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Borghi Cannistrà e Borgo Parrini: arte siciliana al 100%

Borghi d'arte Cannistrà e Parrini

Scopri la magia artistica di Borgo di Cannistrà e Borgo Parrini: due tesori nascosti della Sicilia

Nel cuore del suggestivo paesaggio siciliano si celano due gemme preziose, Borgo di Cannistrà e Borgo Parrini, testimoni di una rinascita artistica e culturale che ha catturato l’attenzione di visitatori provenienti da ogni angolo del mondo.

 

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Borgo di Cannistrà: un’oasi di creatività e colori

Immerso tra le dolci colline della provincia di Messina, Borgo di Cannistrà brilla come un autentico gioiello per gli amanti dell’arte e della bellezza. Con soli 300 residenti, sorge a pochi chilometri da Barcellona Pozzo di Gotto. Questo borgo gode di una posizione invidiabile di fronte alle splendide Isole Eolie, ma è la sua comunità che lo rende davvero speciale; circondato da un paesaggio verde di uliveti, Cannistrà ha vissuto una trasformazione straordinaria grazie all’impegno della sua Associazione Culturale, fondata nel 2011.

Il fermento collettivo nasce da una prima iniziativa rivoluzionaria: pulire il borgo ogni primo sabato del mese. Ciò che iniziò come un semplice gesto di miglioramento locale ha scatenato una serie di eventi che hanno trasformato Cannistrà in un vero e proprio museo a cielo aperto, arricchendolo con circa 80 opere d’arte contemporanea: murales, mosaici e installazioni artistiche adornano ogni angolo, mentre i pali della luce e i frigoriferi sono stati trasformati in opere d’arte uniche nel loro genere.

I pali della luce dipinti e i frigoriferi trasformati in librerie sono solo alcuni esempi di come il degrado sia stato sostituito dalla bellezza, grazie all’arte urbana che caratterizza questo incantevole territorio.

Borgo cannistrà

Questo modello di coinvolgimento e partecipazione attiva ha dimostrato il potere dell’arte e della cultura nel promuovere lo sviluppo sostenibile delle comunità; oggi Cannistrà non è solo un luogo dove la bellezza dell’arte si fonde con la natura ma è diventato anche un esempio vivente di come l’impegno collettivo possa trasformare positivamente gli spazi urbani.

Borgo cannistrà

Non ci dilungheremo sulle precise ubicazioni delle singole opere, perché la vera bellezza in questi casi è nell’immergersi nei vicoli, lasciandosi incantare dai murales e dalle installazioni sparse qua e là.

Non finsce qui…. Borgo di Cannistrà non è solo un museo all’aperto: è anche un luogo intriso di storia e tradizione: le antiche chiese e i vicoli secolari raccontano storie di un passato ricco di fascino e mistero, mentre le piazzette tranquille offrono un rifugio di pace e serenità. Non resta che andare a visitarlo ma intanto vi introduciamo ad un altro esempio di riqualificazione siciliana…

Borgo Parrini: un’esperienza culturale senza tempo

Borgo Parrini, un’altra perla dell’arte siciliana; simile a Borgo di Cannistrà ma con un fascino tutto suo, questo antico borgo è ormai celebre per la sua architettura fantasiosamente ispirata a Gaudì e per la sua vibrante vita culturale.

Le case dipinte con i colori del mare e del sole accolgono i visitatori con un calore unico, mentre i murales e le citazioni di poeti e artisti sui muri trasmettono un messaggio di pace, amore e speranza. Borgo Parrini è un luogo dove l’arte e la bellezza si fondono con la storia e la tradizione, creando un’atmosfera magica e avvolgente che conquista i cuori di chiunque lo visiti.

Borgo Parrini

Ancora prima dell’arte, la storia…

Borgo dei Parrini nasce agli inizi del ‘600, quando i sacerdoti della Compagnia di Gesù, detti in dialetto siciliano “parrini“, decisero di comprare dei terreni vicino a Partinico.

Agli inizi del ‘700, i Gesuiti costruiscono torrette di avvistamento, diversi magazzini, case per i coloni e braccianti e anche una piccola chiesa dedicata a Maria Santissima del Rosario.

Dopo la soppressione dell’Ordine dei Gesuiti, la proprietà del borgo passa in mano al principe francese Henri d’Orléans, duca d’Aumale, arrivato qui per produrre il “Moscatello dello Zucco“. Intorno alla metà dell’800, nel borgo abitavano perlopiù gli operai impiegati nella sua fiorente azienda vitivinicola (circa trecento).

Saranno gli anni del secondo dopoguerra a segnare la decadenza del piccolo centro rurale, abbandonato dalla popolazione che si trasferiva nelle città; una crisi questa durata fino alla fine degli anni Novanta, quando, per iniziativa di Giuseppe Gaglio ha preso il via una rinascita ancora in corso, che ha coinvolto la piccola comunità.

Le vecchie case sono state ristrutturate e negli anni il borgo si è arricchito di colori vivaci, maioliche, ceramiche, terrecotte. Uno stile gioioso e unico nel suo genere, che s’ispira al visionario linguaggio di Gaudì, ma anche alla tradizione portoghese, greca, araba e siciliana. Sono numerose le collezioni che si possono osservare così come i laboratori di artisti e artigiani che sono aperte al pubblico e in cui si può “toccare con mano” il talento e la tradizione del territorio.

Borgo Parrini

Entrambi questi borghi sono testimoni di una rinascita straordinaria, che ha trasformato il degrado in bellezza e ha ridato vita a comunità una volta abbandonate. Con la loro atmosfera unica e il loro patrimonio culturale ricco e variegato, Borgo di Cannistrà e Borgo Parrini rappresentano due destinazioni imperdibili per chiunque desideri scoprire il vero spirito della Sicilia.

