[:it]Il dizionario siculo – italiano[:en]The Sicilian-Italian dictionary[:]

[:it]È risaputo che i siciliani amino il loro dialetto e lo custodiscono gelosamente. È per questo motivo che nasce questa rubrica, che abbiamo deciso di chiamare Il dizionario siculo – italiano.

Dialetto o lingua?

In ambito accademico, l’idioma della Sicilia viene spesso indicato come ”dialetto siciliano”, essendo classificabile come ”dialetto romanzo primario”. Altri studiosi, fra cui l’UNESCO, ritengono che il siciliano sia lontano dall’italiano tipico, tanto da essere considerato una lingua a parte. Infatti, il siciliano non deriva dall’italiano, ma dal latino volgare e costituì la prima lingua letteraria italiana nella Scuola Siciliana, già a partire dalla prima metà del XIII secolo.

Le caratteristiche del dialetto siciliano

Esistono molteplici varianti del dialetto siciliano. Infatti, all’interno di questo vi sono racchiusi termini di diversissima origine, derivanti dalle numerose contaminazioni subite dall’isola: arabe, francesi, spagnole, greche, latine. Forte è anche la componente onomatopeica e quella legata alle tradizioni culturali e commerciali della Sicilia. Frequentemente, nell’immaginario comune e nel prototipo del siciliano offerto dai media, la nostra lingua è legata a personaggi negativi o ignoranti. In realtà, il nostro difficile dialetto, anche se parlato oggi da pochi, rappresenta la nostra identità culturale e costituisce perciò un patrimonio da preservare e custodire, che si differenzia con la sua unicità da tutti gli altri dialetti d’Italia.

La nostra rubrica

Dalla voglia di far conoscere la nostra bellissima lingua, nasce questa rubrica, una sorta di dizionario Siculo-italiano, sperando di suscitare ancora il vostro interesse e la vostra collaborazione.

Racina

racina

Oggi ci occuperemo di vari termini siciliani. Il primo è stato gentilmente segnalato da Elisa: “Racina“. La “Racina” è il frutto della vite, dal quale si fa il vino, ovvero l’ uva. Molti sono i modi di dire legati a questa parola, come ad esempio: “nn’avi tanta racina appisa!”, per dire di chi “ha già tante di quelle disgrazie!”, modo di dire chiaramente legato alla produzione vinicola, e particolarmente utilizzato nella Sicilia orientale. Da notare l’assonanza del termine siciliano “Racina” con la traduzione in inglese e in francese “Raisin”.

Vi proponiamo inoltre un video molto divertente in cui una nonna siciliana parla con la sua nipotina inglese, che sembra cavarsela piuttosto bene!

Amunì

Se vi trovate in Sicilia e state temporeggiando su qualcosa, vi potrebbe capitare di sentirvi dire: “Amunì!”. Non preoccupatevi, non è affatto un insulto! La parola “Amunì”, nota nelle varianti di “Ninni”, “Ninniamo” e “Amuninni”, significa semplicemente “Andiamo”, con accezione esortativa, tipica dei dialetti siciliani, ma è utilizzata in generale per convincere qualcuno a sbrigarsi o a compiere un’azione.

Curtigghiu

Uno dei passatempi preferiti del siciliano, soprattutto della donna, è il cosiddetto “Curtigghiu“. “La parola “curtigghiu” è usata ”macari pi innicari lu spittigulizzu, propiu pi la sò etimuluggìa, picchì lu curtili era lu locu unni si sparlava di cchiù.” (la parola curitgghiu è usata per indicare il pettegolezzo, proprio per la sua etimologia perchè il cortile era il luogo dove si sparlava maggiormente). Il curtigghiu è quindi il “gossip“, il pettegolezzo, un vero e proprio taglio e cucito di fatti, storie, persone e eventi che etimologicamente deriva dal “cortile”, il luogo dove le donne e gli uomini si riunivano per trascorrere le assolate ore pomeridiane chiaccherando e sparlottando, insomma, un sostituto delle moderne riviste e programmi televisivi.

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Conoscete altri termini da inserire all’interno del dizionario siculo – italiano? Scriveteci![:en]It is well known that Sicilians love their dialect and guard it with jealousy. That is why this column was made, which we decided to call The Sicilian-Italian Dictionary.

Dialect or language?

In academic circles, the idiom of Sicily is often referred to as ”Sicilian dialect‘,’ being classifiable as ”primary roman dialect”. Other scholars, including UNESCO, believe that Sicilian is so far removed from typical Italian as to be considered a separate language. In fact, Sicilian does not derive from Italian, but from Vulgar Latin and constituted the first Italian literary language in the Scuola Siciliana, as early as the first half of the 13th century.

The characteristic of Sicilian dialect

There are multiple variants of the Sicilian dialect. In fact, contained within it are terms of very different origins, resulting from the many contaminations the island has undergone: Arabic, French, Spanish, Greek, Latin. Also strong is the onomatopoeic component and that linked to the cultural and commercial traditions of Sicily. Frequently, in the common imagination and in the prototype of Sicilian offered by the media, our language is linked to negative or ignorant characters. In reality, our difficult dialect, although spoken today by few, represents our cultural identity and therefore constitutes a heritage to be preserved and guarded, which differs with its uniqueness from all other italian dialects.

Our column

From the desire to raise awareness of our beautiful language, this column, a kind of Siculo-Italian dictionary, was born, hoping to arouse your interest and cooperation again.

Racina

racina

Today we will deal with several Sicilian terms. The first one was kindly pointed out by Elisa: “Racina”. “Racina” is the fruit of the life, from which wine, or grapes, is made. There are many sayings related to this word, such as, “nn’avi tanta racina appisa!” to say of someone who “already has so many of those misfortunes!”, a saying clearly related to wine production, and particularly used in eastern Sicily. Note the assonance of the Sicilian term “Racina” with the English and French translationRaisin”.

We also bring you a very funny video in which a Sicilian grandmother talks to her English granddaughter, who seems to be doing quite well!

Amunì

If you are in Sicily and you are stalling on something, you might happen to hear yourself say, “Amunì!

Don’t worry, it is not an insult at all! The word “Amunì”, known in variants of “Ninni”, “Ninniamo”, and “Amuninni”, simply means “Let’s go”, with exhortative meaning, typical of Sicilian dialects, but it is used in general to persuade someone to hurry up or to perform an action.

Curtigghiu

One of the favorite pastimes of the Sicilian, especially the woman, is the so-called “Curtigghiu”. The word ‘curtigghiu’ is used ”macari pi innicari lu spittigulizzu, propiu pi la sò etimuluggìa, picchì lu curtili era lu locu unni si sparlava di cchiù”. (the word curitgghiu is used to refer to gossip, precisely because of its etymology because the courtyard was the place where people gossiped the most). Curtigghiu is thus “gossip”, the actual cutting and stitching of facts, stories, people and events that etymologically derives from the “courtyard”, the place where women and men gathered to spend the sunny afternoon hours chatting and gossiping, in short, a substitute for modern magazines and television programs.

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