[:it]Francesca Tesoriere _ Digitalart[:]

[:it]Francesca Tesoriere è un’artista emDigitalart_Francesca Tesoriere_Decoriergente siciliana, che si dedica alla digitalart.

L’artista è sempre stata appassionata di disegno sin da quando era piccola. Tuttavia è durante un soggiorno di studio in Spagna che decide di dedicarsi agli studi artistici. Dopo aver avuto l’occasione di seguire un corso di disegno prende la decisione da quel momento in poi di approfondire le tecniche del disegno illustrativo.

Francesca fino ad oggi ha collaborato con diverse agenzie e studi grafici sia in Italia che all’estero. Attualmente si rivolge principalmente al campo dell’Art Licensing ed ha pubblicato diversi volumi illustrati per ragazzi. La digitalartist siciliana combina le tecniche tradizionali a quelle digitali per eseguire i propri svariati lavori, variando agevolmente la tecnica di esecuzione in base al tipo di lavoro richiesto. L’artista è una docente di arte e immagine nella scuola secondaria di primo grado.

Qui ci presenta alcuni dei lavori che ha eseguito su commissione negli ultimi dieci anni. In questo periodo ha lavorato come illustratrice freelance. I suoi clienti sono stati di volta in volta editori, agenzie e privati, personalità della cartotecnica alimentare e food.

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[:it]Pietro Librici _ Pittura[:]

[:it]Pietro Librici è un artista emergente che si definisce nordico per casoajaxmail-8, siciliano per appartenenza; vive tra la Lombardia e la Sicilia.

Dall’amore per la severa magnificenza dei templi, la ricchezza del barocco, il blu del mare, l’inesplicabile amalgama della pasta di mandorle arriva forse la scelta stilistica dell’artista. Da una parte fa del proprio corpo un esercizio di armonia, attraverso i lunghi anni di studio della danza classica; dall’altra compie gli studi accademici a Brera laureandosi in restauro e specializzandosi anche in restauro dell’opera d’arte contemporanea.

L’artista è un viaggiatore solo sulla spinta di richiami
(amore, lavoro, tracce misteriose); coltiva dentro di sé l’erranza verso fantasie illimitate (la serie dei dipinti fantastici) e la fedeltà agli amati (i ritratti). Esalta la natura sensuale (i dipinti floreali) e gli abbracci tra mortali non più in lotta con gli dei (le recenti tele bianche da cui emergono lacerti di immagini).

E’ partito da un approccio colto e classico alla figura . Man mano che tocca la verità della propria vita, della propria essenza introduce nuovi elementi. Aggiunge nel proprio lavoro elementi di esplorazione e ricerca che comunque non ne fanno un lavoro sperimentale bensì rendono lui stesso uno sperimentatore.

Pietro Librici ascolta musica da tutti i tempi, i popoli, i mondi.

E’ uscito in estasi da una mostra di Rodin ma dice che potrebbe altrettanto estaticamente impietrirsi davanti alle opere di Bill Viola o Anish Kapoor. Coltiva un’attenzione accorta per l’invisibile ma quella stessa attenzione la può allegramente dedicare alla salsa di pomodori che non manca di preparare ogni estate in un rito familiare. Un rito che è, innanzitutto, un modo di ringraziare la vita.

Per lui arte e vita sono l’una posta a disposizione dell’altra, senza limiti di esplorazione.

Il suo progetto artistico contempla l’uso di diversi elementi: tecniche rigorose, materiali eccellenti, lunghe preparazioni stanno cercando forme di espressione originali; il tentativo, l’errore sono al contempo limite e nuovo orizzonte.

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Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

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[:it]Camillo Campisi _ Fotografia[:]

[:it]Il giovane artista emergenFotografia-Sguardi-Camillo Campisite siciliano Camillo Campisi nasce a Caltanissetta il 24 novembre del 1992.
Fin da piccolo mostra un grande interesse per le arti visive; questo primario interesse con il passare degli anni si trasforma in una fortissima passione per la fotografia. L’artista è attento a tutto ciò che lo circonda; le sue immagini immortalano svariati momenti di quotidianità, cogliendone sfumature e particolari che restano nella memoria di ognuno di noi.

Grazie alla fotografia conosce Gabriele Viviani, un famoso fotoreporter ascolano. Proprio lui, cogliendone il talento lo coinvolge nel 2013 in un viaggio ad Istanbul dove vive l’esperienza di una protesta popolare di piazza. Questo episodio lo rafforza artisticamente e lo indirizza verso il reportage; è così che dal 2013 l’artista comincia la collaborazione con diversi giornali, anche di carattere nazionale.

Nella primavera del 2015 Camillo Campisi parte per l’India e realizza un reportage sulla festa Holi a Mathura. Uno degli scatti “Il sorriso”, fatto durante quest’ultimo viaggio, arriva in finale all’ International Photography Award 2015 di Siena. Nell’Agosto del 2015 realizza un reportage in Brasile per Agata Smeralda.
Nello stesso periodo ha una collaborazione con Mondadori Libri S.p.A per la copertina dell’edizione italiana del libro MAGISTERIUM 2 di Holly Black e Cassandra Clare.

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[:it]Marco Bennici _ Fotografia[:]

[:it]Marco Benfotografia- Gibellina Cretto Burri - marco bennicinici oltre ad essere un artista emergente è anche architetto, o meglio un progettista. Marco considera la fotografia come uno degli strumenti di progetto. Tra tutti gli strumenti di progetto quello che predilige è proprio lo scatto.
La sua formazione artistica nasce e cresce anche grazie ai numerosi viaggi che ha compiuto. Essa si sviluppa anche dal confronto e dall’attrazione verso tutto ciò e verso chi è diverso da lui. La luce ha un ruolo importante perché assieme alle ombre, dona un effetto di tridimensionalità ai suoi lavori. L’artista oltre che lo spazio architettonico, da un paio d’anni compie un’indagine profonda anche sulla natura umana, analizzandone tutte le sue sfaccettature, dal mondo del tatuaggio al bondage.

In queste foto è raffigurata una danzatrice, la cui leggerezza si contrappone alla pesantezza del cemento. Il contrasto è equilibrio.

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[:it]Un’altra opportunità per la cultura e l’arte a Palermo, la città ospiterà Manifesta 12 nel 2018. [:en]Another opportunity for Culture and Art in Palermo, the city will host “Manifesta 12th edition” in 2018[:]

[:it]Il_golfo_di_MondelloDopo essere stata inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, essere stata proclamata Capitale della Gioventù 2017 e Capitale della Cultura 2018, nel 2018 Palermo ospiterà anche la dodicesima edizione di Manifesta.
In questi tre anni infatti, il capoluogo siciliano si sta impegnando in una serie di attività artistiche e culturali finalizzate all’evento finale.
Ma cos’è manifesta? Quando e come si svolge? Perché è una manifestazione così importante per la città che la ospita?

Manifesta è un’importante mostra biennale europea di arte contemporanea con base ad Amsterdam ma che organizza le sue mostre in città sempre diverse.

Le precedenti edizioni della manifestazione si si sono svolte in Paesi Bassi, Lussemburgo, Slovenia, Germania, Spagna, Itpiazza_pretoriaalia, Belgio e Russia.

Il focus della Biennale, nata nei primi anni 90, è il dialogo tra arte e società in Europa, infatti per la sua realizzazione è fondamentale la collaborazione e l’impegno tra gli attori internazionali e le comunità locali.
Scopo di ogni edizione è, quindi, di stabilire un forte interscambio tra la specifica situazione culturale e artistica e il più vasto contesto dell’arte visuale contemporanea europea.

Manifesta è dedicata agli artisti emergenti e fondata sull’apertura alle novità in campo artistico, tecnologico e culturale.
Per manifesta è molto importante non focalizzarsi sui centri dominanti di produzione artistica, ma ricercare sempre luoghi alternativi, al fine di rinnovarne quanto più possibile il panorama.
Le attività svolte nei 2 o tre anni precedenti alla manifestazione comprendono pubblicazioni, incontri, dibattiti e seminari in diverse città d’europa e , si concludono con una mostra finale, che dura tre mesi, nella città ospitante.
"Quattro Canti"Lo scopo di Manifesta è quello di creare nuovi partenariati creativi con le organizzazioni, curatori e professionisti dell’arte indipendenti e di realizzare una grandissima rete di arte contemporanea in tutta Europa.
La città di Palermo è stata scelta per ospitare la 12esima edizione perché incarna due importanti questioni per l’Europa contemporanea: cambiamenti climatici e migrazione e di come questi problemi influiscano sul futuro delle nostre città.
Un piano globale di rivitalizzazione della città, quindi, che comprende riflessioni artistiche e culturali, interventi strutturali e architettonici e cambiamento sociale.[:en]Il_golfo_di_MondelloAfter being listed as UNESCO World Heritage Sites, it has been proclaimed Youth Capital 2017 Capital of Culture 2018, Palermo in 2018 will also host the twelfth edition of Manifesta.

In these three years, in fact, the Sicilian capital is engaging in a series of artistic and cultural activities for the final event.

But is it manifested? When and how it performs? Because it is an event so important for the city that hosts it?

Manifesta is an important European exhibition with contemporary art biennial basis in Amsterdam but which organizes its exhibitions in more and different cities.

The previous editions of the event were held in the Netherlands, Luxembourg, Slovenia, Germany, Spain, Italy, Belgium and Russia. piazza_pretoria

The focus of the Biennale, founded in the early 90s, is the dialogue between art and society in Europe, in fact, for its realization is essential collaboration and commitment among international stakeholders and local communities.

The aim of the Festival is, therefore, to establish a strong interchange between the specific cultural situation and the wider context of European contemporary visual art.

Manifesta is dedicated to emerging artists and based on openness to innovation in the arts, technology and culture.

For Manifesta it is very important not to focus on the main sites of artistic production, but always seek alternative places in order to renew the view as much as possible.

The activities carried out in two or three years before realize publications, meetings, debates and seminars in different cities in Europe and conclude with a final exhibition, which lasts three months in the host city. "Quattro Canti"

The aim of Manifesta is to create new creative partnerships with organizations, independent curators and art professionals and to build a huge network of contemporary art in Europe.

The city of Palermo was chosen to host the 12th edition because it embodies two important issues in contemporary Europe: climate change and migration and how these problems affect the future of our cities.

A comprehensive plan to revitalize the city, then, that includes artistic and cultural considerations, structural and architectural interventions and social change.[:]

[:it]Giovanni Branciforte _ Pittura[:]

[:it]Giovanni Branciforte è un artista siciliano emergenbranciforte_il suono dellacqua_oliosutelate le cui ragioni della cifra pittorica e stilistica si legano a quell’esigenza, nata negli anni’80, del ritorno alla pittura e all’opera d’arte come esperienza sensibile.

Alcuni momenti dell’arte del ‘900 sono stati per l’artista fonte di ispirazione, di suggestioni meditate e luogo di verifica del suo lavoro. Attraverso una sperimentazione pittorica, narrativa e personale queste opere hanno contribuito alla creazione del suo immaginario e hanno favorito anche il mondo segnico e la palette neo-espressionista del suo fare pittorico.
Tutto ciò si è unito alla continua ricerca di nuove tecniche, di materiali e di supporti, elementi da poter utilizzare in maniera artigianale.

Utilizza tavole, compensati, reticolari, metalli, plastiche;  questi elementi lo hanno sempre ispirato per una costruzione quasi “da carpenteria” delle sue opere. Gli incontri con l’esperienza artistica di Lucien Freud, Bacon e Saul Steinberg sono stati importanti per l’artista. Assieme allo studio della psicologia dell’arte e della percezione visiva fatto sui saggi di Ernst Gombrich, Rudolf Arnheim e Luciano Anceschi, sono i passaggi fondamentali della sua genesi artistica. Ciò che lo attrae della rappresentazione pittorica è la possibilità di addensare sulla stessa superficie linee reali e percezioni ideali dello spazio.
Sedimenta colore e materia su supporti che non hanno obblighi formali o misure standard;  crea immagini dove forme ed oggetti si liberano dalla loro pura materialità oggettiva.
Le opere di Giovanni Branciforte sono un non-luogo ossia una sorta di tempio mentale su cui si proiettano ricordi, visioni, sogni. Un luogo dove forme e figure, dalla fitta trama materica e colorica, definiscono lo spazio. Attraggono l’osservatore su qualcosa di visto ma non osservato formando un altrove emotivo. Un altrove dove ad ogni sguardo tutto ricomincia in una nuova dimensione visiva.

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BEST PRACTICE MADE IN SUD: Marco Gallo

[:it]Sappiamo bene che la nostra Sicilia è piena di giovani di talento e uno di questi è sicuramente Marco Gallo.
Marco Gallo è un giovane regista originario di Agrigento, che ha abbandonato la sua amata città per seguire il suo grande sogno: diventare un regista e riuscire a raccontare le sue storie attraverso i video. Questa passione nacque in lui quando l’artista era ancora adolescente e il padre per puro caso gli regalò una videocamera. Il regista, benché abbia anche progetti al di fuori della Sicilia, non dimentica la sua terra. Infatti ha già in cantiere diversi progetti tutti siciliani per i prossimi mesi. Dopo essere venuti a conoscenza di “1768 giorni”, film che ha girato su Totò Cuffaro, famoso esponente politico siciliano, abbiamo deciso di proporgli una breve intervista.

Ciao Marco! Come ti definiresti, se dovessi utilizzare solo 3 parole?

Determinato, positivo e folle. Avrei voluto scrivere bello e affascinante ma con gli anni qualcosa è andato storto. Scherzi a parte aggiungerei smarco galloicuramente ambizioso.

Ci racconti il tuo percorso e di cosa ti occupi?

Io sono andato via da Agrigento a 18 anni e all’epoca ero determinato, positivo e folle. Ho studiato cinema a Cinecittà con il sogno di raccontare storie, di mostrare il mio modo di vedere le cose e di comunicare. Sono passati dieci anni e non vedo nulla di diverso se non l’esperienza di anni di sacrifici, lavoro ed errori. Questi sono determinanti in un percorso di crescita. E sicuramente qualche soddisfazione negli anni che non guasta mai.

 Da dove è nata questa tua passione per la regia?

A 16 anni mio padre mi regalò una videocamerina per le vacanze. Si trasformò in un mezzo di comunicazione per la mia vita. Ho sempre immaginato storie, pensieri, frasi e serviva soltanto un gesto che mi aprisse gli occhi ed un mezzo per raccontarle. Così, quando capii che non avrei vinto un pallone d’oro o una medaglia d’oro olimpica mi ritrovai da solo con la videocamera e capii che non era casuale.

Ci racconti meglio del video su Totò Cuffaro che hai girato?

Official Poster 1768 GIORNI
1768 Giorni è un docufilm che racconta la storia di un ex Presidente che all’apice della sua carriera ha perso tutto il potere che aveva e dopo 1768 giorni ha riaquisito la sua libertà come uomo, una seconda vita. E‘ una storia molto importante secondo me, un pezzo di storia della Sicilia perchè Totò Cuffaro è stato l’unico politico ad aver scontato una pena in carcere, è stato per molti Il Presidente ed oggi viene ancora “osannato“ da molte persone, una cosa stranissima che mi ha spinto a raccontare questa storia. L’ho seguito a Roma, in Sicilia, in Africa…e lì abbiamo vissuto un’esperienza straordinaria e indimenticabile. 1768 GIORNI è sicuramente uno dei miei progetti più importanti.

Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi progetti futuri? Avranno sempre come focus la nostra Sicilia?

Uno sì, assolutamente. La Sicilia per me è sempre Casa, ho girato in passato diversi video ad Agrigento, la mia città. E continuerò a farlo. Ma il prossimo video in uscita sarà la mia versione definitiva del mio sguardo su Agrigento e marco gallo 2provincia e farà parte del progetto “City of the temples“ del fondatore Cristian Moncada , un progetto turistico e culturale innovativo a mio avviso, e verrà presentato il 24-25 Febbraio al Forum del turismo al parco archeologico della Valle dei Templi.

