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L’anima di carta: il mondo illustrato di Stefano Lo Voi

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La Sicilia è senza dubbio un’isola bellissima, ricca di cultura, arte, e di storia. Non solo si tratta di un luogo splendido, ma genera anche i talenti siciliani che sono meticolosamente talentuosi. Uno di questi è Stefano Lo Voi, artista palermitano dall’anima eclettica, che ogni giorno trasforma il suo amore per il disegno e la pittura in opere che vibrano di autenticità e passione. Con un occhio attento alla tradizione e un cuore aperto all’innovazione, Stefano ci guida in un viaggio visivo attraverso le meraviglie della Sicilia e le profondità dell’animo umano.

Un giovane artista palermitano

Stefano Lo Voi è un pittore e disegnatore palermitano che ha trovato la sua strada tra pittura e disegno. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Palermo, specializzandosi in pittura, ma il suo vero amore è sempre stato il disegno. Per lui, il dipinto è come una sposa orgogliosa del disegno, che lo accompagna senza mai essere servile. Dopo l’Accademia, Stefano ha proseguito con una laurea magistrale in Storia dell’Arte presso la facoltà di Lettere e Filosofia, sempre a Palermo. Continua a fare ricerche personali perché, come ama dire, fermarsi significherebbe morire, e lui non ha intenzione di morire prima della sua ora.

La vita dell’illustratore

Vive per l’illustrazione, letteralmente. Stefano dedica tutto il suo tempo a fare ricerche e a lavorare duramente, perché solo lavorando tanto le idee prendono vita. Disegnare ogni giorno è essenziale per lui, anche quando la noia lo veste di pesantezza. È orgoglioso di essere un illustratore e di dare vita a nuove creazioni ogni giorno. Infatti, la sua determinazione nel disegnare quotidianamente, nonostante le difficoltà, dimostra il suo profondo impegno verso l’arte e la creatività. Stefano crede fermamente che la perseveranza sia la chiave per sviluppare idee originali e innovative.

La sua vita artistica

La natura e le lunghe passeggiate in ambienti aridi e silenziosi sono il modo in cui Stefano si connette al suo ‘istinto artistico‘. Durante queste passeggiate, la sua mente e i suoi occhi iniziano a dialogare, suggerendogli idee da realizzare su carta o iPad. Lavora su carta con acquerello e china, ma anche su supporto digitale, cercando di emulare le tecniche tradizionali. Crede fermamente che conoscere la tradizione sia fondamentale prima di avventurarsi nel digitale. Questa filosofia si riflette nelle sue opere, dove ogni dettaglio è il risultato di un attento studio e di una grande passione per le tecniche artistiche del passato. La sua capacità di fondere tradizione e innovazione rende il suo stile unico e riconoscibile.

Vivere e creare in Sicilia

Secondo Stefano, la Sicilia è una fonte inesauribile di ispirazione grazie alla sua ricca storia culturale. È come una grande biblioteca del mondo, dove si può leggere la storia dell’arte del Mediterraneo e non solo. L’ambiente culturale siciliano, con il suo mix di influenze e tradizioni, è un terreno fertile per la creatività di Stefano, che può esplorare temi diversi e sperimentare nuovi stili e tecniche.

 

Il suo percorso artistico

Stefano ha scelto la pittura e l’illustrazione perché sono state le prime forme d’arte che ha conosciuto. Da bambino, non giocava con i giocattoli, ma con penna e carta, creando quaderni pieni di ambienti fantastici e rebus da risolvere. Questi primi giochi con il disegno sono stati la sua più grande compagnia e hanno segnato il suo percorso artistico. La sua infanzia, trascorsa tra fogli di carta e matite, ha gettato le basi per la sua futura carriera, alimentando una passione che continua a crescere e a evolversi con il passare degli anni. Ogni disegno, ogni schizzo, è un viaggio indietro nel tempo, un richiamo alla sua infanzia e alle prime emozioni che lo hanno spinto verso l’arte.

