Abisso, il nuovo murales per la rinascita di Ravanusa

Cosa vedere a Ravanusa? I primi passi di un processo di valorizzazione territoriale che mira ad esaltare le sue bellezze attraverso l’arte e la cultura.

 

Facciamo un passo indietro! Ravanusa è una cittadina in provincia di Agrigento, vicinissima alle destinazioni turistiche più amate della Sicilia caratterizzate da litorali di sabbia finissima e scenari unici al mondo per patrimonio artistico e storia. Si trova a poco più di 20 km dalla costa marittima e si caratterizza da una forte vocazione nella produzione vitivinicola. Da qualche settimana, accanto al museo archeologico, agli ambienti scavati nella roccia del monte Saraceno risalenti al protostorico e ai percorsi immersi nella natura, Ravanusa vanta un’opera d’arte murale che avvolge lo spettatore e lo catapulta in una fase di rinascita.

 

 

UN TERRITORIO DA VALORIZZARE

La situazione di pandemia che stiamo vivendo, spinge molti a guardare i propri territori da una diversa prospettiva. C’è chi è stato grato di avere una casa circondata dalla natura dove poter passare il lockdown più tranquillamente, chi meno grato per averlo trascorso in un piccolo appartamento di una grande città, e chi, non avendo più un lavoro o potendo lavorare da remoto, è tornato dal Nord Italia ai luoghi di nascita, raggiungendo la propria famiglia. Proprio questa è stata la scintilla che ha portato il comune di Ravanusa a chiedersi come incentivare le persone a rimanere una volta terminato il periodo di chiusura. La risposta non è stata difficile da trovare perché era sotto gli occhi di tutti: quello che rimaneva da fare era adoperarsi per esaltare le bellezze del territorio e far riscoprire, in questo modo, il suo patrimonio. La prima componente riscoperta a Ravanusa è stata la creatività!

 

 

UNA NUOVA OPERA D’ARTE: IL MURALES DI LIGAMA

L’amministrazione comunale ha visto nella grande facciata di un edificio popolare della cittadina, la potenzialità di trasformarsi in una tela dove qualcuno potesse dare sfogo al proprio lato artistico. È stato così che in collaborazione all’associazione “On-Off”, che tra gli obiettivi principali si pone la rigenerazione urbana attraverso il dinamismo culturale creato dall’arte contemporanea, nasce  il murales “Abisso”. L’opera ritrae un giovane ragazzo semidisteso con le braccia appoggiate al suolo e lo sguardo rivolto verso il basso, nella direzione di una sorgente d’acqua. Ciò che cattura la sua attenzione però, non è la sua immagine riflessa, bensì lo spettatore posto nel vuoto architettonico al di sotto della parete dipinta che viene inglobato nell’opera. Il ragazzo dipinto è un moderno Narciso, che in un periodo di isolamento e distanziamento come quello che ci ha travolti, è più affascinato dal rivolgere la propria attenzione agli altri piuttosto che a se stesso. Nell’opera murale riecheggiano, però, anche altri significati simbolici tra cui la parola “sogno” che traspare scritta sulla maglietta del soggetto protagonista, richiamando il desiderio di veder rinascere il territorio di Ravanusa, e l’acqua, che rappresenta la salvezza e un nuovo inizio.

 

LIGAMA, UN ARTISTA AL SERVIZIO DELLA SICILIA

L’autore di quest’opera maestosa e significativa è un giovane artista siciliano di grande talento, Ligama (Catania, 1986). Incuriositi dal suo stile e dalla scelta delle superfici che travolge di nuova luce attraverso la sua arte, gli abbiamo posto delle domande per farci raccontare meglio i suoi lavori e la sua esperienza a Ravanusa.

 

Come pensi i ravanusani abbiano accolto l’opera “Abisso” nel proprio territorio?

Ogni volta che realizzo un’opera l’iniziale e comprensibile scetticismo lascia giorno dopo giorno spazio allo stupore, alla curiosità, all’interpretazione fino all’interiorizzazione di quell’immagine. Dalle espressioni che trapelavano dietro le mascherine penso che anche a Ravanusa il processo sia stato analogo. 

La facciata di un edificio popolare come i ruderi delle campagne siciliane su cui troviamo molte delle tue opere, non sono superfici convenzionalmente scelte per essere trasformate in opere d’arte. In base a quali fattori selezioni gli spazi su cui dare sfogo al tuo genio creativo?

Dal 2017 ho intrapreso un viaggio attraverso la Sicilia alla ricerca di oggetti magici da trasformare per cambiare la percezione delle cose. Un viaggio di riappropriazione attraverso la pittura. Un’indagine sul mio territorio, per conoscere la storia dei luoghi e ricucire i tessuti connettivi di nuove geografie. Gli interventi pittorici segnano questo viaggio e segnalano ogni passaggio; gli oggetti ricevono nuove informazioni che interagiscono con quelle accumulate nel tempo e diventano oggetti temporali. Dando vita a un tempo nuovo. Mutabile anch’esso. Questo è il motivo per cui lavoro molto con i ruderi che sono parte integrante del paesaggio siciliano. Sono stati case, magazzini, stalle, rifugi o ripari. Testimoniano una civiltà perduta ed esistono nella memoria della collettività solo nello stato di abbandono in cui li ho conosciuti. Uno stato di eternità apparente che sospetto non possiedano. È solo una sensazione di chi guarda. Questi oggetti, che mi sono stati consegnati erroneamente come eterni e immutabili, sono ora oggetto di un processo di cambiamento che ho messo in atto attraverso un’azione pittorica. Una serie d’interventi trasformativi radicali il cui scopo è renderli reali aggiornando il repertorio d’informazioni che contengono, per rinnovare le proprietà delle relazioni con il tempo e lo spazio che quel paesaggio ha stabilito consegnandosi ai ricettori visivi umani. L’intervento pittorico consiste nell’utilizzare codici colore elaborati in co-creazione con un algoritmo di intelligenza artificiale che traduce dati scientifici di sequenze sonore raccolti ed elabora una nuova teoria del colore. “Uncommissioned Landscape Manipulation” è un lavoro che vuole segnare la fine di un tempo percepito inesatto rimettendo in relazione gli elementi che lo compongono per provare a manipolare la durabilità del reale e osservare il frutto delle nuove relazioni che essi stabiliranno con gli uomini.

 

Il murales “Abisso” è il primo tassello per valorizzare e arricchire con nuovi stimoli il comune di Ravanusa dove l’arte e la creatività sono state le prive leve utilizzate per innescare un processo di rinascita. L’opera muraria si fa spazio tra le ricchezze della cittadina facendole risplendere attraverso una nuova luce che possa far comprendere a tutti le potenzialità di un territorio in continuo miglioramento. Cosa vedere a Ravanusa? Inseritela tra le tappe del vostro prossimo itinerario nella provincia di Agrigento; siamo certi che con l’arte e la cultura di quel territorio rimarrete veramente sorpresi!

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