Poi continuo a preparare la seconda edizione del Farm Film Festival, una rassegna cinematografica internazionale di cortometraggi al Farm Cultural Park che si terrà dal 17 al 20 agosto. Non vedo l’ora. Vivo a Roma da dieci anni ma sono e sarò sempre agrigentino e siciliano.

Sicily & Sicilians si ripropone di diffondere le eccellenze siciliane in Italia e all’estero. Tu che sei un giovane siciliano di talento e sei apprezzato in tutta Italia hai qualche consiglio da dare ai tuoi coetanei che come te hanno una grande passione e faticano a realizzarsi?

La prima cosa che consiglio è quella di ascoltare se stessi e guardare in faccia alla realtà. Inutile prendersi in giro sperando che la fortuna arrivi dal cielo, è totalmente inutile dare per scontate le cose se non le proviamo e non diamo il massimo in ciò che facciamo, è inutile fare le cose solo per soldi senza passione e nel momento in cui un giovane impara ad ascoltare se stesso e guardare in faccia alla realtà, inizierà a capire cosa vuole realmente dalla sua vita e poi potrà iniziare a pensare a come ottenere ciò che vuole.

Quando si fatica a realizzarsi è perchè non si hanno le idee chiare e la giusta determinazione, ci vuole molto spirito di sacrificio in quello che si fa, bisogna saper rinunciare a qualcosa, bisogna saper accettare le sconfitte ed essere consapevoli dei propri errori. Maimarco gallo3 cercare di avere sempre ragione, si parte già in torto. Poi, sinceramente, penso che per me non sia ancora arrivato il momento di dare consigli. Per me questo non è un punto di arrivo ma soltanto l’inizio.

Vuoi aggiungere qualcosa che non ti abbiamo chiesto?

No, quello che non mi viene chiesto oggi spero sia di buon proposito per essere chiesto una prossima volta.

 

Per conoscere altro su Marco visitate il suo sito: www.marcogallo.it

 [:en]We know that our Sicily is full of young, talented and one of them is definitely Marco Gallo.
Marco Gallo is a young film director of Agrigento, who abandoned his beloved city to pursue his dream: becoming a film and be able to tell his stories through video. This passion was born in him when the artist was still a teenager and his father by accident she gave him a camera. The director, although he also projects outside of Sicily, do not forget his homeland. In fact he has already initiated several projects in Sicily all in the coming months. After becoming aware of “1768 days”, a film that he shot of Totò Cuffaro, famous Sicilian politician, we decided to offer him a brief interview.

Hello Marco! How would you define you, if I were to use only 3 words?

Determined, positive and neutral. marco galloI wanted to write beautiful and charming but over the years something has gone wrong. Seriously I add definitely ambitious.

Tell us about your route and what do you do?

I went away from Agrigento to 18 years and at that time I was determined, positive and neutral. I studied film at Cinecittà with the dream to tell stories, to show the way I see things and communicate. Ten years have passed and I do not see anything different if the experience of years of sacrifice, work and errors. These are decisive in a growth path. And certainly some satisfaction in the years that never hurts.

Where did your passion for directing?

At 16 my father gave me a video camera for the holidays. It turned into a means of communication for my life. I always imagined stories, thoughts, sentences and served only a gesture that opened my eyes and a way to tell her. So when I realized that I would not win a gold ball or an Olympic gold medal, I found myself alone with the camera and I realized that it was not random.

Tell us about the best videos of Totò Cuffaro you shot?

Official Poster 1768 GIORNI1768 Days is a documentary-film that tells the story of a former president who at the height of his career he lost all the power he had and after 1768 days has regained his freedom as a man, a second life. It is a very important story to me, a piece of history of Sicily Totò Cuffaro because it was the only politician to have served a sentence in prison, was for many the President and today is still “celebrated” by many people, a strangest thing that prompted me to tell this story. I followed him to Rome, Sicily, in Africa … and there we lived an extraordinary and unforgettable experience. 1768 DAYS is definitely one of my most important projects.

Can you tell us something about your future projects? They will always have as our focus Sicily?

Yes, absolutely. Sicily for me is always home, I drove past several videos in Agrigento, my hometown. And I will continue to do so. But the next video output will be my final version of my look at Agrigento marco gallo 2 and city around, and will be part of the “City of the temples” of the founder Cristian Moncada, a tourism project and innovative culture in my opinion, and will be presented February 24 to 25 at the tourism Forum at the archaeological park of the Valley of the Temples.
Then I continue to prepare the second edition of the Farm Film Festival, an international film festival of short films at the Farm Cultural Park to be held August 17 to 20. I can not wait. I live in Rome for ten years, but I am and will always Agrigento and Sicily.

Sicily and Sicilians intends to spread the Sicilian excellence in Italy and abroad. You who are a talented young Sicilian and six appreciated throughout Italy you have any advice for your peers who, like you have a passion and struggle to be realized?

The first thing I recommend is to listen to yourself and face the reality. Needless to poke fun hoping that luck arrivals from heaven, it is totally unnecessary to take for granted the things if you do not try and do not give the best in what we do, it is useless to do things just for money without passion and when a young learn to listen to themselves and face up to reality, he will begin to understand what it really wants from his life and then he can start thinking about how to get what he wants.
When you find it hard to realize it because you do not have clear ideas and the right determination, it takes a lot of sacrifice for what you do, you must be able to give something up, you have to know how to accept defeat and be aware of their mistakes. Never try to be always right, it is already partly wrong. Then, frankly, I think for me it is not yet time to give advice. For me this is not a point of arrival but only the beginning.

Need something we’ve asked you?

No, not today what I am asked I hope it’s good to be asked about a next time.
To learn more visit his site Marco: www.marcogallo.it[:]

[:it]Filippo Papa _ Fotografia[:]

[:it]Filippo Papa è un giovane artista siciliano emergente che fin da piccolo ha avuto uFotografia digitale-circle-Filippo Papano spiccato senso artistico, dimostrando la sua ecletticità e versatilità. Tocca infatti vari ambiti dell’arte visiva e non solo;  passa dalla fotografia, al graphic design, alla produzione e promozione di eventi culturali, videoarte e installazioni artistiche alla performing art. Vanta anche esperienze come attore teatrale e cinematografico e come modello.

Dopo essersi diplomato come ragioniere e perito commerciale, presso l’istituto statale “Cutelli” di Regalbuto, già nel 2010 vanta un’importante esperienza lavorativa. Collabora infatti nel ruolo di “aiuto produzione” per la realizzazione dello spot pubblicitario per il “Sicilia Outlet village” con l’agenzia “Mosaicoon” eletta “start up” del 2012 e agenzia ora leader internazionale nella pubblicità virale.

Ha conseguito un Diploma di Primo Livello in Graphic Design, presso l’Accademia di Belle Arti di Catania nel 2013.

Grazie alle conoscenze apprese, Filippo Papa si avvicina sempre più al mondo della fotografia che  è diventata, in breve tempo, il fulcro della sua espressione artistica.

Partecipa ad importanti mostre collettive; nell’aprile 2012, viene presentata la sua prima mostra personale di fotografia digitale dal titolo “Tre Anime” con un evento ha ricevuto diverse recensioni, articoli e interviste, riscuotendo molti consensi. Visto il successo riscosso, “Tre Anime”, diventa nei mesi a seguire una mostra itinerante.

Nel 2014, l’artista presenta con successo, la mostra personale dal titolo “Fotogramma”.

Nel programma internazionale TGR MEDITERRAEO prodotto da RAI 3 –FRANCE 3 e ENTV (Algeria) vengono pubblicati nella rubrica “scatti”  i  lavori dell’artista dal titolo “Catania in bianco e nero”.

Nello stesso periodo, inizia a collaborare con I-Art come reporter e fotografo.

Nel 2016 inaugura la mostra personale con opere inedite di fotografia e video dal titolo “Archai” ed entra a far parte della Galleria d’arte “KōArt: unconventionalplace”. Lo stesso anno consegue il Diploma Magistrale di secondo livello in Graphic Design indirizzo editoria. Si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Catania con il massimo dei voti.

Presenta la seconda tappa della mostra personale di fotografia e video Archai, presso il Castello di Spadafora (ME). Inoltre per la seconda volta i suoi scatti e i frame video di “Archai” vengono pubblicati  dal programma Tgr Mediterraneo, su Rai 3.

L’artista poi inizia a svolgere il ruolo di Cultore della materia presso l’Accademia di Belle Arti di Catania.

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Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

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[:it]Massimo Falsaci _ Fotografia[:]

[:it]Fotografia-il suo mare-Massimo falsaciMassimo Falsaci è un artista italiano contemporaneo.

Le sue opere sono il risultato di un suo spontaneo sentire e di un suo interno interrogarsi sull’immaginario contemporaneo. L’artista si interroga su argomenti che vanno dal vivere metropolitano alle figure quotidiane che vengono mostrate dai mass-media.
Nella sua sperimentazione artistica, come maestro pittore italiano contemporaneo, è arrivato a prediligere il connubio immagine digitale-acrilico.

Utilizza diversi supporti tra cui tela, vetro acciaio,vinile e muro, elemento che si ritrova nel caso del Premio Diesel Wall – Milano.

Il suo percorso di sperimentatore come artista pittore italiano contemporaneo ha inizio alla fine degli anni ’90 grazie all’incontro con Karel Thole dal quale ha appreso le tecniche del disegno e dell’illustrazione editoriale. L’incontro con il disegnatore ed illustratore olandese lo ha portato a volere apprendere altre tecniche artistiche ed è per questo che nel 2000 ha cominciato a frequentare la scuola milanese di pittura di Gianna Berrettini. Successivamente ha frequentato quella di scultura di Teresa Ricco.
La sua voglia di sperimentare lo ha portato a partecipare a numerosi workshop, tra cui ama ricordare quello presso la Fabbrica del Vapore (MI) . Nel 2014 frequenta il corso di pittura sperimentale al NABA di Milano con la docente Luciana Meazza durante il quale affina la sua personale consapevolezza critica del proprio lavoro e del proprio percorso artistico.

Sicilia Bedda è il titolo di questa serie di fotografie. L’intento di Massimo Falsaci è quello di evidenziare la bellezza della Sicilia in tutte le sue sfaccettature esaltandone il mare, i monumenti, la natura, le isole, i centri e i porti.

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[:it]Emanuela Aglieri Rinella _ Fotografia[:]

[:it]Emanuela AFotografia - Tuffo nel mare - emaglierinellaglieri Rinella è una giovanissima artista siciliana emergente. Emanuela oltre ad essere un’artista emergente è anche una studentessa liceale a tempo pieno. Frequenta infatti il quinto anno al liceo artistico.

La giovane fotografa emergente attraverso le sue foto cerca di raccontare nel
miglior modo possibile la Sicilia. Una terra piena di sogni, arte e cultura.

Da poco ha deciso di aprire un blog personale in cui postare varie foto e raccontare esperienze che ha vissuto nella sua tanto amata terra. Per riuscire in questo suo nuovo progetto, caricherà le sue foto che catturato i meravigliosi paesaggi dell’isola. Condividerà anche immagini degli storici piatti tipici della sua terra, famosi a livello internazionale. Emanuela vuole contribuire in questo modo alla diffusione del patrimonio naturale e culturale della sua terra.

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[:it]Riccardo Corda _ Digitalart[:]

[:it]Riccardo Digital art - Whale - Riccardo CordaCorda è un giovane artista siciliano emergente che vive a Milano. Riccardo è fortemente appassionato di illustrazione e design.
Per la realizzazione delle sue opere, il giovane artista prende ispirazione da eventi e sensazioni che vive quotidianamente nella sua routine giornaliera. Viene colpito anche d
alle
stranezze che percepisce nella vita e nei comportamenti dell’uomo.

Riccardo si ritiene un pensatore creativo, una persona che sa risolvere i problemi e allo stesso tempo un osservatore meticoloso. Ama le grafiche old-school ed i vinili funk. Solitamente realizza opere digitali. Spesso e volentieri però tutto il processo di creazione di un’opera parte da una tela bianca. Proprio su di essa il giovane artista esprime il suo spirito artistico e creativo.

Attraverso i suoi lavori, cerca di rappresentare sempre il lato divertente e comico di una vita che può non esserlo affatto in modo tale da far sorridere e coinvolgere il pubblico.

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[:it]Antonio Salerno _ Pittura[:]

[:it]Antonio Salerno è un giovane pittore emergente.

Già dalle prime espressioni da bambino traspare la sua creatività.
Questo lo spinge ad indirizzare gli studi verso ciò che gli permette di valorizzare la sua personalità artistica. Conoscenze tecniche, spiccata creatività e ricerca concettuale: questi sono gli elementi che contraddistinguono la sua produzione Pittura - Scimpanzè su palla n10 - Antonio Salernoartistica.
Con la Dama Bianca nel 2011, arriva il successo internazionale.
Nel 2013 incontra Papa Francesco, al quale fa dono di un’opera che lo ritrae. L’opera viene accolta con simpatia e gratitudine. Il 2014 è l’anno di Frittura Notturna, lavoro con cui ottiene la prima quotazione nel mercato ufficiale dell’arte.
Frittura Notturna si converte anche nella sua prima installazione al San Babila di Milano. Anch’essa viene accolta con stupore ed interesse dal pubblico e da tutta la critica. Inoltre la sua partecipazione alle mostre fino ad oggi è stata piuttosto costante e diffusa.

Ci presenta una sua collezione composta da 15 pezzi, un rebus che associa ad ogni animale un gesto.
A sua volta le palle da biliardo si associano al carattere e sono ordinate in base alla classifica ORAC degli alimenti.
La classifica ORAC stabilisce il potere antiossidante degli alimenti.
Gli antiossidanti sono una potente arma contro il danneggiamento delle cellule. Essi stanno alla base di molte patologie, in particolare tumori e malattie degenerative.

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[:it]Gabriella Lupo _ Fotografia[:]

[:it]Gabriella Lupo è una giovane artista siciliana emergente, appassionata di fotografia.

La giovane fotografa è nata a Palermo nel 1984 dove ha conseguito il diploma al Liceo Artistico “Eustachio Catalano” . Successivamente ha ottenuto la laurea triennale in Fotografia-P1020415- Gabriella Lupodecorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Ama molto dipingere l’astratto, ma anche il figurativo ed il paesaggistico. Gabriella Lupo utilizza vari materiali: acrilico,olio,acquarello, etc..
L’artista ama disegnare vari ritratti e vignette facendo uso di qualsiasi supporto e qualsiasi tecnica. Ama anche scattare foto di vario genere, soprattutto naturalistico.

Inoltre è appassionata del cinema d’animazione sia 2d che 3d .
Infatti proprio per questo ha ricevuto degli attestati nei corsi di animazione 2D  alla Microsales e  3D all’Eureka Engineering, come modellatrice,animatrice e renderista.
Ha partecipato a diverse esposizione tra le quali: una mostra collettiva di fotografia a Enna (Sicilia) e una personale di pittura e fotografia a Palermo (Sicilia).
Ha anche partecipato e ha ricevuto l’attestato ad una mostra collettiva a Bruxelles, con la Professoressa Maria Teresa Prestigiacomo.

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[:it]Marilina Marchica _ Pittura[:]

[:it]Dopo gli stuPittura- landscape mixed media on wood- Marilina Marchicadi al Liceo Artistico di Agrigento, la giovane artista emergente siciliana Marilina Marchica studia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Qui consegue la Laurea in Pittura con una tesi sulle Architetture urbane.