La sua arte

Definire la sua arte è complicato; Stefano la vede come un camaleonte ubriaco, che cambia spesso stile e tecnica. Si annoia facilmente e, durante il lavoro, un’altra idea può richiedere un approccio diverso. Questo gli permette di creare diversi linguaggi visivi, rendendo difficile riconoscere una sua opera a prima vista. Gli piace questo approccio perché è autentico, ed è qualcosa che apprezza molto, soprattutto nelle persone. La sua arte riflette la sua personalità dinamica e curiosa. È sempre alla ricerca di nuove sfide e di modi per esprimere la sua visione del mondo. Ogni opera è un pezzo del puzzle che compone la sua identità artistica, un frammento del suo percorso personale e professionale.

Soddisfazione e evoluzione

Per Stefano il termine “soddisfazione” implica un adagiarsi sulle proprie convinzioni. L’illustrazione soddisfa il suo scopo, ma non vuole mai essere completamente soddisfatto. Ha sperimentato fotografia, scultura e montaggio video, non per diventare poliedrico, ma per comprendere e rispettare il lavoro degli altri artisti. Questa insoddisfazione perpetua è il motore che lo spinge a migliorarsi continuamente, a esplorare nuovi orizzonti e a non accontentarsi mai dei risultati raggiunti. La sua sete di conoscenza e di crescita personale lo rende un artista in continua evoluzione, sempre pronto a mettersi in discussione e a cercare nuove vie per esprimere la sua creatività.

L’arte e Palermo

Palermo e la Sicilia hanno sempre qualcosa da esplorare nella prospettiva di Stefano; da tempo raffigurando luoghi su carta o su supporti digitali, ha creato una serie di illustrazioni sulle cupole di Palermo, rappresentandole come il legame tra la terra e lo spirito.

Ha anche realizzato volti in cui le cupole diventano capelli e busti che sono decorati con elementi architettonici delle chiese. Questi lavori esprimono la tradizione artistica e popolare siciliana. La sua capacità di catturare l’essenza di Palermo e della sua cultura attraverso le sue opere è un omaggio alla sua terra e un tentativo di preservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale della Sicilia. Ogni illustrazione è un omaggio alla bellezza e alla storia di Palermo, una celebrazione delle sue radici e della sua identità.

Il progetto per il Pride 2024

Non solo usa la sua identità siciliana come fonte per ispirare ed esprimere la sua arte, ma anche l’impegno sociale nel comunicare se stesso al pubblico. Poiché giugno si celebra il mese dell’orgoglio, quest’anno Stefano ha organizzato una mostra con sei illustrazioni dedicate. Ha scelto e voluto utilizzarle anche come messaggio di protesta contro le politiche di alcuni esponenti dell’estrema destra in Europa. I suoi disegni raffigurano varie categorie di genere e orientamento sessuale attraverso carte da gioco siciliane, unendo la giocosità e allo stesso tempo la serietà del Pride.

La mostra si intitola “BE PROUD – THE HONOR OF BE OURSELVES” perché il Pride significa essere orgogliosi di essere se stessi, anche quando si viene definiti “weird”. Essere “weird” è ora fonte di orgoglio. Questo progetto è un atto di resistenza e di celebrazione e un invito a tutti a essere orgogliosi della propria identità e a lottare per i propri diritti. Le sue opere, combinate con ironia e profondità, mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi importanti e attuali, promuovendo un messaggio di inclusione e rispetto per tutte le diversità.

Il festino di Santa Rosalia

Un altro progetto che lo tiene impegnato al momento è quello studiato dal giovane artista per la celebrazione dei 400 anni di Santa Rosalia che avverrà il prossimo luglio; Stefano ha creato due versioni della Santa: una in stile Art Nouveau e un’altra più idealizzata, con il volto coperto di rose e una vista su Monte Pellegrino, la montagna che sovrasta Palermo.

Non è ancora del tutto soddisfatto e sta lavorando a una nuova versione che punta al suo stato ottimale. La sua reinterpretazione di Santa Rosalia, patrona di Palermo, è un omaggio alla tradizione religiosa e culturale della città, ma anche un tentativo di modernizzare e aggiornare la figura della santa. La sua arte lo rende più vicino e più rilevante per il pubblico contemporaneo. Il suo lavoro su Santa Rosalia è un esempio della sua capacità di coniugare passato e presente, reinterpretando la tradizione in un contesto moderno e creando opere che parlano sia alla mente che al cuore.