Una nuova Sicilia tra curiosità e iniziative

La Sicilia è terra di storia, cultura, arte e tradizione. I suoi paesaggi, i suoi colori e i suoi profumi sono invidiati in tutto il mondo. Ma una nuova Sicilia tra curiosità e iniziative è pronta ad accogliervi a braccia aperte! Oggi vi portiamo in viaggio tra le più bizzarre rarità della regione, per rivelarvi una Sicilia… inedita!

U Liotru – la mascotte di Catania

A Catania, in piazza Duomo, c’è una fontana a forma di elefante, gergalmente chiamato “U Liutru“. Secondo la leggenda, fu costruito per volere di Elidoro. Egli fu un nobile catanese che tentò invano di diventare vescovo. Si oppose al vescovo Leone II, che lo condannò al rogo. Accusato di stregoneria, cavalcava l’animale per spostarsi da Catania a Costantinopoli. La statua venne portata fuori dalle mura, affinché il popolo la dimenticasse, ma questa ha sempre goduto delle attenzioni e dell’affetto della popolazione. La realtà potrebbe rivelarsi meno fantastica: l’elefante sarebbe infatti lo gnomone della meridiana posta al centro della piazza, e il suo nome deriverebbe dalla contrazione di “eliotrico“, cioè misuratore del tempo. Goliardica l’usanza che c’era nei tempi andati: gli studenti all’inizio dell’anno scolastico lavavano l’animale a secchiate. Si soffermavano su una ben determinata e “riservata” parte anatomica del pachiderma, per ingraziarsi scaramanticamente il cielo e superare così gli studi.

RestArt – Villa Tasca e il mito di Prometeo

Diffondere bellezza e cultura. Due nuovi appuntamenti a settembre di RestArt, il festival artistico e culturale che ha incantato, a Palermo, oltre 15mila visitatori italiani e stranieri con “le notti della bellezza”. Riparte con nuovi eventi l’iniziativa degli Amici dei Musei Siciliani, iniziativa che prevede l’apertura di 25 luoghi della cultura per nove week end di luglio ed agosto. Si riparte dunque in due luoghi della cultura aperti dopo il lockdown, alla scoperta di suggestive atmosfere e storie antiche, ma dal fascino sempre attuale. Il primo appuntamento da segnare in agenda il 19 e 20 settembre 2020 per visitare il giardino e gli interni di Villa Tasca.

La Palazzina Cinese – una chicca orientale dentro Palermo

Realizzata a partire dal 1799, la Palazzina Cinese è uno degli edifici più originali e raffinati in Sicilia. E’ unico nel suo genere in tutta Europa! Lo stile eclettico di questa splendida costruzione unisce elementi orientaleggianti a riferimenti più tradizionali dello stile neoclassico. Decorazioni variopinte con gradazioni di giallo, rosso e grigio attribuiscono alla palazzina un’originalità estetica di incomparabile bellezza. La Palazzina Cinese contiene anche oggetti curiosi! All’interno della sala da pranzo, è presente un tavolo che permette di sollevare le portate dal piano inferiore per essere subito servite. Si tratta della Tavola Matematica. Visitare la Palazzina Cinese di Palermo significa quindi condurre un viaggio variegato e affascinante!

Trionfo della Morte- l’affresco che ha ispirato Picasso nella realizzazione di Guernica

Nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis, a Palermo, viene conservato il Trionfo della Morte, un affresco misterioso e unico. L’opera, di un autore sconosciuto, permette di fare un viaggio in un passato dalla potenza rappresentativa sconvolgente. Non c’è da stupirsi quindi se si dice che questa opera abbia ispirato Pablo Picasso nella realizzazione della sua celebre ‘Guernica’. Ad affermare questo curioso fatto è Renato Guttuso, pittore e politico italiano, il quale ci dice che fu Picasso stesso a dichiarare di essere stato colpito dal dipinto palermitano e ispirato nella realizzazione del suo capolavoro.  

Articolo scritto da Margherita, Mihaela

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Questi erano i tips & tricks e le curiosità per una Sicilia vista sotto nuova luce. Se siete appassionati di arte e mostre non perdetevi il nostro articolo sulle mostre di Palermo a settembre!

Arte, cultura, chiese e palazzi: lo splendido quartiere della Kalsa di Palermo!

Eccovi alcune delle migliori tappe (chiese, ville e palazzi) all’insegna della cultura e dell’arte, da non perdere assolutamente alla Kalsa, quartiere di Palermo in cui sorge Palazzo Forcella De Seta, la splendida location in cui verrà ospitata la prima MostraEvento siciliana. Un giro turistico da fare esclusivamente a piedi che non vi deluderà.

Leggi tutto “Arte, cultura, chiese e palazzi: lo splendido quartiere della Kalsa di Palermo!”

Sere Rouge _ Pittura

La Sicilia è la terra d’origine di Serena Cappadona, aka Sere Rouge, giovane artista autodidatta. Attratta dall’arte in ogni sua forma sin da piccolissima, negli ultimi anni si avvicina particolarmente allo studio dell’intensità dei colori e l’utilizzo di diverse tecniche e materiali per trasmettere un mondo e uno stato d’animo contrastante. Leggi tutto “Sere Rouge _ Pittura”

Andrea Camilleri _ Fotografia

Andrea Camilleri è un giovane artista emergente nato nel 1996 che ama particolarmente la fotografia.

Predilige la fotografia di strada e i ritratti.Fotografia - Etna- Andrea Camilleri

La sua post-produzione ideale è il bianco e nero in cui si percepisce l’essenza di ciò che si sta guardando, che sia un sentimento o un gesto o un movimento o ancora uno sguardo.

La fotografia è nel suo DNA , tramandata da suo nonno a suo papà fino a lui, con un’attività nata nei lontani anni 40.

 

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Fabio Megna _ Pittura

Pittura- 3-Fabio MegnaIl giovane artista emergente siciliano Fabio Megna nasce a Palermo nel 1993. Attualmente frequenta il biennio specialistico all’Accademia di Belle Arti, dove nel 2016  consegue il titolo di diploma accademico di primo livello.