“City” è la sua serie di vedute urbane che si caratterizza per un tratto sintetico. Questo elemento è riconoscibile grazie a una peculiare cifra stilistica in cui si fondono stasi e memoria. All’orizzonte si stagliano le case con i loro muri dalle superfici che s’ increspano sulla materia raccontando un vissuto comune.

Le tonalità cromatiche più frequenti sono il bianco e il grigio. Vi è la reiterazione, sempre contenuta, del rosso capace di accendere immagini poetiche e rarefatte che accolgono un senso, intimo e profondo, di appartenenza ai luoghi.
La linea dell’orizzonte ritorna nella serie “Landscapes”, paesaggi entropici. Essi sono in equilibrio tra ordine e disordine, caos e cosmo. Qui compare un efficace prassi minimalista. Questa è volta a cogliere la dimensione nascosta di tali paesaggi in cui il tempo e i luoghi si ricongiungono nello spazio della memoria, campo d’azione prediletto dell’artista.
Protagonisti della ricerca di Marilina Marchica sono il segno e la traccia. Fattori che si ritrovano nella riduzione e la sottrazione di molteplici e contrastanti pensieri, stati d’animo e sentimenti che l’artista trasferisce sulla superficie delle sue opere. Olio, iuta, smalto, carta, ferro, carboncino, paste di marmo, resine e siliconi, come elemento dominante o contaminante tra loro. Essi sono oggetto della continua scoperta di un’artista curiosa e sensibile. L’artista è interessata alle diverse sfumature della realtà, ai paesaggi e alle città. Elementi che giorno dopo giorno accolgono eventi e individui, segni di un tempo in continuo divenire.

Il tema della ricerca dell’artista è la fragilità della terra in relazione ai rapporti uomo/natura e tempo/traccia che diviene memoria storica del luogo e nel tempo in cui vive e lavora. Le opere della Marchica, riconducibili a serie che hanno una data di inizio ma sono in costante aggiornamento, esprimono pertanto un universo sommerso, capace di emergere per mostrarci l’essenza più profonda. Tra intimismo e sperimentazione andando oltre e guardando altrove Marilina Marchica rappresenta quelle molteplici, variabili e invisibili “costellazioni di significato “ che fanno parte del quotidiano e connotano il contemporaneo come scenario mutevole e incerto.

[Best_Wordpress_Gallery id=”48″ gal_title=”Marilina Marchica”]

Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

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[:it]Lillo Sauto _ Pittura[:]

[:it]Lillo Sauto è un pittore emergente siciliano.

Il giovane artista si è da poco incamminato verso un percorso di ricerca Pittura -Guardami i pensieri acrilico - Lillo Sautoartistica pura. L’artista sta sviluppando un linguaggio artistico personale e riconoscibile. Egli ritiene che il vero senso del lavoro di un artista non stia tanto nella riproduzione del visibile. Esso sta in realtà nella capacità di rendere visibile e comprensibile il mistero della vita umana. Così Lillo esalta il profondo significato della vita, dando vita e colore alla propria anima.

Lillo, attraverso la propria ricerca interiore, offre con generosità il suo modo di vedere il mondo. Questa sua visione che può essere adottata attraverso la contemplazione dei suoi quadri.
La scelta dei colori è determinante. Attraverso la loro armonia e disarmonia viene espressa una grande comunicatività: l’emozione è irruenta ed arriva subito all’osservatore. Ci sono colori forti ed importanti contrasti. Difatti i quadri di Lillo non sono affatto miti: a volte irrompono, squarciano in due il grigiore quotidiano della routine, urlano, danzano, sono di una luminosità forte, in quasi totale assenza di drammaticità, sono portatori sani di allegria e buon umore.

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[:it]Chiara Privitera _ Fotografia[:]

[:it]Chiara Privitera è una giovane artista siciliana emergente, che si dedica alla fotografia.

Porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore è un modo di vivere” (Cartier- Bresson)

Fotografia - Come mulini - Chiara PriviteraQuesta frase, benché siano passati anni dal corso di fotografia all’Università di Catania, la giovane artista non l’ha mai dimenticata. E tutte le volte che vede qualcosa, anche mentalmente, vive una strana sensazione. Una sensazione simile ad uno scatto che le permette di ricordare e vedere ancora meglio. Lo fa anche nel suo lavoro, quello di giornalista. La giovane fotografa ritiene che l’inquadratura, la luce, il momento in cui un viso assume una specifica contrazione aiutino nel loro insieme chi guarda a sentirsi “più vicino” alle storie, anche se le vive indirettamente magari attraverso uno schermo.

Il racconto migliore per Chiara Privitera è quello che trasmettono le immagini. Il mestiere che fa nella vita è quello che ha scelto, ma la fotografia è quello che sente dentro di sè. E’ così che negli anni ha imparato anche a (ri)guardare la sua terra, la Sicilia, con occhi nuovi. Gli stessi posti, le stesse strade, anche le stesse facce, non sono mai uguali. Ogni occasione è quella giusta per catturare un momento, il significato di un evento, una realtà. Fattore che soprattutto nella sua terra sembra sempre uguale ma non lo è affatto. Pur partendo dalla cima dell’Etna, fino al mare del tellinaro passando per i vicoli delle città.

Le 15 foto qui presentate sono state scattate negli anni e in lungo e in largo per la Sicilia. Le città sono: Catania, Salina, Siracusa, Mozia, Trapani, Portopalo, Agrigento.

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Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

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[:it]Salvatore Rivolo _ Pittura[:]

[:it]Il giovane artista siciliano Salvatore Rivolo è nato a Palermo nel 1983. Salvatore è un graphic designer, illustratore e pittore emergente.

Ha conseguito il diploma di laurea in grafica presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo nel Luglio del 2013. Qui ha imparato le basi artistiche che gli hanno permesso di specializzarsi poi nella sua attuale tecnica pittorica.
Grafite e grafite acquerellabile su carta - ritratto di Max Ernst - RivoloNel corso degli anni della sua carriera artistica Salvatore ha avuto l’occasione di partecipare a varie mostre e manifestazioni. Ha così avuto l’occasione di esporre le sue opere in giro per l’Italia.
Il giovane pittore ama mescolare nei suoi lavori stili artistici differenti tra loro e provare varie e nuove tecniche pittoriche. Inoltre lavora usando svariati materiali: acrilici, pastelli a olio, penne pigmentate, fusaggine. Allo stesso tempo per realizzare le sue opere l’artista si serve concettualmente di diversi supporti materiali. Elementi come la tela, la carta da regalo, da imballaggio, etc.

Un’ampia creatività e una forte passione per l’arte sono i fattori che muovono il suo interesse. Questi lo spingono ad un’evoluzione ed a un continuo miglioramento la sua ricerca artistica. Questo sue stile artistico è accompagnato infine dal desiderio di giustizia e libertà, valori fondamentali per l’artista in quanto uomo.

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Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

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[:it]Marco Favata _ Pittura[:]

[:it]Marco Favata è un giovane artista eMarco Favata- sorelle- acrilico su telamergente siciliano il cui percorso di formazione inizia con l’iscrizione alla facoltà di architettura di Palermo e poi ad un corso regionale in cui acquisisce la qualifica di arredatore. La sua istruzione lo porta quindi a scegliere formati regolari quasi sempre 100 x 100. Inoltre essa lo spinge ad abbracciare una tipologia di poetica ispirata da un contrasto di regole. Allo stesso tempo è spinto verso un’insubordinazione delle stesse.

Il progetti, che si terranno nel 2017 e a cui parteciperà, sono svariati. La sua produzione artistica per il 2017 si concentrerà sulla tematica della dissociazione in campo psichico. Ci sono diverse esposizioni a Palermo e probabilmente qualcuna in Toscana, regione cara all’artista.

Quello che Marco Favata vuole ottenere attraverso i suoi lavori, è il tentativo di dare forza a dei ruoli sociali fondamentali. Questi sono l’essere padre e l’essere sorelle, che raccontano il concetto di famiglia. Ruoli sociali particolarmente sentiti in Sicilia e narrati dal narratore Salvo Piparo. Proprio a lui l’artista ha anche dedicato un ritratto. A livello pittorico da una parte utilizza il bianco e nero e i chiaroscuro, tipici di chi si affaccia al mondo dell’arte. Inoltre essi rimandano ai suoi primi approcci al disegno. Dall’altra lo stile romanico-fiorentino e il suo bi-cromatismo alludono al fascino degli anni vissuti dall’artista in Toscana.

La tecnica stilistica scelta è l’acrilico su tela, spalmato sul fondo con le dita. Grazie a questo riesce efficacemente ad ottenere un risultato veloce ed immediato. Usando esclusivamente il bianco ed il nero, l’artista si riallaccia alla tradizione.

 

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BEST PRACTICE MADE IN SUD: Polline Art

[:it]Polline Art è un progetto made in Sicily creato da due giovanissimi con la passione per l’arte e per il mondo del web.

Il progetto è un servizio pensato per ogni artista, dal più adulto al più giovane, che con poco sforzo sia economico che di tempo, può caricare le sue opere sulla piattaforma. In questo modo ognuno può tutelare il suo diritto d’autore ed evitare così diffusioni illecite dei suoi lavori.

Incuriositi, abbiamo rivolto alcune domande ad Amalia, una dei fondatori di Polline Art.

Chi sei e come è nata l’idea per Polline Art?pollineart1-300x170

Mi chiamo Amalia, ho 22 anni e da sempre nutro la passione per la scrittura, la lettura, il marketing, l’arte e il mondo del web.
L’idea di Polline è arrivata due anni fa mentre mi trovavo con Fabrizio a spasso dentro Farm Cultural Park, un centro culturale di nuova generazione nato nel cuore di Favara, in Sicilia. Chiacchierando con artisti, notammo il forte timore di diffusioni illecite delle loro opere sul web. Da lì il suggerimento di utilizzare la blockchain per garantire la propria paternità.

Descrivi il vostro progetto.

Il progetto Polline è oggi un servizio pensato su misura per ogni artista di vecchia e nuova generazione che decide di prendersi cura delle proprie creazioni. È stato pensato, progettato e realizzato insieme agli artisti; grazie al loro contributo ed ai loro consigli è venuto fuori un progetto semplice, immediato ed economico. Gli artisti che decidono di utilizzare Polline per tutelare il proprio diritto d’autore dei loro lavori spendono in media cinque minuti del loro tempo e con pochi euro il gioco è fatto.

Quali sono i vostri obiettivi per l’immediato futuro? 

Penso che tra i nostri obiettivi ci sia quello di crescere in maniera vertiginosa. In questi giorni stiamo lavorando all’automatizzazione di alcuni processi, questo ci consentirà di lavorare più velocemente e di soddisfare in minor tempo le richieste degli artisti che fanno parte di Polline Art.

Dove vi aspettate di essere tra 3 anni? 

Il progetto porta un nome importante. Si chiama Polline perché con la stessa leggerezza e naturalezza auspica a far arrivare le opere d’arte ovunque e con estrema sicurezza per l’autore. Forse potrei rispondere che mi aspetto di essere ovunque, come il polline.

Arte ed innovazione: per molti sembrerebbe uno strano binomio. Ci potreste spiegare meglio come lo intendete voi? 

Abbiamo sempre visto l’innovazione insieme alla tecnologia come strumenti che risolvono problemi. Gli artisti ci hanno svelato qualcosa che impediva loro di trasferire cultura mediante uno strumento assolutamente contemporaneo: Internet. Questo per noi non era e non è accettabile. Senza innovazione Polline non ci sarebbe, le opere degli artisti non sarebbero al sicuro e così sia gli artisti che gli appassionati d’arte sarebbero meno contenti per diversi motivi.

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E di contro, Sicilia e innovazione, spesso sembra un binomio impossibile. Cosa manca secondo voi affinché la Sicilia possa essere al passo con altre regioni d’Italia più all’avanguardia?

A volte accostare il concetto di innovazione alla Sicilia fa storcere il naso è vero. Eppure abbiamo molti esempi di progetti innovativi nati e cresciuti proprio in Sicilia. Il nostro progetto muovendosi e vivendo online ha avuto meno difficoltà per allinearsi con le altre realtà. Ad ogni modo anche se sembrerà un gran cliché, confido tanto nei ragazzi della nostra età, la faranno loro la rivoluzione. Con fatica, ma la faranno.

Così come Sicily & Sicilians, anche Polline Art è dedicata e pensata ai giovani artisti emergenti. Cosa consigliate ai giovani che vogliono affermarsi nel mondo dell’arte e che purtroppo incontrano svariate difficoltà, soprattutto in Sicilia?

pollineart3-300x225L’unico consiglio che mi sento di dare è…viaggiate! Consiglio caldamente per chi ne ha la possibilità di girare il mondo in lungo ed in largo. Così saranno in grado di conoscere molta gente, di stringere relazioni con diverse figure professionali. Consiglio loro di parlare a lungo con tutti, di ascoltare i consigli, anche quelli più banali. Guarderanno invece di vedere, ascolteranno invece di sentire. Consiglio loro di bruciare le tappe e di correre, di sbagliare frequentemente, di studiare svariate cose anche fuori dal settore d’interesse. La vita è un continuo pedalare, si deve andare spediti verso il tutto e poi raccogliere.

Volete approfondire? ecco il sito dei nostri amici: blockchain.polline.org

 [:en]Pollen Art is a project made in Sicily created by two young people with a passion for art and the world of the web.
The project is a service designed for every artist, from the adult to the youngest, is that with little financial effort and time, can download his works on the platform. This way everyone can protect its copyright and to avoid illicit circulation of his works.
Intrigued, we asked some questions to Amalia, one of the founders of Art Pollen.

Who are you and how did the idea for Art Pollen?pollineart1-300x170

My name is Amalia, I’m 22 years old and I have always been a passion for writing, reading, marketing, art and the world of the web.
The idea of Pollen came two years ago when I was with Fabrizio for a walk in Farm Cultural Park, a new generation cultural center was born in the heart of Favara, Sicily. While chatting with the artists, we noticed the strong fear of illicit circulation of their works on the web. From there the suggestion to use the blockchain to ensure their paternity.

Describe your project.

The Pollen project is now a service tailor made for each of the old and new generation artist who decides to take care of their own creations. It was conceived, designed and implemented together with the artists; Thanks to their efforts and their recommendations came out a simple project, immediate and economical. The artists who decide to use pollen to protect its copyright of their work spend an average of five minutes of their time and with few euro’s it.

What are your goals for the immediate future?

I think that among our objectives there is that of growing clout. These days we are working on automating some processes, this will allow us to work faster and in less time to meet the demands of the artists who are part of Pollen Art.

Where do you expect to be in 3 years?

The project carries a big name. It’s called Pollen because with the same lightness and naturalness in hopes to get works of art everywhere and with extreme security for the author. Perhaps I could answer that I expect to be anywhere, such as pollen.

Art and innovation for many would seem a strange combination. You might better explain how you understand it?

We have always seen innovation combining technology as tools that solve problems. The artists we have uncovered something that prevented them from transferring culture through a very contemporary tool: the Internet. This for us was not and is not acceptable. Pollen Without innovation there would be, the works of artists would not be safe, and so both the artists and art lovers would be less happy for several reasons.Processed with VSCO with a6 preset

And conversely, Sicily and innovation, often seems an impossible combination. What’s missing in your opinion so that Sicily can to keep up with other more advanced regions of Italy?

Sometimes pull the concept of innovation to Sicily does turn up their nose is true. Yet we have many examples of innovative projects born and raised in Sicily. Our project moving and living online has had less difficulty to align with other realities. However, even if it seems a big cliché, I trust so much in boys of our age, they will make their revolution. With hard work, but they will.