 

 

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Grazie per aver fatto questo viaggio nel mondo artistico di Stefano Lo Voi. Continua a esplorare, creare e cercare l’autenticità in ogni suo lavoro. Vi aspetta a Palermo per condividere con voi la bellezza della sua terra e delle sue illustrazioni.

Sere Rouge _ Pittura

La Sicilia è la terra d’origine di Serena Cappadona, aka Sere Rouge, giovane artista autodidatta. Attratta dall’arte in ogni sua forma sin da piccolissima, negli ultimi anni si avvicina particolarmente allo studio dell’intensità dei colori e l’utilizzo di diverse tecniche e materiali per trasmettere un mondo e uno stato d’animo contrastante. Leggi tutto “Sere Rouge _ Pittura”

Valeria Gandolfo _ Fotografia

Fotografia - Far Away - Valeria GandolfoValeria Gandolfo, aka walegando, è una giovane artista emergente siciliana, studentessa all’ultimo anno di specialistica in Didattica Museale.

L’artista dice di essere attratta da qualsiasi forma d’arte ed essendo arte anche la fotografia, anch’essa è divenuta in modo naturale un’ennesima sua passione. E’ parte di lei da circa 8 anni e benché sia nata come una dilettevole passione, cresce e prende forma con lo studio e l’impegno profuso durante i corsi frequentati presso l’Accademia di Belle Arti.

L’amore nei confronti di Palermo nasce proprio dal momento in cui decide di condurre i suoi studi accademici in questa città. La fotografa ritiene che non si possa far altro, ritrovandosi in essa, che porsi sempre nelle condizioni di ricercare la bellezza che la contraddistingue ed è proprio da lì che prende vita il suo scopo.

Vuole raccontare ciò che è il bello di questa Palermo, con un taglio personale e singolare.

Nei suoi progetti futuri c’è la volontà di unire le sue due più grandi passioni: l’amore per l’arte e la fotografia, mettendo in luce quello che è il bello della comune e odierna routine in cui si vive, che molto spesso la frenesia dei giorni e del tempo non ci permette di cogliere. Vuole donare all’osservatore quella seconda possibilità che molto spesso non è concessa, al fine di rivivere un’istante perso.

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Chiara Antoci _ Fotografia

Fotografia- Agrigento- Antoci ChiaraLa giovane artista siciliana emergente Chiara Antoci nasce a Siracusa nel 1986. Si appassiona di fotografia quando era ancora una bambina, grazie al padre che era un fotografo professionista e al quale faceva da assistente.

Man mano che gli anni passano, la giovane artista capisce che sarebbe diventata una fotografa di professione. Così inizialmente partecipa a diverse mostre e scatta soggetti sconosciuti fino a quando, come ogni altro artista, non trova la sua personale linea fotografica.

La fotografa ama girare la sua bella Sicilia e i suoi luoghi per immortalare tutti quei paesaggi stupendi con la sua macchina fotografica, che porta sempre con sé ovunque vada.

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Benny Ilardo _ Scultura

Un connubio di artigianalità ed innovazione hanno portatoScultura-Legno d'ulivo, argento dorato e oro zecchino-Benny Ilardo il giovane artista siciliano emergente Benny Ilardo a reinventare lo stereotipo di gioiello per dare vita ad una linea di grande impatto ornamentale con materiali puramente mediterranei: legno, perle, coralli e pietra lavica.

Tramite un sapiente studio progettuale alla base di lunghi anni di ricerche stilistiche, la nuova linea si propone ad un pubblico non convenzionale, attendo alle esigenze contemporanee ed alla ricerca del dettaglio che rende ogni pezzo unico e pregiato. Il legno, materia primordiale, si dispone in forme regolari, per dare maggior risalto alle striature e venature irregolari dai contrasti cromatici accentuati di un calore mediterraneo che rispecchiano i luoghi di provenienza: colline dorate baciate dal sole che affiancano i neri crateri dell’Etna, in uno scenario incantato.

Ad impreziosire ulteriormente dei gioielli già di per sé eleganti, un intarsio minuzioso in oro 24Kt ne definisce la preziosità ed unicità del monile. Lavorato interamente in maniera artigianale, il legno segue diversi processi e fasi di realizzazione per garantire la stabilità nel tempo, mantenendo sempre inalterate le caratteristiche fisiche dell’oggetto.

