(Italiano) BEST PRACTICE MADE IN SUD: Bassi Comunicanti

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Oggi vi presentiamo un nuovo progetto siciliano innovativo con sede a Ragusa: Bassi comunicanti, un incubatore culturale che aiuta i giovani siciliani, campani, pugliesi e calabresi a trasformare le loro idee in imprese culturali.

L’iniziativa riscuote sempre più interesse da parte delle diverse realtà culturali e, proprio per questo motivo, abbiamo rivolto alcune domande alla project manager del gruppo, Federica Schembri.

Ci spiegate brevemente cos’è e da dove nasce l’incubatore “Bassi comunicanti”?

Logo Bassi Comunicanti 2

Bassi Comunicanti è un progetto pensato per rivalutare i bassi dello storico palazzo Cosentini di Ragusa Ibla, e allo stesso tempo per sostenere i giovani che vogliono trasformare le loro idee in imprese culturali. L’iniziativa è stata finanziata attraverso il bando “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. A capo del progetto c’è l’associazione L’Argent di Ragusa che ha messo insieme importanti realtà culturali della Sicilia: Farm Cultural Park di Favara, Impact Hub Siracusa, il Circolo Lebowski e il Comune di Ragusa. Con loro abbiamo sviluppato un programma di incubazione, abbiamo ideato una serie di incontri con esperti del settore culturale, programmato eventi e appuntamenti di contaminazione con imprese del territorio.

A chi si rivolge?

Le attività sono dedicate a giovani tra i 18 e i 35 anni residenti in una delle regioni “obiettivo convergenza” (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Inoltre, il progetto prevede anche eventi culturali aperti alla città che si terranno a Ragusa come ad esempio “Fare cultura, creare opportunità”, il nostro prossimo evento in programma. Nei prossimi giorni attraverso il nostro profilo Facebook e il sito comunicheremo il programma e tutte le informazioni utili per partecipare.

BC - progettazioneIl vostro progetto si estende per ben due anni e vuole coinvolgere più di 100 giovani siciliani, è quindi di certo un progetto ampio e complesso; quale difficoltà avete incontrato difficoltà nell’organizzazione dello stesso?

Coordinare un progetto ambizioso presenta sempre delle difficoltà. Da mesi siamo impegnati su tanti fronti: la selezione dei partecipanti, la pianificazione delle attività e la definizione di un programma di incubazione serio e approfondito. Inoltre, stiamo procedendo al recupero dei bassi di palazzo Cosentini e al loro arredamento. Non è sempre facile coordinare tutto, districarsi tra burocrazia e aspettative, ma lavoriamo con la consapevolezza di chi sa che tutti gli sforzi serviranno ad offrire al territorio un’iniziativa che non era mai stata portata avanti prima d’ora.

Che riscontro state avendo?

L’entusiasmo attorno a Bassi Comunicanti ci ha colpito piacevolmente: siamo stati contattati anche da giovani residenti in altre regioni e da siciliani che vivono lontano ma vogliono partecipare! La prima selezione si è chiusa con oltre 30 richieste di partecipazione e tante richieste di informazioni da parte di chi si “prenota” per i prossimi cicli di incubazione. Fino ad ora i candidati e le idee presentate sono molto interessanti e le realtà culturali del territorio sono fortemente intenzionate a collaborare e contribuire. Non potevamo chiedere di meglio.

Così come il nostro progetto Sicily & Sicilians vuole Mascheroni palazzo Cosentini Ragusadiffondere le eccellenze siciliane in Italia e all’estero anche attraverso giovani artisti emergenti, anche voi rivolgete allo stesso modo la vostra iniziativa tanto ai giovani artisti siciliani quanto agli imprenditori in erba. Che consiglio dareste ai ragazzi che abbiamo nella nostra bella Sicilia, che vogliono realizzare il loro sogno ma incontrano varie difficoltà e a volte, purtroppo, vi rinunciano?

In realtà Bassi Comunicanti non guarda solo alla Sicilia, come detto possono partecipare al progetto anche giovani di altre regioni. Comunque, è chiaro che la maggior parte dei selezionati saranno siciliani. L’invito che possiamo fare ai nostri conterranei è di studiare, formarsi e impegnarsi tanto. Oggi a fare la differenza sono le competenze e le qualità che ognuno di noi può mettere a disposizione. Costa fatica ma è la strada da seguire.

Volete avere altre info su questo progetto siciliano innovativo? Cliccate qui! 🙂

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