As well as Sicily and Sicilians, even Pollen Art is dedicated and designed for young emerging artists. What do you recommend to young people seeking success in the art world and that unfortunately encounter various difficulties, especially in Sicily?

pollineart3-300x225The only advice I can give is … traveling! I highly recommend for those who have the opportunity to travel the world far and wide. So they will be able to know a lot of people, to forge relationships with various professionals. I board them to speak at length with everyone, to listen to advice, even the most trivial. They will look instead to see, listen instead of hearing. Their Board of forge ahead and run, to make mistakes frequently, to study various things even outside the area of interest. Life is a continuous cycle, you must go shipped to everything and then collect.
Do you want to learn? here is the site of our friends: blockchain.polline.org[:]

[:it]Ivana Urso _ Pittura[:]

[:it]Nella formazione artistica della pittrice emergente siciliana Ivana Urso si intrecciano diversi ambiti creativi, tutti caratterizzati da una straordinaria passione per l’arte, la pittura e l’artigianato artistico.
ivana urso Pittura Emo-tivoDopo la laurea in decorazione pittorica presso l’Accademia di Belle Arti di Catania ed aver vissuto diversi periodi di studio e approfondimento in campo artistico, si dedica alla decorazione d’interni. L’artista cerca di interpretare ciò che nell’istante in cui dipinge l’appassiona maggiormente.

In parallelo all’attività di decoratrice, ha sviluppato negli ultimi anni anche la ricerca artistica verso la vetrofusione. Questa attività l’ha portata a conoscere un materiale nuovo che non conosceva affatto, il vetro. Questo materiale l’ha davvero appassionata portandola a realizzare diverse opere molto particolari. La possibilità di incrociare, sfumare vetri e graniglie di diverso spessore e diversi colori hanno reso possibile la nascita di opere molto belle. Opere che nascono dopo la fusione ad oltre 800 gradi.
Da diversi anni partecipa attivamente a mostre collettive e collaborazioni con diversi artisti in ambito nazionale.

L’istinto, la passione e la libertà sono gli elementi cardine dei lavori di Ivana Urso. Realizza opere astratte, utilizzando prevalentemente colori acrilici, su tavola, tela o legno. Ama utilizzare colori caldi. I dipinti così eseguiti fanno parte della sua vita. Questi raccontano delle sue emozioni, del suo modo di essere e del suo modo di vedere la vita ed il mondo. Tutto racchiuso in una forma d’arte astratta. Nel corso degli anni ha arricchito la sua creatività artistica attraverso l’impiego di materiali come sabbia, stucco. Ciò le ha permesso di andare “oltre la pittura” dando vita a nuove forme e emozioni. La ricerca artistica della vetrofusione si affianca sempre sullo stile pittorico.  I riflessi, la brillantezza e la sfumatura dei vetri aprono nuovi spazi artistici e un nuovo mondo da scoprire. Tutto ciò attraverso la realizzazione di oggetti d’arte,complementi d’arredo, vetrate artistiche dal design moderno e raffinato.

[Best_Wordpress_Gallery id=”41″ gal_title=”Ivana Urso”][:]

[:it]Alessandro Cartosio _ Fotografia[:]

[:it]fotograifa- verso l'alba- Alessandro CartosioDocumentarista e fotografo, l’artista emergente siciliano Alessandro Cartosio si è formato tra Roma e Parigi. I suoi lavori sono principalmente di ricerca antropologica e sperimentale. Ha girato un documentario in India, presentato a diversi festival internazionali e il suo ultimo lavoro, il ritratto dell’artista siriano Kazem Khalil, lo ha realizzato in Francia. Dal video si è poi avvicinato, con un processo inverso, alla fotografia e all’essenzialità dell’immagine nel mistero dello scatto. Da alcuni anni fotografa soggetti diversi in varie parti del mondo.

Egli sta cercando di affinare la sua tecnica ma soprattutto il suo sguardo, il punto di vista sulla realtà che ci circonda. Da alcuni mesi lavora ad un progetto con la fotografa Shobha Battaglia con la quale ha affrontato un percorso di formazione
all’immagine fotografica e con la quale sta anche sviluppando un documentario.

Per Alessandro Cartosio la Sicilia, nel bene e nel male, è continua fonte di ispirazione per i suoi lavori. Nella sua costante ricerca non può prescindere dal mare e dai suoi colori. Questi sono sempre una sfida importante per chi si avvicina all’immagine sia sul piano tecnico che sul piano emotivo.

I colori del mare sono infiniti. Essi sono specchio di stati d’animo diversi in cui poter riflettere se stessi e le proprie emozioni. Con questa serie fotografica l’artista vuole mostrare la potenza dell’acqua. Infatti essa a contatto con la luce del giorno e della notte sa rifletterci sensazioni differenti. Il mare è gioia, libertà, godimento, ma sa anche essere misterioso e inquietante. I siciliani si rispecchiano sempre in esso.

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[:it]Marco Mirabile _ Streetart[:]

[:it]Il giovane artista siciliano emergente Marco Mirabile, aka Temet Nosce, frequenta dal 1996 al 1999 l’indirizzo sperimentale in Rilievo e Catalogazione presso l’Istituto d’Arte di Siracusa dove consegue il diploma di maturità artistica. Dal 2001 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Palermo dove nel 2006 consegue il Diploma di Laurea di I livello (V.O.) in  Alta Formazione Pittorica. Nel 2009 consegue il II livello di Arti visive e discipline dello spettacolo con 110/110 e lode.
Leggi tutto “[:it]Marco Mirabile _ Streetart[:]”

BEST PRACTICE MADE IN SUD: PastActivity

[:it]PastActivity è un’associazione culturale siciliana nata nel 2016 dall’idea e grazie all’impegno di due archeologi, Laura e Giovanni che si sono avvalsi della collaborazione esterna di una collega, Claudia.

Gli obiettivi principali che l’associazione PastAcitivity si ripropone sono la valorizzazione del territorio siculo e la riscoperta del maestoso patrimonio culturale attraverso eventi ed attività per favorire così una migliore conoscenza del passato e delle tradizioni dell’isola.

locandina definitivaIl primo grande evento di rievocazione storica in Sicilia si terrà presso la Valle dei Templi di Agrigento il 6 e 7 maggio 2017. Tutti coloro che prenderanno parte all’iniziativa potranno rivivere l’atmosfera che si respirava ad Akragas nel III sec. a.C. quando la città era contesa tra i Romani e i Cartaginesi, partecipando alle numerose attività previste dal programma.

Incuriositi da questo progetto, abbiamo rivolto alcune domande ad uno dei due archeologi fondatori di PastActivity, Laura Danile.

Come è nata l’idea?

L’idea è nata dall’intento di organizzare qualcosa di nuovo in Sicilia che potesse richiamare molta gente dentro una delle aree archeologiche più belle dell’isola e soprattutto rivolgersi a un pubblico nuovo e diverso da quello consueto. In particolare vorremmo coinvolgere i millennials che sono quelli che meno frequentano l’area.

Hai incontrato difficoltà (burocratiche o emotive) nel tuo cammino, soprattutto considerando l’importanza della location scelta e le modalità di svolgimento del progetto stesso?

Non vi nascondo che il progetto è complesso e ambizioso e che un po’ ci spaventa ma abbiamofoto gruppo Pastactivity avuto sempre riscontri positivi e piena disponibilità da parte dell’Ente ospitante che è il nostro main partner e ci ha aperto le porte e fornito tutto il sostegno di cui abbiamo bisogno. Poi abbiamo creato una rete di professionisti che, ciascuno per il suo settore di competenza, collaborano con grande entusiasmo e si sono lasciati coinvolgere a 360 gradi anche su altri aspetti non strettamente tecnici. Direi che finora tutto è filato liscio anche se ancora la strada è tutta in salita.

Esprimi in 3 parole l’essenza del progetto.

Storia, Spettacolo, Emozione.

Qual è il fine della vostra iniziativa?

Contribuire a rafforzare il legame tra la collettività e i luoghi della cultura, consentire che siano percepiti come luoghi da vivere, da scoprire, da riscoprire, nei quali emozionarsi, divertirsi, incontrarsi, e perché no, creare un nuovo margine di lavoro per i giovani professionisti del territorio. Il lavoro la nostra generazione deve inventarselo con coraggio.

Sopralluogo_Arti_Director-14Pensate di riproporre esperienze del genere nel prossimo futuro?

Certo, speriamo di si.

La vostra organizzazione esalta una ben nota eccellenza siciliana e ciò è pienamente in linea con l’obiettivo di Sicily & Sicilians, allo stesso tempo coinvolge numerosi giovani; come pensate che questi due fattori possano essere combinati per la promozione della nostra Terra?

Siamo pienamente convinti che questi fattori siano la forza della nostra terra, ricca di storia, cultura, fascino che chi ci vive e la ama può trasmettere ai viaggiatori. I giovani, come noi, devono crederci e impegnarsi per questo, mettere a frutto le loro competenze per promuovere questa terra meravigliosa.

 

Per altre info su PastActivity: http://www.pastactivity.it/[:en]PastActivity Sicilian is a cultural association founded in 2016 by the idea, and through the efforts of archaeologists, Laura and John who made use of external collaboration of a colleague, Claudia.

The main objectives that the association intends PastAcitivity are the enhancement of the Sicilian territory and the rediscovery of the majestic cultural heritage through events and activities to promote so a better understanding of the past and the traditions of Sardinia.

locandina definitivaThe first major event of historical reenactment in Sicily will be held at the Valley of the Temples in Agrigento on 6 and 7 May 2017. All those taking part in the initiative will be able to relive the atmosphere that reigned at Akragas in the third century. B.C. when the city was fought over by the Romans and the Carthaginians, by participating in the many activities under the program.

 

Intrigued by this project, we asked some questions to one of the two founders of archaeologists PastActivity, Laura Danile.

How did the idea?

The idea was born by the desire to organize something new in Sicily that could draw a lot of people in one of the most beautiful archaeological areas of the island and especially turn to a new and different audience than usual. In particular, we would like to engage millennials which are those that less frequent the area.

Have you encountered difficulties (bureaucratic or emotional) in your path, especially considering the importance of the choice of location and the modalities of the project itself?

foto gruppo PastactivityI will not conceal that the project is complex and ambitious and a little ‘scare us but we have photos Pastactivity group always had positive feedback and full availability by the host Entity which is our main partner and opened doors and provided all the support we need. Then we created a network of professionals who, each in his field of expertise, work with great enthusiasm and got themselves involved 360 degrees on other aspects not strictly technical. I would say that so far everything went smoothly even if the road is still uphill all the way.

Express yourself in 3 words the essence of the project.

History, Entertainment, Emotion.

What is the purpose of your initiative?

Helping to strengthen the link between the community and places of culture, enabling them to be perceived as places to live, to discover, to rediscover, in which excited, have fun, meet, and why not, create a new business margin for young professionals of the territory. The work our generation has to invent it with courage.Sopralluogo_Arti_Director-14

Do you plan to repeat such experiences in the near future?

Sure we hope so.

Your organization brings a well-known Sicilian excellence and this is fully in line with the objective of Sicily and Sicilians, at the same time involves a number of young people; how do you think that these two factors can be combined for the promotion of our Earth?

We are fully convinced that these factors are the strength of our land, rich in history, culture, charm those who live there and love can pass on to travelers. Young people, like us, have to believe and commit to this, build on their skills to promote this wonderful land.

For more info on PastActivity

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[:it]Maurizio Caltabiano _ Digitalart[:]

[:it]Il lavoro dell’artista siciliano emergente Maurizio Caltabiano si basa su addizione e sottrazione di informazione. La sottrazione consiste nell’estrazione di strati di colore da una fotografia originale. L’addizione viene invece realizzata mediante i canoni linguistici e la composizione tipici dell’illustrazione (didascalia e testo) e del fumetto / manga (riquadri e composizione). Il processo si ispira alla produzione delle stampe dell’ukiyo-e, soprattutto nella mescola di riproducibile e unico. Ogni opera cerca di esprimere il conflitto tra il digitale e il materiale. Conflitto che si consuma nel processo di addizione, sottrazione e trasformazione dell’informazione nel suo continuo alternarsi con il rumore di fondo.

xilografia ed elaborazione digitale - o.3.1. - maurizio caltabianoAll’artista interessa l’alterazione del significato mediante l’aggiunta e la sottrazione di strati sottili di informazione. Tramite differenti canoni linguistici separati dal loro contesto abituale, evidenzia un messaggio nascosto. Lo crea al contempo come una conversazione ripulita dal rumore di fondo o come un volto evidenziato nella folla. Ogni messaggio trasmesso da un’opera vive insieme al rumore di fondo come l’informazione vive al fianco dell’entropia, del disordine e del caos. L’entropia è l’impossibilità di tornare indietro che emerge in ogni trasformazione. L’entropia per Maurizio Caltabiano è in ogni gesto della natura e lo rende unico, irripetibile. Tutto il suo lavoro è basato sul terrore del gesto materiale che sporca e rende unica l’opera digitale. L’entropia non è altro che il suo rimorso.

“Ciò che in astratto potrebbe sembrare un semplice modulo colorato diventa in realtà quanto di più drammatico sia possibile ottenere su una superficie piatta. […] il problema del decorativismo pittorico è il più serio che affligga l’arte contemporanea.”
Citazione di Clement Greenberg tratta da “Klee”, parte della collezione “I classici dell’arte. Il Novecento”.

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BEST PRACTICE MADE IN SUD: Orange Fiber

[:it]Se vi dicessimo che tra pochi mesi nei vostri negozi preferiti potrete acquistare capi d’abbigliamento fatti di agrumi ci credereste?

logo-of-03Ebbene sì, è proprio Orange Fiber il primo tessuto sostenibile creato utilizzando i sottoprodotti dell’industria agrumicola. Un progetto made in sud, nato quasi per caso grazie ad una foto apparsa sui social network che ritraeva un campo di agrumi abbandonato che spinge una giovane siciliana, appassionata tanto del mondo della moda e dei tessuti sostenibili quanto innamorata della sua Terra, ad avere questa entusiasmante idea “green”.

Puntando ad una produzione green, alla trasparenza e al completo rispetto dell’ambiente Orange Fiber si appresta ad essere il first mover del settore nel contesto italiano.

Per saperne di più su questa entusiasmante creazione abbiamo intervistato Adriana Santanocito, ideatrice del progetto ed Enrica Arena.

Cos’è Orange Fiber e quali le sue principali caratteristiche?

Risponde Adriana Santanocito – “Orange Fiber è il primo tessuto al mondo creato dagli agrumi”.

Esso viene realizzato a partire dal “pastazzo” d’agrumi, ossia quel residuo umido che resta al termine della produzione industriale di succo di agrumi e che ad oggi deve essere smaltito con importanti costi per l’ambiente e per le industrie di produzione.

Grazie all’innovativo processo brevettato, siamo in grado di sfruttare le potenzialità del pastazzo per l’estrazione della cellulosa d’agrumi atta alla filatura, trasformando questo scarto in un nuovo materiale capace di rispondere alle esigenze di sostenibilità ed innovazione del comparto tessile-abbigliamento e al bisogno dei consumatori di moda di avere accesso a prodotti capaci di coniugare etica ed estetica.

Le varianti di tessuto finora prodotte comprendono un raso e un popeline – ottenuti tessuto il nostro esclusivo filato insieme alla seta comasca e all cotone – e un twill 100% Orange Fiber, impalpabile e leggero, simile alla viscosa.

Per le produzioni future abbiamo messo a punto una serie di processi che ci consentono di produrre varie tipologie di tessuti, dai più str_DSC8289 copiautturati ai più delicati, in modo da soddisfare tutte le esigenze di creazione dei brand di moda.

Come e quando è nata l’idea di creare un tessuto da un prodotto organico come l’arancia? Oggi a che punto siete?

Il sogno di Adriana Santanocito – ideatrice del progetto – è sempre stato quello di portare valore alla propria terra attraverso la creazione di un nuovo materiale per la moda, la sua grande passione.

Nel 2011, nel corso dei suoi studi in Fashion Design e materiali innovativi all’AFOL Moda di Milano, Adriana intercetta il trend dei tessuti sostenibili e decide di approfondire l’argomento nella sua tesi.

