Murales in Sicilia: la street art da non perdere!

I murales sono da sempre una forma d’arte che colorano e abbelliscono le nostre città, tutti diversi: colorati, in bianco e nero, astratti, figurativi. I murales sono opere alla portata di tutti, che possono essere osservati anche solo passeggiando tra le vie e le piazze delle nostre meravigliose città.

Gli street artists si ispirano ai temi attuali della nostra società e a scene di vita quotidiana, il tutto condito da uno sguardo originale e contemporaneo. Vi vogliamo quindi raccontare di alcuni dei murales più interessanti disseminati in Sicilia!

 

Nel cuore di Cinisi, un comune di 12 mila abitanti nella provincia di Palermo, è stato realizzato un meraviglioso murales, che rappresenta una giovane donna con le ali di una farfalla, disegnate con la forma della regione Sicilia.

L’opera è stata realizzata dallo street artist Beny Vitale, in arte Trebel, in zona Mulino, una delle principali arterie del paese. Il murales è stato realizzato nell’ambito di un progetto di sensibilizzazione al tema dell’immigrazione.

L’artista racconta con queste parole il suo lavoro: “Il murale racchiude in sé bellezza e degrado, l’espressione della ragazza è ambigua perché il suo volto esprime serenità, un senso di turbamento, ma anche di forza”.

Quest’opera murlae, intitolata “Giovanni e Paolo“, è stata realizzata dagli artisti siciliani di Caltanissetta ROSK e LOSTE a Palermo, in onore di due grandi amici diventati eroi e simbolo dell’antimafia: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

I due street artist hanno riprodotto la foto icona della rinascita della Sicilia contro la mafia, uno scatto del 27 marzo 1992 del fotoreporter Tony Gentile che ha immortalato Paolo Borsellino e Giovanni Falcone durante la presentazione della candidatura alla Camera dei deputati del collega Giuseppe Ayala.
Due persone che hanno sacrificato la propria vita, solo e soltanto, per mantenere fede ai propri valori e principi. Due uomini che credevano nello Stato. Due uomini che erano coscienti del rischio che correvano ma non si sono mai tirati indietro neanche dopo le varie minacce e intimidazioni.

Uno scatto che ha dato il via a quella, forse inaspettata per la Mafia, presa di coscienza del popolo siciliano tramutatasi, nell’arco di poco tempo, in rabbia e in protesta. Una ribellione, partita dal basso, sia contro la mafia che contro quella parte delle Istituzioni che aveva abbandonato la Sicilia e questi due eroi al loro tragico destino. Per questo motivo i due artisti hanno deciso di commemorarla, per il semplice motivo che il silenzio, o anche semplicemente, il dimenticare darebbe alla Mafia nuovamente quel potere di infiltrarsi in ogni fessura della nostra società alimentando i propri traffici.

L’obiettivo di questo murale gigante è proprio quello di non far dimenticare alla Sicilia e al mondo intero lo “spirito di servizio”, i valori, i principi e il grandissimo sacrificio di questi due grandi uomini.

L’opera murale è stata realizzata nel maggio 2015 dal writer catanese Vincenzo Magno, in arte ViM, in uno dei cavalcavia della Circonvallazione di Catania.

L’intervento artistico raffigura un omaggio al giornalista e scrittore Peppino Impastato ucciso dalla Mafia il 9 maggio del 1978. L’idea del progetto nasce nel marzo 2015 su iniziativa dagli studenti dell’Istituto Galileo Galilei che si proponevano di omaggiare Peppino Impastato con un murales come simbolo di coraggio e legalità, al fine di sensibilizzare tutte le future generazioni. Si tratta di un’opera che rispecchia lo spirito del giornalista cinesino simbolo di coraggio, perseveranza e legalità. Il messaggio è chiaro: La mafia uccide, il silenzio pure!

All’interno del porto di Catania si trovano 8 enormi silos granari in cemento e tali gigantesche costruzioni sono diventate lo sfondo di uno dei più grandi allestimenti di Street Art mai realizzato nel mondo. L’imponente opera, un murales di 30×64 m è stata ideata dall’artista Vhils.

L’opera è stata definita “il più grande sguardo sul mare”. L’enorme murales di Vhils infatti rappresenta il volto di un uomo che scruta l’orizzonte, un simbolico segno di accoglienza rivolto a tutti i popoli collegati alla Sicilia dal mare. Lo sguardo benevolo e rassicurante dell’uomo raffigurato dall’artista portoghese, simboleggia l’unione ideale, il continuum, la vicinanza che lega tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. A seguito del successo ottenuto con questo murales, in futuro verrà realizzato in Libano un secondo ritratto che “guarderà” l’uomo dei silos del porto di Catania.

In un’era in cui gli egoismi hanno costruito alte barriere, l’opera di Vhils, con grande sensibilità, supera i limiti geografici ed offre spunti di riflessione su come l’uomo, quando riesce a guardare lontano, oltre al presente, annulla le distanze.

 

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