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Sabrina Rosalia Mancini _ Pittura

Arte e Natura sono il binomio attraverso cui si muove la produzione delchina su carta alimentare e cartoncino - Mare Nostrum 8 - Sabrina Rosalia Mancinila giovane artista emergente siciliana Sabrina Rosalia Mancini.

Dopo il diploma in grafica pubblicitaria e fotografia, sotto la spinta della sua passione per l’ambiente e la natura, intraprende la carriera universitaria presso la facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Palermo. Trovando ispirazione nel disegno botanico, lascia gli studi di Agraria per iscriversi al corso di Arte ambientale e Linguaggi sperimentali dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove è attualmente iscritta.

La giovane pittrice sperimenta i diversi linguaggi dell’arte: la pittura, la fiber art, il libro d’artista, lo stop motion.

I suoi lavori grafici e pittorici nascono su piccole superfici, per poi essere assemblati in opere che vanno dal medio al grande formato. Predilige un approccio timbrico e utilizza prevalentemente materiali come la carta, gli inchiostri, ma anche tele, acrilici e idropittura. I suoi soggetti sono corpi dalle forme straziate, esasperate. Identità esanime che vagano a lungo in mare, in cerca di una terra sulla quale posare i piedi. Ma sono anche ‘vestiti’ vuoti, identità approssimate, animati e inanimati: neri come la morte, bianchi come il vuoto e rossi come il sangue.

Nel 2014 il suo libro d’artista “Identità metropolitane” è selezionato per partecipare alla selezione di opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo “Start up” presso Villa Niscemi. Tra le esperienze performative risulta incisiva la performance “+12-1”, a cura di Marco Rigano, che la porterà alla realizzazione di una serie di disegni. Nonostante la giovane età va anche menzionata l’esperienza come ceramista: nel 2015 collabora con Scianna Ceramiche.

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Mariaceleste Arena _ Pittura

mariaceleste-arena-_-composizione-con-giochi-di-cartaMariaceleste Arena disegna da quando era bambina, ha continuato quando frequentava al Liceo artistico e continua a farlo
facendo ogni cosa per migliorarsi giorno dopo giorno. Il suo lavoro ha un duplice obiettivo, uno primario finalizzato al bello/estetico, e il secondo si focalizza soprattutto sulla realtà in cui vive e la circonda quotidianamente. Attualmente, inoltre, sta vivendo una fervida fase di ricerca e sperimentazione.
Le tecniche che predilige sono la pittura ad olio, la tempera all’uovo, gli acrilici e per quanto riguarda il disegno trova interessante l’uso della china e dei pastelli.
Mariaceleste è un vulcano creativo ed è per questo che si cimenta molto volentieri anche in altre tecniche artistiche, come quella del mosaico realizzato con materiali di risulta, o si dedica alla realizzazione di decorazioni urbane.

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Francesco Messina_ Digital Art

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Il lavoro grafico di Francesco Messina è costantemente influenzato dai media che ogni giorno bombardano tutti noi di notizie di ogni genere. La variabilità delle informazioni provocano in lui delle vere e proprie spaccature d’animo e flussi di coscienza alterati. I nostri occhi, afferma il giovane artista siciliano, “restano passivi alla morte, al sesso, alla politica e alla violenza” senza porre alcun confine tra un argomento e l’altro. L’immediata conseguenza nelle sue opere è la presenza di una figura destrutturata, spezzata incastrata in un disordine visivo e compositivo dove solo lui trova ordine.

Il lavoro del digital artist Messina è influenzato per ovvie ragioni dalla filosofia del Decostruzionismo di Derrida che ai suoi occhi è in grado di fondere
attualità e passato, vita e morte, pace e guerra.

In una sola opera, dunque, l’artista siciliano fonde influenze “pop” tratte dalla cultura dei media e ascendenze filosofiche. Il tutto si trasforma in una ricerca spasmodica di equilibrio che sembra non arrivare mai, a tal proposito Messina afferma “sento che il mio lavoro è pronto quando tutti i pesi dei colori formano un’armonia, come una formula chimica che definirei cromatica”.

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