Il giovane artista, adesso orientato verso una pittura surreale, simbolica e gotica, in precedenza ha affrontato diversi stili e tecniche artistiche, dalla pittura tradizionale alla street art, fino ad arrivare alla progettazione e alla realizzazione di installazioni su plexiglass. Il suo lavoro attuale si concentra sulla creazione di uno spazio di narrazione surreale, abitato da figure grottesche, bizzarre e mostruose, che suscitano stupore e ricordano di gran lunga le cupe raffigurazioni della tradizione medievale nordica e la favolistica siciliana, non priva di altrettanto macabre rappresentazioni.

L’intento dell’autore è lo sbigottimento dato nel mostrare figure deformi che, ad un primo impatto, la nostra coscienza si limiterà ad aborrire, relegandole al mondo artistico. Ma chi vi scruterà all’interno, chi vi riporterà attenzione, potrà scorgere elementi così comuni a noi esseri umani, portandoci a credere che queste creature siano più vicine a noi di quanto pensiamo.

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Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

 

BEST PRACTICE MADE IN SUD: Antonino Di Trapani

Credete che la poesia sia oramai un genere letterario morto? Specialmente quella scritta in dialetto? Oggi vi presentiamo un giovane siciliano che vi farà ricredere su tutto quello che avete pensato fino ad ora.  Antonino Di Trapani, classe 1978, è un poeta-filosofo “siciliano doc” che compone poesie scritte in dialetto siciliano e che proprio per questa sua passione si fa chiamare “Il Re Poesia”. Il giovane poeta, oltre che scrivere nel dialetto locale, compone opere anche in numerose lingue straniere ma la sua preferita rimane comunque l’antica lingua della sua amata Terra: la Sicilia. Incuriositi e desiderosi di capire cosa significhi essere un poeta nel 2017, abbiamo rivolto una breve intervista ad Antonino Di Trapani.

 

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Ciao Antonino, innanzitutto complimenti per la tue poesie! Spiegheresti ai nostri lettori chi sei e cosa fai?

Ciao ragazzi, un caro saluto a voi e ai vostri lettori! Sono un poeta-filosofo palermitano, vivo e creo suggestioni letterarie a Palermo. Scrivo versi non solo in italiano e in lingua siciliana, ma altresì in francese, inglese, e spagnolo; finora ho pubblicato quattro sillogi poetiche: “Le voci del cuore” nel 2015, “Au nom de l’amour”, “Fino alla morte del sole”, e “Faiddi d’infinitu” nel 2016. Quest’ultima fresca vincitrice della diciottesima edizione del premio Ignazio Buttitta, contiene al suo interno la lirica “Cusu ricordi” premiata alla kermesse letteraria internazionale Città di Marineo. Altre sei opere letterarie già terminate attendono invece prossima pubblicazione. Tra esse c’è una ricca raccolta di riflessioni filosofiche, collezioni di poesie in lingua straniera, nazionale e regionale. Sono anche paroliere di testi canori e un collezionista di scatti fotografici personali a sfondo artistico.

Se ti dovessi descrivere utilizzando solo 3 parole, quale useresti?

Idealista, Sincero, Romantico.

Da dove nasce questa tua passione?

Nasce dal desiderio di riuscire a scindere l’atomo della verità, affinché si sprigioni una benefica energia rinnovabile d’amore, accessibile a tutti coloro che ambiscono a rivendicare il loro status d’essere umani pensanti, a tutti i cocciuti che rimangono ad oltranza padroni di sogni inalienabili.

FAIDDI D'INFINITU- Antonino di trapaniCom’è la vita di un giovane poeta siciliano nel 2017?

Come la vita di un Eschimese a Marrakech, trovatosi davanti a un caotico bazar di voci dissonanti nella canicola africana del 15 Agosto. La società attuale è succube della precarietà emotiva; la crisi economica e la susseguente mancanza di soddisfacenti visioni prospettiche, che portino a credere con fiducia nel futuro, hanno favorito l’attuale decadenza, il drastico ridimensionamento della resilienza collettiva e l’allontanamento degli uomini dalla cultura, dalla spiritualità dell’arte. Oramai viviamo nella barbarie dell’egocentrismo assoluto che svilisce i fertili sentimenti. Dove regna l’egoismo non c’è posto per la sensibilità, non c’è spazio per l’unità che rivendica bisogni e diritti. Il sole ha un’importanza rilevante perché opera in un sistema di pianeti fluttuanti tra forze d’equilibrio, che generano unità negli intenti universali di madre natura. Nonostante quindi il campo esistenziale del 2017 presenti voragini inquietanti e un evidente processo di laterizzazione, l’aratro della mia penna rifiuta la resa, hasta la cosecha siempre! Trigo o muerte, venceremos!

Tu sei un ottimo esempio di artista che non segue le mode e che anzi cerca, in controtendenza, di far rivivere le tradizioni del passato. Noi di Sicily & Sicilians vogliamo esaltare le eccellenze sicule e tu rappresenti proprio una di queste. Proprio per questo motivo, vuoi dire qualcosa a tutti i tuoi giovani conterranei che magari come te hanno una passione “atipica” ma si sentono “fuori luogo” e mettono il loro talento da parte per omologarsi alla contemporaneità?

La tradizione è una verità che viene dal passato. Non ha la scadenza come lo yogurt, dunque è cosa buona e giusta tenerla cara anche nel presente e nel futuro. Ai giovani dico che rinnegare sé stessi significa conoscere la morte in anteprima respirando ancora, l’arte rende liberi anche gli schiavi in catene.

 

Qui il link del profilo delle opere artistiche di Antonino, enjoy! 🙂

Gianluca Patti _ Fotografia

Fotografia-Il Paradiso-PattiGianluca Patti è un giovane artista emergente siciliano che ha intrapreso l’arte della fotografia da autodidatta, studiando sui libri e facendo tanta pratica. Gianluca fotografa per passione.

