempi passati e del modo di vivere e credere di un popolo.

La figura delle donne in Sicilia

La Sicilia è ricca di proverbi e molti di questi riguardano la donna. La figura femminile è strettamente collegata al ruolo di moglie e di madre. Tuttavia, sebbene l’uomo sia il capofamiglia, è la donna la regina della casa e ad essa spettano i compiti principali di nutrire e allevare la prole. Infatti è uso dire: “A casa, senza a fimmina, ‘mpuvirisci“, che significa: “La casa, senza la donna, impoverisce” oppure “La bona mugghieri è a prima ricchizza di la casa“, cioè “Una buona moglie è la prima ricchezza della casa”. La “Fimmina“, secondo il prototipo siciliano, deve possedere qualità precise: deve essere onesta (“Muggheri onesta, trisoru ca resta” cioè “Moglie onesta, tesoro che resta”), pudica (“A fimmina ca havi russuri, attira chiù d’i ricchizzi” cioè “La donna attira più col suo pudore, che con le sue ricchezze”), fine e gentile (“Fimmina bona, vali chiù di ‘na corona“, cioè “Una donna fine, val più di una corona”), silenziosa e discreta (“E’ bona donna, donna chi nun parra“, cioè “E’ una donna buona la donna che parla poco”).

Esistono ancora i proverbi?

Purtroppo, con il trascorrere degli anni, proverbi come quelli sopra citati e tanti altri stanno scomparendo, soprattutto a causa dell’avvento delle nuove tecnologie, che hanno permesso lo sviluppo di un linguaggio sempre più breve, compatto, povero, dove bisogna comunicare nel minor tempo possibile. Sarebbe bello se questi proverbi, siciliani e non, patrimonio culturale e storico, fossero raccolti in uno spazio, fisico o digitale, affinchè possano essere consultati anche dalle generazioni a venire.

Se siete interessati, qui trovate un elenco dei 100 proverbi siciliani più divertenti, con la loro relativa traduzione.

Potete consultare il nostro Dizionario Siculo – Italiano per conoscere tante parole del nostro splendido dialetto!

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Questi erano solo alcuni proverbi sulla donne in Sicilia… e voi conoscete altri proverbi siciliani? O proverbi particolarmente usati e divertenti nella vostra regione? Scriveteci!

Il Presepe in Sicilia

I Presepi sono il simbolo del Natale italiano per eccellenza, assieme all’Albero. Le statuette e le tradizioni legate ad esse sono diverse in tutto il mondo. Molti la considerano una vera e proprio arte. Il Presepe in Sicilia è una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. In questo articolo vi vogliamo raccontare qualche curiosità legata ad esso!

Qualche curiosità sul Presepe in Sicilia

Il presepe siciliano ha tratto forte ispirazione dai maestri napoletani. Le figure, infatti, venivano realizzate in legno, fil di ferro e vestiti di stoffa. Tra le particolarità siciliane, bisogna ricordare la ceroplastica, antica tecnica di lavorazione della cera, per realizzare le figure, e l’uso di accessori in oro e argento per la statuina del Bambino Gesù. Nel corso degli anni, ai personaggi tradizionali della Sacra Famiglia furono aggiunte anche figure della cultura contadina. Ecco qualche esempio: “a nanna cu li puddicini” (la vecchia con i pulcini), “lu ricuttaru” (il ricottaio), “lu furnaru” (il fornaio), “lu pasturellu” (vezzeggiativo di pastorello), “la lavannara” (la lavandaia), ecc.

Inoltre, ci sono due figure caratteristiche che non possono mancare nel Presepe di ogni casa siciliana: lo “U Scantato” e “U lagnuso“. Il primo, lo “Scantato“, lo “Spaventato”, è immobile, le braccia larghe, il cappello in mano, lo sguardo smarrito e incantato. Si trova all’ingresso della grotta, proprio davanti al bambinello, ed esprime lo stupore legato alla Santa Natività. Il “Lagnuso“, il “pigro”, l'”addormentato”, è un personaggio tipico che rappresenta quello che venne poi risvegliato dall’angelo e destinato a diffondere la notizia dell’evento tra i pastori.

Il presepe di Trapani

Una delle aree in cui è più viva ed originale la tradizione del presepio è Trapani. Qui, i maestri trapanesi realizzavano singoli pastori o rappresentazioni presepiali di varie dimensioni, in particolare per le chiese e le dimore della ricca nobiltà nei secoli XVII e XVIII. Diversi materiali, soprattutto nobili come il corallo, l’avorio, la madreperla e l’alabastro, erano utilizzati dai maestri per la realizzazione delle loro opere. Alcuni dei più preziosi sono conservati oggi nel prestigioso Museo Pepoli, che ha sede nei locali dell’ex convento dei Padri Carmelitani.

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Questo era il nostro approfondimento sul Presepe in Sicilia e le loro tradizioni! Rimanete aggiornati sulle tantissime curiosità nei prossimi articoli! Se avete intenzione di fare un tour tra i presepi tradizionali siciliani, ecco tutte le mostre in programma!

La festa di Santa Lucia a Siracusa

Quando pensiamo alla Sicilia, ci vengono subito in mente le sue spiagge cristalline, il suo patrimonio artistico e culturale e il suo buon cibo. Ma non tutti sanno che una delle sante più amate e venerate a livello italiano è siciliana. Parliamo della festa di Santa Lucia, patrona della città di Siracusa.

Il culto di Santa Lucia

Santa Lucia, protettrice dei ciechi e della vista, è oggetto di culto sin dal 1600, periodo storico caratterizzato da una grave carestia. Avendo invocato l’aiuto della Santa, i siracusani ne avevano portato in processione il Simulacro. Un volo di quaglie, proveniente dal porto, preannunciò l’arrivo di navi cariche di cereali. Si gridò al miracolo: i cittadini si sfamarono cuocendo il grano direttamente, senza macinarlo. Questo avvenimento spiega il motivo per cui ancora oggi, in diverse zone della Sicilia, il 13 dicembre, festa della patrona, non si mangi né pasta né pane, ma si preferisca gustare altri piatti tipici, come la ”Cuccia”, di cui esistono molteplici varianti. Il dolce dedicato alla Santa ha come ingrediente principale, appunto, il grano bollito, che viene abbinato alla ricotta o alla crema di latte.

La festa di Santa Lucia

Il 13 dicembre si tiene anche una processione in cui i devoti, a piedi scalzi, si recano alla Cattedrale al Sepolcro nella Chiesa di Santa Lucia. Una sontuosa recita, che si svolge la seconda domenica di agosto, coinvolge tutto il paese si tiene a Savoca (in provincia di Messina, paesino di cui Santa Lucia è patrona). Una bimba interamente vestita di bianco, che tiene tra le mani una piccola palma di argento, in ricordo del martirio della santa, viene portata in spalla da un uomo per fare tre volte il giro del paese. Nel mentre, altri personaggi cercano di farla cadere in tentazione, mentre la bambina deve cercare di resistere a qualunque di esse.

Il martirio di Santa Lucia

La storia del martirio di Santa Lucia è strettamente collegata a quella di Sant’Agata: secondo la tradizione, Lucia, per salvare la vita di sua madre Eutichia, fece voto di castità dinanzi al sepolcro di Sant’Agata, patrona di Catania. Lucia tornò a Siracusa e, con grande sorpresa, scoprì che la madre era guarita. Lucia, perciò, devolse tutti i suoi averi in beneficenza. Rinunciò persino al matrimonio e, mancando alla promessa di matrimonio avanzatele dal fidanzato, si strappò gli occhi e glieli donò, affinchè lui potesse ancora godere della sua bellezza. E’ per questo motivo che è protettrice dei ciechi e della vista. Il fidanzato, tuttavia, la denunciò e fu condannata al rogo. Venne, alla fine, decapitata, in quanto le fiamme non furono abbastanza alte da raggiungere il suo corpo. I resti della Santa si trovano presso la chiesa di San Geremia a Venezia; solo nel 2004, durante il 17° centenario del suo martirio, vennero riportati per pochi giorni a Siracusa.

Qui troverete altre informazioni riguardanti la festa, sicuramente una delle più importanti e frequentate di Siracusa.

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La festa dedicata a Santa Lucia attira ogni anno folle di persone; siamo sicuri che ne rimarrete piacevolmente sorpresi anche voi!

La Pasta: storia del piatto più amato dagli italiani

Cari lettori, oggi apriamo uno spazio dedicato alla nostra passione più grande: la Pasta, quella con la P maiuscola.

Forse non tutti sanno che quando la pasta divenne un piatto molto diffuso nelle mense, “nobili e principesche d’Italia” si rifiutavano di mangiarne. Il motivo? Perché era una pietanza ancora mangiata con le mani.

Fu solo attorno al 1800, grazie ad un intraprendente ciambellano di corte di Re Ferdinando II, tal Gennaro Spadaccini, e alla sua geniale idea di utilizzare un arnese con 4 punte corte (la nonna della forchetta), che la Pasta fu servita anche nei pranzi delle corti di tutta Italia e da lì nelle corti di tutto il mondo.

Quando nasce la pasta?

La prima indicazione storica della pasta risale alla civiltà greca (la “laganon“). E’ certo però che furono i Romani a parlare per primi di “lagane“, simili alle attuali lasagne. La pasta come la intendiamo oggi noi, invece, si pensa abbia origini diverse. Dopo l’infondatezza della paternità di Marco Polo, si è scoperto che la pasta nacque tra la caduta dell’Impero Romano e l’avvento degli Arabi, in Sicilia!

Da dove nasce la pasta?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo disturbare il geografo arabo Edrisi, che nel 1154 nell’opera “Kitab-Rugiar” (Libro di Ruggero), descrivendo una zona definita come “alla destra di termini Imerese, nel luogo di TRABIA“. Edrisi disse che lì si producevano dei vermicelli chiamati “itriya” (una specie di spaghetto molto sottile) che potevano approvvigionare tutti i paesi fino in Calabria! Se gli arabi quindi conoscevano già questi Itriya, è pur vero che fu il cambio di tecnica ed ingredienti utilizzati dai Siciliani a condurre ad un prodotto nuovo, gli spaghetti appunto.

 Il primo formato di pasta furono i Maccheroni, il cui etimo si pensa derivi dall’arabo “mu-karana(tun)” che significa mettere in parallelo.

Una ricerca tradizionale siciliana: “Rancia e ciura”

Rancia e ciura” chiusesi, non è una brutta parola ma il nome di un esclusivo sfincione di Chiusa Sclafani. Cos’è lo sfincione? Un tipo particolare di pasta simile all’impasto della pizza, condito con salsa di pomodoro, cipolla, acciughe, formaggio – rigorosamente caciocavallo grattugiato -; questa è la ricetta palermitana, ne esistono poi diverse varianti secondo i gusti e le località, in particolare la “rancia e ciura”, letteralmente arancia e fiori, è un impasto più semplice in bianco aromatizzato e con le acciughe.

La scacciata

La Scacciata è una focaccia tipica del Catanese. Il suo ripieno e la sua forma variano da luogo a luogo. Se è rettangolare, bassa e schiacciata è chiamata “Scaccia” o “Scaccetta“; se è rotonda, spessa e ricca nel ripieno è detta “Mpanata“.

Il ripieno è in genere semplice, ma può essere anche più o meno elaborato; sono però tutte preparazioni cotte dentro una crosta di pasta di pane, il cui ripieno può essere crudo o parzialmente precotto.

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Se vi è venuta l’acquolina in bocca non potete fare altro che venire qui nella nostra splendida isola ad assaggiare un delizioso piatto di pasta (meglio se spaghetti) al pomodoro! Non ve ne pentirete!

Un viaggio tra i piatti tipici della cucina siciliana

Un viaggio alla scoperta della cucina siciliana, tra sapori gustosi ed inconfondibili. D’altronde, la Sicilia è una delle regioni italiane più amate al mondo, non solo per la sua bellezza naturale e artistica, ma anche per la sua arte culinaria. Prenditi una pausa dal caos della città ed immergiti nei profumi dei piatti tipici siciliani.

Il team di SicilyandSicilians ha selezionato per te le principali delizie culinarie da scoprire: ecco i nostri consigli!

Il cous cous: la cucina che unisce i popoli

Forse non lo sai, ma la tradizione gastronomica siciliana è il risultato dell’incontro di tante culture diverse: la Sicilia, infatti, è stata e continua ad essere un crocevia di popoli che, venendo a contatto, danno vita a prodotti inediti ed originali che vanno ad influenzare ed arricchire la cultura locale.

Il cous cous è forse il piatto più rappresentativo dell’incontro e dello scambio di culture diverse. Proprio il cous cous è all’origine di un rinomato festival che si svolge nella splendida località balneare di San Vito Lo Capo: il Cous Cous Fest, noto anche come festival dell’integrazione culturale.

Se non vuoi perderti questo appuntamento, visita il sito del festival gastronomico siciliano più gustoso di sempre!

L’arancina: il piatto che stuzzica di più il palato

Immancabile prelibatezza da non perdere è sicuramente l’arancina siciliana. Possiamo definire questo piatto come un vero e proprio orgoglio gastronomico della Sicilia. Dalla forma che richiama quella di un’arancia, l’arancina è una ricetta semplice e allo stesso tempo gustosa: un piccolo timballo di riso, prima impanato e poi fritto, con all’interno un ripieno salato. Uno street food famoso in tutto il mondo, con tantissime e originali varianti: arancini classici al ragù, vegetariani, vegani, a base di pesce, arancini al forno … per tutti i gusti, croccanti, fritti e ripieni. 

E nonostante i palermitani vi diranno “arancina” e i catanesi “arancino”, questa è una specialità che mette tutti d’accordo. Provare per credere!

Il cannolo siciliano: dolcezza e tradizione

Protagonista di questo simbolo della pasticceria siciliana è la dolce crema alla ricotta, avvolta da una croccante cialda arrotolata e fritta. Come tocco finale, una granella di pistacchio, delle scaglie di cioccolato o scorzette di arancia candita e infine, lo zucchero a velo. In ogni caso, il vero cannolo siciliano va riempito al momento per essere gustato adeguatamente: in questo modo non si perderà la friabilità della cialda. E per i più golosi, la farcitura varia dalla crema pasticciera alla chantilly, dalla ricotta di pecora a quella di bufala, o alla crema di pistacchio (rigorosamente proveniente da Bronte).

Non puoi lasciare l’isola senza aver assaporato questa leccornia almeno una volta. Le tue papille gustative ringrazieranno!

I baci panteschi: eccellenza tutta da scoprire

Conosci i baci panteschi? Sono una squisitezza dell’isola di Pantelleria, la meravigliosa isola siciliana chiamata anche isola del vento, dove i tramonti garantiscono uno spettacolo quotidiano. Questo dolce presenta due dischi di pasta frolla fritta farciti con una crema di ricotta e scaglie di cioccolato. Una vera golosità. I dischi di frolla croccanti, realizzati con uno stampo floreale, accompagnano la morbida crema di ricotta. Una vera raffinatezza della cucina siciliana che sorprenderà grandi e bambini: rimarrai a bocca aperta!

Articolo scritto da Gabriella, Lidia, Federica, Emanuela, Annalisa.

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Come puoi notare, la Sicilia è un posto magico da visitare, o meglio da assaggiare, almeno una volta nella vita. Attraverso la cucina siciliana, con le sue prelibatezze e delizie, potrai fare un viaggio sensoriale unico alla scoperta dei tesori della nostra terra. 

San Vito Lo Capo da scoprire

San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, è famosa per il suo mare, uno dei più rinomati paradisi cristallini del sud. La sua spiaggia è considerata tra le migliori d’Italia e sul suo territorio è compresa la parte più occidentale della riserva dello Zingaro.

Il mare di San Vito Lo Capo

Il mare limpido, il fondale che degrada dolcemente e l’assenza di correnti rendono questa zona adatta anche ai nuotatori non esperti e ai più piccoli. Chi, invece, preferisce gli scogli alla sabbia, per fare meravigliosi bagni e divertenti tuffi, ne ha a disposizione una vasta scelta. Il lungomare consente di passeggiare a pochi metri di distanza dalla battigia della spiaggia e dalla strada che porta al faro, alto 40 metri e attivo dal 1859. Una strada panoramica che attraversa l’altopiano e offre alla vista lo splendido paese e il suo golfo. Il porto di San Vito Lo Capo è uno dei più sicuri dell’intera Sicilia. E’ situato all’interno di un golfo chiuso, con due estese secche rocciose che s’infrangono sulle onde. Qui, molti popoli, tra cui romani, fenici, arabi, normanni, spagnoli, venivano a calare le ancore per sfuggire alle tempeste.