Parallelamente, entrando in contatto con i produttori di agrumi, rimane molto colpita dalla sofferenza del settore.

Una foto in particolare, condivisa sui social network da un amico comune, agronomo, che ritraeva un agrumeto abbandonato – ovvero in cui nessuno curava gli alberi né ne avrebbe raccolto i frutti – fa scattare la scintilla: perché non utilizzare gli agrumi per creare un tessuto innovativo e sostenibile capace di dare nuovo slancio al comparto manifatturiero italiano e generare valore per il territorio?

Dalla teoria esposta nella sua tesi, attraverso la collaborazione con il laboratorio di Chimica dei Materiali del Politecnico di Milano, riesce finalmente a provare la fattibilità del processo – per il quale deposita il brevetto italiano, esteso poi in PCT internazionale nel 2014 – ed arrivare alla pratica: creare una fibra dagli agrumi è possibile.

E’ durante lo sviluppo del processo, che scopre l’altra grave questione che affligge il settore agrumicolo siciliano: lo smaltimento dei sottoprodotti della spremitura – ovvero di tutto quello che resta dopo la produzione industriale di succo – che vale circa 1 milione di tonnellate l’anno in Italia – e la cui gestione comporta ingenti costi economici per le industrie di trasformazione e impatta l’ambiente.

A quel tempo condividevamo la stessa casa a Milano, città in cui anche io mi ero trasferita per studiare comunicazione e cooperazione internazionale, immaginando un futuro nell’imprenditoria sociale.

Mi parlò della sua idea e ne rimasi colpita: la sostenibilità e la tutela dell’ambiente ci hanno unite e da quel giorno lavoriamo fianco a fianco ad Orange Fiber, il primo tessuto sostenibile creato a partire dai sottoprodotti dell’industria agrumicola.

Attualmente stiamo lavorando all’ottimizzazione del processo di produzione industriale e alla prima commercializzazione del tessuto.filename059

Entro la prima metà del 2017 contiamo di poter presentare al mercato i primi capi realizzati con il nostro esclusivo tessuto dagli agrumi da un brand di moda, che ne sposi i valori etici e dia forma al tessuto mostrandone le potenzialità.

Quanti e quali tipi di riscontri hai avuto del tuo progetto? Un maggiore interesse da aziende italiane o estere?

La nostra Orange Fiber ha suscitato e continua a suscitare molta curiosità e interesse da parte di aziende, brand e imprenditori appartenenti ai settori più disparati, dalla moda al tessile casa, dal packaging all’automotive.

Dal 2014 – anno di fondazione dell’azienda – in particolare, abbiamo raccolto numerose manifestazioni d’interesse da diversi top fashion brand italiani e stranieri, a testimonianza della grande richiesta da parte del comparto moda di nuovi materiali, innovativi e sostenibili del fatto che i nostri prodotti soddisfano le esigenze di innovazione, sostenibilità e qualità richieste dal comparto moda lusso.

Le arance sono l’oro della nostra isola e come tutti sappiamo gran parte di esse non entrano nel mercato e finiscono al macero. Tu hai capito come usare questo oro unendo la tradizione agroalimentare siciliana con la moda. Pensate, che altri progetti possano nascere da questa intuizione?

Note: Ci teniamo a precisare che per produrre i tessuti Orange Fiber non impieghiamo i frutti esclusi dal mercato del fresco e destinati al macero, ma i sottoprodotti agrumicoli, cioè tutto quel che resta al termine della spremitura industriale delle arance per la produzione dei succhi di frutta.

Negli ultimi anni la moda ha vissuto profonde trasformazioni, sia per quanto riguarda i processi produttivi che per la scelta dei materiali, prendendo sempre di più consapevolezza del suo impatto e del bisogno di ripensare i modelli per accontentare i consumatori e il mercato, sempre più attenti alla qualità e alla tutela della salute e dell’ambiente.

Con Orange Fiber intendiamo innanzitutto rispondere a queste nuove richieste offrendo un tessuto elegante e di qualità, capace di unire etica ed estetica e conservare intatte le risorse del pianeta per le generazioni future.

Crediamo che il nostro modello – basato sulla creazione di un nuovo materiale per la moda a partire dagli scarti alimentari – possa essere applicato anche ad altri prodotti alimentari e rappresentare una valida e più sostenibile risposta alla crescente richiesta di cellulosa per uso tessile da parte del mondo della moda – dovuta alla volatilità dei prezzi del cotone e del petrolio – preservando al contempo le risorse del pianeta per le generazricerca2ioni future.

Dove volete che Orange Fiber arrivi tra qualche anno?

Nel medio termine prevediamo di continuare a testare, migliorare e scalare la nostra idea di business, sviluppando ulteriormente il nostro processo sul modello dell’economia circolare e consolidando la nostra presenza nel mercato dei tessuti sostenibili e innovativi.

Con Orange Fiber, infatti, vogliamo diventare il first mover italiano nel segmento dei tessuti sostenibili attraverso una produzione “green” di tessili cellulosici da fonti rinnovabili e creare un marchio tessile altamente riconoscibile e differenziato dagli altri per l’impegno nella tutela dell’ambiente e la trasparenza dell’intera catena di produzione.

SicilyandSicilians nasce con l’obiettivo di promuovere le eccellenze della nostra terra anche grazie alla valorizzazione dei più giovani e nello specifico dell’arte contemporanea delle nuove generazioni. Vuoi dirci la tua? Che consiglio/input vuoi darci?

Apprezziamo molto il progetto di Sicily and Sicilians e crediamo che possa rappresentare un’ottima vetrina per i giovani aspiranti artisti e imprenditori. La nostra esperienza ci insegna che fare rete e mettere a sistema le eccellenze del territorio – come vi proponete di fare – può fare la differenza nello sviluppo del proprio progetto, imprenditoriale o artistico che sia. Grazie al networking è possibile reperire le competenze necessarie a sviluppare la propria idea, acquisire partner affidabili e l’adeguata visibilità per emergere. Avanti così Sicily and Sicilians![:en]If we told you that in a few months in your favorite stores you can buy clothing made of citrus would you believe?

logo-of-03Well yes, that’s the first Orange Fiber sustainable fabric created using the citrus industry by-products. A project made in the South, born almost by chance thanks to a photo appeared on social networks depicting a field of citrus abandoned that pushes a young Sicilian, passionate both in fashion and sustainable fabrics as in love with his land, to have this “green” exciting idea.
By pointing to a green production, transparency and respect for the environment Orange Fiber is going to be the first mover in the sector in the Italian context.
To learn more about this exciting creation we interviewed Adriana Santanocito, creator of the project and Enrica Arena.

What is Orange Fiber and what are its main features?

Responds Adriana Santanocito – “Orange Fiber is the first fabric to the world created by the citrus.”
It is realized from “pastazzo” citrus, namely that damp residue that remains at the end of the industrial production of citrus juice and that today must be disposed of with substantial costs for the environment and for the production industries.
Thanks to the innovative patented process, we are able to exploit the potential of pastazzo for the extraction of cellulose citrus suitable for the spinning, transforming this difference into a new material capable of responding to the needs of sustainability and innovation of the textile and clothing sector and the needs of fashion consumers to have access to products that combine ethics and aesthetics.

The choice of fabrics produced so far include a satin and poplin – tissue obtained our exclusive yarn together with comasca silk and all cotton – and a twill 100% Orange Fiber, impalpable and light, similar to the viscose.

For future productions, we have developed a series of processes that enable us to produce various types of fabrics,_DSC8289 copiafrom the most structured to the most delicate, in order to meet all the needs of creation of fashion brands.

How and when did the idea of creating a fabric of an organic product as an orange? Today in where you stand?

The dream of Adriana Santanocito – creator of the project – has always been to bring value to their land through the creation of a new material for fashion, his great passion.

In 2011, during his studies in Fashion Design and innovative materials all’AFOL Milan Fashion, Adriana intercepts the trend of sustainable fabrics and decides to go into that in his thesis.

At the same time, getting in touch with the producers of citrus, it remains very much affected by the suffering of the industry.

One photo in particular, shared on social networks by a mutual friend, an agronomist, depicting a citrus grove abandoned – in where no one took care of the trees or they would have reaped the rewards – triggers the spark: why not use citrus to create a fabric innovative and sustainable able to give new impetus to the Italian manufacturing sector and generate value for the territory?

From the theory expounded in his thesis, through collaboration with the Laboratory of Chemistry of Materials at the Milan Polytechnic, he is finally able to prove the feasibility of the process – for which deposits the Italian patent, then extended in the international PCT in 2014 – and get to practice: create a fiber from citrus fruits can.
Is during development of the process, it discovers the other serious issue plaguing the Sicilian citrus sector: the disposal of the squeezing-products – that is all that remains after the juice industrial production – that is worth about 1 million tonnes ‘year in Italy – and whose management involves enormous economic costs for the processing industries and impacts the environment.
At that time we shared the same house in Milan, the city where I too had moved to study communication and international cooperation, imagining a future in social business.
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He spoke of his idea and I was struck: the sustainability and environmental protection have joined us and since that day we work side by side to Orange Fiber, the first sustainable fabric created from the citrus industry by-products.
We are currently working on optimizing the process of industrial production and the first marketing of the tissue.

Within the first half of 2017 we plan to introduce to the market the first garments made with our exclusive fabric from citrus fruits as a fashion brand, which married ethical values and shapes the fabric showing its potential.

How many and what types of evidence you had of your project? Greater interest from Italian and foreign companies?

Our Orange Fiber has aroused and continues to arouse much curiosity and interest of companies, brands and entrepreneurs belonging to various industries, from fashion to home textiles, from packaging to automotive.

From 2014 – the year the company was founded – in particular, we have collected numerous expressions of interest from several top Italian and foreign fashion brands, which demonstrates the great demand from the fashion industry of new materials, innovative and sustainable the fact that the our products meet the needs of innovation, sustainability and quality required by the luxury fashion sector.

Oranges are the gold of our island and as we all know most of them do not enter the market and end up as pulp. You understand how to use this golden joining the Sicilian agri-food tradition with fashion. Think about that other projects can be born from this insight?

Notes: We would like to clarify that to produce the Orange fiber fabric does not employ the fruit excluded from the fresh market and destined to be destroyed, but the citrus byproducts, that is all that remains at the end of the industrial squeezing oranges for the production of juices fruit.

Fashion has experienced profound changes, both in production processes and for the choice of materials, taking more and more aware of its impact and the need to rethink the models to satisfy the consumers and the market, more and more attention in recent years the quality and the protection of health and environment.

With Fiber Orange intend to firstly meet these new demands by offering an elegant and quality fabric that combines aesthetics and ethics intact and preserve the planet’s resources for future generations.

We believe that our model – based on the creation of a new material for fashion since the food waste – can also be applied to other food products and represent an effective and sustainable response to the growing demand for cellulose for textiles from around the world fashion – due to the volatility of cotton and oil prices – while preserving the planet’s resources for future generation.
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Where do you want Orange Fiber arrive in a few years?

In the medium term we expect to continue to test, improve and scale our business idea, further developing our process on the circular economy model and consolidating our presence in the field of sustainable and innovative fabrics market.

With Orange Fiber, in fact, we want to be the first mover in the Italian segment of sustainable fabrics through a “green” production of cellulosic textiles from renewable sources and create a highly recognizable textile brand and differentiated from others for its commitment to environmental protection and the transparency of the entire production chain.

SicilyandSicilians born with the aim to promote the excellence of our land thanks to the enhancement of the youngest and specifically contemporary art of the new generations. Want to tell us yours? What advice / input you give us?

We appreciate the project of Sicily and Sicilians, and we believe it can be an excellent showcase for young aspiring artists and entrepreneurs. Our experience tells us that networking and develop the excellence of the territory system – how do you propose to do – can make a difference in the development of their project, business or artistic it. Thanks to the networking you can find the skills they need to develop their own ideas, acquire reliable partners and adequate visibility to emerge. On like Sicily and Sicilians![:]

[:it]Vittoria Attardi _ Fotografia[:]

[:it]La giovane artista siciliana Vittoria Attardi ritiene che l’attenta osservazione sia una delle pratiche quotidiane fondamentali per la sua futura professione, ossia quella di urbanista.

Osservare nel senso più profondo del termine, per arrivare a comprendere le più intime tensioni o specificità di un fenomeno urbano e delle relazioni di reciproca influenza tra spazi e cultura. Osservare con gli occhi di uno straniero e con il cuore di cittadino una città che brilla dei suoi coloriFotografia-sferracavallo-Vittoria A-min, dei suoi sapori e odori più forti.
Per la tesi di laurea triennale ha condotto una ricerca sui legami osmotici che il Porto di Palermo crea con la sua terra, ricca di cultura, in una visione comparativa con altre due realtà europee con un’evoluzione storica simile, Marsiglia e Barcellona. Ha infine proposto alcune sue idee progettuali per un porto più fluido e per una Palermo più interconnessa.


Viaggiare, studiare, progettare e fotografare
sono le più grandi passioni dell’artista emergente. La giovane fotografa considera la curiosità, la comunicazione ed il coraggio gli ingredienti base per uno studio urbano efficace, attraverso lo sguardo nascosto di un passante e tra il leggero vibrare delle pareti verdi di una strada che ci invitano a guardare sempre più in lontano. Un terreno che sembra così divenire parte integrante di quel cammino verso una rigenerazione degli spazi e ancor più importante verso la consapevolezza di essere parte di un sistema infinito di mondi.

Le fotografie di Vittoria rispecchiano la sua personale visione di Palermo: un mare di  ibridi legami tra cultura e innovazione.

[Best_Wordpress_Gallery id=”26″ gal_title=”Vittoria Attardi”][:]

[:it]BEST PRACTICE MADE IN SUD: Qui rip le Tue Ceneri [:en]BEST PRACTICE MADE IN SUD: Here rest your ashes[:]

[:it]Oggi vi presentiamo un progetto che unisce l’utile al dilettevole e che riguarda tutti coloro che hanno il cattivo vizio di fumare, pur sapendo di commettere un grave errore. Sono tantissimi i modi ed i mezzi per cercare di togliersi il sicily1vizio: gomme da masticare, sigarette elettroniche, varie terapie mediche, etc…ma chi di voi ha mai pensato di poter smettere grazie ad un’urna posacenere?

E’ questa l’originalissima idea che ha avuto la creatrice del progetto “Qui rip le Tue Ceneri“, che utilizza questo particolare oggetto di design per lanciare un forte messaggio, sostenendo così la campagna sociale antifumo.

A seguito troverete l’intervista a Rosangela Leotta, l’ideatrice di questo innovativo oggetto, che sta riscuotendo man mano sempre più successo.

Cosa è il progetto Qui rip le Tue Ceneri?

“Qui Rip Le Tue Ceneri” è un progetto, un prodotto di urban design ed è soprattutto un messaggio. Un progetto che attraverso un’ urna posacenere lancia un messaggio chiaro e conciso contro il fumo.

Chi ha pensato questo progetto e quando hai poi deciso di realizzarlo?

La richiesta è arrivata da Andrea Bartoli e Florinda Saieva. La commissione era quella di progettare dei posaceneri che dovevano essere di un certo impatto sui fumatori, una vera  campagsicily4na contro il fumo, da istallare nei sette cortili di Farm Cultural Park. Ho avuto la possibilità di lavorare con persone che mi hanno lasciato libera di creare senza restrizioni. Nel giro di un giorno il progetto fu pronto e accettato !

Quali sono le finalità “artistico culturali” del progetto? Cioè oltre ad essere un semplice posacenere sono chiari i riferimenti alle conseguenze del fumo e alla necessità di non sporcare le nostre città di cicche. Come le avete immaginate prima di creare l’oggetto in sé?