Successivamente ha lavorato per un anno come assistente presso un fotografo del suo paese d’origine. Ama molto la fotografia di strada, la “street photography”, e usa spesso il bianco e nero. Gianluca dice di essersi innamorato della fotografia grazie ad un’altra sua grande passione, il cinema.

Negli scatti è sempre alla costante ricerca dell’emozione. Emozione che prova proprio mentre realizza i suoi lavori . Proprio per questo motivo, ritiene che continuerà a fotografare per sempre. Tra i vari progetti per il prossimo futuro, il giovane fotografo ne ha in mente uno che inizierà a breve nel suo paese d’origine, Gangi.

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Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

 

Alessandro Cannella _ Fotografia

Il giovane artista emergente Alessandro CannelFotografia - Isola - Alessandro Cannellala nasce a Palermo nel 1984.

Il fotografo ritiene di aver capito da subito quale fosse la sua vera vocazione. Difatti ricorda un’infanzia piena di momenti felici in cui giocava con i mattoncini lego. Dopo aver completato il liceo artistico, studia architettura. L’artista prende poi la decisione di andare a vivere in Spagna per un breve periodo; successivamente ritorna nella sua Palermo. Con la sua terra natia, il giovane ammette di vivere un mix di sensazioni contrastanti, tali da chiamare la sua raccolta fotografica “Croce e delizia”.

Nel settembre del 2016 dà vita ad Alo Design, un progetto personale che include arte, grafica, recicle design e fotografia. Alessandro si considera una persona sempre pronta a viaggiare e a scoprire nuovi posti e nuove tradizioni. Tra le sue tante passioni ci sono anche il cinema e la musica.

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Sabrina Rosalia Mancini _ Pittura

Arte e Natura sono il binomio attraverso cui si muove la produzione delchina su carta alimentare e cartoncino - Mare Nostrum 8 - Sabrina Rosalia Mancinila giovane artista emergente siciliana Sabrina Rosalia Mancini.

Dopo il diploma in grafica pubblicitaria e fotografia, sotto la spinta della sua passione per l’ambiente e la natura, intraprende la carriera universitaria presso la facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Palermo. Trovando ispirazione nel disegno botanico, lascia gli studi di Agraria per iscriversi al corso di Arte ambientale e Linguaggi sperimentali dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove è attualmente iscritta.

La giovane pittrice sperimenta i diversi linguaggi dell’arte: la pittura, la fiber art, il libro d’artista, lo stop motion.

I suoi lavori grafici e pittorici nascono su piccole superfici, per poi essere assemblati in opere che vanno dal medio al grande formato. Predilige un approccio timbrico e utilizza prevalentemente materiali come la carta, gli inchiostri, ma anche tele, acrilici e idropittura. I suoi soggetti sono corpi dalle forme straziate, esasperate. Identità esanime che vagano a lungo in mare, in cerca di una terra sulla quale posare i piedi. Ma sono anche ‘vestiti’ vuoti, identità approssimate, animati e inanimati: neri come la morte, bianchi come il vuoto e rossi come il sangue.

Nel 2014 il suo libro d’artista “Identità metropolitane” è selezionato per partecipare alla selezione di opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo “Start up” presso Villa Niscemi. Tra le esperienze performative risulta incisiva la performance “+12-1”, a cura di Marco Rigano, che la porterà alla realizzazione di una serie di disegni. Nonostante la giovane età va anche menzionata l’esperienza come ceramista: nel 2015 collabora con Scianna Ceramiche.

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Antonio Aiello _ Fotografia

Fotografia- Strade siciliane- Antonio Aiello

Antonio Aiello è un artista siciliano emergente di 23 anni.

Oltre ad essere un fotografo palermitano emergente, Antonio è anche uno studente universitario a tempo pieno. Le sue più grandi passioni sono la musica, i viaggi e ovviamente la fotografia. Antonio si è approcciato al mondo della fotografia ed ha iniziato a praticarla circa quattro anni fa. Ha cominciato a fotografare e a realizzare i suoi lavori completamente da autodidatta, senza seguire alcun corso.

Si diletta a fotografare alcuni elementi tipici della tradizione siciliana; cattura nei suoi numerosi scatti tutto ciò che lo colpisce: che siano i riti folkloristici tipici dell’isola o l’incantevole mare che la circonda.

Nella sua personale scelta fotografica il giovane artista predilige i generi street e reportage.

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Daniela Pisciotta _ Pittura

Tecnica mista su tela - L'amore vince su tutto- Daniela Pisciotta

La formazione dell’artista emergente siciliana Daniela Pisciotta, aka La Tinta Sicula, è prettamente artistica.

L’artista sta cercando di specializzarsi in vari campi, allargando così i suoi orizzonti. Dalla pittura e dalla scultura passa alla fotografia e all’amore per le arti minori.
Nei suoi lavori utilizza sempre come base vari colori acrilici e adopera una tecnica mista fusa con inserti di vari materiali come carta o plexiglas.

I suoi quadri sono dettati da un automatismo psichico che, mediati da una introspezione ragionata, esprimono le sue emozioni più nascoste. Spesso le emozioni di Daniela sono rivolte alle ferite umane universali con una maggiore focalizzazione su quelle che caratterizzano l’universo femminile.

In questo momento ha lavorato parecchio su un tema – purtroppo – quanto mai attuale in questo periodo: il femminicidio.

Non mancano echi alla sua terra e all’appartenenza dell’artista al territorio siciliano, fattore fondamentale per la pittrice.

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Davide Bica _ Pittura

Davide Bica è un giovane artista emergente siciliano chPittura - guerra e pace- Davye firma le sue opere di pittura utilizzando il nome d’arte Davy.

Davide ha studiato pittura da autodidatta; anno dopo anno ha affinato la sua tecnica arrivando ad esporre i suoi lavori in diverse esposizioni siciliane d’arte.