La Riserva Naturale dello Zingaro

Da San Vito Lo Capo, si può accedere ad uno degli angoli più magici della Sicilia, la Riserva Naturale dello Zingaro. Muraglioni di roccia calcarea s’innalzano al di sopra di una ricca e florida vegetazione, finendo poi per gettarsi a capofitto nel mare cristallino. Piccole calette sabbiose e grotte sommerse, ricche di pesci e piante marine, si rivelano all’occhio umano. La costa dello Zingaro è uno dei pochissimi tratti della Sicilia che non ha una strada litoranea. Per spostarsi e trasportare merce, si utilizzano i muli, unico mezzo di spostamento disponibile. Nel 1976, erano iniziati alcuni lavori per la costruzione della litoranea Scopello – San Vito Lo Capo, ma furono sospesi in seguito a manifestazioni del mondo ambientalista.

Il Cous Cous Fest

Molte sono le iniziative culturali che si organizzano a San Vito Lo Capo. Dal 1998, la città ospita il Cous Cous Fest, rassegna culturale ed enogastronomica di dieci giorni dedicata a uno dei piatti tipici del Mediterraneo. Oltre a spettacoli dal vivo, si svolge una gara di cous cous, in cui chef provenienti da ogni parte del mondo si impegnano a proporre il piatto cucinato secondo la propria tradizione gastronomica. Costa d’Avorio, Francia, Italia, Senegal, Marocco, Palestina, Tunisia sono solo alcuni dei paesi che nel corso degli anni hanno partecipato alla competizione.

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San Vito Lo Capo è un luogo naturalistico incontaminato da vedere almeno una volta nella vita!

Letojanni: piccolo borgo siciliano da scoprire

Oggi vogliamo farvi scoprire Letojanni, un piccolo comune della provincia di Messina, al centro di una ampia baia compresa tra i promontori di S. Alessio (Forza d’Agrò) e S. Andrea (Taormina).

Alla scoperta di Letojanni

Letojanni si sviluppa a cinque metri sul livello del mare ed il centro si suddivide in due parti. Fino alla metà dell’Ottocento, Letojanni era soltanto un piccolo borgo di pescatori, mentre oggi è una delle più importanti località turistiche siciliane e messinesi. Il santo patrono, San Giuseppe, si festeggia il 19 marzo. La cucina di Letojanni si costituisce principalmente di prodotti locali e, in particolare, di pesce. Altri prodotti sono a disposizione della comunità locale e dei turisti soprattutto durante la stagione estiva e includono le granite con le brioche, i gelati, i meringati di vari gusti e dolci tipici, come i cannoli.

Letojanni è apprezzata per la bellezza del suo mare, intenso e blu, tra i più puri della Sicilia, e per le sue spiagge, dove si alternano sabbia e ghiaia. Il suo lungomare, con le sue palme e i suoi pini, è il luogo ideale per passeggiare, per respirare la salubre brezza marina o per ristorarsi nei numerosi locali della riviera.

La famosa Piazza Durante di Letojanni

Una buona colazione a base di granite e brioches offerte dai bar del paese darà la giusta “carica” per affrontare la mattinata al mare, prendendo la tintarella o praticando i vari sport estivi offerti sul posto. Al calar della sera, si può visitare Piazza Durante e la Chiesa di San Giuseppe. Costruita nel 1700, divenne inagibile nel 1908, a causa di un terremoto. Dopo il suo rifacimento, la nuova chiesa viene inaugurata il 19 marzo 1931, proprio in occasione della festa del santo patrono. Piazza Durante è considerata il salotto della città per eccellenza: ci si dà appuntamento con gli amici e si sceglie il divertimento serale giusto per trascorrere in allegria le tante notti letojannesi.

Questa cittadina è divenuta famosa a livello nazionale anche grazie al cinema. Qui, il celebre attore comico Roberto Benigni ha girato alcune sequenze del suo film “Johnny Stecchino“. Infatti, la scena del barbiere, nello specifico, è stata girata all’interno del locale del barbiere in Piazza Durante. Inoltre, Letojanni è spesso utilizzata come location per numerose fiction televisive.

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Questa era una piccola anteprima delle bellezze naturali e artistiche che potrete ammirare a Letojanni. Questo piccolo gioiello siciliano vi aspetta! Per conoscere tutti gli eventi organizzati a Letojanni, visitate il sito ufficiale del comune. Se invece siete curiosi di conoscere la vicina città di Taormina, andate all’articolo di questa splendida città siciliana.

Surfing tra le onde della Sicilia

Tutti sanno che la provincia di Palermo è contornata da spiagge bellissime. Ma non tutti, invece, sanno che queste spiagge sono mete di surfisti e amanti degli sport acquatici provenienti da tutto il mondo. Mondello, Cefalù, Trappeto, Cinisi sono solo alcune tra le località preferite per una giornata di surf, con onde che arrivano a toccare anche i 2 metri e mezzo di altezza! L’attività di surfing tra le onde della Sicilia è un’esperienza mozzafiato: provare per credere!

Mondello tra le onde

Mondello è un quartiere e località turistica in provincia di Palermo. La zona è rinomata per la spiaggia, caratterizzata da sabbia bianca e mare cristallino, elementi che la rendono uno dei lidi più ambiti della Sicilia.

Inoltre, a partire dal 1985, la città ospita, una volta all’anno, il “World Festival on the Beach”, una manifestazione che riunisce sportivi e curiosi da tutto il mondo, durante la quale si svolgono competizioni internazionali di Surf, Windsurf, Kitesurf, Vela e Beach Volley. Un ruolo centrale, viene dato anche alle attività artistiche e culturali: sono numerosi i concerti e contest fotografici che si susseguono durante la settimana. Dal 2004, viene organizzato anche un concerto di musica classica, chiamato “Sinfonia On The Beach”, che si svolge in un auditorium in riva al mare.

Una Cefalù spericolata

Cefalù è una località turistica che si trova circa 70 km da Palermo, ai piedi di un promontorio roccioso. E’ nota per le sue bellezze artistiche, per le sue spiagge e per le sue meraviglie naturalistiche. Se vi capita di visitarla a fine agosto, sul lungomare, troverete moltissimi surfisti spericolati, impegnati a cavalcare le lunghe onde al tramonto con le loro tavole. Uno spettacolo da non perdere!

Trappeto e la sua Ciammarita

Ma la spiaggia più frequentata dagli amanti degli sport estremi è “Ciammarita”, a Trappeto, comune siciliano distante 50 km da Palermo. La spiaggia è lunga 3 km e la sua particolare posizione permette di fare il bagno tutto l’anno, dato che le correnti sono poco forti e la temperatura è compresa tra i 16 e i 20 gradi.

E’ uno “Spot”, così si definisce nel gergo surfista, molto amato, soprattutto nel periodo invernale, perché offre onde alte e di forma tubante ed è facilmente raggiungibile con la macchina.

Non siete capaci di surfare? Non preoccupatevi, queste spiagge si possono godere anche solo per prendere il sole o per fare una bella nuotata.

Insomma, la nostra isola non ha niente da invidiare a località famose come Biarritz, Bali, Malibù e tante altre! Perchè allora questa estate non provare l’esperienza indimenticabile di fare surfing tra le onde della Sicilia? Vi aspettiamo!

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Weekend alla scoperta dell’entroterra palermitano

Se avete voglia di perdervi tra le bellezze siciliane, questo è l’itinerario che fa per voi! Un weekend alla scoperta dell’entroterra palermitano, ricco di panorami inediti da esplorare.  

Non consideratelo un messaggio promozionale, si tratta solo di qualche consiglio da chi conosce bene questa piccola parte di mondo!

Partenza: Palermo

Partenza da Palermo ore… decidete voi, altrimenti finisce il relax, direzione Corleone (prendete la PA-AG, uscite a Marineo e proseguite sulla statale). La prima tappa, dopo circa 30 minuti di strada, è Ficuzza, dove si può ammirare la Real Casina di caccia, simile alla Reggia di Caserta, immersa nel bosco omonimo, d’alto valore naturalistico.

Ficuzza: Real Casina

Proseguite per Corleone, nota per aver dato i natali ai maggiori boss mafiosi, ma anche alle prime vittime che hanno combattuto per la legalità. Negli ultimi anni, sono stati organizzati diversi eventi per riscattare l’immagine del paese, dalla Festa della Pace (23 maggio) alla notte bianca. A livello artistico, la città è nota per le sue 100 chiese. Da vedere i due fortilizi reali: il castrum superius e il castrum inferius. Dal primo, detto anche torre saracena, è possibile ammirare la “Cascata delle due Rocche“, il salto effettuato dal torrente Corleone; sul secondo sorge l’eremo francescano.

La fame comincia a farsi sentire, così come il bisogno di posare i bagagli.

Bene! Proseguite per Campofiorito, sulla strada troverete l’Agriturismo Giardinello, dove poter gustare piatti tipici locali.

Corleone: castrum inferius

Il viaggio continua a Bisacquino. Prima di entrare nel paese, visitate il Santuario della Madonna del Balzo: sorge su un dirupo del Monte Triona, accessibile tramite una strada rotabile o un’antica strada acciottolata. Da percorrere rigorosamente a piedi e in preghiera, inizia con due grandi obelischi detti “i pileri”.

Entrati nel paese, il senso di marcia obbligato vi porterà alla piazza dove trovate la Chiesa Madre, con vicino il Museo dell’Orologio. Non preoccupatevi se verrete osservati: siete “strani” ovvero forestieri e destate curiosità.

Potete cenare al “Paiolo”, ristorante che si trova nel centro della “movida” bisacquinese.

Bisacquino: corso Umberto

Troverete pub e locali aperti fino a tarda notte, soprattutto il sabato. Non resta che augurarvi buon divertimento e buonanotte!

Un nuovo giorno comincia. Dirigetevi a S.Maria del Bosco, abbazia immersa nel bosco di Calatamauro, un posto veramente suggestivo.

Recatevi al castello di Giuliana, tornate a Chiusa Sclafani per visitare il Collegio e la Chiesa del Carmine. Potete soddisfare il vostro appetito con l’esclusivo sfincione “rancia e ciura”.

Giuliana: castello

Ci sono altre due località che vale la pena visitare: Palazzo Adriano e Prizzi.

Palazzo Adriano ha un cuore antico perfettamente conservato: pietra vive delle facciate, vicoli sassosi e una piazza da Oscar, dove convivono le due anime del paese.

Nella piazza, divenuta celebre nel film “Nuovo cinema paradiso” di Tornatore, si fronteggiano due chiese: la Chiesa di Maria SS. Assunta, utilizzata per il rito greco dagli eredi dei coloni albanesi stabilitesi nel borgo nel ‘400; la Chiesa di Maria SS. Del Lume, che costituisce il centro del rito latino.

Palazzo Adriano: piazza

Paesaggi incantevoli, di rilievo paleontologico e geologico vi aspettano alla Riserva Naturale Valle del Sosio, dove troverete la pietra di Salomone, risalente a 260 milioni di anni fa e la Pietra dei Saraceni.

Visitate il castello di Prizzi, dai cui è possibile ammirare un panorama mozzafiato sulla Valle del Sosio. Il centro è arricchito da murales realizzati da tre artisti siciliani. Prima di ripartire, assaggiate i funghi della borgata Filaga.

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Fateci sapere se vi è piaciuto questo weekend alla scoperta dell’entroterra palermitano! Buon viaggio!

I Beati Paoli: i leggendari paladini della giustizia

Chi sono i misteriosi Beati Paoli

I Beati Paoli è il nome dato ad una leggendaria e misteriosa setta segreta di vendicatori-giustizieri-sicari, sorta in Sicilia, a partire, probabilmente, dal XII secolo a Palermo. L’obiettivo era quello di ”raddrizzare” i torti subiti dalla povera gente. Si pensa che la setta sia nata in reazione allo strapotere e ai soprusi dei nobili, che amministravano anche la giustizia criminale nei loro feudi. Il mito dei Beati Paoli è stato più volte usato da molti per testimoniare l’origine della mafia in Italia. Questa teoria, tuttavia, non può trovare accoglimento, sia per la sua natura organizzativa sia per gli effetti sulla popolazione.

Il romanzo di Natoli

Nel 1909, lo scrittore e giornalista Luigi Natoli scrisse ”I Beati Paoli”, una raccolta delle leggende tramandate oralmente su questa setta. Natoli utilizza personaggi realmente esistiti e personaggi di fantasia e ha ricostruito fedelmente la Palermo del XVIII secolo. Ha tratto preziose informazioni dagli opuscoli del Marchese di Villabianca e ne fece oggetto di un fortunatissimo romanzo pubblicato a puntate sul “Giornale di Sicilia”. Dal romanzo, è stato tratto anche un film, del 1947, intitolato I cavalieri delle maschere nere (I Beati Paoli).

Una Palermo segreta

E’ difficile stabilire la verità storica di questa setta, ma ciò che è effettivamente reale è l’ambientazione: la Palermo sotterranea, principalmente quella che ricade sotto il quartiere “Capo”. Fra le molteplici cavità che presenta il sottosuolo della metropoli palermitana, scavate dall’antico fiume Papireto, ve ne sono alcune che la fantasia popolare ha fatto proprie e che resistono alla mentalità dei secoli. Le camere dello scirocco, utilizzate durante il XVI secolo per potersi difendere dalla calura estiva, esistenti al di sotto di alcuni palazzi nobiliari, sono state spesso indicate come luoghi di riunione e sede della misteriosa setta.

La Grotta dei Beati Paoli

La “Grotta dei Beati Paoli” è una cavità sotterranea esistente nel quartiere del Capo, in prossimità della chiesa di Santa Maria di Gesù, detta S. Maruzza. Sempre secondo la leggenda, la setta degli incappucciati neri la utilizzava come tribunale. Essa si collegava attraverso tortuosi cunicoli ad altre cavità sotterranee, facendo molto probabilmente parte del complesso di catacombe cristiane, ancora esistenti nei pressi dell’antica Porta D’Ossuna.

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Questa era un’interessante curiosità della nostra amata Sicilia: i misteriosi Beati Paoli, che continuano ancora oggi ad essere nell’immaginario collettivo dei palermitani, tra mistero e leggenda, tra fantasia e realtà. Per allora non iniziare a leggere il romanzo di Natoli su questa setta siciliana segreta? Fateci sapere se vi è piaciuta questa storia accattivante!

Taormina: la perla del turismo siciliano

Colorata, divertente, affascinante, insolita, maestosa. E’ una delle mete siciliane preferite dal turismo internazionale nonché il luogo dei primi insediamenti greci dell’300 a.C: Taormina.

Un po’ di storia

Piccolo comune italiano di poco più di 10.000 abitanti della città metropolitana di Messina, il suo nome originale era Tauromènion; sulla sua nascita non si hanno molte notizie certe. Nacque come insediamento greco, fu un’ importante roccaforte bizantina, ma divenne anche uno dei principali centri della cultura musulmana in Sicilia cambiando il proprio nome in “Al muizziah” nel 902 d.C.

Al centro della sua bellezza sta il suo antico teatro romano edificato nel II secolo dopo Cristo, che si sviluppa in un punto che sembra collegare il mare all’Etna, il vulcano che sovrasta Catania. Avrebbe origine ellenistica, ma si presenta totalmente romano nel suo aspetto oggi visibile. In pieno e tardo Impero, l’edificio ospitò le venationes, spettacoli di lotta tra gladiatori e bestie feroci e l’orchestra si trasformò in arena. In epoca tardo antica, venne realizzato il portico alle spalle della scena. L’invasione dei Vandali e il successivo decadimento dell’Impero ne hanno determinato l’abbandono. A partire dagli anni 50, il teatro è stato utilizzato come struttura per la rappresentazione di varie forme di spettacolo, dal teatro ai concerti, dall’opera lirica al balletto.

