Castello di Carini: apparizioni, storie e leggende

Oggi, ci spostiamo a Carini, comune di quasi 40.000 abitanti in provincia di Palermo. Qui, sorge il famoso Castello di Carini, un luogo magico caratterizzato da apparizioni, storie e leggende.

Il Castello di Carini

Il castello nacque per volere del feudatario romano Rodolfo Bonello, guerriero del conte Ruggero I di Sicilia. Nel corso dei secoli, si alternarono famiglie nobili, baroni e re. Solamente a partire dal XV secolo il castello diventò oggetto di una serie continua di cantieri di restauro ed evoluzione architettonica, che ne modificheranno l’uso, da caserma a ”palazzo” per la stagione estiva. Un castello medievale particolarmente suggestivo a pochi km da Palermo.

La leggenda della baronessa di Carini

Il 4 dicembre 1563, donna Laura Lanza di Trabia baronessa di Carini, moglie di don Vincenzo La Grua – Talamanca, perse la vita per mano del padre, per motivi di onore. Insieme a lei giaceva il corpo del presunto amante Ludovico Vernagallo. Gli atti di morte dei due si trovano trascritti presso l’archivio storico della chiesa madre di Carini. La potenza delle famiglie coinvolte mise subito a tacere le voci del tempo, che però si limitarono a riportare solo la data e la notizia della morte della signora di Carini. Don Cesare Lanza di Trabia scampò alla prigionia in virtù della legge vigente e l’anno successivo ottenne il titolo di conte di Mussomeli. Una leggenda narra che in occasione dell’anniversario del delitto comparirebbe, su un muro della stanza dove venne uccisa Laura, l’impronta della mano insanguinata lasciata dalla baronessa uccisa.

L’architettura del castello

Dal punto di vista architettonico, le mura medievali risalenti al all’XI e XII secolo possiedono elementi arabo-normanni riscontrabili nella seconda porta del castello. Vi sono chiari riferimenti alla casata La Grua: l’arma della famiglia e lo stemma della famiglia, due leoni rampanti. Una delle zone di maggior prestigio del castello è il salone delle feste, classico esempio di ambiente quattrocentesco. Il soffitto conserva una parte originale dove è visibile una scritta in latino ”In Medio Consistit Virtus”, ovvero ”Nel mezzo sta la virtù”. Questo indica che era stata realizzata solo per decorazione, mentre è la struttura laterale quella portante. Dalla porta laterale sinistra della sala si entra nella stanza più cara alla baronessa di Carini, dove, si narra, avvenissero i suoi presunti incontri con Ludovico Vernagallo.

Questo era il bellissimo Castello di Carini! Se non vi lasciate impressionare, il castello è visitabile e gode di un ottimo panorama! Consultate il sito ufficiale del castello per informazioni sugli orari di visita e prenotazioni. 

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