La sua concezione di arte è basata sull’osservazione e sulla conquista di determinate immagini spesso dell’iconografia isolana che l’artista stesso riproduce poi su tele di varia misura.

Ha da poco tempo iniziato un nuovo progetto culturale letterario ed artistico che sebbene affondi le radici nella storia, riesce al tempo stesso ad avere una forte attualità sociale. Ad esempio, per la realizzazione di un suo ultimo progetto il giovane pittore si ispira agli amori narrati dall’Ariosto nel poema dell’ “Orlando furioso” soffermandosi su un Oriente prepotente e su un’Europa molto in difficoltà.

Davide sottolinea come le sue opere vivano il contesto del poema letterario dell’Ariosto, in cui è presente il tema delle conquiste saracene proprio in Sicilia, terra amata e protagonista.

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Pietro Librici _ Pittura

Pietro Librici è un artista emergente che si definisce nordico per casoajaxmail-8, siciliano per appartenenza; vive tra la Lombardia e la Sicilia.

Dall’amore per la severa magnificenza dei templi, la ricchezza del barocco, il blu del mare, l’inesplicabile amalgama della pasta di mandorle arriva forse la scelta stilistica dell’artista. Da una parte fa del proprio corpo un esercizio di armonia, attraverso i lunghi anni di studio della danza classica; dall’altra compie gli studi accademici a Brera laureandosi in restauro e specializzandosi anche in restauro dell’opera d’arte contemporanea.

L’artista è un viaggiatore solo sulla spinta di richiami
(amore, lavoro, tracce misteriose); coltiva dentro di sé l’erranza verso fantasie illimitate (la serie dei dipinti fantastici) e la fedeltà agli amati (i ritratti). Esalta la natura sensuale (i dipinti floreali) e gli abbracci tra mortali non più in lotta con gli dei (le recenti tele bianche da cui emergono lacerti di immagini).

E’ partito da un approccio colto e classico alla figura . Man mano che tocca la verità della propria vita, della propria essenza introduce nuovi elementi. Aggiunge nel proprio lavoro elementi di esplorazione e ricerca che comunque non ne fanno un lavoro sperimentale bensì rendono lui stesso uno sperimentatore.

Pietro Librici ascolta musica da tutti i tempi, i popoli, i mondi.

E’ uscito in estasi da una mostra di Rodin ma dice che potrebbe altrettanto estaticamente impietrirsi davanti alle opere di Bill Viola o Anish Kapoor. Coltiva un’attenzione accorta per l’invisibile ma quella stessa attenzione la può allegramente dedicare alla salsa di pomodori che non manca di preparare ogni estate in un rito familiare. Un rito che è, innanzitutto, un modo di ringraziare la vita.

Per lui arte e vita sono l’una posta a disposizione dell’altra, senza limiti di esplorazione.

Il suo progetto artistico contempla l’uso di diversi elementi: tecniche rigorose, materiali eccellenti, lunghe preparazioni stanno cercando forme di espressione originali; il tentativo, l’errore sono al contempo limite e nuovo orizzonte.

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Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

 

Camillo Campisi _ Fotografia

Il giovane artista emergenFotografia-Sguardi-Camillo Campisite siciliano Camillo Campisi nasce a Caltanissetta il 24 novembre del 1992.
Fin da piccolo mostra un grande interesse per le arti visive; questo primario interesse con il passare degli anni si trasforma in una fortissima passione per la fotografia. L’artista è attento a tutto ciò che lo circonda; le sue immagini immortalano svariati momenti di quotidianità, cogliendone sfumature e particolari che restano nella memoria di ognuno di noi.

Grazie alla fotografia conosce Gabriele Viviani, un famoso fotoreporter ascolano. Proprio lui, cogliendone il talento lo coinvolge nel 2013 in un viaggio ad Istanbul dove vive l’esperienza di una protesta popolare di piazza. Questo episodio lo rafforza artisticamente e lo indirizza verso il reportage; è così che dal 2013 l’artista comincia la collaborazione con diversi giornali, anche di carattere nazionale.

Nella primavera del 2015 Camillo Campisi parte per l’India e realizza un reportage sulla festa Holi a Mathura. Uno degli scatti “Il sorriso”, fatto durante quest’ultimo viaggio, arriva in finale all’ International Photography Award 2015 di Siena. Nell’Agosto del 2015 realizza un reportage in Brasile per Agata Smeralda.
Nello stesso periodo ha una collaborazione con Mondadori Libri S.p.A per la copertina dell’edizione italiana del libro MAGISTERIUM 2 di Holly Black e Cassandra Clare.

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Marco Bennici _ Fotografia

Marco Benfotografia- Gibellina Cretto Burri - marco bennicinici oltre ad essere un artista emergente è anche architetto, o meglio un progettista. Marco considera la fotografia come uno degli strumenti di progetto. Tra tutti gli strumenti di progetto quello che predilige è proprio lo scatto.
La sua formazione artistica nasce e cresce anche grazie ai numerosi viaggi che ha compiuto. Essa si sviluppa anche dal confronto e dall’attrazione verso tutto ciò e verso chi è diverso da lui. La luce ha un ruolo importante perché assieme alle ombre, dona un effetto di tridimensionalità ai suoi lavori. L’artista oltre che lo spazio architettonico, da un paio d’anni compie un’indagine profonda anche sulla natura umana, analizzandone tutte le sue sfaccettature, dal mondo del tatuaggio al bondage.

In queste foto è raffigurata una danzatrice, la cui leggerezza si contrappone alla pesantezza del cemento. Il contrasto è equilibrio.