I siti archeologici da visitare

I maggiori siti archeologici che vi consigliamo di visitare sono:

Dal XIX secolo, la città è importante tappa del Grand Tour in Europa: giovani nobili, studiosi ed intellettuali decidono di fermarsi proprio a Taormina per scrivere romanzi, studiare le antiche rovine, ammaliati dalle sue bellezze artistiche.

Oggi rappresenta il salotto “buono” del turismo di Catania, nonché fulcro di alcuni tra i principali eventi culturali dell’isola.

Eventi da non perdere a Taormina

I principali eventi ruotano attorno al Taormina Arte, l’istituzione culturale che cura l’organizzazione di tutti gli eventi artistici: il Taormina Film Fest – il festival del Cinema di Taormina, con la prestigiosa cerimonia della consegna dei Nastri d’argento dai giornalisti cinematografici al Teatro antico e il Giuseppe Sinopoli festival. Dal 2010, a Taormina si svolge Taobuk, il Taormina International Book Festival che da anni è luogo di incontri e dibattiti, con ospiti italiani e internazionali non solo della letteratura, ma anche del cinema, della filosofia, dell’arte, della musica, della ristorazione.

Nonostante Taormina stia soffrendo negli ultimi anni di uno spopolamento, quest’anno il 43º vertice del G7 sarà una buona vetrina per la città: infatti, il 26 e 27 maggio il vertice si terrà proprio al Palacongressi di Taormina! Un’occasione di rinascita a livello internazionale che darà sicuramente visibilità come meta di turismo in Italia.

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Taormina, la perla per eccellenza del turismo siciliano, è pronta ad accogliervi con le sue bellezze archeologiche, storiche e artistiche!

Monreale: gioiello architettonico unico al mondo

Monreale è un comune in provincia di Palermo, in Sicilia, ed è conosciuto nel mondo principalmente per il suo splendido duomo moresco-bizantino del XII secolo. Un gioiello architettonico capace di lasciare a bocca aperta turisti di ogni parte del mondo!

Questa chiesa è infatti monumento nazionale di Italia e una delle principali attrazioni turistiche della Sicilia. Addirittura nel 2015 il sito Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Lo stile di questo monumento è composito, poiché si uniscono gusti differenti che rimandano all’architettura dell’Europa del nord e all’arte araba. Le due torri sono massicce e solenni e fiancheggiano il portico d’ingresso, costruito nel XVIII secolo. Tuttavia, non conservano la loro forma originale poichè, in seguito ad un fulmine, una è rimasta mutilata. Il prospetto principale, seguendo una tipologia francese, è racchiuso da torri angolari di cui si conservano quella meridionale, mentre il portico è d’epoca rinascimentale.

L’interno è illuminato da magnifici mosaici rilucenti d’oro che creano l’illusione di trovarsi in un luogo paradisiaco. Questi narrano l’intera storia del Cristianesimo nei momenti dell’attesa di Cristo, della sua vicenda terrena e di ciò che è avvenuto dopo la sua morte e resurrezione. Sebbene rimandino alla cultura bizantina, questi mosaici, soprattutto quelli recenti, risentono del linguaggio romanico di quelli di San Marco, a Venezia.

Il chiostro della cattedrale è un vero capolavoro dell’arte della scultura e dell’intarsio di pietre dure. Le 228 colonnine gemine, ognuna delle quali presenta decori differenti, sono sormontate da elaboratissimi capitelli che sostengono archi d’ispirazione araba. Nell’angolo meridionale, il recinto quadrato con la fontana ad alto stelo evoca la forma del tronco di una palma. Un chiaro rimando alle magiche atmosfere delle dimore orientali.

Qui il link per le info sugli orari di apertura del Duomo di Monreale. Se volete invece fare una passeggiata in città e partecipare ad eventi e feste, vi consigliamo di visitare il sito di questa bellissima città siciliana.

Un evento da non perdere per immergervi nella tradizione e nella cultura siciliana è sicuramente la grande festa dedicata al SS. Crocifisso, patrono di Monreale: durante questi giorni (indicativamente a maggio di ogni anno), la piazza e le strade del paese si riempiono di persone. Molte si recano in chiesa per assistere alla novena che si celebra nei giorni antecedenti alla processione.

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Se volete ammirare le bellezze di Monreale, non vi resta che fare le valigie e partire… che aspettate?

Erice: tesoro medievale siciliano affacciato sul mare

Da una splendida posizione che sovrasta il panorama di Trapani….silenziosa, calma, tranquilla… proprio sulla sommità del Monte San Giuliano, si staglia Erice.

Un itinerario alla scoperta di Erice

Passate le sue mura di cinta (risalenti a ben il VII secolo avanti Cristo), attraversando le strette viuzze su cui si affacciano pittoreschi cortili fioriti, si ha la sensazione di essere catapultati in un’altra epoca….così perdendosi si avrà modo di visitare alcuni tra i suoi più bei tesori:

  • il Castello Normanno
  • il Duomo o Matrice
  • il Quartiere Spagnolo

Festival medievali tra le antiche chiese

Erice accoglie più di sessanta chiese, tra cui quelle di San Martino, San Cataldo, San Giuliano, San Giovanni Battista. Ogni estate, riecheggiano le musiche medievali recuperate alla memoria da artisti di fama internazionale proposte durante la Settimana di Musica Medievale e Rinascimentale.

All’origine di Erice

Il nome di Erice deriva da Erix, un personaggio mitologico, figlio di Afrodite e di Bute, ucciso da Eracle. la città ha origini antichissime: secondo Tucidide, fu fondata dai Troiani, che fuggendo nel Mar Mediterraneo avrebbero trovato il posto ideale per insediarvisi; sempre secondo la leggenda, i Troiani avrebbero poi dato vita al popolo degli Elimi. Ma Erice fu un luogo di importanza strategica e religiosa anche per Romani, Cartaginesi, Greci e Normanni. Dal 1963 è sede del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana, dedicato agli studi scientifici. Oggi, nel centro cittadino, posto sulla vetta dell’omonimo Monte Erice, risiedono poco più di 1000 abitanti, mentre la maggior parte della popolazione risiede a valle, nell’abitato di Casa Santa, proseguo della città di Trapani.

Se vi trovate in questa splendida città siciliana durante le vacanze pasquali, non potete mancare alla Processione dei Misteri di Erice, manifestazione religiosa che si celebra il Venerdì Santo. I confrati della Congregazione del Purgatorio aprono il corteo, indossando una tunica bianca ricamata di rosso. i Misteri sono portati in spalla e vengono allineati dinanzi la chiesa di San Giuliano, luogo di partenza. I confrati, pertanto, sono pronti per percorrere le suggestive strade cittadine, per far poi ritorno alle prime luci della sera.

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Come avete letto, Erice conserva intatto il fascino di antico bordo medievale animato da botteghe di artigianato tipico: le ceramiche finemente decorate, i tappeti variopinti tessuti a mano, i tradizionali dolci come la Genovese alla crema, dolce di pastafrolla con zucchero a velo sulla parte superiore e “Mustaccioli“, antichi biscotti fatti nei conventi di clausura. Non avete ancora fatto le valigie? Questo splendido tesoro medievale affacciato sul mare vi sta aspettando!

Farm cultural park: il festival di arte e architettura di Favara

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Un festival di Arte e architettura in Sicilia? Esiste a Favara, e quest’anno celebra il suo settimo anniversario esplorando i linguaggi dell’arte contemporanea, della musica e del design!

Il declivio di Monte Caltafaraci è stato nel corso dei secoli testimone di arte e tradizioni provenienti da culture che ne hanno forgiato la storia. Per questo la città di Favara oggi è ricca di reperti che ne testimoniano il travagliato passato. Tuttavia, una città di oltre 30.000 abitanti non può vivere esclusivamente di quello che è stato: l’incedere del tempo rende obsoleta qualsiasi cosa. Così, mentre i turisti internazionali continuano e continueranno a restare a bocca aperta di fronte alle meraviglie storiche della Sicilia, c’è una generazione di giovani che non si accontenta e intende rilanciare il profilo della città all’insegna del dinamismo, cogliendo quel che di buono ha da offrire la modernità.

Farm Cultural Parkfestival di arte e architettura è un progetto che punta proprio a questo: far convivere presente e futuro in un’ottica di reciproca valorizzazione.
Il progetto, giunto alla settima edizione, consiste in un Centro Culturale Indipendente dove arte e cultura fungono da strumenti nobili per rinnovare l’identità di Favara, proiettandola in avanti. Quest’anno la voglia di mettersi in gioco è alta, tanto che i fondatori hanno organizzato un festival di 7 giorni in cui arte, architettura, musica e design si mescoleranno per regalarvi divertimento e scoperta. Tra le tante performance e iniziative che si susseguiranno durante la settimana che va dal 23 giugno all’1 luglio 2017, ve ne segnalamo alcune:
Venerdì 23 giugno: ai Sette Cortili l’Architetto Raul Pantaleo dello studio TAMassociati, già Curatore del Padiglione Italia della quindicesima Biennale di Architettura di Venezia, dopo aver incontrato i bambini di Sou della Scuola di Architettura per bambini presenterà il suo libro “La sporca bellezza”, edito da Elèuthera e frutto delle tantissime sfide di architettura affrontate dal suo studio nei posti più impervi del pianeta.

Sabato 24 giugno: al Giardino della Kolymbethra,  nel Parco Valle dei Templi di Agrigento, Farm cura una delle serate estive del FAI proponendo uno spettacolo onirico ed emozionale: “Il tempo dei limoni” a cura del Collettivo MoDem / Scenario Pubblico. A seguire Sergio Beercock + MNTY: artista anglo-siciliano che tra voce, elettronica e teatro sorprenderà il pubblicodella Valle. Infine un piccolo omaggio di Claudio Collovà a Ludovico Corrao, fondatore delle Orestiadi di Gibellina, a testimoniare un uomo che ha costruito moltissimo e che viene ricordato come un esempio unico in Sicilia.

Domenica 25 giugno:festival di arte e architettura alle 19.00 si festeggia la chiusura dell’anno di Sou, con il patrocinio del Politecnico di Milano. I bambini della Scuola presenteranno il loro progetto di fine anno: suggestione per la Città di Favara e i suoi abitanti, il progetto consiste di un complesso immobiliare da collocare nell’area del crollo che ha determinato la scomparsa delle piccole Chiara e Marianna, nella costruzione di un’accogliente casa moderna per i bambini migranti che sbarcano in Sicilia senza genitori e di un piccolo Museo per la tutela dei diritti dell’infanzia.

Martedì 27 giugno: alle 19.00 tutti al QUID per l’inaugurazione della seconda edizione del Fuori Farm, quest’anno dedicata al Giappone per celebrare il 150° anniversario delle relazioni istituzionali tra i nostri due paesi. Fuori Farm è un evento internazionale che coinvolge i visitatori in un’esperienza urbana dove arte e architettura ridefiniscono la bellezza.

Mercoledì 28 giugno: assisterete all’inaugurazione del Mercato Sette Cortili, il nuovo grande progetto Farm Cultural Park che prevede la valorizzazione dello street food siciliano nato da sforzi, sacrifici e tanta passione.

festival di arte e architetturaGiovedì 29 e Venerdì 30 giugno: Moshi moshi call from Tokyo: Farm e Favara battono bandiera giapponese! Saranno infatti due giornate di incontri, scambi, amicizia e divertimento con una delegazione di 60 artisti giapponesi appartenenti alla Japan Artists International Society.
Giovedì: alle 18.00 Farm Cultural Park inaugura al Castello Chiaramonte, a Palazzo Cafisi e ai Sette Cortili “L’Arte è di Tutti”, la 49° edizione della Japanese Today Visual Art Exhibition, che prevederà l’esibizione di ben 275 artisti giapponesi per un’immersione dei sensi nella cultura del Sol Levante. Tra gli artisti anche Kurihara Koho che si esibirà in un’intrigante performance di calligrafia.
Venerdì: Alle 19 “What is CO-Dividuality?”, esposizione che indaga il rapporto degli spazi pubblici all’interno di edifici privati -e viceversa- perpetrato dall’architettura post-individualista dell’era della Sharing Economy, con un particolare focus sul tema delle «Shared Houses», presentando progetti dei nomi più importanti dell’architettura giapponese tra cui Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, entrambi vincitori del Premio Pritzker.
Alle ore 20 accoglieremo Hon. Samuel Kofi Ahiave Dzamesi, Ministry of Chieftaincy and Religious Affairs del Ghana, al quale sarà presentato il lavoro di residenza di arte relazionale dell’artista-antropologa italo-americana Noel Gazzano. Noel, attraverso la realizzazione di un “indumento universale”, cioè adatto a qualunque persona a prescindere da età, sesso e dimensione socio-culturale, mira a promuovere l’uguaglianza di tutti gli esseri umani.

festival di arte e architetturaSabato 1 luglio tutti pronti per soffiare le candeline: a partire dalle 19 si celebrerà in grande il compleanno di Farm Cultural Park! Sarà difficile riconoscere i Sette Cortili con la nuova facciata di Raft progettata dal collettivo portoghese di architetti Ponto Atelier, e vivacizzata da Riad Farm, il progetto curatoriale a base di musica, illustrazione e giardinaggio a cura di Chiara Manchovas e Andrea Buzzi che vi farà perdere nella suggestività della location. Infine alle 22.00 è festa: prima con il live di Nicolò Carnesi, che in 3 anni ci ha regalato i due gioielli di “Ho una galassia nell’armadio” e “Bellissima noia”, rinvigorendo meravigliosamente il panorama del cantautorato italiano, poi voglia di dance all night con il DJ Ignazio Gullo, che si preoccuperà di non farvi stare fermi neanche un istante.

Anche quest’anno i creatori di Farm Cultural Park sono riusciti a creare un festival di arte e architettura di assoluto spessore per tutti gli appassionati in materia, alzando notevolmente l’asticella della qualità in termini di valorizzazione culturale urbana. Noi di Sicily & Sicilians non possiamo far altro che consigliarvi questa esperienza che non solo vi intratterrà divertendovi, ma vi arricchirà anche a livello umano, culturale e sociale.

 

Made OF Sicily – il weekend della Mostra Evento

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Il weekend Made OF Sicily si è appena concluso, sono state tre giornate davvero intense, nelle quali Palazzo Forcella De Seta ha accolto tantissimi visitatori, curiosi di poterne ammirare la sua bellezza e la mostra con le 100 opere che i nostri 20 giovani artisti emergenti hanno realizzato per celebrare la Sicilia e le sue eccellenze.

Le prime giornate di Made OF Sicily sono state dedicate ai workshop, talk e testimonianze per i ragazzi delle scuole superiori, più di 300 studenti hanno avuto la possibilità di partecipare a lezioni e dibattiti relativi al mondo dell’innovazione e del lavoro del futuro, grazie a mentor selezionati che hanno raccontato la loro esperienza e dato consigli e spunti utilissimi.
Un’altra sessione di workshop è prevista per i prossimi giorni, a cui parteciperanno ancora 200 studenti e giovani interessati ai temi.
(c’è ancora qualche posto per il workshop del 16 maggio, clicca qui per saperne di più).

Venerdì 12 maggio si è svolto l’opening, serata ufficiale di apertura della mostra, gli intervenuti hanno potuto apprezzare le opere e soddisfare ogni loro curiosità sulle stesse confrontandosi con gli artisti presenti, lieti di poter coinvolgere il pubblico con le loro suggestioni e chiarirne le idee in previsione della votazione.
Per tutta la sera, infatti, ad ognuno è stata data la possibilità di esprimere una preferenza rispetto al proprio artista preferito.
La terrazza, tra un bicchiere di vino e un assaggio, è stato il luogo designato alle sinergie, allo scambio di opinioni e di impressioni.

La mattina del sabato è stato il turno del FAI che ha infatti approfittato dell’apertura del palazzo in occasione della nostra mostra, per renderlo visitabile ai suoi iscritti che hanno potuto apprezzare anche le opere di Made OF Sicily.
Le visite si sono protratte per tutta la giornata, abbiamo registrato utenti da ogni parte della Sicilia, d’Italia e anche diversi turisti stranieri.