È un lavoro molto concettuale che si esprime attraverso un pezzo d’ arredo per uno scopo ben preciso ed evidente. Ovviamente sono partita da un’idea che era quella di intimorire con qualcosa di forte il fruitore, per cui ho pensato e disegnato un’urna, come tale  quindi dovevo mettere su qualcosa di scritto come solitamente si fa sulle lapidi o sulle urne. Iniziai con lo scrivere QUI RIP e poi mi chiesi: Chi? Fu quasi naturale conseguenza finire la frase con LE TUE CENERI.


Che tipo di riscontro hai avuto del tuo progetto?
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Innanzitutto preciso che questo è un progetto di squadra portato avanti con Chioccioline Lab, laboratorio di design che condivido con il mio compagno, falegname molto in gamba. Io ho pensato e disegnato “Qui Rip Le Tue Ceneri” e lui li crea artigianalmente, poi io passo la laccatura. I riscontri fino ad ora sono positivi, stiamo vendendo tanto soprattutto nei locali aperti al pubblico, ma anche per uso privato e a fine del 2016 abbiamo chiuso un contratto con un comune in provincia di Pavia, Filighera. Ci hanno commissionato posaceneri da istallare in tutto il paese.

Pensi che con l’ironia il messaggio proposto dal vostro progetto Qui rip le Tue Ceneri possa essere più efficace?

Questo non lo so, non so se qualcuno leggendo questo messaggio abbia smesso di fumare! Ma posso dire che  il prodotto è molto richiesto sia ad uso urbano che ad uso casalingo, tanto che abbiamo creato la linea da tavolo proprio perché richiestissima.

Dove pensi possa arrivare questo vostro progetto tra qualche anno?

Anche questa è una domanda a cui non posso rispondere con certezza. Io spero che molti comuni italiani decidano di aderire.

Sicilyandsicilians è un progetto culturale che ha come obiettivo primario il proporre una rilettura riqualificante dell’immagine della Sicilia attraverso la giovanissima arte contemporanea. Ma al contempo vuol promuovere una nuova Isola all’estero fatta di giovani e nuove ideesicily5. Cosa pensi di progetti socioculturali come il nostro?

Che ben vengano, bisogna “fare” qualcosa e non “pensare di fare” qualcosa!

C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che avresti voluto dirmi?

Non mi hai chiesto se io fumo… Si purtroppo si! È un rapporto di amore ed odio che ancora non riesco a seppellire![:en]Today we present a project that combines business with pleasure, and that applies to all those who have the bad habit of smoking, despite knowing of committing a grave error. There are lots of ways and means to try to take off the habit: sicily1chewing gum, electronic cigarettes, various medical treatments, etc … but who of you ever thought you could stop thanks to an urn ashtray?

And this is the original idea that took the creator of the project “Here rest your ashes”, using this particular design object to send a strong message, thus supporting the anti-smoking campaign office.
Following you will find the interview with Rosangela Leotta, the creator of this innovative object, which is getting gradually more and more successful.

What is the project “Here rest your ashes”?
“Here rest your Ashes” is a project, an urban design product and is especially a message. A project that through an urn ashtray sends a clear and concise message against smoking.

Who thought of this project and then when you’ve decided to make it happen?
The request came from Andrea Bartoli and Florinda Saieva. The commission was to design of ashtrays that had to be a certain impact on smokers,sicily4, a real campaign against smoking, to be installed in the seven courtyards of Farm Cultural Park. I had the chance to work with people who have left me free to create without restrictions. Within a day the project was ready and accepted!

What are the aims “cultural art” project? That is in addition to being a simple ashtrays are clear references to the consequences of smoking and the need not to dirty our cities with cigarette butts. As you’ve imagined before creating the object itself?
It is a very conceptual work that is expressed through a piece of furniture for a very specific and obvious purpose. Obviously I went from an idea that was to intimidate the user with something strong, so I thought and designed an urn, as such, so I had to put on something written as is usually done on the gravestones or the polls. I began by writing HERE REST and then I wondered: Who? It was almost a natural consequence finish the sentence with YOUR ASHES.

What kind of feedback did you get your project?
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First clear that this is a team project carried out with Chioccioline Lab, a design workshop that I share with my partner, carpenter’s very smart. I have thought and designed “Here Rest Your Ashes” and he creates them by hand, then I step lacquering. The findings so far are positive, so we are selling mainly in places open to the public, but also for private use and at the end of 2016 we closed a contract with a municipality in the province of Pavia, Filighera. They were commissioned to install ashtrays all over the country.

Do you think with irony the message proposed by your project “Here Rest Your Ashes” can be more effective?

I do not know, I do not know if anyone reading this has stopped smoking! But I can say that the product is in great demand both urban use it for home use, so that we have created from their table line because high demand.

Where do you think this will get your project in a few years?

This too is a question I can not answer with certainty. I hope that many Italian municipalities decide to join.
Sicilyandsicilians is a cultural project that has as its primary objective to propose a re-reading of the image of Sicily through the young contemporary art. But at the same time it wants to promote a new island abroad made up of young and new identity.
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What do you think of socio-cultural projects like ours?

What they are welcome, we have to “do” something and not “think of doing” something!
Is there anything I have not asked you and you wanted to tell me?
You did not ask me if I smoke … Yes unfortunately! It is a relationship of love and hate that still can not bury![:]

[:it]Premio Borgo dei Borghi, da tre anni in Sicilia.[:en]Borgo dei Borghi award, in sicily for three years[:]

[:it]La penisola italiana è talmente densa di bellissimi borghi che a marzo del 2001 è nato il Club de
“I Borghi più Belli d´Italia”.
Tra i requisiti fondamentali per essere ammessi al circuito ogni Comune deve avere una popolazione che, nel Borgo antico del Comune o nella Frazione indicata, non superi i 2.000 abitanti e deve possedere un patrimonio architettonico e/o naturale certificato da documenti in possesso del Comune e/o dalla Sovrintendenza delle Belle Arti. Gli edifici storici devono prevalere sull’insieme della massa costruita e dar luogo ad un complesso esteticamente omogeneo.
Ogni anno, durante la trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro”, in onda su Rai 3, viene presentato il premio “Borgo dei Borghi”.
Per la durata di circa un mese, venti borghi, uno per ogni regione d’italia, si contendono il giudizio di una “Giuria di Esperti”, originari di altri Paesi ma che hanno eletto l’Italia come loro “Paese del Cuore”, e degli utenti web, che hanno la possibilità di contribuire votando online.

Sono siciliani i borghi che negli ultimi tre anni si sono aggiudicati il riconoscimento.

Nel 2014 Il Borgo dei Borghi è stato Gangi.

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Gangi è un comune di 6.952 abitanti in provincia di Palermo, dove vi consigliamo di visitare:
Il Museo Civico-Archeologico di palazzo Sgadari, con rinvenimenti d’epoca arcaica fino all’età paleocristiana.
Sempre a palazzo Sgadari, trovate l’esposizione permanente delle opere del pittore Gianbecchina.
Il Museo dei Cappuccin/i.
Il Museo delle Armi con una collezione 144 armi tra antiche, moderne e pezzi rari.
Il Museo Etnoantropologico, dove sono esposti strumenti di lavoro degli antichi contadini di Gangi.
E il Museo della Fotografia dove sono esposte antichissime macchine fotografiche, foto e cimeli che facevano parte della collezione di Giuseppe e Francesco Albergamo, noti fotografi di inizio ‘900.

Nel 2015 è stato il turno di Montalbano Elicona

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Comune di 2.485 abitanti in provincia di Messina dove vi segnaliamo il Museo fotografico Eugenio Belfiore che si trova presso la Fondazione culturale Parlavecchio in piazza Duomo, storia di Montalbano raccontata per immagini.
E i Musei Didattici delle Armi Bianche e degli Strumenti Musicali Antichi, ospitati entrambi in alcune sale del Castello.

Infine Il Borgo dei Borghi 2016 è Sambuca di Sicilia.

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Sambuca, in provincia di Agrigento è un comune di 5 961 abitanti.
Di particolare interesse il piccolo teatro ottocentesco “L’Idea”, la chiesa di San Calogero, adibita a sede dell’Istituzione Gianbecchina, dove potete ammirare alcuni dei bellissimi dipinti dell’artista sambucese, e l’ex monastero di Santa Caterina dove troverete esposizione delle sculture in corda della parigina Sylvie Clavel, artista del nodo e dell’intreccio.

In attesa di conoscere quale sarà il Borgo dei Borghi 2017, vi invitiamo a visitare questi premiati borghi e a raccontarci cosa vi è piaciuto di più, scrivendoci a in**@si****************.com :)[:en]English version will be soon available! Stay tuned![:]

[:it]Vincenzo Luca Picone _ Scultura[:]

[:it]Il giovane artista emergente Vincenzo Luca Picone nasce a Palermo nel 1992. Terminati gli studi liceali il giovane scultore siciliano si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Brera. In questi anni Vincenzo partecipa a diversi programmi di interscambio in Spagna; è proprio tra Barcellona e Girona che sviluppa una ricerca sulla biologia dell’arte con la Fundaciò Mona. Dopo essere stato selezionato per una residenza artistica presso il museo Bòlit, Centro de Arte Contemporaneo, nel 2015 l’opera Forma Urbis viene destinata alla collezione permanente.

[Best_Wordpress_Gallery id=”25″ gal_title=”Vincenzo Luca Picone”]

Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

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[:it]Mappe tematiche come itinerari artistici siciliani.[:en]Thematic maps as sicilian artistic itineraries[:]

[:it]È noto quanto la Sicilia sia colma di luoghi culturali imperdibili e stimolanti, noi abbiamo pensato di raccoglierli in tre mappe tematiche che vi guideranno, come dei veri e propri itinerari, alla scoperta delle realtà artistiche più significative della regione.

Nella prima potete trovare le gallerie di arte contemporanea di Palermo, luoghi di esposizione, iniziative e laboratori, attenti a coinvolgere il pubblico rendendolo attivo e non solo spettatore.

La Gam, ad esempio, offre diverse attività a seconda delle esigenze dei diversi pubblici, laboratori per bambini, giochi educativi e visite a tema, attività didattiche indirizzate alle scuole, oltre che in italiano, anche inglese, francese, tedesco e spagnolo e visite guidate alla collezione, su prenotazione, per gruppi, anche in lingua straniera e nella Lingua Italiana dei Segni.

La seconda comprende, invece, i luoghi d’eccellenza e contaminazione culturale, sedi di collaborazioni che hanno generato e continuano a generare progetti di indubbio valore artistico e culturale.

Uno di questi è il Farm Cultural Park di Favara, primo parco turistico culturale costruito in Sicilia.
Sapevate che in uno dei suoi spazi è esposta l’unica mostra permanente del fotografo Terry Richardson?



Nella terza, le mostre collettive in corso in tutta la Sicilia.


E voi conoscete altri spazi, iniziative o mostre e volete segnalarcele?
Vi invitiamo a scriverci a in**@si****************.com 🙂

[:en]English version will be soon available! Stay tuned![:]

[:it]Dino Lattuca _ Fotografia[:]

[:it]Il giovane artista siciliano Dino Lattuca, aka DiElle, è un appassionato di fotografia digitale. Costantemente alla ricerca di nuove emozioni e nuove realtà, l’artista afferma che tutti i suoi lavori artistici non siano altro che appunti, ricordi e impressioni di tutto ciò che vive nella sua quotidianità.

fotografia-dove-si-perdeva-il-nostro-pallone-dino-lattucaIl catturare in immagini la realtà che lo circonda quotidianamente permette al giovane fotografo di confrontarsi direttamente con tutto ciò che vive e di crescere, sia professionalmente come artista che umanamente come uomo e padre. 

Dino scatta tutto quello che lo colpisce per condividere, in un secondo tempo, ciò che realizza con il prossimo: ritiene infatti essenziale che il compito principale di ogni artista sia quello di condividere con il mondo le proprie creazioni. L’artista non deve scattare per se’ ma per permettere a chi non ha vissuto le sue stesse esperienze di viverle lo stesso, seppur indirettamente.

Il giovane fotografo non è solo un talentuoso fotografo, ma anche un bravo papà: il suo sogno al momento è quello di andare in giro per il mondo e viaggiare con la persona a cui tiene di più, il figlio, ognuno con  la propria macchina fotografica in modo tale da fotografare tutto ciò che li colpisce.

[Best_Wordpress_Gallery id=”23″ gal_title=”Dino Lattuca”]

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[:it]Giampiero Chirco _ Pittura[:]

[:it]Il giovane artista siciliano Giampiero Chirco ha una formazione fondamentalmente artistico umanistica. Ha studiato grafica, letteratura e lingue straniere, per approdare, infine, nel mondo della pittura e del disegno.
Il suo lavoro non ha un progetto specifico.

Afferma di essere interessato maggiormtecnica-mista-su-tela-sinestesia-giampiero-chircoente alla sperimentazione pittorica libera – tramite l’uso di qualsiasi materiale (grafite, pastelli, tempere, pigmenti, colori ad olio, pennarelli, inchiostro ecc.) e/o tecniche e supporti (carta, cartone, tavole) -, la quale però fa da tramite per un tipo di ricerca atta a creare sempre nuove soluzioni e “alfabeti”, in una continua evoluzione stilistica, che caratterizza l’artista emergente.

I soggetti sono sospesi tra una dimensione di figurazione tradizionale e popsurrealista contemporanea (con riferimenti alla storia dell’arte tradizionale cosi come ad ambiti come il cinema ed il fumetto), con richiami a simboli e a visioni ludico-oniriche ed una dimensione, invece, più puramente gestuale-astratta (in cui molta importanza assume la materia pittorica), la quale fa spesso da “struttura”, sotto-strato o “ambientazione” ai lavori nella loro completezza, che, in termini più immediati, possono essere concepiti come delle visioni.

[Best_Wordpress_Gallery id=”22″ gal_title=”Giampiero Chirco”]

Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

 

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BEST PRACTICE MADE IN SUD: Itti_co/Lab

[:it]Chi di voi pensa alla città di Palermo senza pensare allo stupendo mare che la bagna?

Sfortunatamente, negli ultimi anni questo patrimonio naturale ha perso d’importanza ed è stato trascurato. L’organizzazione siciliana che stiamo per presentarvi nasce proprio con l’intento di rilanciare la cultura del mare nella città e valorizzarne il contenuto artistico e gastronomico.

Itti_co/Lacoworkerass-maranob è un coworking/laboratorio pubblico, inaugurato il 26 settembre 2016 negli uffici del mercato in via Crispi a Palermo, che, in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Palermo, s’impegna per la valorizzazione del complesso funzionale del Mercato Ittico.

Così come il nostro progetto SicilyandSicilians che nasce per la riqualificazione dell’immagine della Sicilia, anche Itti_co/Lab persegue gli stessi obiettivi. Per sapere di più su questa bellissima organizzazione abbiamo rivolto alcune domande a Carlo Cottone, il referente del progetto.

Cos’è Itti_co/Lab?

Ittico Lab è un gruppo di coworking costituito da 8 progetti vincitori di un bando indetto dal Comune di Palermo per la “valorizzazione” del Mercato Ittico di Palermo, luogo quasi sconosciuto ai palermitani. Il coworking è una nuova modalità lavorativa dove soggetti partecipanti mantengono la loro individualità ed indipendenza condividendo dalla semplice struttura ed attrezzatura sino alle esperienze e capacità.

Quali aggettivi useresti per descrivere il progetto?mercato-ittico

I nostri 3 punti cardine non sono aggettivi ma verbi #Valorizzare #Contaminare #Condividere.

Cosa vi ha spinto a questa iniziativa?