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BEST PRACTICE MADE IN SUD: Marco Gallo

Sappiamo bene che la nostra Sicilia è piena di giovani di talento e uno di questi è sicuramente Marco Gallo.
Marco Gallo è un giovane regista originario di Agrigento, che ha abbandonato la sua amata città per seguire il suo grande sogno: diventare un regista e riuscire a raccontare le sue storie attraverso i video. Questa passione nacque in lui quando l’artista era ancora adolescente e il padre per puro caso gli regalò una videocamera. Il regista, benché abbia anche progetti al di fuori della Sicilia, non dimentica la sua terra. Infatti ha già in cantiere diversi progetti tutti siciliani per i prossimi mesi. Dopo essere venuti a conoscenza di “1768 giorni”, film che ha girato su Totò Cuffaro, famoso esponente politico siciliano, abbiamo deciso di proporgli una breve intervista.

Ciao Marco! Come ti definiresti, se dovessi utilizzare solo 3 parole?

Determinato, positivo e folle. Avrei voluto scrivere bello e affascinante ma con gli anni qualcosa è andato storto. Scherzi a parte aggiungerei smarco galloicuramente ambizioso.

Ci racconti il tuo percorso e di cosa ti occupi?

Io sono andato via da Agrigento a 18 anni e all’epoca ero determinato, positivo e folle. Ho studiato cinema a Cinecittà con il sogno di raccontare storie, di mostrare il mio modo di vedere le cose e di comunicare. Sono passati dieci anni e non vedo nulla di diverso se non l’esperienza di anni di sacrifici, lavoro ed errori. Questi sono determinanti in un percorso di crescita. E sicuramente qualche soddisfazione negli anni che non guasta mai.

 Da dove è nata questa tua passione per la regia?

A 16 anni mio padre mi regalò una videocamerina per le vacanze. Si trasformò in un mezzo di comunicazione per la mia vita. Ho sempre immaginato storie, pensieri, frasi e serviva soltanto un gesto che mi aprisse gli occhi ed un mezzo per raccontarle. Così, quando capii che non avrei vinto un pallone d’oro o una medaglia d’oro olimpica mi ritrovai da solo con la videocamera e capii che non era casuale.

Ci racconti meglio del video su Totò Cuffaro che hai girato?

Official Poster 1768 GIORNI
1768 Giorni è un docufilm che racconta la storia di un ex Presidente che all’apice della sua carriera ha perso tutto il potere che aveva e dopo 1768 giorni ha riaquisito la sua libertà come uomo, una seconda vita. E‘ una storia molto importante secondo me, un pezzo di storia della Sicilia perchè Totò Cuffaro è stato l’unico politico ad aver scontato una pena in carcere, è stato per molti Il Presidente ed oggi viene ancora “osannato“ da molte persone, una cosa stranissima che mi ha spinto a raccontare questa storia. L’ho seguito a Roma, in Sicilia, in Africa…e lì abbiamo vissuto un’esperienza straordinaria e indimenticabile. 1768 GIORNI è sicuramente uno dei miei progetti più importanti.

Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi progetti futuri? Avranno sempre come focus la nostra Sicilia?

Uno sì, assolutamente. La Sicilia per me è sempre Casa, ho girato in passato diversi video ad Agrigento, la mia città. E continuerò a farlo. Ma il prossimo video in uscita sarà la mia versione definitiva del mio sguardo su Agrigento e marco gallo 2provincia e farà parte del progetto “City of the temples“ del fondatore Cristian Moncada , un progetto turistico e culturale innovativo a mio avviso, e verrà presentato il 24-25 Febbraio al Forum del turismo al parco archeologico della Valle dei Templi.

Poi continuo a preparare la seconda edizione del Farm Film Festival, una rassegna cinematografica internazionale di cortometraggi al Farm Cultural Park che si terrà dal 17 al 20 agosto. Non vedo l’ora. Vivo a Roma da dieci anni ma sono e sarò sempre agrigentino e siciliano.

Sicily & Sicilians si ripropone di diffondere le eccellenze siciliane in Italia e all’estero. Tu che sei un giovane siciliano di talento e sei apprezzato in tutta Italia hai qualche consiglio da dare ai tuoi coetanei che come te hanno una grande passione e faticano a realizzarsi?

La prima cosa che consiglio è quella di ascoltare se stessi e guardare in faccia alla realtà. Inutile prendersi in giro sperando che la fortuna arrivi dal cielo, è totalmente inutile dare per scontate le cose se non le proviamo e non diamo il massimo in ciò che facciamo, è inutile fare le cose solo per soldi senza passione e nel momento in cui un giovane impara ad ascoltare se stesso e guardare in faccia alla realtà, inizierà a capire cosa vuole realmente dalla sua vita e poi potrà iniziare a pensare a come ottenere ciò che vuole.

Quando si fatica a realizzarsi è perchè non si hanno le idee chiare e la giusta determinazione, ci vuole molto spirito di sacrificio in quello che si fa, bisogna saper rinunciare a qualcosa, bisogna saper accettare le sconfitte ed essere consapevoli dei propri errori. Maimarco gallo3 cercare di avere sempre ragione, si parte già in torto. Poi, sinceramente, penso che per me non sia ancora arrivato il momento di dare consigli. Per me questo non è un punto di arrivo ma soltanto l’inizio.

Vuoi aggiungere qualcosa che non ti abbiamo chiesto?

No, quello che non mi viene chiesto oggi spero sia di buon proposito per essere chiesto una prossima volta.

 

Per conoscere altro su Marco visitate il suo sito: www.marcogallo.it

 

Massimo Falsaci _ Fotografia

Fotografia-il suo mare-Massimo falsaciMassimo Falsaci è un artista italiano contemporaneo.

Le sue opere sono il risultato di un suo spontaneo sentire e di un suo interno interrogarsi sull’immaginario contemporaneo. L’artista si interroga su argomenti che vanno dal vivere metropolitano alle figure quotidiane che vengono mostrate dai mass-media.
Nella sua sperimentazione artistica, come maestro pittore italiano contemporaneo, è arrivato a prediligere il connubio immagine digitale-acrilico.

Utilizza diversi supporti tra cui tela, vetro acciaio,vinile e muro, elemento che si ritrova nel caso del Premio Diesel Wall – Milano.