Domenica 14 è avvenuta la premiazione degli artisti, dopo lo spoglio dei voti del pubblico, la valutazione delle commissione tecnica e il conteggio dei voti dal web, il responsabile del progetto, Sandro Aglialoro, insieme al dott. Pino Toro, Presidente di AIL Palermo, hanno proclamato i 4 vincitori tra gli applausi del pubblico accorso.

Il web ha eletto Web@rtist Filippo Papa con le sue fotografie.
Salvatore Rivolo e le sue illustrazioni di una Palermo surreale si aggiudicano il terzo posto.
Il secondo posto viene vinto da Luca Mannino, le sue sculture raccontano storie.
Sul podio più alto, l’affascinante progetto di Chiara Polizzi.

Per chi non fosse ancora intervenuto, vi ricordiamo che la mostra Made OF Sicily non finisce qui, potete infatti trovarci ancora fino al 18 maggio a Palazzo Forcella De Seta e scoprire in che modo i nostri giovani artisti emergenti hanno omaggiato la Sicilia con le loro opere.
La maggior parte delle opere è in vendita, qui potete trovare tutte le informazioni, nel caso in cui voleste acquistare un’opera vi ricordiamo inoltre che il 30% del ricavato andrà all’ AIL – Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma.
Per ogni dettaglio visitate la pagina del programma.
Se volete invece darci le vostre impressioni, consigli, critiche, scriveteci a info@sicilyandsicilians.com 🙂

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Innovazione e startup in Sicilia: Paola Di Rosa ai Workshop Made OF Sicily

innovazione e startup in Sicilia Paola Di Rosa

Ecco a voi un’intervista a Paola Di Rosa, la prima tra i mentor che parleranno durante i workshop su innovazione e startup in Sicilia rivolti ai giovani, che si terranno nell’ambito della MostraEvento “Made OF Sicily”. Tema del primo workshop “L’ideazione di una nuova impresa e il business model canvas.”
Leggi tutto “Innovazione e startup in Sicilia: Paola Di Rosa ai Workshop Made OF Sicily”

Artisti siciliani in mostra: il collettivo di Made OF Sicily

palazzo forcella de seta palermo sicilia mostra arte contemporanea

Sta per iniziare la MostraEvento “Made OF Sicily”, che ospiterà un collettivo di 20 artisti siciliani e delle loro 100 opere che parleranno di Sicilia e sicilianità!

La MostraEvento “Made OF Sicily”, si svolgerà dal 9 al 18 Maggio a Palazzo Forcella De Seta a Palermo: 10 giorni di esposizione durante i quali si potranno ammirare le 100 opere che 20 artisti siciliani hanno dedicato alla Sicilia. Parallelamente alla mostra si svolgeranno workshop, talk e corsi con testimonianze di giovani imprenditori siciliani che parleranno di auto-imprenditorialità e innovazione.

 

mostra palermo mostraevento made of sicily sicilia artisti siciliani

 

Gli artisti del collettivo sono stati invitati da un’apposita Commissione Tecnica di esperti, a seguito del contest “Made OF Sicily” lanciato nell’ambito del progetto Sicily & Sicilians.

Il collettivo sarà composto da:

Clicca questi link per saperne di più su Palazzo Forcella de Seta e sulla commissione tecnica

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Se invece vuoi avere maggiori info sul progetto o vuoi collaborare con noi, contattaci cliccando qui.

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Arte, cultura, chiese e palazzi: lo splendido quartiere della Kalsa di Palermo!

Eccovi alcune delle migliori tappe (chiese, ville e palazzi) all’insegna della cultura e dell’arte, da non perdere assolutamente alla Kalsa, quartiere di Palermo in cui sorge Palazzo Forcella De Seta, la splendida location in cui verrà ospitata la prima MostraEvento siciliana. Un giro turistico da fare esclusivamente a piedi che non vi deluderà.

Leggi tutto “Arte, cultura, chiese e palazzi: lo splendido quartiere della Kalsa di Palermo!”

BEST PRACTICE MADE IN SUD: WIAD Palermo 2017

Sicilia, tecnologia, eccellenza …  si è svolto qualche giorno fa il WIAD Palermo 2017. Abbiamo intervistato Domenico Schillaci, uno degli organizzatori,  per scoprire cosa sia nel dettaglio questo evento di eccellenza e innovazione che si è svolto nella nostra città lo scorso 18 febbraio e che ha coinvolto tantissimi ragazzi siciliani provenienti dalle diverse province.

Domenico, cos’è WIAD?
Il WIAD, acronimo di World Information Architecture Day, è la giornata mondiale dedicata all’Architettura dell’informazione: un evento gratuito promosso a livello globale dall’Information Architecture Institute con l’obiettivo di diffondere e approfondire i temi legati alla strutturazione e all’organizzazione delle informazioni e dei contenuti in modo da garantirne una migliore fruizione da parte dell’utente. L’Information Architecture Institute lancia una call ogni anno per raccogliere le candidature di chi è intenzionato a organizzare un evento nella propria città e poi fornisce il supporto necessario per fare in modo che tutti gli organizzatori locali si sentano parte di una comunità globale. Il WIAD, infatti, si svolge in contemporanea in tutte le città, che quest’anno sono state ben 58. Noi di PUSH, che avevamo organizzato il primo WIAD a Palermo nel 2015, abbiamo scelto di farlo per la terza edizione visto l’interesse mostrato sul tema e l’ottima risposta di pubblico che abbiamo sempre avuto. Dall’anno scorso dividiamo quest’onore con i nostri amici di PMO Coworking e FabLab Palermo, a cui quest’anno si è aggiunto anche UX Book Club Palermo.


Quale è stato il tema di quest’anno e come è stato sviluppato?
Si appunto, ogni anno viene scelto un tema attorno al quale sviluppare l’evento. Quest’anno è stato scelto “information strategy and structure”, e lo abbiamo affrontato invitando quattro speaker che hanno parlato di architettura dell’informazione in quattro ambiti diversi: il cibo, il linguaggio, il suono e l’arte urbana.

Inoltre, nel pomeriggio, c’è stato un interessantissimo workshop sul tema della User Experience legata al vino. In definitiva, siamo stati molto soddisfatti e ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a rendere il WIAD un appuntamento interessante per Palermo.

Quali obiettivi si pone WIAD per il futuro?
Beh, a livello globale forse sarebbe meglio chiedere direttamente a qualcuno dell’Information Architecture Institute, ma immagino che probabilmente punteranno a diffondere questo appuntamento annuale in maniera sempre più capillare e a coinvolgere un numero sempre maggiore di appassionati. A livello locale, invece, posso dire con certezza che la risposta di tutti coloro che vengono per assistere all’evento ci ripaga degli sforzi e del tempo che vi dedichiamo, in maniera assolutamente volontaria: anche se è ancora presto, quindi, posso anticipare che puntiamo a organizzare una quarta edizione nel 2018. Anche perché ci divertiamo a farlo!

WIAD (2)
Temi così all’avanguardia e attuali in una città che a volte sembra lenta e immobile… quali le sfide e quali le opportunità che ritenete esistano a Palermo?
Ti posso assicurare che a Palermo ci sono tante persone che si impegnano tutti i giorni per “accelerare” la città, per creare opportunità di dibattito e discussione utili a crescere e a farci sentire meno isolati, nonostante geograficamente lo siamo. In questi ultimi anni la città sembra avere iniziato a risvegliarsi da un periodo sin troppo lungo di torpore e immobilismo. Naturalmente si tratta di un processo lento e complicato, per il quale servono pazienza e impegno quotidiano, tuttavia credo che alla lunga Palermo riuscirà a tornare una città attraente, stimolante, dove è bello vivere e da dove non si debba essere costretti ad andare via per mancanza di opportunità.

Come Sicily and Sicilians nel settore artistico e culturale, WIAD vuole promuovere le comunità di innovatori del territorio, dandogli rilievo anche all’estero, perchè pensate che Palermo possa essere un terreno fertile per questo tipo di attività? Avete qualche consiglio da darci?
Ci sono tantissimi modi per promuovere temi interessanti di discussione e creare momenti di scambio che possano aiutare un territorio e la sua comunità a imparare cose nuove e a migliorare. Noi proviamo a farlo cercando di portare a Palermo format internazionali che si svolgono in tante altre parti del mondo (oltre alla WIAD abbiamo organizzato in passato due “Global Service Jam” e stiamo lavorando per portare per la seconda volta nella nostra città lo “Urban Thinkers Campus”, evento promosso dalle Nazioni Unite sul tema dello sviluppo delle città) e, con l’occasione, invitare persone che possano fornire un contributo alla nostra città. Da questo punto di vista, Palermo ha tutte le carte in regola per eccellere: è una città estremamente attrattiva all’estero, da sempre accogliente e aperta a tutti. Tuttavia, solo creando reti e relazioni con chi sta fuori dalla nostra bellissima Sicilia riusciremo a valorizzare i nostri talenti e a creare le condizioni affinché possano avere successo sia nel nostro territorio che altrove.

C’è qualche domanda che non vi abbiamo fatto e avreste voluto trovare?WIAD (4)
Me ne vengono in mente almeno tre:

A) Alla fine ne è valsa la pena organizzare per la terza volta un WIAD? Ti racconto una storia: c’è un gruppetto di persone che ogni anno si organizza per svegliarsi alle 6 del mattino un sabato di febbraio e si mette in macchina da Messina e da Siracusa per quasi tre ore solo per venire ad assistere al WIAD. Ogni volta che li vedo arrivare penso che se anche ci fossero soltanto loro per me ne sarebbe valsa la pena!

B) E adesso che il WIAD è finito, cosa facciamo di qui alla prossima edizione? Grazie per la domanda! Proprio in questi giorni con PUSH abbiamo lanciato “Right to the Future”, una tre giorni organizzata in collaborazione con il Comune di Palermo e le Nazioni Unite con l’obiettivo di immaginare nuove visioni per la Palermo dei prossimi anni. Si svolgerà dal 6 all’8 aprile, sarà aperta a tutti e trovate tutte le informazioni sul sito utc.wepush.org.

C) Pensi ancora che il Palermo riuscirà a salvarsi e a rimanere in serie A? Mah, la situazione è indubbiamente molto complicata e allo stato attuale, considerando calendario, condizione atletica dei calciatori e valore della rosa, occorrerebbe un vero e proprio miracolo. Tuttavia restiamo fiduciosi, se siamo riusciti noi a far appassionare di architettura dell’informazione i palermitani non è detto che i rosanero non riescano in un’impresa altrettanto titanica…

Grazie mille Domenico, dal Palermo calcio alla città, questa intervista è stato un vortice di ottimismo e propositività, proprio ciò che riteniamo serva alla nostra terra per recuperare il passo con il resto d’Italia da un punto di vista sociale, culturale ma anche certamente tecnologico! A presto!

Weekend d’arte e cultura a Palermo

Arte, cultura, eventi, questo primo weekend di marzo, la città di Palermo offre veramente tantissime opzioni a tutti i curiosi e appassionati.

palermoVenerdì 3 marzo, a Palazzo delle Aquile, sarà inaugurata la mostra fotografica “Ulisse fugge dalle città”, a cura di Andrea Musicò ma che vede la partecipazione di 8 giovani fotografi.
La mostra resterà fruibile fino al 13 marzo.

Venerdì 3 e sabato 4 marzo nel ciclo di visite guidate, installazioni ed architetture sonore de Le Vie dei Tesori in collaborazione con Bam Biennale Arcipelago Mediterraneo, saranno 10 i luoghi ad aprirsi al pubblico:
l’Oratorio di San Lorenzo, San Giovanni dei Napoletani,il Museo delle Marionette, i saloni affrescati di Palazzo Bonocore, la Biblioteca comunale, l’Archivio Storico comunale, le terrazze del SS. Salvatore, la chiesa di San Giorgio dei Genovesi, la chiesa del Piliere e il Conservatorio.pupi

Sabato 4 marzo sarà possibile visitare la splendida Camera delle Meraviglie, in via Porta di Castro 239 dalle ore 18 a mezzanotte e partecipare alla visita guidata per conoscerne la storia.

Sabato 4 marzo ha inizio anche il ciclo di visite guidate “Club premium Palermo”, organizzato dal Polo culturale Premium Treccani di Palermo. Il primo appuntamento, riservato a chi vorrà entrare a far parte del club, prevede la visita alla Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio o Martorana a partire dalle ore 16.

E come si prosegue la domenica?

Anzitutto, Domenica 5 marzo avrà luogo l’evento conclusivo di Ballarò Tale, progetto di arte collettiva che racconta il quartiere attraverso la pittura murale creata dai bambini. A partire dalle 10, in piazzetta dell’Origlione verrà presentato il progetto con un video e a seguito si potrà assistere a racconti e partecipare alla realizzazione dell’ultimo murales.

Ancora domenica 5 marzo, dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 18.30 sarà possibile visitare la catacomba paleocristiana di porta d’Ossuna, in Corso Alberto Amedeo n. 110, la visita è gestita dagli archeologi che in questi anni si sono occupati della sua scoperta.chiesa-martorana-facciata

Quali di questi eventi non vi perderete?
Raccontatelo a info@sicilyandsicilians.com 🙂 oppure mandateci foto, commenti o suggerimenti su mostre, musei e laboratori che visiterete o a cui prenderete parte!

Volete saperne di più su Ballarò? cliccate qui e scoprite altre chicche di questo splendido quartiere palermitano

BEST PRACTICE MADE IN SUD: Antonino Di Trapani

Credete che la poesia sia oramai un genere letterario morto? Specialmente quella scritta in dialetto? Oggi vi presentiamo un giovane siciliano che vi farà ricredere su tutto quello che avete pensato fino ad ora.  Antonino Di Trapani, classe 1978, è un poeta-filosofo “siciliano doc” che compone poesie scritte in dialetto siciliano e che proprio per questa sua passione si fa chiamare “Il Re Poesia”. Il giovane poeta, oltre che scrivere nel dialetto locale, compone opere anche in numerose lingue straniere ma la sua preferita rimane comunque l’antica lingua della sua amata Terra: la Sicilia. Incuriositi e desiderosi di capire cosa significhi essere un poeta nel 2017, abbiamo rivolto una breve intervista ad Antonino Di Trapani.

 

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Ciao Antonino, innanzitutto complimenti per la tue poesie! Spiegheresti ai nostri lettori chi sei e cosa fai?

Ciao ragazzi, un caro saluto a voi e ai vostri lettori! Sono un poeta-filosofo palermitano, vivo e creo suggestioni letterarie a Palermo. Scrivo versi non solo in italiano e in lingua siciliana, ma altresì in francese, inglese, e spagnolo; finora ho pubblicato quattro sillogi poetiche: “Le voci del cuore” nel 2015, “Au nom de l’amour”, “Fino alla morte del sole”, e “Faiddi d’infinitu” nel 2016. Quest’ultima fresca vincitrice della diciottesima edizione del premio Ignazio Buttitta, contiene al suo interno la lirica “Cusu ricordi” premiata alla kermesse letteraria internazionale Città di Marineo. Altre sei opere letterarie già terminate attendono invece prossima pubblicazione. Tra esse c’è una ricca raccolta di riflessioni filosofiche, collezioni di poesie in lingua straniera, nazionale e regionale. Sono anche paroliere di testi canori e un collezionista di scatti fotografici personali a sfondo artistico.

Se ti dovessi descrivere utilizzando solo 3 parole, quale useresti?

Idealista, Sincero, Romantico.

Da dove nasce questa tua passione?

Nasce dal desiderio di riuscire a scindere l’atomo della verità, affinché si sprigioni una benefica energia rinnovabile d’amore, accessibile a tutti coloro che ambiscono a rivendicare il loro status d’essere umani pensanti, a tutti i cocciuti che rimangono ad oltranza padroni di sogni inalienabili.

FAIDDI D'INFINITU- Antonino di trapaniCom’è la vita di un giovane poeta siciliano nel 2017?