Per troppo tempo a seguito delle vicende urbanistiche degli anni ’60/’70 la città si è espansa allontanandosi dal mare fino a quasi scordarlo. La riconversione della Cala da fogna a cielo aperto a passeggiata lungo l’antico porto di Palermo, assieme al recupero del foro italico e della costa orientale, un tempo sede di stabilimenti balneari sta facendo riemergere l’antica relazione tra la città e la costa. Il mercato ittico fruito dai palermitani, non solo per le attività mercatali notturne, sarà un ulteriore tassello della riscoperta del rapporto col mare.

Ti sembra mai di lottare contro i mulini a vento?

Come ogni avventura/progetto le difficoltà vengono sempre a galla, ma la forza di volontà del gruppo e la voglia di crederci sempre fino all’ultimo ha portato fino ad adesso ottimi risultati.

Come si è svolto il vostro primo evento?

Abbiamo immaginato questo luogo “moderno” come un centro di idee esaltando il valore del pescato e soprattutto il valore della pesca (sostenibile). Il primo evento pubblico, denominato “Palermo incontra il mare” si è tenuto il 7/12/2016 all’interno della sala vendite del mercato, ha portato un pubblico caloroso e curioso di conoscere un luogo strategico ma quasi sconosciuto ai “normali”.  Per contro, gli operatori interni del mercato hanno mostrato un grande interesse nel vedere il loro spazio di lavoro animato da attività esterne alla vendita e da un pubblico nuovo.

coworkerass-maranoCome vedi il progetto in tre anni?

La durata del co working è stata prevista di sei mesi, all’interno dei quali ci siamo dati degli obiettivi di presentazione di esiti del nostro lavoro al pubblico per rendere questo luogo, un luogo adatto per tutti sia bambini che anziani. Da qua a 3 anni possono succedere tante cose, ma in un futuro abbastanza vicino abbiamo già molte idee per la testa.

C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che avresti voluto dirmi?

Che tentare di trovare delle soluzioni stando assieme educa, trascina ed insegna a risolvere problemi quindi a diventare soggetti attivi che in un modo o in un altro troveranno il loro posto nella società.

Sicilyandsicilians è un progetto culturale che ha come obiettivo il proporre una rilettura riqualificante dell’immagine della Sicilia attraverso la giovanissima arte contemporanea e al contempo di promozione dell’isola all’estero. Cosa pensi di progetti socioculturali come il nostro?

I progetti culturali hanno un ruolo importantissimo nella nostra società, generalmente nascono dai giovani per i giovani. Il vostro progetto, così come le tante realtà presenti sul territorio, compreso il nostro coworking, convergono verso un obiettivo comune. Sentiamo ripetere continuamente che potremmo vivere di turismo perchè la nostra è una terra che trasuda cultura: tutti noi vogliamo che questo sia possibile. Miriamo alla promozione e alla valorizzazione della nostra terra, che si traduce  in opportunità di lavoro. Se vogliamo raggiungere questo traguardo, e quindi far si che i progetti si trasformino in azioni concrete, è necessario fare rete e collaborare. Concretizzare significa far passare il messaggio che è possibile esprimersi e realizzarsi senza dover necessariamente abbandonare la propria terra e che un futuro può esserci anche qui.

 

 

 

 

 [:en]How many of you think the city of Palermo without thinking of the wonderful sea that bathes the city?

Unfortunately, in recent years this natural heritage has become less important and has been overlooked. The Sicilian organization which we present is born with the intent to revive the culture of the sea in the city and enhance the artistic and gastronomic content.

coworkerass-maranoItti_co / Lab is a coworking / public laboratory, which opened September 26, 2016 in the offices of the market in via Crispi in Palermo, and in collaboration with the Department for Productive Activities of the City of Palermo, is committed to the enhancement of functional complex of the fish market.

Just as our SicilyandSicilians project created for the rehabilitation of the image of Sicily, also Itti_co / Lab pursues the same objectives. To know more about this wonderful organization we asked some questions to Carlo Cottone, the coordinator of the project.

What is Itti_co / Lab?
Itti_co / Lab is a team of co-working which consists of eight projects winners of a tender announced by the City of Palermo for the “enhancement” of the Fish Market of Palermo, a place almost unknown to Palermo. Coworking is a new way of working where participants maintain their individuality and independence by sharing a simple layout and equipment up to the experiences and capabilities.

What would you use adjectives to describe the project?
mercato-ittico

Our three key points are not adjectives but verbs #Valorizzare #Contaminare #Condividere
(#Valorize #Contaminate #Share)

What prompted you to this initiative?

For too long as a result of urban events of the 60s / 70s, the city has expanded away from the sea to almost forget it. The conversion of Cala sewer to walk in the open air along the ancient port of Palermo, together with the recovery of the Foro Italico and the east coast, once home to seaside resorts is doing resurface the old relationship between the city and the coast. The fish market benefited from Palermo, not only for night mercantile activities, will be another piece of the rediscovery of the relationship with the sea.

It seems never to fight against windmills?

Like every adventure / project, difficulties come always afloat, but the willpower of the group and the desire to always believe until the last brought up to now good results.

How did your first event?

We imagined this place “modern” as a center of ideas, enhancing the value of fish and especially the fisheries value (sustainable). The first public event, called “Palermo meets the sea” is the 12.07.2016 within the sales area of the market, it led a warm, audience curious to know a strategic place but almost unknown is bound to “normal.” By contrast, the interiors market players have shown a great interest in seeing their animated workspace from external activities to the sale and a new audience.
coworkerass-marano

 How do you see the project in three years?
The duration of coworking has been planned for six months, within which we have set ourselves the goals of the presentation of the results of our work to the public to make this place a suitable place for both children and elderly. From here in three years many things can happen, but in a fairly near future, we already have many ideas for the head.

Is there anything I have not asked you and you wanted to tell me?

Groped to find solutions together educates, drag and teaches how to solve problems then to become active participants in one way or another will find their place in society.

Sicilyandsicilians is a cultural project that aims to propose a re-reading of the image of Sicily with young contemporary art and at the same time promote the island abroad. What do you think of socio-cultural projects like ours?

Cultural projects have a very important role in our society, generally born by young people for young people. Your project, as well as the many realities in the area, including our coworking, converge towards a common goal. We hear constantly repeating that we might live by tourism because ours is a land that oozes culture: we all want this to be possible. We aim at the promotion and enhancement of our land, which translates into job opportunities. If we want to achieve this goal, and then ensure that the projects are turned into concrete action, you need to network and collaborate. Realizing means to pass the message that you can express yourself and be realized without having to abandon their land and that future may be here.[:]

[:it]Francesco Licitra _ Scultura e Digital Art[:en]Francesco Licitra _ Sculpture and Digital Art[:]

[:it]pittura_infinity_apps-grafica-digitale_francesco-licitraFrancesco Licitra, giovane e autodidatta artista siciliano, si dedica alla scultura utilizzando materiali “naturali e ad una “tecnologica” pittura.

Licitra, inizia un po’ per hobby a dedicarsi alla lavorazione di legni trovati nelle spiagge e di pietra locale, nello specifico pietra pece e calcarea. Questa sua vivacità ed operosità nel creare oggetti lo ha negli anni addirittura portato a creare un vero e proprio marchio che lo possa rendere facilmente riconoscibile ai più, Rarica.

Dall’anno scorso Licitra ha cominciato, inoltre, a dedicarsi anche ad il linguaggio creativo della pittura, inventando una nuova tecnica per realizzare i suoi quadri in modo unico ed originale che ha chiamato: Fissaggio chimico su metallo.

Nello specifico, l’artista, crea i suoi quadri partendo da un’app grafica, l’immagine che crea viene poi fissata in maniera permanente e indelebile su una lastra di alluminio. Predilige nelle sue pitture soggetti e ambientazioni dalla vocazione surrealista, immagini evocative che si configurano come unica via di fuga dalla complessa realtà quotidiana che ci circonda.

[Best_Wordpress_Gallery id=”19″ gal_title=”Francesco Licitra”]

 

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[:it]BEST PRACTICE MADE IN SUD_ Voglia di colori? E’ possibile?… sì, con Orto Capovolto[:en]BEST PRACTICE MADE IN SUD_ Wish color? It is possible? … Yes, with Orto Capovolto[:]

[:it]

Palermo è una città bellissima, ma non mancano i problemi e i difetti. Sembra infatti che tra i difetti cittadini ci sia quello di
non amare molto i colori. Se passeggiamo per la città notiamo una passione smisurata per il grigio cemento, il nero pece, qualche marrone e beige delle facciate dei condomini, ma poco veramente poco di verde foglia, rosso pomodoro o viola melanzana.

schermata-2017-01-09-alle-19-13-27Questa voglia di colori evidentemente qualcuno la sente e ha deciso di creare una tavolozza cromatica che sia bella, ma soprattuto buona, come ad esempio i ragazzi di Orto Capovolto.

Nello specifico si tratta di una cooperativa che promuove l’agricoltura urbana quale strumento di sostenibilità ambientale, economica e sociale. I ragazzi di Orto Capovolto hanno l’obiettivo (forse un po’ utopistico a Palermo, ma per questo ci piace) di creare un orto diffuso in tutta la città. Un progetto in cui i balconcini, le terrazze e le aiuole possano diventare i nostri orti in cui piantare cibo di stagione e al contempo colorare un po’ più Palermo.

Inoltre, Orto Capovolto organizza corsi per piccini e adulti con la volontà di sensibilizzare quante più persone possibili al bello e al sano..

Proprio come Sicily and Sicilians provano a migliorare una città nel loro caso, l’intera regione nel nostro, ed è per questo che abbiamo posto alla direttrice di Orto Capovolto, Angelica Agnello, qualche domanda.

Descrivete il progetto Orto Capovolto con tre aggettivi

Verde, ecologico, commestibile.

Quando avete deciso di metter su questo progetto sociale ed ecologico?schermata-2017-01-09-alle-19-14-55

Quasi due anni fa mi è capitato di dover progettare un orto su una terrazza di copertura di un’abitazione, così ho cominciato ad approfondire il ruolo dell’agricoltura urbana quale strumento sostenibile per una città e i suoi abitanti. Poco tempo dopo con un gruppo di amici, provenienti da ambiti professionali differenti ma accomunati dallo stesso interesse nel rendere Palermo più verde e “commestibile”, abbiamo pensato che sarebbe stato bello mettere chiunque nelle condizioni di poter coltivare qualcosa anche in spazi spesso impensabili: abbiamo quindi fondato la cooperativa provando a partire innanzitutto dai bambini, in modo da contribuire a una nuova generazione più attenta ai temi ambientali e alimentari.

Immagino che le difficoltà e le critiche non vi siano certo mancate. Ma c’è stato un episodio che per un attimo vi ha fatto pensare “Palermo non è adatta a questo tipo di attività”?

In realtà no. L’unico episodio che mi viene in mente è quando, durante la realizzazione di un orto didattico in una scuola, ci siamo più volte scontrati con un gruppo di vandali del quartiere, che ogni volta che impiantavamo l’orto provvedeva a distruggere il lavoro fatto. È stato soprattutto difficile far comprendere agli studenti che aderivano al progetto che l’importante è non arrendersi mai: ogni volta che una piantina veniva estirpata dovevamo piantarla nuovamente, è vero, ma alla fine quelle piantine sono riuscite a dare i loro frutti e abbiamo imparato una nuova lezione insieme.


In un’Italia, e in Sicilia ancora di più, in cui sembra non cambiare mai molto, quanto ha influito e sta schermata-2017-01-09-alle-19-14-01influendo, secondo voi, il vostro lavoro nel territorio e tra la gente?

Magari ho una visione distorta della realtà, ma penso che la Sicilia ultimamente stia cambiando. Forse lo penso perché conosco tanti giovani siciliani che hanno deciso consapevolmente di restare e altri che oggi tornano perché hanno scelto di dedicarsi alla propria terra.

Noi siamo ancora una realtà troppo piccola per influire realmente in un territorio così vasto come quello di Palermo, ma siamo molto orgogliosi dei piccoli passi fatti in questi due anni, ad esempio con i bambini e ragazzi delle scuole con i quali abbiamo realizzato diversi orti didattici.

Che differenti reazioni e approcci hanno i bimbi e gli adulti davanti il vostro modo di lavorare?

Gli adulti si dimostrano, ovviamente, molto interessati al tema dell’autoproduzione perché negli ultimi anni si sono resi conto di quanto sia importante un’alimentazione sana e il rispetto dell’ambiente (nonché il risparmio in termini economici che ne deriva). I bambini, invece, si divertono, ma lo fanno imparando dei concetti fondamentali, quelli di una corretta educazione alimentare e ambientale: amano sporcarsi le mani con la terra, osservare le piante sul campo e, nel momento in cui raccolgono finalmente i primi prodotti maturi, sono molto orgogliosi del lavoro svolto.

schermata-2017-01-09-alle-19-15-26Come vi vedete tra dieci anni?

In una città più verde e più “commestibile”, ma soprattutto più sostenibile a livello ambientale, economico e sociale. E speriamo questa trasformazione avvenga anche grazie a piccole realtà locali come la nostra.

Sicily and Sicilians è un progetto culturale che vuole proporre una nuova immagine della Sicilia attraverso la giovane arte contemporanea e al contempo di promozione dell’isola all’estero. Che idea avete riguardo a progetti come il nostro?

Penso che sia molto importante raccontare “le buone pratiche”. Forse perché ogni volta che leggo di palermitani che decidono di investire sul futuro della nostra terra penso di avere fatto bene a scegliere di restare.

[:en]English version will be soon available! Stay tuned![:]

[:it]Giuseppe Vassallo _ Pittura[:]

[:it]ouverture-olio-su-tela-100x70-cm-2016Il lavoro di Giuseppe Vassallo è il pretesto per indagare la realtà. Le immagini, infatti, che cerca di evocare sono di luoghi vissuti, di superfici sfiorate, di atmosfere respirate che, trasportate su una superficie piana,
bidimensionale restituiscono non la loro rappresentazione ma una nuova lettura, come un nuovo luogo, un non-luogo. I tagli compositivi/geometrici attraverso i quali si possono scorgere nuove dimensioni sono frutto di scomposizioni strutturali, che vanno dal perimetro del supporto fino alla millesimale pellicola pittorica, cercando di restituire così una profondità prospettica e materica.

La scelta del supporto poi, per nulla casuale, la tavola, è nata sia per esigenze tecniche che etiche. Sentendo, infatti, forte il legame con la storia, il giovane artista siciliano ha avuto la necessità di appropriarsi di metodologie che lo tenessero a stretto contatto con essa, e quindi attraverso materiali come la tavola di essenze pregiate e non, e l’olio.

Infine di recente la sua attenzione si è spostata su quelle che sono le forme di perdita d’informazioni, nel linguaggio parlato, in fisica, in filosofia (l’immagine), e ha trovato interessante quanto questo fenomeno possa suggerirgli sempre nuove soluzioni formali.

[Best_Wordpress_Gallery id=”14″ gal_title=”Giuseppe Vassallo”]

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[:it][:it]Chiara Polizzi _ pittura[:][:]

[:it][:it]Chiara Polizzi, è artista emergente di Borgetto (PA) luogo in cui vive e lavora. Nel 2011 si laurea in Arte sacra contemporanea indirizzo Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha studiato presso il medesimo istituto per conseguire nel
pittura-blu-patetico-chiara-polizzi 2015 il diploma di II livello in Pittura, presentando la tesi di carattere storiografico su Francesco Lauretta.