Il suo percorso di sperimentatore come artista pittore italiano contemporaneo ha inizio alla fine degli anni ’90 grazie all’incontro con Karel Thole dal quale ha appreso le tecniche del disegno e dell’illustrazione editoriale. L’incontro con il disegnatore ed illustratore olandese lo ha portato a volere apprendere altre tecniche artistiche ed è per questo che nel 2000 ha cominciato a frequentare la scuola milanese di pittura di Gianna Berrettini. Successivamente ha frequentato quella di scultura di Teresa Ricco.
La sua voglia di sperimentare lo ha portato a partecipare a numerosi workshop, tra cui ama ricordare quello presso la Fabbrica del Vapore (MI) . Nel 2014 frequenta il corso di pittura sperimentale al NABA di Milano con la docente Luciana Meazza durante il quale affina la sua personale consapevolezza critica del proprio lavoro e del proprio percorso artistico.

Sicilia Bedda è il titolo di questa serie di fotografie. L’intento di Massimo Falsaci è quello di evidenziare la bellezza della Sicilia in tutte le sue sfaccettature esaltandone il mare, i monumenti, la natura, le isole, i centri e i porti.

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Riccardo Corda _ Digitalart

Riccardo Digital art - Whale - Riccardo CordaCorda è un giovane artista siciliano emergente che vive a Milano. Riccardo è fortemente appassionato di illustrazione e design.
Per la realizzazione delle sue opere, il giovane artista prende ispirazione da eventi e sensazioni che vive quotidianamente nella sua routine giornaliera. Viene colpito anche d
alle
stranezze che percepisce nella vita e nei comportamenti dell’uomo.

Riccardo si ritiene un pensatore creativo, una persona che sa risolvere i problemi e allo stesso tempo un osservatore meticoloso. Ama le grafiche old-school ed i vinili funk. Solitamente realizza opere digitali. Spesso e volentieri però tutto il processo di creazione di un’opera parte da una tela bianca. Proprio su di essa il giovane artista esprime il suo spirito artistico e creativo.

Attraverso i suoi lavori, cerca di rappresentare sempre il lato divertente e comico di una vita che può non esserlo affatto in modo tale da far sorridere e coinvolgere il pubblico.

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Antonio Salerno _ Pittura

Antonio Salerno è un giovane pittore emergente.

Già dalle prime espressioni da bambino traspare la sua creatività.
Questo lo spinge ad indirizzare gli studi verso ciò che gli permette di valorizzare la sua personalità artistica. Conoscenze tecniche, spiccata creatività e ricerca concettuale: questi sono gli elementi che contraddistinguono la sua produzione Pittura - Scimpanzè su palla n10 - Antonio Salernoartistica.
Con la Dama Bianca nel 2011, arriva il successo internazionale.
Nel 2013 incontra Papa Francesco, al quale fa dono di un’opera che lo ritrae. L’opera viene accolta con simpatia e gratitudine. Il 2014 è l’anno di Frittura Notturna, lavoro con cui ottiene la prima quotazione nel mercato ufficiale dell’arte.
Frittura Notturna si converte anche nella sua prima installazione al San Babila di Milano. Anch’essa viene accolta con stupore ed interesse dal pubblico e da tutta la critica. Inoltre la sua partecipazione alle mostre fino ad oggi è stata piuttosto costante e diffusa.

Ci presenta una sua collezione composta da 15 pezzi, un rebus che associa ad ogni animale un gesto.
A sua volta le palle da biliardo si associano al carattere e sono ordinate in base alla classifica ORAC degli alimenti.
La classifica ORAC stabilisce il potere antiossidante degli alimenti.
Gli antiossidanti sono una potente arma contro il danneggiamento delle cellule. Essi stanno alla base di molte patologie, in particolare tumori e malattie degenerative.

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Marilina Marchica _ Pittura

Dopo gli stuPittura- landscape mixed media on wood- Marilina Marchicadi al Liceo Artistico di Agrigento, la giovane artista emergente siciliana Marilina Marchica studia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Qui consegue la Laurea in Pittura con una tesi sulle Architetture urbane.

“City” è la sua serie di vedute urbane che si caratterizza per un tratto sintetico. Questo elemento è riconoscibile grazie a una peculiare cifra stilistica in cui si fondono stasi e memoria. All’orizzonte si stagliano le case con i loro muri dalle superfici che s’ increspano sulla materia raccontando un vissuto comune.

Le tonalità cromatiche più frequenti sono il bianco e il grigio. Vi è la reiterazione, sempre contenuta, del rosso capace di accendere immagini poetiche e rarefatte che accolgono un senso, intimo e profondo, di appartenenza ai luoghi.
La linea dell’orizzonte ritorna nella serie “Landscapes”, paesaggi entropici. Essi sono in equilibrio tra ordine e disordine, caos e cosmo. Qui compare un efficace prassi minimalista. Questa è volta a cogliere la dimensione nascosta di tali paesaggi in cui il tempo e i luoghi si ricongiungono nello spazio della memoria, campo d’azione prediletto dell’artista.
Protagonisti della ricerca di Marilina Marchica sono il segno e la traccia. Fattori che si ritrovano nella riduzione e la sottrazione di molteplici e contrastanti pensieri, stati d’animo e sentimenti che l’artista trasferisce sulla superficie delle sue opere. Olio, iuta, smalto, carta, ferro, carboncino, paste di marmo, resine e siliconi, come elemento dominante o contaminante tra loro. Essi sono oggetto della continua scoperta di un’artista curiosa e sensibile. L’artista è interessata alle diverse sfumature della realtà, ai paesaggi e alle città. Elementi che giorno dopo giorno accolgono eventi e individui, segni di un tempo in continuo divenire.