Come la vita di un Eschimese a Marrakech, trovatosi davanti a un caotico bazar di voci dissonanti nella canicola africana del 15 Agosto. La società attuale è succube della precarietà emotiva; la crisi economica e la susseguente mancanza di soddisfacenti visioni prospettiche, che portino a credere con fiducia nel futuro, hanno favorito l’attuale decadenza, il drastico ridimensionamento della resilienza collettiva e l’allontanamento degli uomini dalla cultura, dalla spiritualità dell’arte. Oramai viviamo nella barbarie dell’egocentrismo assoluto che svilisce i fertili sentimenti. Dove regna l’egoismo non c’è posto per la sensibilità, non c’è spazio per l’unità che rivendica bisogni e diritti. Il sole ha un’importanza rilevante perché opera in un sistema di pianeti fluttuanti tra forze d’equilibrio, che generano unità negli intenti universali di madre natura. Nonostante quindi il campo esistenziale del 2017 presenti voragini inquietanti e un evidente processo di laterizzazione, l’aratro della mia penna rifiuta la resa, hasta la cosecha siempre! Trigo o muerte, venceremos!

Tu sei un ottimo esempio di artista che non segue le mode e che anzi cerca, in controtendenza, di far rivivere le tradizioni del passato. Noi di Sicily & Sicilians vogliamo esaltare le eccellenze sicule e tu rappresenti proprio una di queste. Proprio per questo motivo, vuoi dire qualcosa a tutti i tuoi giovani conterranei che magari come te hanno una passione “atipica” ma si sentono “fuori luogo” e mettono il loro talento da parte per omologarsi alla contemporaneità?

La tradizione è una verità che viene dal passato. Non ha la scadenza come lo yogurt, dunque è cosa buona e giusta tenerla cara anche nel presente e nel futuro. Ai giovani dico che rinnegare sé stessi significa conoscere la morte in anteprima respirando ancora, l’arte rende liberi anche gli schiavi in catene.

 

Qui il link del profilo delle opere artistiche di Antonino, enjoy! 🙂

Carnevale 2017 a Palermo e in Sicilia

Educarnival, il carnevale delle scuole di Palermo che si svolgerà sabato 25 e domenica 26 febbraio, è alla sua terza edizione. Quest’anno il programma è particolarmente ricco di attività, tutte da vivere e da visitare.

Nella mattinata di sabato si parte con la rappresentazione di opere teatrali ad opera degli studenti che interpreteranno spettacoli di strada ispirati alle opere classiche, moderne e contemporanee e spettacoli di di musica, danza, o perfomance di varia natura in giro per la città.
Gli studenti delle scuole per il turismo si trasformeranno in guide turistiche per promuovere e far conoscere il territorio del centro storico ai turisti e ai cittadini.

Nel pomeriggio gli Istituti alberghieri della provincia di Palermo e dall’Istituto Superiore di Castelbuono, organizzeranno dei laboratori gastronomici con degustazioni aperte al pubblico.
Piazza Verdi verrà adibita a palcoscenico di spettacoli musicali e di danza.

La domenica mattina gli studenti parteciperanno alle attività di orienteering in previsione del campionato mondiale studentesco di tale disciplina che si terrà per la prima volta in Sicilia nel prossimo aprile (per chi non sapesse di cosa si tratta è una pratica consistente nel sapersi muovere in luoghi, posti sconosciuti servendosi solo della bussola e della carta topografica nel minore tempo possibile.


Continueranno le visite guidate e gli spettacoli teatrali, musicali e di danza.

La domenica pomeriggio è dedicata alla sfilata che vedrà la partecipazione di studenti in maschera e carri realizzati dalle scuole ma in contemporanea non si fermeranno le esibizioni di studenti sulla pedana allestita in piazza Verdi, dove al termine della sfilata avverrà la premiazione delle maschere più belle.

Ma, naturalmente Palermo non è l’unica città siciliana in cui si festeggerà il carnevale questo weekend.
Ad Acireale è prevista l’annuale sfilata degli splendidi carri allegorico-grotteschi che si concluderà con uno spettacolo in piazza Duomo.

 

La scuola di samba di MisterBianco (Catania) organizzerà una carovana musicale il sabato, seguita da una sfilata dei “Costumi più belli di Sicilia” la domenica.

A Scicli (Ragusa) si terrà “ U Carnaluvari ra Stratanova” che prevederà musica, artisti di strada, sfilata e degustazioni
culinarie.
A Sciacca (Agrigento) un’altra delle sfilate tra le più famose della Sicilia, con carri realizzati dalla collaborazione di artigiani, scultori ed architetti.
La tradizione di Termini Immerese, (Palermo) oltre alla sfilata dei carri, include il rogo dei due fantocci del “nannu” e della “ nanna” a chiusura della festa.

Non manca Messina… Novara di Sicilia propone una simpatica variante, il Gioco del Maiorchino, durante il quale delle squadre lanciano lungo un percorso , “a maiurchèa”, tipico formaggio pecorino stagionato, di cui il martedì grasso si fa la sagra.

Arte, giovani e divertimento per questo carnevale in Sicilia … avete l’imbarazzo della scelta!

 

E voi conoscete altre città che festeggiano il carnevale in modo tradizionale o innovativo e particolare e volete segnalarcele? Vi invitiamo a scriverci a info@sicilyandsicilians.com 🙂

BEST PRACTICE MADE IN SUD: Trasformazioni

Trasformazioni è una nuova occasione d’innovazione che si crea dal connubio tra l’arte e i giovani artisti e il rispetto dell’ambiente e della sostenibilità nel territorio siciliano, affiancato dalle nuove tecnologie.
Abbiamo intervistato la responsabile di Trasformazioni, Rosa Tinnirello, che ci ha spiegato il progetto nel dettaglio.

 

Cos’è Trasformazioni?trasformazioni 6
Il progetto ‘Trasformazioni’ è stato creato dall’associazione culturale ‘Ermes’ e finanziato dalla Regione Sicilia all’interno del macro progetto ‘Creazione Giovani’.
Vogliamo promuovere una nuova cultura per lo smaltimento dei rifiuti che consideri la “spazzatura” come una risorsa e non come un problema. Nei workshop che abbiamo organizzato a Palermo e a Paternò (Ct) abbiamo creato opere d’arte con gli scarti, creando bellezza e un nuovo “valore culturale” nel rispetto dell’ambiente. A Paternò (Ct) ci siamo occupati di design d’arte riciclando gli scarti industriali provenienti dalla lavorazione delle maioliche di ‘Studio Le Nid’; a Palermo invece il workshop è stato incentrato sull’utilizzo della spazzatura e sul riciclo artistico degli oggetti in disuso. Dal 14 al 28 marzo ci sarà una mostra con le opere dei giovani partecipanti alla “Bottega 2” presso i Cantieri Culturali alla Zisa.

trasformazioni 2Quali sono i suoi obiettivi?
L’obiettivo primario del progetto è quello di valorizzare i giovani creativi e quello di diffondere i valori della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. Il riciclo può essere anche un modo di sviluppare nuove idee imprenditoriali in un momento critico sulla sfera economica e occupazionale della nostra regione.

Chi può partecipare ai vostri workshop e come sono strutturati?
Per questa edizione, i workshop si sono già svolti tra dicembre 2016 e febbraio 2017. Hanno partecipato giovani fino a 30 anni e disoccupati che si occupavano di riciclo creativo e di arte. I partecipanti sono stati reclutati tramite una call sui social media. I workshop sono stati coordinati da esperti del settore che si sono messi a disposizione dei partecipanti.
Dal 14 al 28 marzo ci sarà una mostra alla “Bottega 2” dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.

Quali altre attività pensate di sviluppare in futuro?trasformazioni 3

In futuro la nostra associazione vorrebbe riproporre i workshop sul riciclo artistico per continuare la sua mission sulla sostenibilità e sulla creazione di una nuova estetica virtuosa.
L’impatto delle iniziative culturali in Sicilia può migliorare con una comunicazione mirata ed efficace in grado di coinvolgere un pubblico più ampio e vario. Per dimostrare che con “la cultura si mangia” bisogna creare nuove sinergie e fare rete, la vostra piattaforma sarà certamente importante in questo processo.
La nostra Regione ha tanti gap, per prima cosa non c’è un piano per finanziare i progetti culturali ed infine, bisognerebbe anche riuscire a sfruttare meglio le risorse turistiche della Sicilia.

Centri d’innovazione in Sicilia

Arte, cultura, ICT, fashion… sono davvero tanti i settori in cui la Sicilia è molto più ricca di innovazione di quanto mai si possa pensare! Come ben sapete ormai, in questi mesi abbiamo cercato, mappato, intervistato i più significativi ed importanti centri d’innovazione che abbiamo nella nostra bella Sicilia e ora abbiamo pensato di farvi appositamente una mappa. Sono davvero tanti i giovani che, seppur affrontando mille difficoltà, lottano per realizzare il loro sogno rimanendo allo stesso tempo in Sicilia, terra non nota per la sua innovazione; noi d’altro canto ovviamente non possiamo che esserne super-fieri!

Speriamo che tramite questa mappa riusciate ad identificare meglio questi poli innovativi e chissà…magari a breve deciderete di andare a visitarli! 🙂
Mentre noi continuiamo la nostra ricerca in lungo e in largo (l’innovazione non finisce mai!), voi godetevi intanto questi nostri piccoli suggerimenti…

I progetti che abbiamo selezionato sono frutto di idee innovative di giovani siciliani di talento e si concentrano nelle più importanti città dell’isola. Qui di seguito trovate l’elenco.

Per la Provincia di Palermo al momento abbiamo selezionato:

Per la Provincia di Catania invece ecco qui il progetto scelto:

Per la Provincia di Agrigento abbiamo infine:

Per la Provincia di Ragusa abbiamo:

Per la provincia di Caltanissetta:

 

Per la Provincia di Siracusa infine:

 

 

Conoscete altri centri d’innovazione nella nostra Sicilia e volete farcelo sapere? Siete andati in quelli che vi abbiamo segnalato e volete raccontarci la vostra esperienza? Scriveteci qui!

Green Lab, riqualificazione ed ecosostenibilità ai Cantieri Culturali della Zisa.

Green Lab_bannerUn nuovo progetto dal carattere ecosostenibile si sta sviluppando ai Cantieri Culturali della Zisa: Green Lab, promosso da Legambiente Sicilia e cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio – Dipartimento Politiche giovanili e Servizio Civile Nazionale e realizzato in collaborazione con il Comune di Palermo.
Ci parlano del progetto il presidente regionale di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna e l’addetto stampa Sveva Alagna.

L’obiettivo del progetto è la riqualificazione auto-sostenibile di tre padiglioni dei Cantieri Culturali alla Zisa, chGreen Lab1iamati fino adesso SpazioMarceau, di proprietà del Comune di Palermo, e di renderli fruibili.
Il primo step riguarda la ristrutturazione dell’immobile dove verranno svolte le attività. Il ripristino, che sarà svolto nel massimo rispetto delle caratteristiche storico-architettoniche del sito sarà cogestito dalla Soprintendenza ai Beni culturali. In seguito alla ristrutturazione, l’immobile verrà fornito di un impianto di risparmio energetico ed elettrico.

Il progetto durerà 18 mesi e tra le attività che verranno svolte ci sono la nascita di un Centro polifunzionale per attività mirate al miglioramento degli stili di vita, un Centro di documentazione per l’ambiente, uno Spazio condiviso in cui organizzare eventi culturali,
incontri pubblici, Green Lab2workshop e seminari, un Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità e di laboratori per ragazzi e uno spazio destinato al Coworking per la condivisione di professionalità e competenze, nell’ottica della gestione economica e sostenibile di spazi lavorativi e per la promozione della progettazione partecipata.

Un altro obiettivo del Green Lab è la realizzazione del marchio Legambiente Turismo Sicilia, attorno a cui orbiteranno tutte quelle strutture ad attività turistiche che prestano particolare cura all’ambiente,
Giovani, sostenibilità e riuso creativo dei materiali sono gli elementi cardine del progetto.

Altre informazioni sulla loro pagina facebook.

BEST PRACTICE MADE IN SUD: Ludwig

Quello che stiamo per presentarvi oggi è un progetto made in Sicily che vi cambierà la vita o perlomeno faciliterà sicuramente le vostre traduzioni in inglese. Grazie ad un gruppo di giovani siciliani nasce Ludwig, un motore di ricerca linguistico che ti aiuta a scrivere in un inglese perfetto e che prende il nome da un celebre filosofo. Il cugino italiano di Google, così come lo definiscono i suoi creatori, sta lentamente ottenendo così tanto successo che presto sarà disponibile per cellulare e tablet. Sappiamo bene quanto il percorso di una start-up verso il successo sia difficile e pieno di sfide, soprattutto se si decide di puntare su di un progetto innovativo e restare allo stesso tempo in una terra come la Sicilia; ma proprio per questo vogliamo spronare i giovani e parlare di chi “ce la sta facendo”… così abbiamo rivolto alcune nostre domande a Daniele Tagliavia, uno dei membri del team della start-up creatrice di Ludwig.

In modo molto semplice, cos’è Ludwig?team Ludwig 1

Ludwig è un motore di ricerca linguistico pensato per consentire a chiunque di scrivere in un perfetto inglese. É un sistema di supporto alla scrittura basato sull’imitazione di testi provenienti da fonti affidabili (giornali, pubblicazioni scientifiche, etc.). A noi piace descriverlo come un cugino di Google, specializzato in linguistica computazionale.

Perché avete scelto proprio questo nome? 

Ludwig è il nome di battesimo di Wittgenstein, padre della filosofia del linguaggio e da sempre fonte d’ispirazione per il nostro progetto!

Dato il successo che state ottenendo, cosa vi aspettate che accada nei prossimi anni?

Difficile per una startup guardare così in avanti nel tempo. Nei prossimi mesi ci occuperemo di allargare la nostra già numerosa user base. Continueremo a sviluppare Ludwig per renderlo più performante. Il salto di qualità arriverà con il rilascio – ormai prossimo – delle app per tablet e cellulare.

Diciamo che la Sicilia non è la terra più facile dove fare innovazione ed è proprio per questo che “vi adoriamo”… ritenete che con un progetto così internazionale e tecnologico riuscirete a portare avanti la vostra iniziativa continuando a far base ancora in “terra sicula”? 

Uno dei nostri obiettivi nel lungo pteam Ludwig 2eriodo è crescere abbastanza da riuscire ad attrarre talenti da ogni parte del mondo, ma sappiamo che non sarà facile. Amiamo la Sicilia ma ci sentiamo comunque lontani dal cliché dei siciliani partiti con la valigia di cartone, tornati per cambiare le sorti dell’isola. Noi vogliamo che Ludwig cresca e che funzioni, se sarà in Sicilia ne saremo felicissimi, ma siamo pronti a spostarci anche al Polo Nord se necessario.

Intanto lavoriamo, cresciamo e quando sarà il momento decideremo.

Così come anche Sicily & Sicilians anche Ludwig nasce dall’idea di un gruppo di giovani siteam Ludwig 3ciliani. Cosa suggerite ai vostri concittadini che spesso a causa di varie difficoltà, rinunciano a realizzare il proprio sogno?  

Come recita un adagio popolare siciliano “Cu nesci, arrinesci”. Oltre al trasloco fisico e sempre salutare ad altre latitudini, oggi anche internet aiuta. Permette di superare le barriere geografiche, sociali, economiche e infrastrutturali che impastoiano questa terra. Non ci sono bacchette magiche, né ricette valide per tutti. Le uniche cose che contano sono tantissimo impegno, una dedizione incrollabile ma soprattutto molto molto coraggio.

 

Per saperne di più vi invitiamo a visitare il sito ufficiale dei nostri amici: https://ludwig.guru

 

Un’altra opportunità per la cultura e l’arte a Palermo, la città ospiterà Manifesta 12 nel 2018.

Il_golfo_di_MondelloDopo essere stata inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, essere stata proclamata Capitale della Gioventù 2017 e Capitale della Cultura 2018, nel 2018 Palermo ospiterà anche la dodicesima edizione di Manifesta.
In questi tre anni infatti, il capoluogo siciliano si sta impegnando in una serie di attività artistiche e culturali finalizzate all’evento finale.
Ma cos’è manifesta? Quando e come si svolge? Perché è una manifestazione così importante per la città che la ospita?

Manifesta è un’importante mostra biennale europea di arte contemporanea con base ad Amsterdam ma che organizza le sue mostre in città sempre diverse.

