[:it]Green Lab, riqualificazione ed ecosostenibilità ai Cantieri Culturali della Zisa.[:en]Green Lab, redevelopment and sustainability for “Cantieri Culturali of Zisa”[:]

[:it]Green Lab_bannerUn nuovo progetto dal carattere ecosostenibile si sta sviluppando ai Cantieri Culturali della Zisa: Green Lab, promosso da Legambiente Sicilia e cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio – Dipartimento Politiche giovanili e Servizio Civile Nazionale e realizzato in collaborazione con il Comune di Palermo.
Ci parlano del progetto il presidente regionale di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna e l’addetto stampa Sveva Alagna.

L’obiettivo del progetto è la riqualificazione auto-sostenibile di tre padiglioni dei Cantieri Culturali alla Zisa, chGreen Lab1iamati fino adesso SpazioMarceau, di proprietà del Comune di Palermo, e di renderli fruibili.
Il primo step riguarda la ristrutturazione dell’immobile dove verranno svolte le attività. Il ripristino, che sarà svolto nel massimo rispetto delle caratteristiche storico-architettoniche del sito sarà cogestito dalla Soprintendenza ai Beni culturali. In seguito alla ristrutturazione, l’immobile verrà fornito di un impianto di risparmio energetico ed elettrico.

Il progetto durerà 18 mesi e tra le attività che verranno svolte ci sono la nascita di un Centro polifunzionale per attività mirate al miglioramento degli stili di vita, un Centro di documentazione per l’ambiente, uno Spazio condiviso in cui organizzare eventi culturali,
incontri pubblici, Green Lab2workshop e seminari, un Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità e di laboratori per ragazzi e uno spazio destinato al Coworking per la condivisione di professionalità e competenze, nell’ottica della gestione economica e sostenibile di spazi lavorativi e per la promozione della progettazione partecipata.

Un altro obiettivo del Green Lab è la realizzazione del marchio Legambiente Turismo Sicilia, attorno a cui orbiteranno tutte quelle strutture ad attività turistiche che prestano particolare cura all’ambiente,
Giovani, sostenibilità e riuso creativo dei materiali sono gli elementi cardine del progetto.

Altre informazioni sulla loro pagina facebook.[:en]Green Lab_bannerA new project by the sustainable character is developing the “Cantieri Culturali of Zisa”: Green Lab, sponsored by Legambiente Sicily and co-funded by the Prime Minister – Department of Youth and the National Civil Service and carried out in collaboration with the City of Palermo.

They speak of the project the regional president of Legambiente Sicily, Gianfranco Zanna and the press officier Sveva Alagna.

The goal of the project is self-sustainable redevelopment of three halls of the Cantieri Culturali of Zisa, until now called “Space Marceau”, owned by the City of Palermo, and make them usable. Green Lab1

The first step concerns the renovation of the property where the activities will take place. The restoration, which will be carried out in full respect of the historical and architectural features of the site will be co-managed by the Superintendence for Cultural Heritage. Following the restructuring, the property will be provided of an energy saving and electrical plant.

The project will last 18 months and among the activities to be undertaken are the creation of a multipurpose center for activities aimed at improving lifestyles, a documentation center for the environment, a shared space in which to organize cultural events, Green Lab2public meetings, workshops and seminars, a Center for Environmental Education and Sustainability and workshops for children and a space intended to co-working for the sharing of expertise and skills towards economic and sustainable management of working spaces and for the promotion of participatory planning.

Another objective of the Green Lab is the realization of Legambiente Turismo Sicilia, which will turns around all those structures in tourism activities that pay particular attention to the environment,

Young, sustainability and creative reuse of materials are the key elements of the project.

More information on their facebook page.[:]

[:it]BEST PRACTICE MADE IN SUD. Retake Palermo… lezioni pratiche di civiltà[:en]BEST PRACTICE MADE IN SUD. Retake Palermo… practical lessons of civility[:]

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Ad aprile di quest’anno, dopo un anno di libera pratica, si è costituita l’Associazione di volontariato Retake Palermo.

Alcuni di voi si Retake Palermochiederanno “Retake… cosa???”. In realtà si tratta di una di quelle iniziative che “più utili non si può”. Da qualche tempo, infatti, giovani volenterosi, generosi e contrari alle chiacchiere da bar hanno iniziato un’attività di pulizia urbana.

Muniti di rulli, palette e scope ripuliscono lì dove qualcuno ha sporcato. Cancellano, con spugnette e sgrassatori, quelle orribili scritte disseminate tra panchine, pali della luce e, ahimè, monumenti cittadini.