Il tema della ricerca dell’artista è la fragilità della terra in relazione ai rapporti uomo/natura e tempo/traccia che diviene memoria storica del luogo e nel tempo in cui vive e lavora. Le opere della Marchica, riconducibili a serie che hanno una data di inizio ma sono in costante aggiornamento, esprimono pertanto un universo sommerso, capace di emergere per mostrarci l’essenza più profonda. Tra intimismo e sperimentazione andando oltre e guardando altrove Marilina Marchica rappresenta quelle molteplici, variabili e invisibili “costellazioni di significato “ che fanno parte del quotidiano e connotano il contemporaneo come scenario mutevole e incerto.

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Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

 

Lillo Sauto _ Pittura

Lillo Sauto è un pittore emergente siciliano.

Il giovane artista si è da poco incamminato verso un percorso di ricerca Pittura -Guardami i pensieri acrilico - Lillo Sautoartistica pura. L’artista sta sviluppando un linguaggio artistico personale e riconoscibile. Egli ritiene che il vero senso del lavoro di un artista non stia tanto nella riproduzione del visibile. Esso sta in realtà nella capacità di rendere visibile e comprensibile il mistero della vita umana. Così Lillo esalta il profondo significato della vita, dando vita e colore alla propria anima.

Lillo, attraverso la propria ricerca interiore, offre con generosità il suo modo di vedere il mondo. Questa sua visione che può essere adottata attraverso la contemplazione dei suoi quadri.
La scelta dei colori è determinante. Attraverso la loro armonia e disarmonia viene espressa una grande comunicatività: l’emozione è irruenta ed arriva subito all’osservatore. Ci sono colori forti ed importanti contrasti. Difatti i quadri di Lillo non sono affatto miti: a volte irrompono, squarciano in due il grigiore quotidiano della routine, urlano, danzano, sono di una luminosità forte, in quasi totale assenza di drammaticità, sono portatori sani di allegria e buon umore.

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Chiara Privitera _ Fotografia

Chiara Privitera è una giovane artista siciliana emergente, che si dedica alla fotografia.

Porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore è un modo di vivere” (Cartier- Bresson)

Fotografia - Come mulini - Chiara PriviteraQuesta frase, benché siano passati anni dal corso di fotografia all’Università di Catania, la giovane artista non l’ha mai dimenticata. E tutte le volte che vede qualcosa, anche mentalmente, vive una strana sensazione. Una sensazione simile ad uno scatto che le permette di ricordare e vedere ancora meglio. Lo fa anche nel suo lavoro, quello di giornalista. La giovane fotografa ritiene che l’inquadratura, la luce, il momento in cui un viso assume una specifica contrazione aiutino nel loro insieme chi guarda a sentirsi “più vicino” alle storie, anche se le vive indirettamente magari attraverso uno schermo.

Il racconto migliore per Chiara Privitera è quello che trasmettono le immagini. Il mestiere che fa nella vita è quello che ha scelto, ma la fotografia è quello che sente dentro di sè. E’ così che negli anni ha imparato anche a (ri)guardare la sua terra, la Sicilia, con occhi nuovi. Gli stessi posti, le stesse strade, anche le stesse facce, non sono mai uguali. Ogni occasione è quella giusta per catturare un momento, il significato di un evento, una realtà. Fattore che soprattutto nella sua terra sembra sempre uguale ma non lo è affatto. Pur partendo dalla cima dell’Etna, fino al mare del tellinaro passando per i vicoli delle città.

Le 15 foto qui presentate sono state scattate negli anni e in lungo e in largo per la Sicilia. Le città sono: Catania, Salina, Siracusa, Mozia, Trapani, Portopalo, Agrigento.

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Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

 

Marco Favata _ Pittura

Marco Favata è un giovane artista eMarco Favata- sorelle- acrilico su telamergente siciliano il cui percorso di formazione inizia con l’iscrizione alla facoltà di architettura di Palermo e poi ad un corso regionale in cui acquisisce la qualifica di arredatore. La sua istruzione lo porta quindi a scegliere formati regolari quasi sempre 100 x 100. Inoltre essa lo spinge ad abbracciare una tipologia di poetica ispirata da un contrasto di regole. Allo stesso tempo è spinto verso un’insubordinazione delle stesse.

Il progetti, che si terranno nel 2017 e a cui parteciperà, sono svariati. La sua produzione artistica per il 2017 si concentrerà sulla tematica della dissociazione in campo psichico. Ci sono diverse esposizioni a Palermo e probabilmente qualcuna in Toscana, regione cara all’artista.

Quello che Marco Favata vuole ottenere attraverso i suoi lavori, è il tentativo di dare forza a dei ruoli sociali fondamentali. Questi sono l’essere padre e l’essere sorelle, che raccontano il concetto di famiglia. Ruoli sociali particolarmente sentiti in Sicilia e narrati dal narratore Salvo Piparo. Proprio a lui l’artista ha anche dedicato un ritratto. A livello pittorico da una parte utilizza il bianco e nero e i chiaroscuro, tipici di chi si affaccia al mondo dell’arte. Inoltre essi rimandano ai suoi primi approcci al disegno. Dall’altra lo stile romanico-fiorentino e il suo bi-cromatismo alludono al fascino degli anni vissuti dall’artista in Toscana.

La tecnica stilistica scelta è l’acrilico su tela, spalmato sul fondo con le dita. Grazie a questo riesce efficacemente ad ottenere un risultato veloce ed immediato. Usando esclusivamente il bianco ed il nero, l’artista si riallaccia alla tradizione.

 

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Marco Mirabile _ Streetart

Il giovane artista siciliano emergente Marco Mirabile, aka Temet Nosce, frequenta dal 1996 al 1999 l’indirizzo sperimentale in Rilievo e Catalogazione presso l’Istituto d’Arte di Siracusa dove consegue il diploma di maturità artistica. Dal 2001 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Palermo dove nel 2006 consegue il Diploma di Laurea di I livello (V.O.) in  Alta Formazione Pittorica. Nel 2009 consegue il II livello di Arti visive e discipline dello spettacolo con 110/110 e lode.
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