Le precedenti edizioni della manifestazione si si sono svolte in Paesi Bassi, Lussemburgo, Slovenia, Germania, Spagna, Itpiazza_pretoriaalia, Belgio e Russia.

Il focus della Biennale, nata nei primi anni 90, è il dialogo tra arte e società in Europa, infatti per la sua realizzazione è fondamentale la collaborazione e l’impegno tra gli attori internazionali e le comunità locali.
Scopo di ogni edizione è, quindi, di stabilire un forte interscambio tra la specifica situazione culturale e artistica e il più vasto contesto dell’arte visuale contemporanea europea.

Manifesta è dedicata agli artisti emergenti e fondata sull’apertura alle novità in campo artistico, tecnologico e culturale.
Per manifesta è molto importante non focalizzarsi sui centri dominanti di produzione artistica, ma ricercare sempre luoghi alternativi, al fine di rinnovarne quanto più possibile il panorama.
Le attività svolte nei 2 o tre anni precedenti alla manifestazione comprendono pubblicazioni, incontri, dibattiti e seminari in diverse città d’europa e , si concludono con una mostra finale, che dura tre mesi, nella città ospitante.
"Quattro Canti"Lo scopo di Manifesta è quello di creare nuovi partenariati creativi con le organizzazioni, curatori e professionisti dell’arte indipendenti e di realizzare una grandissima rete di arte contemporanea in tutta Europa.
La città di Palermo è stata scelta per ospitare la 12esima edizione perché incarna due importanti questioni per l’Europa contemporanea: cambiamenti climatici e migrazione e di come questi problemi influiscano sul futuro delle nostre città.
Un piano globale di rivitalizzazione della città, quindi, che comprende riflessioni artistiche e culturali, interventi strutturali e architettonici e cambiamento sociale.

BEST PRACTICE MADE IN SUD: Marco Gallo

Sappiamo bene che la nostra Sicilia è piena di giovani di talento e uno di questi è sicuramente Marco Gallo.
Marco Gallo è un giovane regista originario di Agrigento, che ha abbandonato la sua amata città per seguire il suo grande sogno: diventare un regista e riuscire a raccontare le sue storie attraverso i video. Questa passione nacque in lui quando l’artista era ancora adolescente e il padre per puro caso gli regalò una videocamera. Il regista, benché abbia anche progetti al di fuori della Sicilia, non dimentica la sua terra. Infatti ha già in cantiere diversi progetti tutti siciliani per i prossimi mesi. Dopo essere venuti a conoscenza di “1768 giorni”, film che ha girato su Totò Cuffaro, famoso esponente politico siciliano, abbiamo deciso di proporgli una breve intervista.

Ciao Marco! Come ti definiresti, se dovessi utilizzare solo 3 parole?

Determinato, positivo e folle. Avrei voluto scrivere bello e affascinante ma con gli anni qualcosa è andato storto. Scherzi a parte aggiungerei smarco galloicuramente ambizioso.

Ci racconti il tuo percorso e di cosa ti occupi?

Io sono andato via da Agrigento a 18 anni e all’epoca ero determinato, positivo e folle. Ho studiato cinema a Cinecittà con il sogno di raccontare storie, di mostrare il mio modo di vedere le cose e di comunicare. Sono passati dieci anni e non vedo nulla di diverso se non l’esperienza di anni di sacrifici, lavoro ed errori. Questi sono determinanti in un percorso di crescita. E sicuramente qualche soddisfazione negli anni che non guasta mai.

 Da dove è nata questa tua passione per la regia?

A 16 anni mio padre mi regalò una videocamerina per le vacanze. Si trasformò in un mezzo di comunicazione per la mia vita. Ho sempre immaginato storie, pensieri, frasi e serviva soltanto un gesto che mi aprisse gli occhi ed un mezzo per raccontarle. Così, quando capii che non avrei vinto un pallone d’oro o una medaglia d’oro olimpica mi ritrovai da solo con la videocamera e capii che non era casuale.

Ci racconti meglio del video su Totò Cuffaro che hai girato?

Official Poster 1768 GIORNI
1768 Giorni è un docufilm che racconta la storia di un ex Presidente che all’apice della sua carriera ha perso tutto il potere che aveva e dopo 1768 giorni ha riaquisito la sua libertà come uomo, una seconda vita. E‘ una storia molto importante secondo me, un pezzo di storia della Sicilia perchè Totò Cuffaro è stato l’unico politico ad aver scontato una pena in carcere, è stato per molti Il Presidente ed oggi viene ancora “osannato“ da molte persone, una cosa stranissima che mi ha spinto a raccontare questa storia. L’ho seguito a Roma, in Sicilia, in Africa…e lì abbiamo vissuto un’esperienza straordinaria e indimenticabile. 1768 GIORNI è sicuramente uno dei miei progetti più importanti.

Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi progetti futuri? Avranno sempre come focus la nostra Sicilia?

Uno sì, assolutamente. La Sicilia per me è sempre Casa, ho girato in passato diversi video ad Agrigento, la mia città. E continuerò a farlo. Ma il prossimo video in uscita sarà la mia versione definitiva del mio sguardo su Agrigento e marco gallo 2provincia e farà parte del progetto “City of the temples“ del fondatore Cristian Moncada , un progetto turistico e culturale innovativo a mio avviso, e verrà presentato il 24-25 Febbraio al Forum del turismo al parco archeologico della Valle dei Templi.

Poi continuo a preparare la seconda edizione del Farm Film Festival, una rassegna cinematografica internazionale di cortometraggi al Farm Cultural Park che si terrà dal 17 al 20 agosto. Non vedo l’ora. Vivo a Roma da dieci anni ma sono e sarò sempre agrigentino e siciliano.

Sicily & Sicilians si ripropone di diffondere le eccellenze siciliane in Italia e all’estero. Tu che sei un giovane siciliano di talento e sei apprezzato in tutta Italia hai qualche consiglio da dare ai tuoi coetanei che come te hanno una grande passione e faticano a realizzarsi?

La prima cosa che consiglio è quella di ascoltare se stessi e guardare in faccia alla realtà. Inutile prendersi in giro sperando che la fortuna arrivi dal cielo, è totalmente inutile dare per scontate le cose se non le proviamo e non diamo il massimo in ciò che facciamo, è inutile fare le cose solo per soldi senza passione e nel momento in cui un giovane impara ad ascoltare se stesso e guardare in faccia alla realtà, inizierà a capire cosa vuole realmente dalla sua vita e poi potrà iniziare a pensare a come ottenere ciò che vuole.

Quando si fatica a realizzarsi è perchè non si hanno le idee chiare e la giusta determinazione, ci vuole molto spirito di sacrificio in quello che si fa, bisogna saper rinunciare a qualcosa, bisogna saper accettare le sconfitte ed essere consapevoli dei propri errori. Maimarco gallo3 cercare di avere sempre ragione, si parte già in torto. Poi, sinceramente, penso che per me non sia ancora arrivato il momento di dare consigli. Per me questo non è un punto di arrivo ma soltanto l’inizio.

Vuoi aggiungere qualcosa che non ti abbiamo chiesto?

No, quello che non mi viene chiesto oggi spero sia di buon proposito per essere chiesto una prossima volta.

 

Per conoscere altro su Marco visitate il suo sito: www.marcogallo.it

 

BEST PRACTICE MADE IN SUD: Polline Art

Polline Art è un progetto made in Sicily creato da due giovanissimi con la passione per l’arte e per il mondo del web.

Il progetto è un servizio pensato per ogni artista, dal più adulto al più giovane, che con poco sforzo sia economico che di tempo, può caricare le sue opere sulla piattaforma. In questo modo ognuno può tutelare il suo diritto d’autore ed evitare così diffusioni illecite dei suoi lavori.

Incuriositi, abbiamo rivolto alcune domande ad Amalia, una dei fondatori di Polline Art.

Chi sei e come è nata l’idea per Polline Art?pollineart1-300x170

Mi chiamo Amalia, ho 22 anni e da sempre nutro la passione per la scrittura, la lettura, il marketing, l’arte e il mondo del web.
L’idea di Polline è arrivata due anni fa mentre mi trovavo con Fabrizio a spasso dentro Farm Cultural Park, un centro culturale di nuova generazione nato nel cuore di Favara, in Sicilia. Chiacchierando con artisti, notammo il forte timore di diffusioni illecite delle loro opere sul web. Da lì il suggerimento di utilizzare la blockchain per garantire la propria paternità.

Descrivi il vostro progetto.

Il progetto Polline è oggi un servizio pensato su misura per ogni artista di vecchia e nuova generazione che decide di prendersi cura delle proprie creazioni. È stato pensato, progettato e realizzato insieme agli artisti; grazie al loro contributo ed ai loro consigli è venuto fuori un progetto semplice, immediato ed economico. Gli artisti che decidono di utilizzare Polline per tutelare il proprio diritto d’autore dei loro lavori spendono in media cinque minuti del loro tempo e con pochi euro il gioco è fatto.

Quali sono i vostri obiettivi per l’immediato futuro? 

Penso che tra i nostri obiettivi ci sia quello di crescere in maniera vertiginosa. In questi giorni stiamo lavorando all’automatizzazione di alcuni processi, questo ci consentirà di lavorare più velocemente e di soddisfare in minor tempo le richieste degli artisti che fanno parte di Polline Art.

Dove vi aspettate di essere tra 3 anni? 

Il progetto porta un nome importante. Si chiama Polline perché con la stessa leggerezza e naturalezza auspica a far arrivare le opere d’arte ovunque e con estrema sicurezza per l’autore. Forse potrei rispondere che mi aspetto di essere ovunque, come il polline.

Arte ed innovazione: per molti sembrerebbe uno strano binomio. Ci potreste spiegare meglio come lo intendete voi? 

Abbiamo sempre visto l’innovazione insieme alla tecnologia come strumenti che risolvono problemi. Gli artisti ci hanno svelato qualcosa che impediva loro di trasferire cultura mediante uno strumento assolutamente contemporaneo: Internet. Questo per noi non era e non è accettabile. Senza innovazione Polline non ci sarebbe, le opere degli artisti non sarebbero al sicuro e così sia gli artisti che gli appassionati d’arte sarebbero meno contenti per diversi motivi.

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E di contro, Sicilia e innovazione, spesso sembra un binomio impossibile. Cosa manca secondo voi affinché la Sicilia possa essere al passo con altre regioni d’Italia più all’avanguardia?

A volte accostare il concetto di innovazione alla Sicilia fa storcere il naso è vero. Eppure abbiamo molti esempi di progetti innovativi nati e cresciuti proprio in Sicilia. Il nostro progetto muovendosi e vivendo online ha avuto meno difficoltà per allinearsi con le altre realtà. Ad ogni modo anche se sembrerà un gran cliché, confido tanto nei ragazzi della nostra età, la faranno loro la rivoluzione. Con fatica, ma la faranno.

Così come Sicily & Sicilians, anche Polline Art è dedicata e pensata ai giovani artisti emergenti. Cosa consigliate ai giovani che vogliono affermarsi nel mondo dell’arte e che purtroppo incontrano svariate difficoltà, soprattutto in Sicilia?

pollineart3-300x225L’unico consiglio che mi sento di dare è…viaggiate! Consiglio caldamente per chi ne ha la possibilità di girare il mondo in lungo ed in largo. Così saranno in grado di conoscere molta gente, di stringere relazioni con diverse figure professionali. Consiglio loro di parlare a lungo con tutti, di ascoltare i consigli, anche quelli più banali. Guarderanno invece di vedere, ascolteranno invece di sentire. Consiglio loro di bruciare le tappe e di correre, di sbagliare frequentemente, di studiare svariate cose anche fuori dal settore d’interesse. La vita è un continuo pedalare, si deve andare spediti verso il tutto e poi raccogliere.

Volete approfondire? ecco il sito dei nostri amici: blockchain.polline.org

 

BEST PRACTICE MADE IN SUD: PastActivity

PastActivity è un’associazione culturale siciliana nata nel 2016 dall’idea e grazie all’impegno di due archeologi, Laura e Giovanni che si sono avvalsi della collaborazione esterna di una collega, Claudia.

Gli obiettivi principali che l’associazione PastAcitivity si ripropone sono la valorizzazione del territorio siculo e la riscoperta del maestoso patrimonio culturale attraverso eventi ed attività per favorire così una migliore conoscenza del passato e delle tradizioni dell’isola.

locandina definitivaIl primo grande evento di rievocazione storica in Sicilia si terrà presso la Valle dei Templi di Agrigento il 6 e 7 maggio 2017. Tutti coloro che prenderanno parte all’iniziativa potranno rivivere l’atmosfera che si respirava ad Akragas nel III sec. a.C. quando la città era contesa tra i Romani e i Cartaginesi, partecipando alle numerose attività previste dal programma.

Incuriositi da questo progetto, abbiamo rivolto alcune domande ad uno dei due archeologi fondatori di PastActivity, Laura Danile.

Come è nata l’idea?

L’idea è nata dall’intento di organizzare qualcosa di nuovo in Sicilia che potesse richiamare molta gente dentro una delle aree archeologiche più belle dell’isola e soprattutto rivolgersi a un pubblico nuovo e diverso da quello consueto. In particolare vorremmo coinvolgere i millennials che sono quelli che meno frequentano l’area.

Hai incontrato difficoltà (burocratiche o emotive) nel tuo cammino, soprattutto considerando l’importanza della location scelta e le modalità di svolgimento del progetto stesso?

Non vi nascondo che il progetto è complesso e ambizioso e che un po’ ci spaventa ma abbiamofoto gruppo Pastactivity avuto sempre riscontri positivi e piena disponibilità da parte dell’Ente ospitante che è il nostro main partner e ci ha aperto le porte e fornito tutto il sostegno di cui abbiamo bisogno. Poi abbiamo creato una rete di professionisti che, ciascuno per il suo settore di competenza, collaborano con grande entusiasmo e si sono lasciati coinvolgere a 360 gradi anche su altri aspetti non strettamente tecnici. Direi che finora tutto è filato liscio anche se ancora la strada è tutta in salita.

Esprimi in 3 parole l’essenza del progetto.

Storia, Spettacolo, Emozione.

Qual è il fine della vostra iniziativa?

Contribuire a rafforzare il legame tra la collettività e i luoghi della cultura, consentire che siano percepiti come luoghi da vivere, da scoprire, da riscoprire, nei quali emozionarsi, divertirsi, incontrarsi, e perché no, creare un nuovo margine di lavoro per i giovani professionisti del territorio. Il lavoro la nostra generazione deve inventarselo con coraggio.

Sopralluogo_Arti_Director-14Pensate di riproporre esperienze del genere nel prossimo futuro?

Certo, speriamo di si.

La vostra organizzazione esalta una ben nota eccellenza siciliana e ciò è pienamente in linea con l’obiettivo di Sicily & Sicilians, allo stesso tempo coinvolge numerosi giovani; come pensate che questi due fattori possano essere combinati per la promozione della nostra Terra?

Siamo pienamente convinti che questi fattori siano la forza della nostra terra, ricca di storia, cultura, fascino che chi ci vive e la ama può trasmettere ai viaggiatori. I giovani, come noi, devono crederci e impegnarsi per questo, mettere a frutto le loro competenze per promuovere questa terra meravigliosa.

 

Per altre info su PastActivity: http://www.pastactivity.it/

BEST PRACTICE MADE IN SUD: Orange Fiber

Se vi dicessimo che tra pochi mesi nei vostri negozi preferiti potrete acquistare capi d’abbigliamento fatti di agrumi ci credereste?

logo-of-03Ebbene sì, è proprio Orange Fiber il primo tessuto sostenibile creato utilizzando i sottoprodotti dell’industria agrumicola. Un progetto made in sud, nato quasi per caso grazie ad una foto apparsa sui social network che ritraeva un campo di agrumi abbandonato che spinge una giovane siciliana, appassionata tanto del mondo della moda e dei tessuti sostenibili quanto innamorata della sua Terra, ad avere questa entusiasmante idea “green”.

Puntando ad una produzione green, alla trasparenza e al completo rispetto dell’ambiente Orange Fiber si appresta ad essere il first mover del settore nel contesto italiano.

Per saperne di più su questa entusiasmante creazione abbiamo intervistato Adriana Santanocito, ideatrice del progetto ed Enrica Arena.