La giovane artista siciliana, attraverso le sue tele, affronta il tema del doppio pirandelliano. Riflette su come la società, la politica, la cultura, il contesto familiare tenda spesso ad inglobare ognuno di noi, trasformandoci lentamente in una microscopica particella di un tutto indistinto.
La sua pittura è forte, aggressiva, graffiante, ma al contempo velata e disomogenea. I suoi soggetti, a lei molto cari, la raccontano e la celebrano per come lei ha voluto. Ognuno di loro grida al mondo chi veramente sono. Spogliati dalla maschera imposta, non hanno più nulla da temere, e mostrandosi nudi al mondo possono finalmente imporsi per quello che sono, con i loro punti di forza e le loro sincere imperfezioni. Smettono, insomma, di essere personaggio per tornare ad essere persona.
Polizzi utilizza il tema del ritratto per svelare i segreti che dietro ogni porzione del viso si celano. Volti irruenti, docili, spenti, curiosi che si mescolano allo sfondo, diventando un tutto impercettibile. Costruendo un gioco tra figura e sfondo che destabilizza chi osserva e che lo porta a non riconoscere più il soggetto predominante da tutto il resto. È un gioco di colori, di texture baroccheggianti, graffi e pennellate con i quali vuole svelare i piccoli misteri che ognuno di noi porta con sé.

Oggi è impegnata in un importante progetto per promuovere l’arte e la cultura siciliana all’estero.

[Best_Wordpress_Gallery id=”17″ gal_title=”Chiara Polizzi”]

Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

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[:it]Monica Rubino _ Pittura[:]

[:it]La sua testa, incisione calcograficaMonica Rubino è una giovane artista siciliana dalla formazione un po’ diversa da altri artisti. Il suo, infatti, è uno studio che parte da un approccio teorico e classico sino a giungere all’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove attualmente frequenta il corso di Grafica d’arte.

Predilige il disegno a penna su carta sul quale proietta la sua personale visione del mondo interiore, i suoi sogni, le sue più recondite paure, i suoi sentimenti più segreti.

Protagonisti dei suoi lavori sono pallide e fragili figure che esorcizzano fobie e desideri di una natura sessuale costretta e al tempo stesso irrequieta. Sbiadite e ingenue memorie di una realtà che si mostra oscura e a volte quasi impenetrabile.

[Best_Wordpress_Gallery id=”15″ gal_title=”Monica Rubino”]

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[:it]Mariaceleste Arena _ Pittura[:]

[:it]mariaceleste-arena-_-composizione-con-giochi-di-cartaMariaceleste Arena disegna da quando era bambina, ha continuato quando frequentava al Liceo artistico e continua a farlo
facendo ogni cosa per migliorarsi giorno dopo giorno. Il suo lavoro ha un duplice obiettivo, uno primario finalizzato al bello/estetico, e il secondo si focalizza soprattutto sulla realtà in cui vive e la circonda quotidianamente. Attualmente, inoltre, sta vivendo una fervida fase di ricerca e sperimentazione.
Le tecniche che predilige sono la pittura ad olio, la tempera all’uovo, gli acrilici e per quanto riguarda il disegno trova interessante l’uso della china e dei pastelli.
Mariaceleste è un vulcano creativo ed è per questo che si cimenta molto volentieri anche in altre tecniche artistiche, come quella del mosaico realizzato con materiali di risulta, o si dedica alla realizzazione di decorazioni urbane.

[Best_Wordpress_Gallery id=”10″ gal_title=”Mariaceleste Arena”][:]

[:it]Stefano Lo Voi _ Pittura[:]

[:it]stefano-lo-voi_graficaStefano Lo Voi, è un giovane pittore palermitano. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Palermo, indirizzo pittura. Grazie ai tre anni spesi nell’ambiente palermitano, ha raggiunto una consapevolezza maggiore del linguaggio pittorico e delle sue espressioni. Successivamente, terminato il triennio in Accademia, ha conseguito il titolo Magistrale in Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Palermo.

La sua ricerca artistica verte sopratutto sull’espressione grafica. La tecnica da lui maggiormente adottata è, infatti, china su carta, con cui crea grovigli e trame che compongono figure e ambienti inghiottiti in un silenzio che ricorda le realtà metafisiche e surrealiste. La sua ricerca parte sopratutto dalla riflessione su se stessi nella proiezione dell’ambiente e delle sue dinamiche, della sua evoluzione e involuzione per certi aspetti.  I suoi lavori mostrano un linguaggio non sempre riconoscibile, il suo modo di crearestefano-lo-voi_grafica2 evolve e muta sempre al punto da poter dire che quasi non esista una “firma” che identifichi Stefano Lo Voi (cosa che, invece, molti pretendono da un artista). Il suo è infatti un lavoro versatile, la sua ricerca un caos che trova l’equilibrio nelle diverse tecniche artistiche, dal disegno alla pittura, dalla scultura alla fotografia.

Per Stefano Lo Voi “essere artisti del proprio tempo significa essere consapevole dei mezzi nuovi e delle tecniche, padrone nel
saperle usare”. Ma la tecnica è realmente fonte di libertà? Forse si finisce per esserne schiavi, ridursi a mero strumento dell’età contemporanea. Si rischia di assecondare troppo ciò che desidera il mondo e dimenticare ciò che di più primitivo abita nel profondo del proprio io, ciò che chiamiamo “componente primordiale”. Ed è per questo che Lo Voi ci spiega come sia importante continuare a guardare al mondo semplice che ci circonda. Molti infatti sono gli artisti che dopo qualche anno nel “mondo moderno” sono tornati alla pittura di origine, quella in cui risiede apparentemente la “semplicità” delle piccole cose.

[Best_Wordpress_Gallery id=”9″ gal_title=”Stefano Lo Voi”]

Questo artista è stato invitato a partecipare a “Made OF Sicily”, prima MostraEvento di Sicily & Sicilians.

Scopri qui il programma della mostra a Palermo!

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[:it]Cercasi volontari per promuovere le eccellenze siciliane![:en]Wanted volunteers to promote the Sicilian excellence![:]

[:it]Siamo alla ricerca di giovani studenti e giovanissimi artisti – fotografi e videomaker – che vogliano contribuire come volontari a promuovere le eccellenze siciliane con il progetto Sicily&Sicilians!

Leggi tutto “[:it]Cercasi volontari per promuovere le eccellenze siciliane![:en]Wanted volunteers to promote the Sicilian excellence![:]”

[:it]Rita Cavallaro _ Scultura[:]

[:it]Rita Cavallaro, artista siciliana, dal 2010 si dedica con passione alla Fiber art. Questo è uno stile artistico che si avvale di tecniche e materiali tessili scultura-bolla-cosmo-dacqua-rita-cavallaroche indaga l’uso di materiali flessibili e fibrosi riferendosi al mondo del mito e delle tradizioni. Da due anni però ha iniziato a sviluppare le sue opere, iniziando dai più semplici cappelli scultorei fino alla realizzazione di installazioni collettive in giro per il mondo.

Ogni sua opera è frutto della sua immaginazione senza rimandi a modelli o al passato. Lavorare il tessuto è per lei un modo per esprimere il suo io più profondo. Cavallaro trasferisce su tessuto visioni,come se accedessero ad una conoscenza superiore.

Lei stessa definisce la sua arte iperbolica, psichedelica, e in costante work in progress. Infatti, afferma che il suo modo di fare arte non si placa mai ed è in in continua in evoluzione.

La giovane artista realizza copricapi artistici con l’uncinetto tridimensionale, sculture, pannelli per installazioni utilizzando varie tecniche manuali in particolar modo il Freeform Crochet, e la fiber art figurativa (animali ,fiori, piante) solo con l’utilizzo dell’uncinetto. Realizza inoltre ritratti in lana intagliata che definisce ironicamente ”Wool Pop Art” utilizzando solo il bianco e il nero. Nonostante il minimalismo dei tratti e la ridotta gamma cromatica, si possono cogliere le caratteristiche essenziali di ogni volto e icona rappresentata.

[Best_Wordpress_Gallery id=”16″ gal_title=”Rita Cavallaro”][:]

[:it]BEST PRACTICE MADE IN SUD. Retake Palermo… lezioni pratiche di civiltà[:en]BEST PRACTICE MADE IN SUD. Retake Palermo… practical lessons of civility[:]

[:it]

Ad aprile di quest’anno, dopo un anno di libera pratica, si è costituita l’Associazione di volontariato Retake Palermo.

Alcuni di voi si Retake Palermochiederanno “Retake… cosa???”. In realtà si tratta di una di quelle iniziative che “più utili non si può”. Da qualche tempo, infatti, giovani volenterosi, generosi e contrari alle chiacchiere da bar hanno iniziato un’attività di pulizia urbana.

Muniti di rulli, palette e scope ripuliscono lì dove qualcuno ha sporcato. Cancellano, con spugnette e sgrassatori, quelle orribili scritte disseminate tra panchine, pali della luce e, ahimè, monumenti cittadini.

Non hanno una bandiera politica o ideologica, ma soltanto un’immensa voglia di far veramente qualcosa per Palermo.

Cittadini con la “c” maiuscola impegnati nella lotta contro il degrado e nella valorizzazione dei beni comuni. Come dei moderni supereroi hanno una missione: rendere Palermo più bella e vivibile.

Dopo questa breve introduzione le domande che sorgono sono moltissime, soprattutto per chi come noi che con il progetto SicilyandSicilians puntano alla riqualificazione dell’immagine della Sicilia, ed è per questo che abbiamo deciso dRetake Palermoi farne almeno qualcuna a Marco D’Amico, Presidente dell’Associazione Retake Palermo.

Descriviti con tre aggettivi?

“Paziente, ostinato, curioso.”

Fai parte del team sin dalla prima ora o ti sei aggiunto in un secondo momento?

“Sono uno dei fondatori e l’attuale Presidente.”

Descrivi con tre aggettivi Retake?

“Inclusiva, solidale, artistica.”

Quando è scattata a te e ai tuoi compagni d’avventura l’idea di un progetto simile?

“Il 16 giugno 2015 quando nottetempo fu imbrattata con vernice spray la pensilina di una fermata del tram che sarebbe stato inaugurato da lì a poco. Quella mattina si diffuse sul web l’immagine di questa pensilina imbrattata e io e la mia amica Valeria Piazza (cofondatrice insieme a me di Retake Palermo) senza esitare un attimo, presi da una tremenda indignazione e da uno scatto d’orgoglio, andammo a comprare i prodotti e corremmo a ripulire la fermata restituendola come nuova a noi stessi e alla città. Da allora siaRetake Palermomo stati contattati da tanti cittadini che come noi hanno a cuore il decoro della propria città.”


In questo periodo di vita di Retake Palermo ti sei mai detto “niente, è tutto inutile…”?

“No mai, certo i momenti di abbattimento non sono mancati, per ultimo un paio di settimane fa quando un nostro lavoro è stato vanificato da un atto vandalico proprio la notte successiva. Ma in generale la demoralizzazione va via nel giro di poche ore, la voglia di riscatto è più forte.”

Al contrario, ci racconti un episodio che invece ti ha motivato ancor di più a continuare questa battaglia per la bellezza?

Retake Palermo“Qualche settimana addietro, tra una scritta e un’altra, ci hanno lasciato anche un messaggio preciso “Retake accura” (Retake stai attenta). Ma il tutto ha ottenuto il risultato opposto rispetto a quello che i vandali si erano prefissati, infatti il week end successivo eravamo molti di più per le strade a ripulire quelle scritte e la solidarietà da parte degli abitanti del quartiere
è stata massima. Una cosa del genere qualche anno fa non sarebbe successa, per fortuna Palermo sta cambiando.”


Ti sembra mai di lottare contro i mulini a vento?

“Ogni tanto ed è per questo che puntiamo ad obiettivi non eccessivamente grandi. Non vogliamo cambiare il mondo (almeno non a breve termine) a noi basta ripulire un marciapiede, un muro, un’aiuola, un palo, una panchina e convincere i cittadini a non risporcarli, nella visione che gli spazi comuni sono di tutti e non di nessuno, come molti credono.”

Come ti vedi tra dieci anni e, soprattutto, come ti immagini Palermo?

“Mi auguro che tra dieci anni associazioni come Retake non debbano più esistere e che i cittadini e l’amministrazione pubblica abbiano imparato ciascuno a fare la propria parte. Purtroppo la speranza si infrange con la realtà difficile in cui viviamo e quindi credo che questa dovrà restare una mia utopia ancora per moltissimi anni, anche se è innegabile e sotto gli occhi di tutti che il senso civico di molti palermitani, soprattutto negli ultimi anni, sia notevolmente migliorato. Certo, tanta strada ancora occorre fare.”

Sicilyandsicilians è un progetto culturale che ha come obiettivo il proporre una rilettura riqualificante dell’immagine della Sicilia attraverso la giovanissima arte contemporanea e al contempo di promozione dell’isola all’estero. Cosa pensi di progetti socioculturali come il nostro?

“Non posso che pensarne tutto il bene possibile. Sono convinto da sempre che la rinascita culturale e civica della Sicilia non possa che passare da progetti come questo nel quale vengono messi in luce i propositi che tendono a riportare la Sicilia
a splendori di cui in passRetake Palermoato è stata pervasa.”

C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che avresti voluto dirmi?

“Ci siamo detti tutto, ma mi piace chiudere con una citazione: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di c
ome erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore” (Peppino Impastato).”

 [:en]English version will be soon available! Stay tuned![:]

[:it]Francesco Messina_ Digital Art[:]

[:it]pittura-francesco-messina-the-sad-king

Il lavoro grafico di Francesco Messina è costantemente influenzato dai media che ogni giorno bombardano tutti noi di notizie di ogni genere. La variabilità delle informazioni provocano in lui delle vere e proprie spaccature d’animo e flussi di coscienza alterati. I nostri occhi, afferma il giovane artista siciliano, “restano passivi alla morte, al sesso, alla politica e alla violenza” senza porre alcun confine tra un argomento e l’altro. L’immediata conseguenza nelle sue opere è la presenza di una figura destrutturata, spezzata incastrata in un disordine visivo e compositivo dove solo lui trova ordine.

Il lavoro del digital artist Messina è influenzato per ovvie ragioni dalla filosofia del Decostruzionismo di Derrida che ai suoi occhi è in grado di fondere
attualità e passato, vita e morte, pace e guerra.

In una sola opera, dunque, l’artista siciliano fonde influenze “pop” tratte dalla cultura dei media e ascendenze filosofiche. Il tutto si trasforma in una ricerca spasmodica di equilibrio che sembra non arrivare mai, a tal proposito Messina afferma “sento che il mio lavoro è pronto quando tutti i pesi dei colori formano un’armonia, come una formula chimica che definirei cromatica”.

[Best_Wordpress_Gallery id=”5″ gal_title=”Francesco Messina”]

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[:it]Palermo Tattoo Expo – intervista a Ivano Ferazzoli[:en]Palermo Tattoo Expo – interview with Ivano Ferazzoli[:]

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L’arte dei tatuaggi torna in Sicilia con la 3° edizione del Palermo Tatoo Expo, che riunirà ben 100 artisti dei Tatoo provenienti da tutto il mondo per tre giorni ricchi di eventi, incontri e ovviamente disegni sulla pelle!

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[:it]”Itinera, viaggio nell’arte” a Savoca – intervista a Carmelo Ucchino[:en]”Itinera, viaggio nell’arte” in Savoca – interview with Carmelo Ucchino[:]

[:it]Savoca, uno dei più bei borghi d’Italia in provincia di Messina, lo scorso agosto ha ospitato la seconda edizione della rassegna culturaleItinera, viaggio nell’arte” ottenendo un grande successo di pubblico.

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[:it]Viaggio verso la Sicilia – intervista a Jessica e Fabio[:en]Trip to Sicily – interview with Jessica and Fabio[:]

[:it]L’avventura di Sicily&Sicilians non poteva iniziare meglio… Così come noi questi ragazzi hanno intrapreso un viaggio avventuroso che probabilmente li ha portati in posti che mai avrebbero pensato di visitare e gli ha fatto incontrare persone e personaggi che non avrebbero mai immaginato!

Leggi tutto “[:it]Viaggio verso la Sicilia – intervista a Jessica e Fabio[:en]Trip to Sicily – interview with Jessica and Fabio[:]”