La fotografia come il cinema, per il giovane artista siciliano emergente Emanuele Bonaventura sono stati amori a prima vista.
Innamorato di entrambe le arti, le definisce come due sorelle gemelle differenti tra loro, ma con tratti più che comuni. Ha maturato la sua formazione accademica presso l’università “Sapienza” di Roma, dove era iscritto al corso di studi “Arti e Scienze dello Spettacolo”. In quel periodo romano, alimenta la passione per le arti visive non solo a livello universitario, ma frequentando anche corsi di cinema e di fotografia e studiando da autodidatta nelle mura domestiche. Finito il percorso universitario, si divide tra l’insegnamento e la cura di progetti personali come mostre, video clip e cortometraggi.
Gli scatti fotografici che ha realizzato mostrano quasi sempre lo stesso core, cercano di raccontare, contesti, colori e storie generate dall’immaginario, come in un film sul grande schermo. Attraverso la fotografia, l’artista vorrebbe stimolare delle domande in chi guarda, come ad esempio: cosa si nasconderà in fondo a quel vicolo? Come mai c’è una porta aperta? Dove si staranno dirigendo i protagonisti di questa storia?
Attualmente si dedica allo studio delle ombre, ricercando il suo significato più inconscio e filosofico. Precedentemente aveva analizzato le architetture e le infrastrutture delle grandi metropoli, focalizzandosi sulle grandi opere realizzate da artisti con una sconfinata immaginazione.
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