Cos’è Orange Fiber e quali le sue principali caratteristiche?

Risponde Adriana Santanocito – “Orange Fiber è il primo tessuto al mondo creato dagli agrumi”.

Esso viene realizzato a partire dal “pastazzo” d’agrumi, ossia quel residuo umido che resta al termine della produzione industriale di succo di agrumi e che ad oggi deve essere smaltito con importanti costi per l’ambiente e per le industrie di produzione.

Grazie all’innovativo processo brevettato, siamo in grado di sfruttare le potenzialità del pastazzo per l’estrazione della cellulosa d’agrumi atta alla filatura, trasformando questo scarto in un nuovo materiale capace di rispondere alle esigenze di sostenibilità ed innovazione del comparto tessile-abbigliamento e al bisogno dei consumatori di moda di avere accesso a prodotti capaci di coniugare etica ed estetica.

Le varianti di tessuto finora prodotte comprendono un raso e un popeline – ottenuti tessuto il nostro esclusivo filato insieme alla seta comasca e all cotone – e un twill 100% Orange Fiber, impalpabile e leggero, simile alla viscosa.

Per le produzioni future abbiamo messo a punto una serie di processi che ci consentono di produrre varie tipologie di tessuti, dai più str_DSC8289 copiautturati ai più delicati, in modo da soddisfare tutte le esigenze di creazione dei brand di moda.

Come e quando è nata l’idea di creare un tessuto da un prodotto organico come l’arancia? Oggi a che punto siete?

Il sogno di Adriana Santanocito – ideatrice del progetto – è sempre stato quello di portare valore alla propria terra attraverso la creazione di un nuovo materiale per la moda, la sua grande passione.

Nel 2011, nel corso dei suoi studi in Fashion Design e materiali innovativi all’AFOL Moda di Milano, Adriana intercetta il trend dei tessuti sostenibili e decide di approfondire l’argomento nella sua tesi.

Parallelamente, entrando in contatto con i produttori di agrumi, rimane molto colpita dalla sofferenza del settore.

Una foto in particolare, condivisa sui social network da un amico comune, agronomo, che ritraeva un agrumeto abbandonato – ovvero in cui nessuno curava gli alberi né ne avrebbe raccolto i frutti – fa scattare la scintilla: perché non utilizzare gli agrumi per creare un tessuto innovativo e sostenibile capace di dare nuovo slancio al comparto manifatturiero italiano e generare valore per il territorio?

Dalla teoria esposta nella sua tesi, attraverso la collaborazione con il laboratorio di Chimica dei Materiali del Politecnico di Milano, riesce finalmente a provare la fattibilità del processo – per il quale deposita il brevetto italiano, esteso poi in PCT internazionale nel 2014 – ed arrivare alla pratica: creare una fibra dagli agrumi è possibile.

E’ durante lo sviluppo del processo, che scopre l’altra grave questione che affligge il settore agrumicolo siciliano: lo smaltimento dei sottoprodotti della spremitura – ovvero di tutto quello che resta dopo la produzione industriale di succo – che vale circa 1 milione di tonnellate l’anno in Italia – e la cui gestione comporta ingenti costi economici per le industrie di trasformazione e impatta l’ambiente.

A quel tempo condividevamo la stessa casa a Milano, città in cui anche io mi ero trasferita per studiare comunicazione e cooperazione internazionale, immaginando un futuro nell’imprenditoria sociale.

Mi parlò della sua idea e ne rimasi colpita: la sostenibilità e la tutela dell’ambiente ci hanno unite e da quel giorno lavoriamo fianco a fianco ad Orange Fiber, il primo tessuto sostenibile creato a partire dai sottoprodotti dell’industria agrumicola.

Attualmente stiamo lavorando all’ottimizzazione del processo di produzione industriale e alla prima commercializzazione del tessuto.filename059

Entro la prima metà del 2017 contiamo di poter presentare al mercato i primi capi realizzati con il nostro esclusivo tessuto dagli agrumi da un brand di moda, che ne sposi i valori etici e dia forma al tessuto mostrandone le potenzialità.

Quanti e quali tipi di riscontri hai avuto del tuo progetto? Un maggiore interesse da aziende italiane o estere?

La nostra Orange Fiber ha suscitato e continua a suscitare molta curiosità e interesse da parte di aziende, brand e imprenditori appartenenti ai settori più disparati, dalla moda al tessile casa, dal packaging all’automotive.

Dal 2014 – anno di fondazione dell’azienda – in particolare, abbiamo raccolto numerose manifestazioni d’interesse da diversi top fashion brand italiani e stranieri, a testimonianza della grande richiesta da parte del comparto moda di nuovi materiali, innovativi e sostenibili del fatto che i nostri prodotti soddisfano le esigenze di innovazione, sostenibilità e qualità richieste dal comparto moda lusso.

Le arance sono l’oro della nostra isola e come tutti sappiamo gran parte di esse non entrano nel mercato e finiscono al macero. Tu hai capito come usare questo oro unendo la tradizione agroalimentare siciliana con la moda. Pensate, che altri progetti possano nascere da questa intuizione?

Note: Ci teniamo a precisare che per produrre i tessuti Orange Fiber non impieghiamo i frutti esclusi dal mercato del fresco e destinati al macero, ma i sottoprodotti agrumicoli, cioè tutto quel che resta al termine della spremitura industriale delle arance per la produzione dei succhi di frutta.

Negli ultimi anni la moda ha vissuto profonde trasformazioni, sia per quanto riguarda i processi produttivi che per la scelta dei materiali, prendendo sempre di più consapevolezza del suo impatto e del bisogno di ripensare i modelli per accontentare i consumatori e il mercato, sempre più attenti alla qualità e alla tutela della salute e dell’ambiente.

Con Orange Fiber intendiamo innanzitutto rispondere a queste nuove richieste offrendo un tessuto elegante e di qualità, capace di unire etica ed estetica e conservare intatte le risorse del pianeta per le generazioni future.

Crediamo che il nostro modello – basato sulla creazione di un nuovo materiale per la moda a partire dagli scarti alimentari – possa essere applicato anche ad altri prodotti alimentari e rappresentare una valida e più sostenibile risposta alla crescente richiesta di cellulosa per uso tessile da parte del mondo della moda – dovuta alla volatilità dei prezzi del cotone e del petrolio – preservando al contempo le risorse del pianeta per le generazricerca2ioni future.

Dove volete che Orange Fiber arrivi tra qualche anno?

Nel medio termine prevediamo di continuare a testare, migliorare e scalare la nostra idea di business, sviluppando ulteriormente il nostro processo sul modello dell’economia circolare e consolidando la nostra presenza nel mercato dei tessuti sostenibili e innovativi.

Con Orange Fiber, infatti, vogliamo diventare il first mover italiano nel segmento dei tessuti sostenibili attraverso una produzione “green” di tessili cellulosici da fonti rinnovabili e creare un marchio tessile altamente riconoscibile e differenziato dagli altri per l’impegno nella tutela dell’ambiente e la trasparenza dell’intera catena di produzione.

SicilyandSicilians nasce con l’obiettivo di promuovere le eccellenze della nostra terra anche grazie alla valorizzazione dei più giovani e nello specifico dell’arte contemporanea delle nuove generazioni. Vuoi dirci la tua? Che consiglio/input vuoi darci?

Apprezziamo molto il progetto di Sicily and Sicilians e crediamo che possa rappresentare un’ottima vetrina per i giovani aspiranti artisti e imprenditori. La nostra esperienza ci insegna che fare rete e mettere a sistema le eccellenze del territorio – come vi proponete di fare – può fare la differenza nello sviluppo del proprio progetto, imprenditoriale o artistico che sia. Grazie al networking è possibile reperire le competenze necessarie a sviluppare la propria idea, acquisire partner affidabili e l’adeguata visibilità per emergere. Avanti così Sicily and Sicilians!

BEST PRACTICE MADE IN SUD: Qui rip le Tue Ceneri

Oggi vi presentiamo un progetto che unisce l’utile al dilettevole e che riguarda tutti coloro che hanno il cattivo vizio di fumare, pur sapendo di commettere un grave errore. Sono tantissimi i modi ed i mezzi per cercare di togliersi il sicily1vizio: gomme da masticare, sigarette elettroniche, varie terapie mediche, etc…ma chi di voi ha mai pensato di poter smettere grazie ad un’urna posacenere?

E’ questa l’originalissima idea che ha avuto la creatrice del progetto “Qui rip le Tue Ceneri“, che utilizza questo particolare oggetto di design per lanciare un forte messaggio, sostenendo così la campagna sociale antifumo.

A seguito troverete l’intervista a Rosangela Leotta, l’ideatrice di questo innovativo oggetto, che sta riscuotendo man mano sempre più successo.

Cosa è il progetto Qui rip le Tue Ceneri?

“Qui Rip Le Tue Ceneri” è un progetto, un prodotto di urban design ed è soprattutto un messaggio. Un progetto che attraverso un’ urna posacenere lancia un messaggio chiaro e conciso contro il fumo.

Chi ha pensato questo progetto e quando hai poi deciso di realizzarlo?

La richiesta è arrivata da Andrea Bartoli e Florinda Saieva. La commissione era quella di progettare dei posaceneri che dovevano essere di un certo impatto sui fumatori, una vera  campagsicily4na contro il fumo, da istallare nei sette cortili di Farm Cultural Park. Ho avuto la possibilità di lavorare con persone che mi hanno lasciato libera di creare senza restrizioni. Nel giro di un giorno il progetto fu pronto e accettato !

Quali sono le finalità “artistico culturali” del progetto? Cioè oltre ad essere un semplice posacenere sono chiari i riferimenti alle conseguenze del fumo e alla necessità di non sporcare le nostre città di cicche. Come le avete immaginate prima di creare l’oggetto in sé?

È un lavoro molto concettuale che si esprime attraverso un pezzo d’ arredo per uno scopo ben preciso ed evidente. Ovviamente sono partita da un’idea che era quella di intimorire con qualcosa di forte il fruitore, per cui ho pensato e disegnato un’urna, come tale  quindi dovevo mettere su qualcosa di scritto come solitamente si fa sulle lapidi o sulle urne. Iniziai con lo scrivere QUI RIP e poi mi chiesi: Chi? Fu quasi naturale conseguenza finire la frase con LE TUE CENERI.


Che tipo di riscontro hai avuto del tuo progetto?
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Innanzitutto preciso che questo è un progetto di squadra portato avanti con Chioccioline Lab, laboratorio di design che condivido con il mio compagno, falegname molto in gamba. Io ho pensato e disegnato “Qui Rip Le Tue Ceneri” e lui li crea artigianalmente, poi io passo la laccatura. I riscontri fino ad ora sono positivi, stiamo vendendo tanto soprattutto nei locali aperti al pubblico, ma anche per uso privato e a fine del 2016 abbiamo chiuso un contratto con un comune in provincia di Pavia, Filighera. Ci hanno commissionato posaceneri da istallare in tutto il paese.

Pensi che con l’ironia il messaggio proposto dal vostro progetto Qui rip le Tue Ceneri possa essere più efficace?

Questo non lo so, non so se qualcuno leggendo questo messaggio abbia smesso di fumare! Ma posso dire che  il prodotto è molto richiesto sia ad uso urbano che ad uso casalingo, tanto che abbiamo creato la linea da tavolo proprio perché richiestissima.

Dove pensi possa arrivare questo vostro progetto tra qualche anno?

Anche questa è una domanda a cui non posso rispondere con certezza. Io spero che molti comuni italiani decidano di aderire.

Sicilyandsicilians è un progetto culturale che ha come obiettivo primario il proporre una rilettura riqualificante dell’immagine della Sicilia attraverso la giovanissima arte contemporanea. Ma al contempo vuol promuovere una nuova Isola all’estero fatta di giovani e nuove ideesicily5. Cosa pensi di progetti socioculturali come il nostro?

Che ben vengano, bisogna “fare” qualcosa e non “pensare di fare” qualcosa!

C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che avresti voluto dirmi?

Non mi hai chiesto se io fumo… Si purtroppo si! È un rapporto di amore ed odio che ancora non riesco a seppellire!

Premio Borgo dei Borghi, da tre anni in Sicilia.

La penisola italiana è talmente densa di bellissimi borghi che a marzo del 2001 è nato il Club de
“I Borghi più Belli d´Italia”.
Tra i requisiti fondamentali per essere ammessi al circuito ogni Comune deve avere una popolazione che, nel Borgo antico del Comune o nella Frazione indicata, non superi i 2.000 abitanti e deve possedere un patrimonio architettonico e/o naturale certificato da documenti in possesso del Comune e/o dalla Sovrintendenza delle Belle Arti. Gli edifici storici devono prevalere sull’insieme della massa costruita e dar luogo ad un complesso esteticamente omogeneo.
Ogni anno, durante la trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro”, in onda su Rai 3, viene presentato il premio “Borgo dei Borghi”.
Per la durata di circa un mese, venti borghi, uno per ogni regione d’italia, si contendono il giudizio di una “Giuria di Esperti”, originari di altri Paesi ma che hanno eletto l’Italia come loro “Paese del Cuore”, e degli utenti web, che hanno la possibilità di contribuire votando online.

Sono siciliani i borghi che negli ultimi tre anni si sono aggiudicati il riconoscimento.

Nel 2014 Il Borgo dei Borghi è stato Gangi.

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Gangi è un comune di 6.952 abitanti in provincia di Palermo, dove vi consigliamo di visitare:
Il Museo Civico-Archeologico di palazzo Sgadari, con rinvenimenti d’epoca arcaica fino all’età paleocristiana.
Sempre a palazzo Sgadari, trovate l’esposizione permanente delle opere del pittore Gianbecchina.
Il Museo dei Cappuccin/i.
Il Museo delle Armi con una collezione 144 armi tra antiche, moderne e pezzi rari.
Il Museo Etnoantropologico, dove sono esposti strumenti di lavoro degli antichi contadini di Gangi.
E il Museo della Fotografia dove sono esposte antichissime macchine fotografiche, foto e cimeli che facevano parte della collezione di Giuseppe e Francesco Albergamo, noti fotografi di inizio ‘900.

Nel 2015 è stato il turno di Montalbano Elicona

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Comune di 2.485 abitanti in provincia di Messina dove vi segnaliamo il Museo fotografico Eugenio Belfiore che si trova presso la Fondazione culturale Parlavecchio in piazza Duomo, storia di Montalbano raccontata per immagini.
E i Musei Didattici delle Armi Bianche e degli Strumenti Musicali Antichi, ospitati entrambi in alcune sale del Castello.

Infine Il Borgo dei Borghi 2016 è Sambuca di Sicilia.

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Sambuca, in provincia di Agrigento è un comune di 5 961 abitanti.
Di particolare interesse il piccolo teatro ottocentesco “L’Idea”, la chiesa di San Calogero, adibita a sede dell’Istituzione Gianbecchina, dove potete ammirare alcuni dei bellissimi dipinti dell’artista sambucese, e l’ex monastero di Santa Caterina dove troverete esposizione delle sculture in corda della parigina Sylvie Clavel, artista del nodo e dell’intreccio.

In attesa di conoscere quale sarà il Borgo dei Borghi 2017, vi invitiamo a visitare questi premiati borghi e a raccontarci cosa vi è piaciuto di più, scrivendoci a info@sicilyandsicilians.com 🙂

Mappe tematiche come itinerari artistici siciliani.

È noto quanto la Sicilia sia colma di luoghi culturali imperdibili e stimolanti, noi abbiamo pensato di raccoglierli in tre mappe tematiche che vi guideranno, come dei veri e propri itinerari, alla scoperta delle realtà artistiche più significative della regione.

Nella prima potete trovare le gallerie di arte contemporanea di Palermo, luoghi di esposizione, iniziative e laboratori, attenti a coinvolgere il pubblico rendendolo attivo e non solo spettatore.

La Gam, ad esempio, offre diverse attività a seconda delle esigenze dei diversi pubblici, laboratori per bambini, giochi educativi e visite a tema, attività didattiche indirizzate alle scuole, oltre che in italiano, anche inglese, francese, tedesco e spagnolo e visite guidate alla collezione, su prenotazione, per gruppi, anche in lingua straniera e nella Lingua Italiana dei Segni.