Non hanno una bandiera politica o ideologica, ma soltanto un’immensa voglia di far veramente qualcosa per Palermo.

Cittadini con la “c” maiuscola impegnati nella lotta contro il degrado e nella valorizzazione dei beni comuni. Come dei moderni supereroi hanno una missione: rendere Palermo più bella e vivibile.

Dopo questa breve introduzione le domande che sorgono sono moltissime, soprattutto per chi come noi che con il progetto SicilyandSicilians puntano alla riqualificazione dell’immagine della Sicilia, ed è per questo che abbiamo deciso dRetake Palermoi farne almeno qualcuna a Marco D’Amico, Presidente dell’Associazione Retake Palermo.

Descriviti con tre aggettivi?

“Paziente, ostinato, curioso.”

Fai parte del team sin dalla prima ora o ti sei aggiunto in un secondo momento?

“Sono uno dei fondatori e l’attuale Presidente.”

Descrivi con tre aggettivi Retake?

“Inclusiva, solidale, artistica.”

Quando è scattata a te e ai tuoi compagni d’avventura l’idea di un progetto simile?

“Il 16 giugno 2015 quando nottetempo fu imbrattata con vernice spray la pensilina di una fermata del tram che sarebbe stato inaugurato da lì a poco. Quella mattina si diffuse sul web l’immagine di questa pensilina imbrattata e io e la mia amica Valeria Piazza (cofondatrice insieme a me di Retake Palermo) senza esitare un attimo, presi da una tremenda indignazione e da uno scatto d’orgoglio, andammo a comprare i prodotti e corremmo a ripulire la fermata restituendola come nuova a noi stessi e alla città. Da allora siaRetake Palermomo stati contattati da tanti cittadini che come noi hanno a cuore il decoro della propria città.”


In questo periodo di vita di Retake Palermo ti sei mai detto “niente, è tutto inutile…”?

“No mai, certo i momenti di abbattimento non sono mancati, per ultimo un paio di settimane fa quando un nostro lavoro è stato vanificato da un atto vandalico proprio la notte successiva. Ma in generale la demoralizzazione va via nel giro di poche ore, la voglia di riscatto è più forte.”

Al contrario, ci racconti un episodio che invece ti ha motivato ancor di più a continuare questa battaglia per la bellezza?

Retake Palermo“Qualche settimana addietro, tra una scritta e un’altra, ci hanno lasciato anche un messaggio preciso “Retake accura” (Retake stai attenta). Ma il tutto ha ottenuto il risultato opposto rispetto a quello che i vandali si erano prefissati, infatti il week end successivo eravamo molti di più per le strade a ripulire quelle scritte e la solidarietà da parte degli abitanti del quartiere
è stata massima. Una cosa del genere qualche anno fa non sarebbe successa, per fortuna Palermo sta cambiando.”


Ti sembra mai di lottare contro i mulini a vento?

“Ogni tanto ed è per questo che puntiamo ad obiettivi non eccessivamente grandi. Non vogliamo cambiare il mondo (almeno non a breve termine) a noi basta ripulire un marciapiede, un muro, un’aiuola, un palo, una panchina e convincere i cittadini a non risporcarli, nella visione che gli spazi comuni sono di tutti e non di nessuno, come molti credono.”

Come ti vedi tra dieci anni e, soprattutto, come ti immagini Palermo?

“Mi auguro che tra dieci anni associazioni come Retake non debbano più esistere e che i cittadini e l’amministrazione pubblica abbiano imparato ciascuno a fare la propria parte. Purtroppo la speranza si infrange con la realtà difficile in cui viviamo e quindi credo che questa dovrà restare una mia utopia ancora per moltissimi anni, anche se è innegabile e sotto gli occhi di tutti che il senso civico di molti palermitani, soprattutto negli ultimi anni, sia notevolmente migliorato. Certo, tanta strada ancora occorre fare.”

Sicilyandsicilians è un progetto culturale che ha come obiettivo il proporre una rilettura riqualificante dell’immagine della Sicilia attraverso la giovanissima arte contemporanea e al contempo di promozione dell’isola all’estero. Cosa pensi di progetti socioculturali come il nostro?

“Non posso che pensarne tutto il bene possibile. Sono convinto da sempre che la rinascita culturale e civica della Sicilia non possa che passare da progetti come questo nel quale vengono messi in luce i propositi che tendono a riportare la Sicilia
a splendori di cui in passRetake Palermoato è stata pervasa.”

C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che avresti voluto dirmi?

“Ci siamo detti tutto, ma mi piace chiudere con una citazione: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di c
ome erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore” (Peppino Impastato).”

 [:en]English version will be soon available! Stay tuned![:]