La seconda comprende, invece, i luoghi d’eccellenza e contaminazione culturale, sedi di collaborazioni che hanno generato e continuano a generare progetti di indubbio valore artistico e culturale.

Uno di questi è il Farm Cultural Park di Favara, primo parco turistico culturale costruito in Sicilia.
Sapevate che in uno dei suoi spazi è esposta l’unica mostra permanente del fotografo Terry Richardson?



Nella terza, le mostre collettive in corso in tutta la Sicilia.


E voi conoscete altri spazi, iniziative o mostre e volete segnalarcele?
Vi invitiamo a scriverci a info@sicilyandsicilians.com 🙂

BEST PRACTICE MADE IN SUD: Itti_co/Lab

Chi di voi pensa alla città di Palermo senza pensare allo stupendo mare che la bagna?

Sfortunatamente, negli ultimi anni questo patrimonio naturale ha perso d’importanza ed è stato trascurato. L’organizzazione siciliana che stiamo per presentarvi nasce proprio con l’intento di rilanciare la cultura del mare nella città e valorizzarne il contenuto artistico e gastronomico.

Itti_co/Lacoworkerass-maranob è un coworking/laboratorio pubblico, inaugurato il 26 settembre 2016 negli uffici del mercato in via Crispi a Palermo, che, in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Palermo, s’impegna per la valorizzazione del complesso funzionale del Mercato Ittico.

Così come il nostro progetto SicilyandSicilians che nasce per la riqualificazione dell’immagine della Sicilia, anche Itti_co/Lab persegue gli stessi obiettivi. Per sapere di più su questa bellissima organizzazione abbiamo rivolto alcune domande a Carlo Cottone, il referente del progetto.

Cos’è Itti_co/Lab?

Ittico Lab è un gruppo di coworking costituito da 8 progetti vincitori di un bando indetto dal Comune di Palermo per la “valorizzazione” del Mercato Ittico di Palermo, luogo quasi sconosciuto ai palermitani. Il coworking è una nuova modalità lavorativa dove soggetti partecipanti mantengono la loro individualità ed indipendenza condividendo dalla semplice struttura ed attrezzatura sino alle esperienze e capacità.

Quali aggettivi useresti per descrivere il progetto?mercato-ittico

I nostri 3 punti cardine non sono aggettivi ma verbi #Valorizzare #Contaminare #Condividere.

Cosa vi ha spinto a questa iniziativa?

Per troppo tempo a seguito delle vicende urbanistiche degli anni ’60/’70 la città si è espansa allontanandosi dal mare fino a quasi scordarlo. La riconversione della Cala da fogna a cielo aperto a passeggiata lungo l’antico porto di Palermo, assieme al recupero del foro italico e della costa orientale, un tempo sede di stabilimenti balneari sta facendo riemergere l’antica relazione tra la città e la costa. Il mercato ittico fruito dai palermitani, non solo per le attività mercatali notturne, sarà un ulteriore tassello della riscoperta del rapporto col mare.

Ti sembra mai di lottare contro i mulini a vento?

Come ogni avventura/progetto le difficoltà vengono sempre a galla, ma la forza di volontà del gruppo e la voglia di crederci sempre fino all’ultimo ha portato fino ad adesso ottimi risultati.

Come si è svolto il vostro primo evento?

Abbiamo immaginato questo luogo “moderno” come un centro di idee esaltando il valore del pescato e soprattutto il valore della pesca (sostenibile). Il primo evento pubblico, denominato “Palermo incontra il mare” si è tenuto il 7/12/2016 all’interno della sala vendite del mercato, ha portato un pubblico caloroso e curioso di conoscere un luogo strategico ma quasi sconosciuto ai “normali”.  Per contro, gli operatori interni del mercato hanno mostrato un grande interesse nel vedere il loro spazio di lavoro animato da attività esterne alla vendita e da un pubblico nuovo.

coworkerass-maranoCome vedi il progetto in tre anni?

La durata del co working è stata prevista di sei mesi, all’interno dei quali ci siamo dati degli obiettivi di presentazione di esiti del nostro lavoro al pubblico per rendere questo luogo, un luogo adatto per tutti sia bambini che anziani. Da qua a 3 anni possono succedere tante cose, ma in un futuro abbastanza vicino abbiamo già molte idee per la testa.

C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che avresti voluto dirmi?

Che tentare di trovare delle soluzioni stando assieme educa, trascina ed insegna a risolvere problemi quindi a diventare soggetti attivi che in un modo o in un altro troveranno il loro posto nella società.

Sicilyandsicilians è un progetto culturale che ha come obiettivo il proporre una rilettura riqualificante dell’immagine della Sicilia attraverso la giovanissima arte contemporanea e al contempo di promozione dell’isola all’estero. Cosa pensi di progetti socioculturali come il nostro?

I progetti culturali hanno un ruolo importantissimo nella nostra società, generalmente nascono dai giovani per i giovani. Il vostro progetto, così come le tante realtà presenti sul territorio, compreso il nostro coworking, convergono verso un obiettivo comune. Sentiamo ripetere continuamente che potremmo vivere di turismo perchè la nostra è una terra che trasuda cultura: tutti noi vogliamo che questo sia possibile. Miriamo alla promozione e alla valorizzazione della nostra terra, che si traduce  in opportunità di lavoro. Se vogliamo raggiungere questo traguardo, e quindi far si che i progetti si trasformino in azioni concrete, è necessario fare rete e collaborare. Concretizzare significa far passare il messaggio che è possibile esprimersi e realizzarsi senza dover necessariamente abbandonare la propria terra e che un futuro può esserci anche qui.

 

 

 

 

 

BEST PRACTICE MADE IN SUD_ Voglia di colori? E’ possibile?… sì, con Orto Capovolto

Palermo è una città bellissima, ma non mancano i problemi e i difetti. Sembra infatti che tra i difetti cittadini ci sia quello di
non amare molto i colori. Se passeggiamo per la città notiamo una passione smisurata per il grigio cemento, il nero pece, qualche marrone e beige delle facciate dei condomini, ma poco veramente poco di verde foglia, rosso pomodoro o viola melanzana.

schermata-2017-01-09-alle-19-13-27Questa voglia di colori evidentemente qualcuno la sente e ha deciso di creare una tavolozza cromatica che sia bella, ma soprattuto buona, come ad esempio i ragazzi di Orto Capovolto.

Nello specifico si tratta di una cooperativa che promuove l’agricoltura urbana quale strumento di sostenibilità ambientale, economica e sociale. I ragazzi di Orto Capovolto hanno l’obiettivo (forse un po’ utopistico a Palermo, ma per questo ci piace) di creare un orto diffuso in tutta la città. Un progetto in cui i balconcini, le terrazze e le aiuole possano diventare i nostri orti in cui piantare cibo di stagione e al contempo colorare un po’ più Palermo.

Inoltre, Orto Capovolto organizza corsi per piccini e adulti con la volontà di sensibilizzare quante più persone possibili al bello e al sano..

Proprio come Sicily and Sicilians provano a migliorare una città nel loro caso, l’intera regione nel nostro, ed è per questo che abbiamo posto alla direttrice di Orto Capovolto, Angelica Agnello, qualche domanda.

Descrivete il progetto Orto Capovolto con tre aggettivi

Verde, ecologico, commestibile.

Quando avete deciso di metter su questo progetto sociale ed ecologico?schermata-2017-01-09-alle-19-14-55

Quasi due anni fa mi è capitato di dover progettare un orto su una terrazza di copertura di un’abitazione, così ho cominciato ad approfondire il ruolo dell’agricoltura urbana quale strumento sostenibile per una città e i suoi abitanti. Poco tempo dopo con un gruppo di amici, provenienti da ambiti professionali differenti ma accomunati dallo stesso interesse nel rendere Palermo più verde e “commestibile”, abbiamo pensato che sarebbe stato bello mettere chiunque nelle condizioni di poter coltivare qualcosa anche in spazi spesso impensabili: abbiamo quindi fondato la cooperativa provando a partire innanzitutto dai bambini, in modo da contribuire a una nuova generazione più attenta ai temi ambientali e alimentari.

Immagino che le difficoltà e le critiche non vi siano certo mancate. Ma c’è stato un episodio che per un attimo vi ha fatto pensare “Palermo non è adatta a questo tipo di attività”?

In realtà no. L’unico episodio che mi viene in mente è quando, durante la realizzazione di un orto didattico in una scuola, ci siamo più volte scontrati con un gruppo di vandali del quartiere, che ogni volta che impiantavamo l’orto provvedeva a distruggere il lavoro fatto. È stato soprattutto difficile far comprendere agli studenti che aderivano al progetto che l’importante è non arrendersi mai: ogni volta che una piantina veniva estirpata dovevamo piantarla nuovamente, è vero, ma alla fine quelle piantine sono riuscite a dare i loro frutti e abbiamo imparato una nuova lezione insieme.


In un’Italia, e in Sicilia ancora di più, in cui sembra non cambiare mai molto, quanto ha influito e sta schermata-2017-01-09-alle-19-14-01influendo, secondo voi, il vostro lavoro nel territorio e tra la gente?

Magari ho una visione distorta della realtà, ma penso che la Sicilia ultimamente stia cambiando. Forse lo penso perché conosco tanti giovani siciliani che hanno deciso consapevolmente di restare e altri che oggi tornano perché hanno scelto di dedicarsi alla propria terra.

Noi siamo ancora una realtà troppo piccola per influire realmente in un territorio così vasto come quello di Palermo, ma siamo molto orgogliosi dei piccoli passi fatti in questi due anni, ad esempio con i bambini e ragazzi delle scuole con i quali abbiamo realizzato diversi orti didattici.

Che differenti reazioni e approcci hanno i bimbi e gli adulti davanti il vostro modo di lavorare?

Gli adulti si dimostrano, ovviamente, molto interessati al tema dell’autoproduzione perché negli ultimi anni si sono resi conto di quanto sia importante un’alimentazione sana e il rispetto dell’ambiente (nonché il risparmio in termini economici che ne deriva). I bambini, invece, si divertono, ma lo fanno imparando dei concetti fondamentali, quelli di una corretta educazione alimentare e ambientale: amano sporcarsi le mani con la terra, osservare le piante sul campo e, nel momento in cui raccolgono finalmente i primi prodotti maturi, sono molto orgogliosi del lavoro svolto.

schermata-2017-01-09-alle-19-15-26Come vi vedete tra dieci anni?

In una città più verde e più “commestibile”, ma soprattutto più sostenibile a livello ambientale, economico e sociale. E speriamo questa trasformazione avvenga anche grazie a piccole realtà locali come la nostra.

Sicily and Sicilians è un progetto culturale che vuole proporre una nuova immagine della Sicilia attraverso la giovane arte contemporanea e al contempo di promozione dell’isola all’estero. Che idea avete riguardo a progetti come il nostro?

Penso che sia molto importante raccontare “le buone pratiche”. Forse perché ogni volta che leggo di palermitani che decidono di investire sul futuro della nostra terra penso di avere fatto bene a scegliere di restare.

BEST PRACTICE MADE IN SUD. Retake Palermo… lezioni pratiche di civiltà

Ad aprile di quest’anno, dopo un anno di libera pratica, si è costituita l’Associazione di volontariato Retake Palermo.

Alcuni di voi si Retake Palermochiederanno “Retake… cosa???”. In realtà si tratta di una di quelle iniziative che “più utili non si può”. Da qualche tempo, infatti, giovani volenterosi, generosi e contrari alle chiacchiere da bar hanno iniziato un’attività di pulizia urbana.

Muniti di rulli, palette e scope ripuliscono lì dove qualcuno ha sporcato. Cancellano, con spugnette e sgrassatori, quelle orribili scritte disseminate tra panchine, pali della luce e, ahimè, monumenti cittadini.

Non hanno una bandiera politica o ideologica, ma soltanto un’immensa voglia di far veramente qualcosa per Palermo.

Cittadini con la “c” maiuscola impegnati nella lotta contro il degrado e nella valorizzazione dei beni comuni. Come dei moderni supereroi hanno una missione: rendere Palermo più bella e vivibile.

Dopo questa breve introduzione le domande che sorgono sono moltissime, soprattutto per chi come noi che con il progetto SicilyandSicilians puntano alla riqualificazione dell’immagine della Sicilia, ed è per questo che abbiamo deciso dRetake Palermoi farne almeno qualcuna a Marco D’Amico, Presidente dell’Associazione Retake Palermo.

Descriviti con tre aggettivi?

“Paziente, ostinato, curioso.”

Fai parte del team sin dalla prima ora o ti sei aggiunto in un secondo momento?

“Sono uno dei fondatori e l’attuale Presidente.”

Descrivi con tre aggettivi Retake?

“Inclusiva, solidale, artistica.”

Quando è scattata a te e ai tuoi compagni d’avventura l’idea di un progetto simile?

“Il 16 giugno 2015 quando nottetempo fu imbrattata con vernice spray la pensilina di una fermata del tram che sarebbe stato inaugurato da lì a poco. Quella mattina si diffuse sul web l’immagine di questa pensilina imbrattata e io e la mia amica Valeria Piazza (cofondatrice insieme a me di Retake Palermo) senza esitare un attimo, presi da una tremenda indignazione e da uno scatto d’orgoglio, andammo a comprare i prodotti e corremmo a ripulire la fermata restituendola come nuova a noi stessi e alla città. Da allora siaRetake Palermomo stati contattati da tanti cittadini che come noi hanno a cuore il decoro della propria città.”


In questo periodo di vita di Retake Palermo ti sei mai detto “niente, è tutto inutile…”?

“No mai, certo i momenti di abbattimento non sono mancati, per ultimo un paio di settimane fa quando un nostro lavoro è stato vanificato da un atto vandalico proprio la notte successiva. Ma in generale la demoralizzazione va via nel giro di poche ore, la voglia di riscatto è più forte.”

Al contrario, ci racconti un episodio che invece ti ha motivato ancor di più a continuare questa battaglia per la bellezza?

Retake Palermo“Qualche settimana addietro, tra una scritta e un’altra, ci hanno lasciato anche un messaggio preciso “Retake accura” (Retake stai attenta). Ma il tutto ha ottenuto il risultato opposto rispetto a quello che i vandali si erano prefissati, infatti il week end successivo eravamo molti di più per le strade a ripulire quelle scritte e la solidarietà da parte degli abitanti del quartiere
è stata massima. Una cosa del genere qualche anno fa non sarebbe successa, per fortuna Palermo sta cambiando.”


Ti sembra mai di lottare contro i mulini a vento?

“Ogni tanto ed è per questo che puntiamo ad obiettivi non eccessivamente grandi. Non vogliamo cambiare il mondo (almeno non a breve termine) a noi basta ripulire un marciapiede, un muro, un’aiuola, un palo, una panchina e convincere i cittadini a non risporcarli, nella visione che gli spazi comuni sono di tutti e non di nessuno, come molti credono.”

Come ti vedi tra dieci anni e, soprattutto, come ti immagini Palermo?

“Mi auguro che tra dieci anni associazioni come Retake non debbano più esistere e che i cittadini e l’amministrazione pubblica abbiano imparato ciascuno a fare la propria parte. Purtroppo la speranza si infrange con la realtà difficile in cui viviamo e quindi credo che questa dovrà restare una mia utopia ancora per moltissimi anni, anche se è innegabile e sotto gli occhi di tutti che il senso civico di molti palermitani, soprattutto negli ultimi anni, sia notevolmente migliorato. Certo, tanta strada ancora occorre fare.”

Sicilyandsicilians è un progetto culturale che ha come obiettivo il proporre una rilettura riqualificante dell’immagine della Sicilia attraverso la giovanissima arte contemporanea e al contempo di promozione dell’isola all’estero. Cosa pensi di progetti socioculturali come il nostro?

“Non posso che pensarne tutto il bene possibile. Sono convinto da sempre che la rinascita culturale e civica della Sicilia non possa che passare da progetti come questo nel quale vengono messi in luce i propositi che tendono a riportare la Sicilia
a splendori di cui in passRetake Palermoato è stata pervasa.”

C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che avresti voluto dirmi?

“Ci siamo detti tutto, ma mi piace chiudere con una citazione: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di c
ome erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore” (Peppino Impastato).”